Montalbano no-global

Nella puntata in onda giovedì
Montalbano contro i poliziotti del G8
ROMA - Sarà un commissario Montalbano «politico» quello che giovedì in prima serata su Raiuno sfiderà l’altra grande fiction della stagione, cioè la ripresa si «Elisa di Rivombrosa» su Canale 5. Chi conosce «Il giro di boa» di Andrea Camilleri, uscito nel 2003 come sempre da Sellerio, sa di cosa si tratta. C’è di mezzo il G8 di Genova del luglio 2001, l’irruzione alla scuola elementare Diaz che ospitava i no-global, gli «interrogatori» alla caserma di Bolzaneto con abusi, violenze, addirittura minacce di stupro, citati nell’istruttoria. Proprio il 12 ottobre (sono le coincidenze da palinsesto tv) ci sarà la prima udienza del processo contro 45 tra carabinieri, poliziotti, medici penitenziari per reati che vanno dall’abuso d’ufficio alla violenza privata.
La puntata di giovedì comincia con l’arrivo di Montalbano (un Luca Zingaretti al suo meglio) al commissariato di Vigata. C’è l’appuntato Catarella, agitatissimo. Qualcuno di notte ha riempito i muri di scritte e di insulti: «Hanno scritto sbirri farabutti, commissario. Farabutti e assassini». Catarella quasi trema, il suo idioma già difficile si ingarbuglia sempre più: «Mi arrabbio perché nessuno, qui dentro, è farabutto o assassino. A cominciare da lei e per finire con me, che sono l’ultima ruota del carretto. Mi scordai: grandissimi cornuti, c’era "scrivuto" anche...».
Anche Montalbano è furioso ma la sua rabbia è fredda. Cerca inutilmente il questore al telefono, vuole dimettersi. In quel momento entra nel suo ufficio il suo collega di sempre, Mimì Augello, una specie di coscienza critica. I due cominciano a parlare. Montalbano si sfoga: «Sì, me ne voglio andare. Hai letto i giornali?» Augello capisce, lo lascia parlare: «Ad assaltare la scuola, in quella caserma, a fabbricare prove false, false!, non c’è stato qualche agente isolato, ignorante, violento... no! C’erano questori, vicequestori, capi della Mobile e compagnia bella.... Mi sono amminchiato». Ovvero stufato, disgustato. Augello gli chiede: «Ti senti tradito dall’istituzione in cui avevi più fiducia». Montalbano perde le staffe: «Non mi sento tradito. Sono stato tradito! Fabbricare prove false... oohh! Ma sai quale è la cosa peggiore? Che prima di Genova c’era stata Napoli. E lì il governo era di un altro colore». Augello gli chiede a che conclusione voglia arrivare. Montalbano quasi lo assale: «Che la lordìa è qui, nella polizia». Ovvero la sporcizia è tra di noi che facciamo parte di quel mondo. Augello non si limita a incassare, lo avverte che un suo addio sarebbe, quello sì, «un tradimento contro tutti gli altri poliziotti onesti come noi, che con quei quattro farabutti non abbiamo nulla a che fare, andartene significherebbe sbattere la porta contro chi è per bene». Ovviamente alla fine Montalbano, pur tenendosi il rospo, non si dimetterà e resterà al suo posto. E’ la prima volta che il G8 di Genova, avvenute sotto il governo Berlusconi, e le violenze contro i no global a Napoli il 17 marzo dello stesso 2001, quando governava il centro sinistra e a palazzo Chigi sedeva Amato, appaiono in una fiction televisiva.
Il copione del film-tv (prodotto da Raifiction con la Palomar di Carlo degli Esposti, sceneggiato da Camilleri con Francesco Bruni e Salvatore De Mola, diretto da Alberto Sironi) è stato visto anche dai vertici della polizia, che collabora con i prodotti tv in cui appaiono le forze dell’ordine: vengono messe a disposizione auto di servizio, può capitare che veri poliziotti siamo usati come comparse. Ma nessuno ha avuto da ridire: sarebbe stato impossibile suggerire una correzione così clamorosa, visto che il romanzo ha proprio all’inizio le dure riflessioni di Montalbano. Ma c’è un particolare che incuriosisce. L’Andrea Camilleri sceneggiatore ha deciso di tagliare una parte dell’Andrea Camilleri scrittore. L’invettiva del commissario contro il governo Berlusconi sulla carta dei libri Sellerio era ben più dura. Augello dice: «Ho capito quello che ti rode. Il fatto che tutto questo sia capitato con un governo che suscita la tua diffidenza, la tua contrarietà. Pensi che i governanti in questa faccenna ci abbiano bagnato il pane?».Così risponde il commissario, a pagina 16: «Nelle sale operative genovesi in quei giorni c’era gente che non ci doveva stare. Ministri, deputati e tutti dello stesso partito. Quel partito che si è sempre appellato all’ordine e alla legalità. Ma beda bene, Mimì. Il loro ordine, la loro legalità». Tutto questo giovedì sera non ci sarà. Motivi di opportunità? Probabile, visto che si tratta di una prima serata di Raiuno non lontana dal clima pre-elettorale. Ma è impossibile parlare di censura. Eventualmente di una scelta consapevole di Camilleri.
Paolo Conti
18 settembre 2005

Ho iniziato a leggere Camilleri da "la Forma dell' Acqua". Uno splendido libro, affascinante e poetico con l'uso del dialetto siciliano, con un protagonista simpatico ed intelligente e un ottimo intreccio narrativo pieni di personaggi indimenticabili. Da allora Camilleri è diventato uno dei miei autori favoriti finchè non mi è capitato tra le mani "Il Giro di Boa" e lì mi è croillato un mito. Nessun dubbio, nessuna incertezza. Gli sbirri cattivi e fetenti contro gli immacolati compagni giottini. Gli sbirri malvagi che torturano gli sventurati innocenti dentro la Caserma. Gli sbirri omertosi che si piazzano davanti alla Questura di Napoli per protestare contro l'arresto dei colleghi...Ho posato il libro sullo scaffale della libreria e sono uscito sconsolato dal negozio. Che delusione...pur di vendere il proprio libretto Camilleri ha trasformato un investigatore intelligente ed arguto, un uomo amante della vita, della sua terra, del buon cibo, delle donne, del suo lavoro, in un demokratico deluso, pronto a sputare sentenze in base agli articoli dei giornali e alle immagini dei mass-media senza attendere gli esiti dei procedimenti, tutto il contrario della persona che sempre era stato prima . Che delusione.....

Cmq complimenti alla RAI per la scelta della data della programmazione, sicuramente ci sarà qualcuno che parlerà di casualità con l'inizio del processo ai danni dei colleghi, ma questa casualità era proprio inevitabile?

Complimenti anche al Ministero e all'Amministrazione...noi forniamo mezzi e strutture a gente che poi ci fa sputt@#@%e...che cosa si deve fare per farsi passare per demokratici, eh?

...tramite una fiction legittimiamo scenari che sono ancora tutti da provare???
un commissario che senza nemmeno leggere gli atti processuali si schiera così fermamente con dei teppisti di piazza?
mha?? sappiamo bene tutti, specie chi quei giorni li ha vissuti in prima linea, che la verità non sta di certo da una parte sola ma non ritengo giusto inserire un personaggio come montalbano in un contesto lontano migliaia di km dalla sua realtà operativa, che ne sa lui delle prove? degli scontri? ma sopratutto far ammettere ad una fiction, nemmeno a un giudice, che la polizia "fa schifo" mi sembra davvero un colpo basso di qualche sceneggiatore.

A Genova in molti hanno sbagliato, in tanti hanno osato troppo da un lato e dall'altro ma farsi mettere i piedi in testa da un commisario della fantasia di camilleri mi sembra assai triste.

Più malignamente penso che , è un modo ulteriore per scaricare sulle vostre spalle tutte le responsabilità, si va al voto, e tutti i politici cercheranno di togliersi qualsiasi macchia, tutti vogliono comparire demokratici ora, è il gioco delle parti, al cittadino si continuerà a raccontare che è tutta colpa della polizia, è nel loro DNA! Mi spiace che Camilleri si sia dimenticato della sua onestà intellettuale, cedendo a gruppettari, che di sinistra o di pacifisti hanno ben poco! Mi dispiace che la polizia non protesti ufficialmente, magari ritirando la sua presenza come macchine e abbigliamento prestati, nonchè agenti comparsa nel film. Quel che è più grave poi è "l'uso" che la politica fa delle forze dell'ordine!

Tutto sommato è e rimane sempre e solo un film nato dalla fantasia di uno scrittore che è mooooooolto schierato. Simpatica, poi, l'impostazione bipartisan. Già, perchè alla fine potrebbe venirne fuori una chiave di lettura di questo tipo: se queste cose sono avvenute sia con l'uno che con l'altro, allora il marcio è nella Polizia. Anzi, il marcio "è" la Polizia e i poliziotti.
Poi, che dire della considerazione sull'agente ignorante. Si sa, per certe menti eccelse gli Agenti sono ignoranti per definizione mentre i funzionari sono elìte (senza offesa, eh, Pacotom ).
Questo conferma ciò che ho già scritto altre volte. Se in certi frangenti fossero stati pizzicati degli Agenti, Sovrintendenti o Ispettori, sarebbero stati dati in pasto agli squali da tempo (sospensione dal servizio, etc.).
Si, la coincidenza con la ripresa dei processi è davvero "curiosa". Oserei dire "inquietante", almeno quanto questo forum.

Blue come dire , con una fava due piccioni, quindi possiamo dire che : polizia=violenti, è un assioma, e come accade in geometria, così è e non si può dimostrare!

Non posso che concordare con voi tutti e le vostre osservazioni!
Tutta questa faccenda...fà veramente schifo!
Una mancanza di rispetto per tutti gli agenti che ancora devono essere processati!
Deeppink

[Modificato da deeppink 18/09/2005 17.57]

Depp i processi i politici li hanno già fatti, appunto con un suggello bipartisan, andrà in onda la sentenza. Nessuno scrupolo, i garantisti ora che fanno tacciono? Ed anche chi diceva di difendere i poliziotti, ora che fà, sposa la tesi che si, i poliziotti sono stati dei violenti!

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Scritto da: ostro 18/09/2005 23.14
Depp i processi i politici li hanno già fatti, appunto con un suggello bipartisan, andrà in onda la sentenza. Nessuno scrupolo, i garantisti ora che fanno tacciono? Ed anche chi diceva di difendere i poliziotti, ora che fà, sposa la tesi che si, i poliziotti sono stati dei violenti!

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ciao,


ai poliziotti contro!
a berlusconi invece...cambiano la sceneggiatura...visto che pare che lo stesso camilleri non se la sia sentita a lasciare gli insulti a berlusconi e fini...
in che paese siamo? c'e' un processo. Aspettare la giustizia no?
sono realmente allibito.
un saluto a tutti!

Non vedo cosa ci sia da stupirsi, Camilleri disse anni fa che Moltalbano all'interno di questa Polizia (quella reale) non avrebbe resistito un minuto.
E' un'istituzione che non ama e lo ribadisce per bocca del suo personaggio (poteva però risparmiarci la polverosa solfa delle brave persone che.......bla bla bla).
Già all'epoca di quelle dichiarazione, l'Amministrazione poteva togliere qualsiasi ausilio alle riprese dei telefilm, ora mi sembra un po' tardi.
E che figura, la Polizia che se la prende se qualcuno la critica?
Riguardo poi alle dichiarazioni su Berlusconi e Fini ed alla scenegiatura ritoccata......si vede che anche Camilleri tiene famiglia.

[Modificato da soldato.blu 20/09/2005 1.02]

Soldatoblu, questa "apertura mentale" della polizia, nessuno la capirà, tanto vale , in modo diplomatico, far capire che non si è daccordo! Certo, Camilleri, considerando l'età che ha, non credo abbia paura di restare dissoccupato!
Che peccato vedere l'intelligenza umana, in una posizione di non ricatto, doversi prostrare a questo modo! Altra pasta Enzo Biagi!

la presa di posizione del commissario ormai è definitiva.

sulla rivista settimanale "micromega" camilleri tiene il "diario di montalbano", rubrica che racconta i fatti di politrica e attualità commentati dal nostro.

spazio dove, lontano dal grande pubblico, camilleri fa dire al commissario le peggio favole della retorica radical politicalcorrect, tanto da farcelo immaginare più come un apprendista liceale aspirante giornalista dell'espresso o di repubblica (semianalfabeta e cresciuto a pappine precotte formato tv) che come un funzionario di polizia. questo non tanto per le idee che esprime, quanto per la forma e la sostanza che gli da.

ma che montalbano fosse così si sapeva.
è tutta colpa di cantarella.

puviro fazio, piccio', che gli tucca da suppurtari!

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Scritto da: bumper73 16/04/2006 1.46
spazio dove, lontano dal grande pubblico, camilleri fa dire al commissario le peggio favole della retorica radical politicalcorrect, tanto da farcelo immaginare più come un apprendista liceale aspirante giornalista dell'espresso o di repubblica (semianalfabeta e cresciuto a pappine precotte formato tv) che come un funzionario di polizia. questo non tanto per le idee che esprime, quanto per la forma e la sostanza che gli da.

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tu sei appena arrivato ma mi stai già un sacco simpatico

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Scritto da: |hyena| 16/04/2006 9.15


tu sei appena arrivato ma mi stai già un sacco simpatico

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faccio quello che posso!!

Il libro "Il giro di boa" è pubblicato nell'anno 2003 da Andrea Cammilleri.
Riflette la situazione dell'anno 2002 quando successivamente ai fatti di Genova si venne a sapere dei fatti incresciosi a quel tempo successi a Genova.
Su quei fatti es "irruzione a Diaz" "Molotov trovata per strada e successivamente ritrovata alla scuola", non mi permetto di riferire alcunché perchè è al vaglio dell'A.G.
Però se quei fatti fossero veri .... capisco il travaglio dei poliziotti del romanzo che è anche stato il mio!!!
Ritengo pertanto non pertinente che ora si faccia tanto chiasso relativamente alla puntata del film basato su tale romanzo.
Ogni poliziotto sa che sta su un fil di lama. Da una parte la legge dall'altra la violazione di quest'ultima.
Certo è da dire che la legge è a volte più veloce in alcuni casi rispetto ad altri.
Ma a questo non siamo reputati.
Tempo fa il cappellano della Polizia riferiva di un fatto: "Stava a Lourdes e dato che vi era una procedura da seguire per i suoi fedeli per accedere nei pressi della fontana ove è l'acqua fonte di prodigi il sacerdote gli stava spiegando tutto quanto da fare" Lui rispondendo che era lunga riferiva che probabilmente in quanche caso avrebbe dimenticato cosa fare. Il sacerdote francese gli aveva risposto:
"NON TI PREOCCUPARE IN QUALSIASI EVENTO O PER QUALSIASI FATTO CI SONO IO QUI E PROVVEDO".
E concludeva :"ecco la vostra missione tra la gente"