AL QUIRINALE un " ufficio grazie "
Una novità e molte conferme, come previsto, nella squadra di consiglieri nominati dal neo Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La novità riguarda l'istituzione dell'ufficio per la concessione delle grazie e la commutazione delle pene.Incarico nuovo di zecca.
(dal quotidiano La Voce di Romagna del 19 maggio 2006)
A proposito di un ufficio per concedere la grazia.
Cosa vuol dire un “Ufficio per la concessione delle grazie e la commutazione delle pene”?
Tutto dipende dal significato che il nuovo Presidente Napolitano intende conferire a questo neo-nata struttura, che dovrà affiancarlo nell’espletamento di uno dei suoi compiti istituzionali. Se in effetti si tratta di una migliore razionalizzazione del delicato compito, che potrà – e dovrà – essere esperito grazie all’apporto di competenza, professionalità e lungimiranza ottimizzate, non possiamo che accogliere fiduciosi l’istituzione del suddetto Ufficio. Quella che in fin dei conti è una prerogativa esclusivamente riservata al Presidente della Repubblica, concedere la grazia, può infatti venire espletata al meglio, se il Presidente stesso si avvarrà del supporto professionale e consulenziale di una squadra di collaboratori fidati e professionalmente ineccepibili. Ma a questo punto però dovete concederci anche il legittimo – e giustificatissimo – beneficio del dubbio, o meglio, della preoccupazione preventiva: sì, perchè se l’Ufficio in questione fosse invece il presupposto per un approccio, come dire?, “industrializzato” della problematica, una sorta di “macchina regalagrazia”, una specie di assurdo dispositivo pressoché automatizzato, per accelerare e snellire lo scandaloso processo di “dispensagrazie-aministie e condoni”, come purtroppo lascerebbero presagire tutta una serie di dichiarazioni (irresponsabili, a nostro parere) e di mosse a dir poco maldestre ed infelici, poste a segno già nelle prime settimane dal nuovo Governo e da alcuni dei massimi vertici istituzionali, e, manco a dirlo, prontamente riprese a ampliate da buona parte della stampa e dei media, non potremmo che gridare a tutto fiato il nostro sdegno! Un Ufficio dispensa-grazie - e perchè non pensare allora d’atomatizzarlo grazie alle infinite possibilità dell’informatica e distribuire ad ogni criminale, di qualsiasi natura sia il reato penale da lui connesso, una sorta di delinquent-card che gli consenta di accumulare punti proprio come avviene con le carte fedeltà dei supermercati, così che alla fine possa recarsi presso qualsiasi punto vendita autorizzato dal Guardasigilli, per riscuotere il suo premio finale, scelto fra grazia, amnistia, commutazione e riduzione della pena? – un Ufficio dispensa-grazie, dicevamo, sarebbe solo l’ennesima scandalosa degenerazione, figlia di un processo di imbarbarimento e di tradimento della democrazia e dei valori etico-civili, a gran voce evocati ad ogni piè sospinto, ma di fatto disattesi sempre più spesso e sempre più spudoratamente. Un doloroso e vergognoso processo purtroppo in atto da non ieri solamente e verso il quale vediamo troppo colpevoli connivenze, a partire da chi, sedendo molto in alto, dovrebbe invece rendersi conto delle gravi responsabilità che gli competono. E della possibilità, anzi della certezza, che i suoi comportamenti irresponsabili siano micidiali mazzate ad un sistema politico e amministrativo sempre più vacillante e precario.