http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_DI_ROMA&doc=FONDO"
Da troppo tempo, certe notti, gruppi di avvinazzati creano ...
Da troppo tempo, certe notti, gruppi di avvinazzati creano scompiglio nelle piazze storiche. A Campo de’ Fiori, spesso, ma anche a Santa Maria in Trastevere e talvolta nella piazza dell’Immacolata di San Lorenzo, arrivano bande di esagitati e fanno i propri comodi. Si comincia con una partitella a pallone, si danno quattro calci a una bottiglia di birra e si finisce in rissa. I turisti scappano, i commercianti si arrabbiano, i poliziotti, se ci sono, è capace che le prendano e finiscano all’ospedale, perché essendo in pochi hanno la peggio. È incredibile che tutto ciò sia accaduto, una, due, dieci volte. I primi episodi erano stati sottovalutati e fronteggiati con misure preventive: proibito l’uso degli alcolici dopo una certa ora, vietati giochi e passatempi. Poi le risse si sono ripetute, ma ancora i provvedimenti sono stati blandi. Solo a Trastevere il presidio è stato rafforzato. Adesso si farà sul serio? Il prefetto ha fatto una riunione con i responsabili dell'ordine pubblico. Vedremo i risultati, anche se è ovvio che non si possono militarizzare i luoghi di aggregazione e di incontro. La pizza e il gelato non ci sta bene mangiarli con accanto i mezzi blindati e i soldati armati di mitra.
Le notti romane sono diventate via via più belle. Piene di svaghi, di luci, di locali. L’idea è quella della socializzazione, dell’intrattenimento, della città che non dorme mai. Ma a parte i fastidi arrecati agli abitanti (ricordati su queste colonne da Vittorio Emiliani) non erano state messe nel conto le interpretazioni anomale, le deviazioni, gli usi sbagliati, che della notte qualcuno avrebbe potuto fare.
Non si tratta di mettere in dubbio o ridiscutere una «politica culturale»; si tratta di garantire la tranquillità a quelle migliaia di romani che d’estate, a sera, andranno a spasso nelle loro piazze; si tratta di intervenire a stroncare fenomeni che, se è vero che ci sono sempre stati (anche nell’antica Roma), è anche vero che cominciano a preoccupare. A Campo de’ Fiori non si può giocare a palla durante il giorno, non si vede perché debba essere consentito durante la notte. Tolleranza zero, insomma, perché è un match che non si deve perdere. Qualche decina di scalmanati non può mandare in fibrillazione le ore che dedichiamo al tempo libero.
Gli stranieri leggono sulle guide turistiche che i romani se volevano giocare a palla andavano a Caracalla. Ecco, chi vuole farlo vada lì, o ci sia portato con i furgoni della polizia, magari dopo qualche ora trascorsa in un ufficio della questura, a San Vitale, o in una caserma dei carabinieri. "
incredibile articolo apparso del corsera cronaca di roma.
sembra di essere tornati qua:
"I capelloni, i capelloni son qui
per fare chiasso notte e dì
i capelloni, i capelloni che poi
sanno di piacere a voi " (i camaleonti)
piazza di psagna, dal '66 al '68 e le mitiche campagne stampa de "Il Tempo" e "il Messaggero" sui capelloni di piazza di spagna..con una bella differenza, un articolo finiva così. (cito a memoria):
"...armiamoci di forbici e sapone..e allora quelli si fanno tosare e lavare, e il problema è risolto, oppure fanno resistenza, scatta la rissa, interviene la forza pubblica e il problema è risolto lo stesso.."
quarant'anni son passati..
non so.