00 13/05/2008 02:58
....con i crimini dei neoeletti....
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=75365


Indagato per falso il senatore Pdl Di Girolamo eletto all'estero

Primi indagati a Roma nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte anomalie legate al voto degli italiani all'estero in occasione delle recenti elezioni politiche. Tra loro figura, secondo quanto si è appreso, Nicola Paolo Di Girolamo, eletto al Senato, nelle file Pdl, per la circoscrizione Europa. Le ipotesi di reato prese in esame nei suoi confronti sono quelle di falso in atto pubblico e violazione della legge elettorale.

A Di Girolamo, eletto al Senato, si contesta, stando alle indiscrezioni, di aver falsamente dichiarato di essere residente in Belgio. L'iscrizione del parlamentare nel registro degli indagati della procura di Roma rientra nel quadro degli accertamenti avviati nel quadro del filone di indagine relativo al possesso dei requisiti dei canditati alle elezioni. In particolare, Di Girolamo, secondo gli accertamenti del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e del sostituto Giovanni Bombardieri, pur risultando iscritto all'Aire, Anagrafe degli italiani residenti all'estero, non risultava abitante in Belgio quando si è candidato, ma ha presentato domanda di residenza l'8 maggio scorso, quindi successivamente alle elezioni. Convocato nei giorni scorsi in procura, l'esponente del Pdl si è avvalso della facoltà di non rispondere.

La procura informerà ora la Giunta per le elezioni del Senato e valuterà se nei confronti del parlamentare si debba procedere anche per usurpazione di funzioni pubbliche. Le indagini su Di Girolamo hanno preso le mosse dalla denuncia del primo dei non eletti, Raffaele Fantetti. Questi, accompagnato dall'avvocato Giovanna Mazza, è stato sentito oggi come testimone dai magistrati.

L'inchiesta della procura prende in esame non solo gli aspetti legati ai requisiti dei candidati, ma anche altre presunte irregolarità, come l'utilizzo di schede false e le schede siglate da persone diverse dagli aventi diritti al voto.

Anche in questi casi ci sarebbero alcune iscrizioni nel registro degli indagati.
"...anche la collettività, come lindividuo, considera moralmente valido solo ciò che è in sintonia con il proprio utile."
(C.-A. Helvetius, Sullo Spirito, II, XI)