Ritengo inutile stare a commentare le posizioni di chi dà tutte e sole le colpe alla Chiesa.
Certo gli uomini di Chiesa, in passato ed anche oggi, non sono immuni da colpe: questo non si discute, si può magari anche analizzarle una per una, ma non si può generalizzare. Se per esempio c'è un prete realmente pedofilo, certo questo va punito duramente, ma non autorizza a dire che "tutti i preti sono pedofili". Così come io - sebbene sia stato definito "integralista" - con riferimento alle notizie di queste ore, non mi sognerei mai di dire che "tutti i coordinatori del PD sono stupratori seriali" per il fatto che, a quanto pare, uno di loro lo è.
Ma bisogna anche vedere cosa hanno fatto gli altri nelle medesime epoche e mentalità.
L'Inquisizione c'è stata, e questo è vero. Ma c'è stata anche la ben più terribile Inquisizione spagnola, che dipendeva dai sovrani e non dalla Chiesa.
La pena di morte c'era nello Stato della Chiesa, come in tutti gli altri Stati europei, ad eccezione solo del Granducato di Toscana, dove era stata abolita nel 1786. Bisogna però ricordare anche che: quando l'ex Granducato di Toscana fu annesso al Regno d'Italia, la pena di morte vi tornò in vigore; quando fu annessa Roma, il medesimo boia che già era stato alle dipendenze del Papa, venne assunto dal Re, ed ebbe 10 volte più lavoro di quello che aveva prima.
Ci sono state per esempio le persecuzioni nell'URSS contro gli ebrei e gli omosessuali: chissà perchè queste nessuno le ricorda!
Ci sono stati i gulag, i sacerdoti sterminati in Albania, il genocidio degli Armeni, e via dicendo (ho scritto solo le prime cose che mi sono venute in mente).
Ciò che è certo è che i poteri di questa terra, per quanto a volte forti e brutali, sono sempre effimeri, e talvolta durano davvero poco, si veda in proposito proprio il caso di Napoleone oppure, nell'antichità, quello di Alessandro Magno.
La Chiesa invece si regge sul "Non Prevalebunt" ed è come una nave che affronta fortissime tempeste, con enormi pericoli, ma ha un capitano che sa sempre come tirarla fuori dai guai.