Velox? Che velox?

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Complimenti paco. Però c@@@@@o non c'è tregua!

Carino quello mimetizzato da emmenthal...qui da noi si potrebbe utilizzare uno schema mimetico tipo forma di parmigiano-reggiano, oppure piadina salsiccia e cipolla

e purtroppo un elemento per batter cassa, strumenti necessari, dicono, ma dipende sempre da come li usi.
Mi auspico che non si arrivi anche in italia a mimetizzarli da parmiggiano, lo riterrei eticamente poco corretto.
Non ho mai amato i vigili, sopratutto, ma anche nostri colleghi che si appostano in agguato

[Modificato da postman78 18/03/2006 15.33]

Per quanto mi riguarda tutto ciò che può contribuire ad abbassare il numero di incidenti (e il numero di persone che mi tocca raccattare in autostrada) è bene accetto.
Certo, c'è modo e modo, nemmeno a me piacciono gli agguati.
Secondo me il controllo della velocità dovrebbe essere sistematico, totale e con informazione dell'utenza, in modo da dire "il controllo c'è e ti ho avvisato, se vuoi correre beh...caXXi tuoi!"
Ricordatevi che la velocità uccide più di quanto immaginiate, e non solo la velocità "quantitativa" (ovvero il superamento del limite imposto) ma anche quella "qualitativa", cioè quella non adeguata alle condizioni di traffico, visibilità , aderenza, caratteristiche della strada; per assurdo una velocità inferiore o uguale al limite imposto potrebbe non essere adeguata alle condizioni del momento.
E' bene ricordare, inoltre, che la sicurezza stradale (che in Italia non è presa per niente sul serio) passa necessariamente, che vi piaccia o no, anche attraverso la repressione dei comportamenti scorretti.
Un'ultima cosa: dal basso dei miei umili 35.000 km l'anno in moto sulle strade di tutta Europa (e dei miei sedici punti sulla patente visto che sono stato timbrato due volte ) vi posso garantire che l'italiano è il peggior conducente che mi sia mai capitato di vedere.
Il più disciplinato? Il norvegese.

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Scritto da: -Lazzarus- 18/03/2006 19.11
Per quanto mi riguarda tutto ciò che può contribuire ad abbassare il numero di incidenti (e il numero di persone che mi tocca raccattare in autostrada) è bene accetto.
Certo, c'è modo e modo, nemmeno a me piacciono gli agguati.
Secondo me il controllo della velocità dovrebbe essere sistematico, totale e con informazione dell'utenza, in modo da dire "il controllo c'è e ti ho avvisato, se vuoi correre beh...caXXi tuoi!"

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In questo sono d'accordo con te. Il problema secondo me è, appunto, di metodo. Tendere "agguati" non fa onore al poliziotto, mette in cattiva luce la Polizia e (giustamente e comprensibilmente) indigna le persone.
Appostarsi occultando la propria presenza corrisponde a far percepire alle persone una "solerzia" stupida e inutile, un modo di reprimere subdolo perchè corrisponde (o comunque da questa idea) che il poliziotto personalizza il "confronto", ne ricava una "soddisfazione" personale e premedita.
Tutto questo non ha niente a che vedere con l'interesse collettivo e superiore cui ogni nostra attività deve tendere.
Pertanto, per come la vedo io, ogni dispositivo la cui presenza non è segnalata adeguatamente rivela altre intenzioni che quelle di tutela della sicurezza stradale.
Usare, anzi, utilizzare il potere che le leggi ci conferiscono per espletare l'attività d'istituto è un conto, abusarne in buona o, peggio, cattiva fede, è un'altra cosa.
Vedo strade cosiddette sovracomunali ma anche nei centri urbani con limiti di velocità assurdi che vanno sempre al ribasso e sono praticamente una trappola continua e sistematica che non possono non fare inc****** le persone anche più miti e tolleranti. Piazzi un velox lì e avvisi, solo i polli ci cascano. Ma è per quello che invece ci sbattono le pattuglie e magari gli addetti più "adatti" allo scopo.
Quelli che si chiamano utili idioti.

Come non darti ragione web, è una questione di metodo.
In questo senso il sistema S.I.C.V.E. recentemente installato in autostrada (sulla mia tratta ne abbiamo un paio) può essere un buon esempio: è abbondantemente segnalato, attivo 24 ore su 24, è completamente automatizzato e lavora calcolando la velocità media su un tratto prefissato in modo da reprimere le condotte di guida pericolose
Per notizia alla decurtazione dei punti sulla mia patente hanno contribuito nell'ordine la Stradale (sulla E45) e i viGGili (sulla Transpolesana - SS454). In entrambi i casi circolavo a circa 130 km/h con limite a 110 km/h (extraurbana principale, ero soprapensiero e pensavo di essere in autostrada ), ed in entrambi i casi il famigerato 104/C2 era ben mimetizzato unitamente alla relativa pattuglia.
Sia chiaro che mi sono ben guardato dal gridare all'abuso come fa di solito l'italiano medio e ho pagato le mie contravvenzioni e comunicato i dati del conducente, PERCHE' DOPOTUTTO LA STRON_ATA DI CIRCOLARE A 130 INVECE CHE A 110 L'HO FATTA IO.
Però, detto tra noi...passi per la multa della Stradale, ma pagare quella fatta dai viGGili mi ha fatto girare veramente le palle

Premesso che ho ben 22 punti (da quando c'e' la patente a punti sono molto piu' prudente), non riesco a capire perche' i vigili spesso si mettano sulle strade statali, comprese quelle con caratteristiche autostradali. Io non contesto l'infrazione, solamente non capisco perche' su una strada a gestione ANAS debbano posizionarsi loro, forse perche' a maggior flusso di traffico e quindi con molti "pesci" da pescare? Preferisco che mi multi la Stradale (anche perche' con gli autovelox spesso lo taravano ad 80 km/h su una strada statale con limite di 50 ), che i vigili si occupino solo delle strade cittadine, ma credo comunque che la colpa non sia loro, ma del "feudatario" del luogo che ha bisogno di battere cassa sempre e comunque.
Avendo la moglie straniera, mi capita di andare in Polonia una paio di volte l'anno, e quindi posso notare le differenze tra il comportamento degli automobilisti all'estero e da noi. Spesso al rientro in Italia passo il confine quando e' sera, ed alla frontiera del Tarvisio hanno smantellato tutti gli accessi che una volta erano preposti ai controlli doganali, per cui l'ingresso in Italia non si nota molto, in compenso ci pensano gli automobilisti nostrani a darmi il "bentornato": lampeggio perenne dalle auto che mi seguono mentre sono in sorpasso a 130 perche' "loro" stanno andando di piu', cofani attaccati al c**o (che odio a morte) o velocita' vicine a mach 1 sono il biglietto da visita dell'Italia.
@ Lazzarus: anche io anni fa mi cimentavo in viaggi in moto all'estero, e ricordo l'usanza del saluto tra motociclisti che si incrociavano in strada, oppure il semplice lampeggio: un gesto che ci faceva sentire "speciali" rispetto agli altri, quasi come una famiglia. Beh, qui in Italia non l'ho mai visto, tranne forse da qualcuno che incrociavo per andare al "passo di Viamaggio". Da quando poi sono diventati di moda gli "scooteroni" ancora peggio. Volevo chiederti: si usa ancora il saluto? Spero di sì
Dino

Ti posso confermare che il saluto a "V" è ancora in uso. Personalmente d'estate ci metto un pò meno entusiasmo a salutare (perchè con la bella stagione sono in giro tutti), d'inverno invece quando incrocio qualche motociclista che condivide con me la temperatura siderale mi sbraccio per salutarlo sino a rischiare di cadere
Una categoria molto restia al saluto è quella gli utenti BMW che raramente ti rispondono a meno che tu non cavalchi un mezzo della stessa marca. Probabilmente si sentono più fighi
P.S. Sul retro della mia moto puoi trovare l'adesivo "aiuta il traffico, sperona uno scooter".

Mesi fa fu presentata in Parlamento una proposta di legge per impedire che i "feudatari" inviassero le municipali sulle strade cosiddette sovracomunali a fare cassa.
Certo che la colpa non è loro, mi pare ovvio, ce li mandano e lo devono fare (poi ognuno ci mette più o meno del suo nel bene e nel male, se vuole).
Poi di quella legge non se n'è fatto più niente, anzi mi sembra che fu addirittura ritirata. Forse per pressioni da parte dei "feudatari" ? Non lo so, ma il dubbio ce l'ho.
Tornando all'aspetto del rapporto con la gente, come ho già detto, penso che se davvero si vuole che il rapporto sia più reciprocamente leale e rispettoso, sia indispensabile cessare gli abusi e le trappole e regolamentare seriamente e rigidamente l'impiego della tecnologia.
E comunque concorre sempre in modo determinante il cosiddetto fattore umano.

Bella panoramica, Pacotom. Finchè la pubblica amministrazione, periferica o centrale che sia, si arroga il diritto di fottere la gente in questo modo, non ci rimane che raccogliere i cocci e gli improperi quando dobbiamo agire per contestare le infrazioni. L'unica cosa che intelligentemente possiamo fare è spiegare alla gente che obbedir tacendo non equivale e tacendo condividere.
Va bene che siamo la faccia "sporca" del potere, ma a tutto c'è un limite e sia Lazzarus che Webcop hanno illustrato bene il senso e la logica assurda di questo modo di praticare la "prevenzione".
Autovelox selvaggio ? Una schifezza unica. E poi mi parlano di polizia tra la gente.

Esatto. La ratio di un sistema di controllo della velocità deve essere la dissuasione, tramite la sua presenza NOTA, dei comportamenti pericolosi su un determinato tratto di strada.

Perfetto, basta mettersi d'accordo sul concetto di "presenza NOTA":
1) intravederlo a 200 m. e rallentare, per poi darci nuovamente dentro appena passati, oppure inchiodare, con tamponamenti apocalittici e/o "falciatura" di apparecchiature, operatori ecc.
2) sapere (mediante cartelli, segnalazioni, pannelli luminosi o semplicemente perchè "ormai lo sanno tutti") che il velox c'è e se vuoi correre sei libero di farlo, poi arriveranno a casa multa + decurtazione. Eliminare cioè l'aleatorietà, l'eventualità della sanzione, che dev'essere automatica conseguenza della violazione. Tanto ci saranno sempre le anime candide che si giustificheranno dicendo che non potevano sapere che c'era il velox... ma che c'era il limite lo sapevi, o no? Come se un borseggiatore si difendesse davanti al giudice dicendo che non sapeva che sul bus c'era il pulotto in borghese... e il bello che trova pure giudici che gli danno ragione.

Naturalmente la 2 Paco, la certezza e la sistematicità del controllo sono il miglior deterrente..

Guardiamo anche ai costi. Costa di più una foto o un incidente.
Che me ne frega di fotografare vigliaccamente uno che rasenta il mach 1 se poi si spalma su un albero o ammazza qualcuno.
Prevenzione vuol dire prevenire incidenti e morti, non prevenire una multa.

la presenza nota non significa farsi vedere a 500mt ma nemmeno fare come ne ho visti personalmente: mi trovavo qualche tempo fa su una statale nel parmense, non mi ricordo quale esattamente, non andavo forte, ero addirittura sotto i 50 perchè conversavo in maniera tranquilla con una donna quando a un certo punto vedo una macchina in controsenso farmi i famosi lampeggi tipici del "occhio agli sbirri" infatti, 500mt dopo, non me ne ero nemmeno accorto, noto un trio di viGGGili con la vettura di servizio imboscata su una rampa di una proprietà privata di cui due appostati tra 2 cassonetti dell'immondizia uno con il laser velox in puntamento continuo l'altro con la paletta in mano in posizione di partenza modello Mennea...poi dici che uno non si sente preso per il sedere a vedere certe cose?? Pur di fare un verbale si beccano la flatulenza dei cassonetti??
Ma i vigili percepiscono un premio produzione sui verbali che contestano??? Altrimenti non vedo altra soluzione a una così feroce solerzia nel comminare verbali, quando faccio una multa io non me ne viene in tasca nulla.

Anche a me non sono simpatici gli autovelox, pero' per lavoro sono obbligato ad utilizzarli. Una cosa che ho capito pero' e' che a defferenza del nostro Ministero i comuni lo utilizzano per guadagnare soldi, poi si nascondono dietro alla scusa della prevenzione, non parliamo poi dei fotored (altra grande truffa a parer mio). I comuni hanno trovato un bel modo di far su il denaro.

Sui velox ognuno può pensarla come vuole, ma qui l'oggetto della discussione è se un certo tipo di comportamento dei singoli e di "strategie" delle Istituzioni sia lecito e quanto poi incide nel rapporto tra le "parti".
Io continuo a pensare che quello di tendere agguati non aiuta, e che dovrebbe essere evitato. Poi, ognuno fa come crede, ognuno ha la sua etica professionale e qualcuno non ce l'ha proprio. Se voglio un buon rapporto con le persone non posso agire in modo da indisporle. Tanto, se poi devo sanzionare lo faccio lo stesso e sicuramente il numero di quelle che reagiscono in malo modo sarà molto ma molto inferiore, una percentuale fisiologica.

ANSA, 27 mar. - Proseguono le manifestazioni di protesta dell'A.L.M.A.G.R.I. (Associazione Ladruncoli, Malfattori, Alleggeritori & Grassatori Riuniti InternaZZionali), oggi riunitisi in assemblea permanente dentro il parcheggio del Centro Commerciale "Telivendo" di Grattarola sul Portafoglio per discutere e deliberare sulle iniziative di lotta da intraprendere. "E' inammissiBBile, inconcepiBBile, incommenzuraBBile - dice Fotterio Lazzampo, Segretario Provinciale del movimento - che cianno messo tutti sti caspita di telecaMMere, nei grandi magazzini, nei supermerkati, nei posteggi, davanti alle banche, agli uffici postali, inzino nei cinema e quananco sugli autobùss, nonze n'è può più, ma quale legge sulla praivasi, ma quale tutela dei dati personali... qua è tutto un filma filma, la quale poi ti arriva la sbirrame Ha casa e ti arrestano, davanti Ha tutti, figli, nipoti, parenti è conoscenti, è l'avvocato mi dice "nonci posso fare niente, che ci racconto al giudice, cè il video, probandi ad proBBandum et tibi inkiappettandum!" Una vergognia, uno schifo!!! Ma come deve fare un padre di famiglia à portare l'amesata è il pane ha casa? Tutti questi onorevoli, presidenti, sindaci è assessori invece di buttare così i soldi dei contribuenti le devono levare qualmente se le devono installare nelle loro stanze da letto è magari nel ces... bagno e filmarci le loro mogli è sorelle, porc@#%@秧# & bott...iglia di quà è di llà!!!"

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Scritto da: webcop 27/03/2006 9.49
Io continuo a pensare che quello di tendere agguati non aiuta, e che dovrebbe essere evitato. Poi, ognuno fa come crede, ognuno ha la sua etica professionale e qualcuno non ce l'ha proprio. Se voglio un buon rapporto con le persone non posso agire in modo da indisporle. Tanto, se poi devo sanzionare lo faccio lo stesso e sicuramente il numero di quelle che reagiscono in malo modo sarà molto ma molto inferiore, una percentuale fisiologica.

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Appunto. Personalizzare è l'errore più grave che si possa fare in questo nostro lavoro. Allora, mettiamola così: utilizzare certi strumenti in modo tale da privilegiare volutamente l'aspetto repressivo più bieco non ha niente a che vedere con l'etica professionale. A meno che non vogliamo considerare etico fot**** la gente per il semplice gusto di farlo, cosa che a me non appartiene e non apparterrà mai.

Si però c'è anke l'altro lato della medaglia: se vai troppo lento ti vengono addosso o ti vien sonno

IO ODIO I VELOX!!!!!!!!!!

Quello che ha coperto la targa con su scritto RITENTA, mi ha fatto troppo ridere

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Scritto da: AgenteBristow 10/08/2006 16.50
Quello che ha coperto la targa con su scritto RITENTA, mi ha fatto troppo ridere

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