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curioso.dilettante
00giovedì 31 agosto 2006 00:46
Chiaramente non fa parte della Letteratura alchemica "tradizionale", ma offre a mio avviso alcune importanti chiavi per intenderla.
Ho "sfogliato" (conto di approfondirlo meglio) le "14 lezioni di alchimia" di Julius Cohen (ed. Kemi) e mi permetto di proporlo a chi come me ancora muove timidamente i primi passi.
Nella speranza d'esser stato utile vi abbraccio

Alessio
Domenicano bianco
00giovedì 31 agosto 2006 02:32
alchimia e para-alchimie

Scritto da: curioso.dilettante 31/08/2006 0.46
Chiaramente non fa parte della Letteratura alchemica "tradizionale", ma offre a mio avviso alcune importanti chiavi per intenderla.
Ho "sfogliato" (conto di approfondirlo meglio) le "14 lezioni di alchimia" di Julius Cohen (ed. Kemi) e mi permetto di proporlo a chi come me ancora muove timidamente i primi passi.
Nella speranza d'esser stato utile vi abbraccio

Alessio



Quel testo di Giulio Malvani ( Julius Cohen ) lo lessi anni fa e lo riempii di sottolineature e di note. Era il periodo in cui il mio interesse acerbo verso l'Alchimia mi portava a leggere tutti quegli autori i quali " pareva " fornissero una chiave ( o pseudotale ) "ascetico-operativa " dell'Arte Regale. Erano i tempi in cui mi "bevevo" a grandi sorsi anche i testi dello scomparso Angelini ( tipo, " La Luce di Kemi " , della medesima casa editrice che ha pubblicato le 14 lezioni.. la Kemi, appunto ), la Tradizione Ermetica dell'Evola, gli scritti del Gruppo di Ur, le tavole e i commenti di Rinaldo Barzaghi ( andai perfino presso la loggia di quest'ultimo , parlando con un certo Sig. Bosio, per avere maggiori lumi su quest'autore ) e altri "ermetisti" che non cito, per ora.

Col tempo, con l'approfondimento delle fonti, con l'incontro degli scritti di Canseliet di Fulcanelli , e di altri valenti e preparati studiosi ( Renè Alleau,Lucarelli, Laplace, Husson, Savoret , Claude D'ygè, Von Bernus ecc ecc.) , con l'attenta riflessione e i continui lege et relege dei classici oltre che con l'incontro con ricercatori che avevano ed hanno un approccio operativo alla faccenda, mi resi conto che gli scritti di tutti quegli ermetisti ( compreso J.Cohen ) cui ho accennato più sopra non c'entravano proprio nulla con l'alchimia...ma semplicemente cercavano di utilizzare , a modo loro , il linguaggio ed il simbolismo alchemico per riproporre il loro modo di "raggiungere il Cielo ". Si tratta di modalità che potrebbero pure essere interessanti, per carità ( e mi lanciai perfino in "sperimentazioni " personali non indifferenti ) ma che scomodano in modo improprio il corpus simbolico alchemico ( generando perdite di tempo e confusione in chi vuole realmente approfondire l'Arte Regia ).

Lucarelli , il fondatore "morale " di questo forum, aveva, su alcune cose , ragione da vendere : certe concezioni occultistiche un po' fumose, che mischiano salmi, ascesi morali su Vizi e Virtù, ritualità, chakras , preghiere e " Pater noster esoterici " ( !!! ), condito anche con in po' di tarocchi ( non facciamoci mancare nulla per carità ) hanno nuociuto gravemente alla concezione corretta dell'Alchimia ( soprattuto qui in Italia ). In quale testo classico gli Adepti si sarebbero diffusi in tutti questi fin troppo vari e spuri "strumenti ? [ i quali, magari, potrebbero avere pure una qualche validità se inseriti esclusivamente nei loro rispettivi contesti ]? Tutto questo "codice blindato " da secoli - se non millenni - è esistito per nascondere non il Miracolo del Mondo ma solo un insieme di pratiche di carattere interiore che avrebbe potuto benissimo essere reso esplicito senza alcun danno ( almeno in tempi più moderni ) ? Non sembra uno spreco di opere e di simbolismo ENORME credere che tutto sia stato messo in piedi per celare delle "ascesi " che in Oriente erano e sono alla luce del sole da millenni ?

Scherzosamente, un primo esorcismo da fare contro queste superficiali concezioni è il seguente : leggere per davvero i testi classici e non solo le noticine di qualche occultista.

Queste mie annotazioni non sono nuove : nel post "misteriosa dicotomia misterica " del Cap . Nemo si era già discusso su ciò e la nostra speranza era che il forum potesse mantenere sempre quella "direzione" che gli fu impressa dalla nascita, soprattutto per ciò che concerne l'aspetto operativo ( di laboratorio, oltre che di oratorio ) dell'Alchimia.

Sgombriamo il campo da qualsiasi malinteso : ben vengano le segnalazioni di qualsiasi testo più o meno interessante ( nei limiti della decenza e dell'argomento di questo forum ) ma non dimentichimaoci come è nato questo luogo telematico .

Aggiungo infine , per non sembrare troppo chiuso : il libro di Cohen , allora ( come altri scritti che ho citato sopra ), mi furono molto utili per un certo orientamento "interiore" ( soprattutto i riferimenti alla Volontà ed al suo esercizio ) e letto in questi termini può essere utile...ma è mia ferma opinione che non vi si possa trovare alcunchè di realmente utile per capire quella che nella Turba viene definita anche "Arte di fare le monete " e che Cosmopolita e Fulcanelli delinearono anche come l'Arte di Corporificare lo Spirito Universale, un' Arte che scioglie quell'apparente insanabile dicotomia tra Spirito e Materia densa, tra Uomo e Natura. Ci si sporca le mani ma si liberano "forze "...In altri post se ne è discusso ed è inutile ritornarvi.

Letture introduttive ? Alleau, Savoret, per dirne solo due...

E' tardi...

Buona notte

D.B.

[Modificato da Domenicano bianco 31/08/2006 18.31]

[Modificato da Domenicano bianco 01/09/2006 10.26]

[Modificato da Domenicano bianco 02/09/2006 0.22]

Captain NEMO
00venerdì 1 settembre 2006 01:21
Signore & Signori:...l' ALCHIMIA è OPERATIVA !!

Scritto da: curioso.dilettante 31/08/2006 0.46
Chiaramente non fa parte della Letteratura alchemica "tradizionale", ma offre a mio avviso alcune importanti chiavi per intenderla.


Caro curiosodilettante,

non ho letto il libro cui lei fa riferimento, ma sarebbe utile per poter dibattere meglio assieme se lei almeno potesse citare qualche passo interessante...

In ogni caso, certo non è un testo annoverato tra i 'classici': e colgo l'occasione per offrire alcune puntualizzazioni che - visto il contenuto dell'intervento del Domenicano Bianco - penso possano essere utili per chi frequenta questo Forum.

Come è ben noto - dopo il XVII° secolo - nelle terre d'Europa l'Alchimia ha subito una sorta di 'involuzione' silenziosa, per un mucchio di motivi storici, culturali ed in seguito al mutamento radicale di alcuni obbiettivi individuali della umana ricerca. Potremmo discutere a lungo se è stato tutto bene o tutto male. Di fatto siamo qui, oggi, con le nostre radici nell'antichità e gli occhi nel domani.
E' altrettanto noto che la Massoneria ha conosciuto - dopo il XVII° secolo - la sua nascita, il suo sviluppo - per mille fiumi e rivoletti - fino alla sua attuale esistenza.
Non sta a me farne un'analisi, sia perchè non attiene a questo specifico Forum (ma già nel Forum Massoneria si assiste ogni giorno, giustamente, ad un continuo e vivace dibattere sulle 'fonti' e sulle obbedienze, ferme restando naturalmente le nobili 'substantiae'), sia perchè non sta a me farlo.
E' noto ed attestato tuttavia, che, volendo usare una brutta parola molto 'terra terra', il Corpus Alchemico è stato utilizzato mille volte in ambito Massonico per indagini, ricerche e 'scuole', tutte beninteso legittime, ma - ahimè - molto spesso lontane mille miglia dalla semplice verità dell'Arte. So di sollevare un punto in cui molti alzeranno il sopracciglio, atteggeranno le labbra all'espressione del dubbio altero, arricceranno la narice destra, sorrideranno con compatimento o taluni - addirittura - si stracceranno silenziosamente le vesti. Fatto è che è vero!

Come ha ricordato Domenicano Bianco, ebbi l'ardire di proporre qualche tempo addietro all'Amico Lucarelli - Massone d'altissimo peso, ma anche studioso OPERATIVO d'Alchimia - una domanda che ho sempre posto a tutti gli amici Massoni che mi capitava di incontrare: l'ho riassunta nel mio ormai famoso Post 'Misteriosa Dicotomia Misterica', dove si parlava del perchè mai i Massoni ritenessere di avere una sorta di monopolio conoscitivo (mi si passi il termine, per favore) sulla vera natura del processo Alchemico, rigettando totalmente l'approccio operativo, manuale, fatto di 'forno&carbone', in favore di più nobili e più pulite 'operazioni' di carattere speculativo e/o Spirituali.
Il prode Lucarelli rispose in un battibaleno, ridendo, che nessuno mi avrebbe mai risposto ed io ...persi la 'scommessa della pizza', ma ben felicemente.
Quando incontrai poi Lucarelli, parlammo subito della scommessa da me perduta, e lui mi confessò di essere COMPLETAMENTE d'accordo con me. Non posso certo raccontarle tutti i dettagli, ma in quattro parole le dirò che la Massonera ha 'perduto' (da tempo immemorabile) il "segreto vero" dell'Alchimia Reale, l'Arte Regia, sostituendolo via via, sempre con ottime intenzioni beninteso, con i vari percorsi di realizzazione interiore, umani, spirituali, addirittura corporei (cioè basandosi su sostanze provenienti dal corpo umano); proveniendo da illustri ricercatori (da profano non posso sapere se fossero Maestri, Gran Maestri od altro...), i loro testi, lezioni, raccolte, e quant'altro si sono cristallizzati in piccoli sistemi di conoscenza, in manuali del tipo 'questa-è-la-vera-alchimia', ognuno spacciandoli - più o meno iniziaticamente - per "LA" via. Di questo discorremo a lungo ed amabilmente e fummo entrambi concordi che questa 'perdita' fu un gran peccato, anzi colossale.

Ora, questi fenomeni di pseudo-alchimia hanno conosciuto nell'800 lo straordinario impulso dell'Occultismo Francese e delle sue tante propaggini: è naturale che l'ambiente Massonico abbia toccato anche questi improvvisi stagni, ammantati dei rituali più bizzarri, delle iniziazioni più frastornanti, delle prove più inumane o 'provati' da 'prove' naturalmente sempre magistralmente taciute. In Italia, dal Novecento in poi, è tutto un fiorire di interpretazioni mistiche, misteriche, egizie, neo-templari, ermetiche, e chi più ne ha più ne metta.
A tutt'oggi, non ci sono autori italiani di Alchimia Operativa tradizionale...dove per tradizionale si intende quella legata alla Via Universale; e qui mi fermo, perchè si potrebbe parlare anche di altre vie più 'particolari', ma qui mi voglio fermare...almeno per il momento.

Saremmo in un bel guaio davvero se un giorno non si fosse affacciato su Terra Fulcanelli e la sua curiosa 'corrente': certo la Tradizione è rimasta salda, abbarbicata attorno ai testi di Basilio Valentino, Flamel, Philalete, Limojon, Artefio, Cyliani, e moltissimi altri. Eppure - credo sia incontestabile - se non ci fosse stato il violento scossone provocato da Fulcanelli (&Canseliet!) tra gli anni trenta e gli anni settanta nelle giovani generazioni di allora, l'Alchimia sarebbe ancora una sorta di oscurissima favola, zeppa di luoghi comuni e di stupidaggini una peggio dell'altra, e preda prediletta di quanti pretendono di insegnare un segreto che non conoscono, perchè privi dell'esperienza al forno.
Se lei legge (bene!) i testi di Fulcanelli e di Canseliet e li confronta con quelli di un altro autore italico del periodo (ce ne sono a bizzeffe), si accorgerà di due cose:

A) La differenza di scopo: i Francesi intendono insegnare sul serio, con assoluta pregnanza e dolcezza e testardaggine, quasi a segnalare lo sviluppo necessario di una strada assolutamente ed ESCLUSIVAMENTE operativa, mentre gli altri parlano solo di Principi, e di funamboliche pseudo-operazioni.
B) La differenza di linguaggio: i Francesi usano il linguaggio dell'esperienza sul campo, fatta al forno ed al fuoco, mentre gli altri parlano sempre di astrusissime chimere, senza nulla di fatto.

Lei mi dirà che sono Francesizzante, di parte: non sia mai, adoro il mio Paese!
Ma guardo alla sostanza delle cose: da quando mi sono interessato alla Gran Dama, ho naturalmente collezionato un bel po' di libri e di opere in ogni formato dei più vari autori e delle più varie epoche (il repertorio è davvero sconfinato). Oggi debbo confessare che molte letture - italiane e non, sia detto per giustizia - sono vero ciarpame, nonostante i titoli altisonanti o i gradi altrattanto altisonanti dell'autore.
E qui il buon DomenicanoBianco ha ragione da vendere: se si vuole fare un libro per pubblicare le proprie idee su una possibile via di conoscenza interiore, speculativa, mistica, sapienziale, o quel che sia, lo si faccia: ma - per favore - non la si mascheri con il titolo 'La Porta dell'Alchimia Suprema di Ptah' ornata del sottotitolo 'I 21 Rubini della Saggezza di Ermete spiegati e commentati secondo l'Antico Rituale dei Gran Maestri Superiori ed Incogniti'.

L'Alchimia - lo voglio dire ancora un volta - è una cosa totalmente diversa: è una cosa semplice, banale nella sua tecnica, straordinaria per la portata, ma che affonda le sue radici nella Materia e nello Spirito; dove per Materia si deve intendere una cosa minerale, che si può (e si deve) toccare con le mani, dove per Spirito si intende quello Universale che è cosa ben diversa dai vari spiriti di cui si parla a iosa nei vari rituali di ogni libercolo pseudo-iniziatico che si rispetti. E' una cosa 'altra', davvero. Ma - come diceva Maitre Canseliet - questo benedetto Spirito Universale 'pesa': nel senso che quando la Materia lo ha attratto, quando la Materia ne è felicemente impregnata, l'ago della bilancia lo mostra!
Queste due 'cose' si lavorano al Fuoco elementare, ma pur sempre fuoco vero e non quello del quinto Chackra!...

Insomma l'Alchimia vera richiede un approccio OPERATIVO vero, semplice, banale ma concreto: quella è la Tradizione antichissima da cui trae le sue origini. E' l'Arte del Fuoco per eccellenza e non quella della Meditazione (anche se l'artista medita - oh, se medita!).
Il lavoro descritto dagli autori tradizionali (purtroppo viene definito così anche da quelli 'fasulli') si chiama non per caso Grande Opera: perchè si opera, si deve operare, si deve fare, si debbono compiere azioni con delle cose che si toccano e che si fanno operare. Insomma, perchè voler truccare le carte?

Sottolineo fortemente questo aspetto perchè questa è precisamente la linea su cui mi piacerebbe che questo Forum si muovesse: si lavora nel Laboratorio, con materie e con il fuoco; certo so che esiste un aspetto Speculativo o Mistico dell'Alchimia, ma non è quello su cui è nato questo Forum con Paolo Lucarelli.
E' importante che i neofiti, proprio i giovani che si affacciano timidi e incuriositi in queste Stanze, percepiscano con nettezza l'approccio giusto: Fulcanelli, Canseliet e tutti coloro che li hanno seguiti, fino a Paolo Lucarelli, hanno certo parlato di Alchimia, di Alchimia Operativa, di Alchimia Tradizionale; lo hanno fatto ognuno a loro modo, seguendo ispirazioni e venti che gli venivano dal cuore e dal forno. Ma tutti, indistintintamente tutti, hanno svolto un compito essenziale e mai troppo riconosciuto dai loro cultori e dai loro detrattori: è il compito dell'apostolato dolce, della trasmissione chiara, della parola cristallina, dell'intento umile e del sorriso dell'uomo buono. L'Alchimia si trasmette per Passione, per Amore della Natura ineffabile, per la Gioia di esser parte del Primum Vere, per condividere tutti assieme il gioco della Materia e dello Spirito, eternamente. Non c'è nulla di garantito, nulla di sfavillante al termine. O forse - meglio - ci potrebbe essere qualcosa, ma non è solo il cristallo rosso della Pietra Filosofale. C'è dell'altro..c'è dell'altro. Lo ridico: C'E' DELL'ALTRO !!!
Ed è importante scoprirlo secondo il cammino di tutti gli alchimisti, silenziosamente ed umilmente. LAVORANDO. Sporcandosi le mani, il naso ed i polmoni. Confidando nella Luna, facendo cose che pochi sanno fare o vogliono abbassarsi a fare. E' un lavoro continuo, materiale ed interiore, ma fatto con le mani sul pestello, sul crogiuolo, con il Fuoco. Ci vorranno anni, decenni e non è assolutamente certo che si arrivi: PHILOSOPHUS PER IGNEM.
E se Dio vorrà: OCULATUS ABIS...

sempre di buon cuore

Captain NEMO

[Modificato da Captain NEMO 01/09/2006 1.30]

(simplicio)
00venerdì 1 settembre 2006 09:02
congratulazioni
Caro Capitano,
sono stato davvero entusiasta di leggere il suo ultimo intervento!
Lei si rende certo conto che questo forum, indirizzato in una tale maniera è un'oasi felice in un deserto arido come solo le parole vuote sanno esserlo!
Non posso fare altro che ringraziarla a nome di tutti gli utenti che sono capitati, capitano e capiteranno su questo luogo di saggezza, guidati dalla Provvidenza.
antonioserrai
00venerdì 1 settembre 2006 20:38
semplicità?
Giuro! non ho capito!
Domenicano bianco
00sabato 2 settembre 2006 00:18
No crogiolo ? no alchimia :-)

Scritto da: alchimistaalchimista 01/09/2006 17.49
Che ben poca cosa ha a che fare però con la lotta - prodromi di sani accesi dibattiti - sopra sufficientemente rappresentata. Secondo il mio umile e modesto parere poi, non da Voi in quest’ambito, come in altri nel forum riscontrabili, formalmente concretizzata.

Alchimistaalchimista.

[Modificato da alchimistaalchimista 01/09/2006 18.00]




" Lotta sopra sufficientemente rappresentata " ????

Perdoni il mio favellar ordinario e , ahimè, CHIARO... ma domando :quale lotta ? Finora si è solo discusso con toni pacati, sembrerebbe...A meno che non venga erroneamente considerato "violento" l'insistere sulla reale natura dell'alchimia. Ma sarebbe una comica assurdità...vista anche la natura e la storia di questo forum. Forse ho capito male e lei intendeva altro...

L'ideale sarebbe non insistere troppo su questo topic e riprendere le amabili conversazioni...

Cordialmente

Domenicano Peace and Love

[Modificato da Domenicano bianco 02/09/2006 0.19]

[Modificato da Domenicano bianco 02/09/2006 0.28]

Captain NEMO
00sabato 2 settembre 2006 01:21
Oh, ...My God ...!!
Caro signor alchimistaalchimista,

io non gliene voglio...ma sono certo che anche lei non se ne avrà a male se le confesserò che ho capito ben poco, anzi quasi nulla, del suo Post.
Ognuno è certo libero di esprimersi come meglio crede, certo, ma il suo modo di costruire le frasi - spesso con il verbo alla fine - è piuttosto 'vecchiotto' e risulta di difficile ed antipatica lettura. Per non parlare poi della comprensione. Sia detto senza desiderio di offenderla, sia chiaro.

Mi permetto di darle rispettosamente un onesto consiglio: provi a scrivere in modo semplice, se può e se vuole beninteso. Non è con un linguaggio arcaico ed 'altisonante' che si fa chiarezza sia nel domandare che nel rispondere, creda. Già la materia alchemica obbliga - talvolta - a qualche giro di parole; ma pensare di adottare un linguaggio circonvoluto e sintatticamente troppo complesso per dialogare con semplicità, è - semplicemente - un controsenso.
Non voglio credere che lei dialoghi, che so, con suo figlio o con sua moglie in questo modo. O no?

Captain NEMO

antonioserrai
00sabato 2 settembre 2006 11:20
risposta risposta
Anche se non sembra sto spezzando una lancia in suo favore.
Lei é una persona che ama ripetersi, avevamo capito tutti che stava ripetendo parole non sue, quando parlava di lotta. Ma, mi perdoni, onde evitare cattive congetture circa il suo carattere, potrebbe dirlo con meno acrimonia, questa é vera aggressività, non lo é il sano rimbrotto fatto da colui che si é assunto il gravoso incarico di moderare un forum già di suo complesso, dove il tanto decantato effetto farfalla scatena simili strali . E’ già tanto difficile, senza considerare il fatto che il tempo a disposizione di ognuno é già così poco; soprattutto per chi ha la mia età. Mi creda, nessuno, né tanto meno il Domenicano Bianco o il Capitano, ritengo voglia togliere a lei o ad altri la possibilità di esprimersi, le rivolgo però una preghiera, lo dica carinamente, senza confusione e soprattutto si esprima con parole semplici e sue. Io personalmente apprezzerò moltissimo questo suo eventuale sforzo. Per me é già tanto difficile capire di simili questioni che se ci si propone con arzigogoli aspri....... addio!
Canseliet confessò a suo tempo di essersi lasciato scappare alcune cose che non avrebbe dovuto dire nel lavorare sulle dimore e sul mistero delle cattedrali, ma anche di aver commesso moltissimi errori, e di averne riportati altrettanti commessi da Fulcanelli : ebbe a dire “......ero molto giovane e non sapevo né capivo molto......”. Questo nulla toglie a quei testi e soprattutto ai suoi autori. Nella fattispecie da lei citata si parla di una fase dell’Opera un tantino avanzata. Citarla va bene, ma con l’accortezza di utilizzarla in un contesto adeguato per non confondere gli altri lettori meno esperti di lei, Io per primo. Così come lei ha costruito la sua risposta sembra che voglia farci sapere che conosce già in tutte le sue fasi l’Opera, e questo non può che farci immenso piacere, finalmente uno che sa! Ora non rimane che attendere che lei elargisca a piene mani ciò che conosce, se vuole e se può. Per quanto mi riguarda rimango in attesa di poter intraprendere con lei un dialogo tosto, ma soprattutto fattivo.
antonioserrai
Captain NEMO
00sabato 2 settembre 2006 23:55
Un'altra risposta...
Caro Signor alchimistaalchimista,

mi affianco serenamente al Signor antonioserrai nella risposta, di cui condivido i toni ed il contenuto.
Vorrei tranquillizarla, inoltre, sul fatto che sarà un piacere leggere i suoi post e le sue eventuali domande, fermo restando il mio fraterno consiglio di abbandonare quel linguaggio così artificiosamente paludato che, ne sono certo, non le appartiene veramente.

Vengo dunque al sodo, dicendole che ancora non ho capito il nesso, l'associazione tra la 'lotta' - di cui finalmento abbiamo capito il suo riferimento - ed i contenuti dei Post precedenti. Ma non si preoccupi più di tanto. Tutto è permesso su questo Forum, purchè si resti in tema, si osservino le regole della semplice buona educazione e si rispetti l'altrui pensiero.

Quanto al tema da lei proposto, anche il sottoscritto le direbbe che si sta parlando di un'operazione avanzata dell'Opera. E' certo vero, infatti, che le due nature anche nella prima congiunzione si affrontano in modo violento e combattendo...ma quel passo di Fulcanelli (ammetterà spero che il suo linguaggio, per quanto aderente alle regole ermetiche, è ben più chiaro di alcune allocuzioni che lei ci ha voluto proporre) si connota, grazie ai termini di 'aquila' e 'leone', di 'gallo' e di 'volpe', di 'remora' e 'salamandra', come la descrizione di un'unione più avanzata, dunque posteriore nel tempo, rispetto alla Prima Opera. Prima ci sono un mucchio di altre cosette.
D'altro canto è ovvio che due nature opposte, come il solfo ed il mercurio, si affronteranno in un aspro combattimento ogni volta che si incontreranno: è nella natura delle cose, letteralmente, non crede? Lei concorderà con me che l'intera Opera vede sempre attori il solfo ed il mercurio, che - a seconda dei momenti operativi e delle progressive purificazioni subite - assumono nomi allegorici diversi, pur potendosi sempre chiamare solfo e mercurio. Ma questo lei lo sa già.
La mia idea comunque - tanto per sottolineare i diversi esiti della 'lotta' cui lei ha voluto riferirsi tramite Fulcanelli - è che nella Prima Opera l'esito è una separazione, mentre nella Seconda è una unione, pur con alcuni essenziali distinguo. Differenza a mio avviso sostanziale e capitale.

Ora, la prego, ci dica la sua: anche io son curioso di leggere il suo punto di vista, nella speranza di arricchire lo spirito nostro e di chi ci legge.

Quanto al suo desiderio di "...tastare qua e la, di comprendere a quale grado di conoscenza (alchemica, vera.) Lei (cioè, io) sia giunto.", la prego, non mi tasti!...Sono un marinaio, e non mi affascina l'idea di essere tastato in alcun modo, ma amo guardar la gente dritta negli occhi, anche su un Forum. Si rassicuri, comunque: conoscere e giudicare il mio eventuale 'grado di conoscenza (alchemica, vera.)', non la aiuterebbe in nulla nel suo personale 'grado di conoscenza'. Ciò che conta è lo Studio e la Pratica individuale (alchemica, vera.). E l'umiltà, e la pazienza. Nulla più. Io sono in cammino da alcuni decenni e mi diverto moltissimo, pur restando sempre un semplice 'studente' innamorato della Gran Dama. E' stato un Amore nato ovviamente sui libri, ed ora si sviluppa gioiosamente anche accanto al mio Forno.

sempre di buon cuore

Captain NEMO

PS: ...Ah, dimenticavo: ho dei forti dubbi che - tra le tante cose da fare - si debba 'forgiare' o 'temperare' il ferro nell'Athanor...se non altro per la eccessiva temperatura richiesta da simili operazioni chimiche. Non dimentichi che l'Alchimia è cosa sempre sanamente diversa dalla Chimica. Quanto ad 'Adamas', io penso che chi ha usato questo termine si volesse riferire ad altra cosa...Ma se lei ha informazioni e/o deduzioni diverse, potrebbe forse spiegarci meglio il suo punto, no?
passator cortese
00domenica 3 settembre 2006 01:16
Re: Un'altra risposta...

Scritto da: Captain NEMO 02/09/2006 23.55
Si rassicuri, comunque: conoscere e giudicare il mio eventuale 'grado di conoscenza (alchemica, vera.)', non la aiuterebbe in nulla nel suo personale 'grado di conoscenza'. Ciò che conta è lo Studio e la Pratica individuale (alchemica, vera.). E l'umiltà, e la pazienza. Nulla più.



quant'è vera la novella, capitano mio, quant'è vera! prima si prepari l'operatore e poi si provi l'opera. se l'operatore non è pronto niuna preparazione può riuscirgli. qualunque sia il forno. vosro

passator cortese
Francesco Indraccolo
00domenica 3 settembre 2006 16:50
Una scommessa persa e una vinta
Caro Signor Capitano, Addio!… anche se spero in un ARRIVEDERCI!

Ecco, comincio dalla conclusione, dalla fine, “from the very bottom”, come direbbero gli anglo-parlanti, per ricambiare di cuore e con affetto fraterno (non se ne abbia a male) il Suo commiato contenuto nel Suo post. n. 526. “Un commiato?, da chi, da che cosa?”, domanderà Lei anche se lo sa benissimo: DAL DIALOGO, Caro Capitano. Non da me (che non conto nulla) o da qualcuno in particolare, né dalle Sue sontuose “stanze” di tante amabili discussioni, né da questo Forum. Dal dialogo, punto.

Perciò, La saluto calorosamente e - se ci dessimo del “tu” - vorrei dirLe “oculatus abis”. Beato Lei, che se ne va vedendoci! Mentre di me, mi tocca dire “inoculatus redeo”, cioè torno vedendoci un po’ e sempre “inoculato” dal morso della Ricerca, libera e cosciente, sia che m’abbia morso tramite una vipera o un cane rabbioso o un gatto spaventato. Da quella Ricerca non solipsistica né egoistica - sono fermamente convinto - può e deve riverberare qualcosa di utile all’Umanità. Il fine di ogni Ricerca, come ci ricorda l’ignoto Autore delle scritte sulla Porta Ermetica di Roma, è: “ut germinet salutem pro populo”, tutto il popolo, quello che ci è fratello nell’”humus”.

Dopo averLe riconosciuto le eccelse qualità di “sparkling&valiant”, che hanno un senso molto preciso solo nella “lingua dell’Impero” - auspicata dalla “Royal Society” quasi 65 anni prima della nascita della Massoneria speculativa - non entrerò nel merito di tutto ciò che ha scritto. Farò solo due precisazioni su ciò che a me appare prioritario, senza alcuna intenzione polemica:

- 1. la Massoneria, fin dalla fondazione (addì 24 giugno 1717), non ha mai taciuto che la “PAROLA E’ PERDUTA”. Mai, mi creda, nemmeno nei successivi “Alti Gradi”, la perdita ritenuta giustamente grave dai nostri Fondatori non è mai stata taciuta o sottaciuta e, nel “ri-velare” altre Parole utili alla “Ricerca-senza-fine”, tutti i Rituali, tutti i responsabili di Loggia o di altri organismi competenti hanno sempre parlato di “Parola sostituita”.
- 2. tale Parola non è stata mai assolutamente spacciata nemmeno per la chiave del “segreto vero” dell’Alchimia Reale, sotto qualsiasi ottica, perché sarebbe stato un limitare, un ridurre e - mi consenta - un impoverire la “nostra” (intendo dire massonica) Arte Regia. Questa attiene invece a un più ampio e colossale “Lavoro di costruzione dell’uomo e dell’Umanità”, con una sua precisa teleologia (su cui sorvolo), pur senza alcun monopolio né massonico né altrui. Per una definizione minima, si può dire che l’Arte Regia è apprendibile e praticabile da “TUTTI GLI UOMINI, LIBERI E DI BUONI COSTUMI” anche - e perché no? - “DI BUONA VOLONTA’”, senza che ne derivino implicazioni confessionali, e senza distinzione alcuna di razza, fede, ideologia, classe sociale, cittadinanza, ecc. D’altronde, noi costruivamo opere architettoniche, edifici, pubblici e privati, perfino cattedrali, e ora erigiamo Templi dell’uomo e per l’uomo di oggi e di domani e, in ambito sociale, siamo nel nostro piccolo beneficienti senza ostentare.

Venendo a temi più attinenti il dialogo, Lei esalta l’importanza di Fulcanelli e di Canseliet. Ne prendo atto e sono contento per Lei, anche se condivido solo in gran parte. Mi pare che sia un atto di oculata fiducia il Suo, suffragato da anni e anni di studio sui testi e al forno. Ma mi creda (e, se no, gliene darò prova) anche le loro opere sono equivoche, sebbene meno equivoche degli Autori francesi che li hanno preceduti ed esattamente come le opere degli Autori italiani o di altri Paesi. Mi auguro anche che la Sua sia stata una scelta non solo congeniale, ma anche ponderata e comparata con altre “vie” e “sentieri”, OPERATIVI, pure diversissimi dalla Ricerca alchemica, in modo da saperne riconoscere - ove ci fossero in modo percepibile - valori e meriti.

Lei si lamenta, giustamente, dell’”involuzione silenziosa” dell’Alchimia dopo il XVII secolo e La capisco benissimo perché - come avrà letto nei miei scritti - anche l’Astrologia ha avuto la stessa “involuzione”, ma chiassosa e superstiziosa, dopo la separazione dall’Astronomia, divenuta scienza esatta. Per questo, ma non solo per questa piccola coincidenza, Le rinnovo tutta la mia stima e ammirazione per l’intensità e la profondità dei Suoi studi e del Suo umanissimo sentire (non oso usare termini come “interiore” o “spirituale” per non creare altri equivoci). Per questo, credo che potremmo anche concordare che in ogni campo occorra molta vigilanza, nella sua forma più illuminata, non disgiunta dalla tolleranza.

Lei ricordava, infine, che in un’altra occasione, si era atteso molte reazioni ma invece ha perso una pizza con un mio grande Amico. Stavolta, se bastava una sola reazione netta e serena (e molto soppesata per più di due giorni in modo da esserLe “equi-vicino”) sono lieto di pensare che Le avrei fatto vincere la pizza, anche se non era in palio. Spero anzi che non me la tiri addosso dalla battagliola della Sua nave (se mai, controlli prima il vento). E voglia il Cielo che la si possa mangiare assieme in un fiabesco giorno a venire. Magari in “quel” centro commerciale, dove c’è ogni ben d’Iddio, non prima di aver alleviato almeno un poco le necessità dei nostri ex compagni di “stanza”.

Di nuovo, Arrivederci!,
Francesco Indraccolo
Domenicano bianco
00domenica 3 settembre 2006 22:00
Tutti i sentieri si uniscono in cima al Monte
Gentile sig. Indraccolo

mi spiace che la discussione abbia preso una piega simile e spero che si tratti solo di un momento di "caloroso" equivocarsi.. Francamente la Sua reazione mi è sembrata leggermente sproporzionata nei confronti di quanto ha scritto il Capitano : in fondo si è voluto solo delineare i confini nei quali iscrivere il soggetto Alchimia , confini che già il fondatore di questo forum, Lucarelli, aveva delineato in passato. E su quella falsariga si vuole mantenere questo forum. Va benissimo ogni forma di "integrazione" con altre discipline, tutte ( o quasi ) nobili e foriere di aperture verso l'Alto : l'importante è chiamare le cose con il loro nome, secondo me.

La "cerca " Interiore ( qualunque essa sia ) , a mio avviso, è altrettando valida quanto la "cerca alchemica " ( che comprende un "esterno" ed un "interno " ). Su questo nè io nè il capitano abbiamo dubbi. Per quanto mi riguarda , poi, un approccio Interiore è stato ed è tuttora cardine anche del mio personale cammino ( anche se mi sono rivolto maggiormente all'Oriente )..ma semplicemente evito di avvicinare ciò all'Arte Regale, in quanto lì siamo su "lidi" completamente differenti. Non la meditazione, l'esercizio immaginale, la percezione di Centri di Vita, il percepire il Qi, il ritualizzare, o il convertire l'energia generativa ( tutti cammini validissimi , su alcuni dei quali si è soffermata spesso la mia attenzione ) hanno a che fare con Madama Alchimia, bensì il Corporificare lo Spirito Universale , giungere alla Pietra e...e poi chissà. E di questo ne hanno parlato non solo francesi, ma anche Italiani, tedeschi, inglesi per tacer dell'Oriente e del Medio Oriente. Aveva ragione Lucarelli quando sosteneva che avevamo da una parte Ibn Arabi, dall'altra Geber, da una parte Bohme, dall'altra Paracelso... Ritengo che l'intervento del Capitano sia in linea con questa visione e non credo avesse in animo di sminuire cammini massonici o quant'altro. Si trattava solo di parlar d'Alchimia in un forum di Alchimia.

La Sua cultura è un bene prezioso per Lei e per quanti La leggono,per cui spero il dialogo continui.

Sperando che tutto si appiani e chiedendo perdono per l'intromissione,

Le porgo i miei migliori saluti

Domenicano Nei e Wei Dan
Captain NEMO
00lunedì 4 settembre 2006 01:44
"Quarantadue - disse Pensiero Profondo, con infinita calma e solennità."
Caro Signor Indraccolo,

sono davvero spiacente che abbia letto in mio Post in una chiave equivoca. Il mio Post n° 526 (adesso passerà 'alla storia' come il mio precedente n° 35 'Misteriosa Dicotomia Misterica' !), aveva il solo scopo di ribadire un punto che per me è ben fermo, e che era anche quello di Paolo Lucarelli: l'Alchimia vera è quella operativa, fatta in Laboratorio.
Le altre cose, pur nobili, sono state rivestite 'ad arte' di una parola che in realtà non gli appartiene in nulla. Ma questo penso che fosse ben noto. Tuttavia - di quando in quando - credo opportuno ricordarlo a tutti i frequentatori di questo Forum. Sa com'è, parlando parlando si finisce spesso per abbandonare il corso del fiume su cui si torna al Grande Mare.
E siccome era il 1° giorno di Settembre, trovavo giusto sottolineare che si iniziavano a delineare tempi utili per alcuni 'lavoretti' che appassionano quello sparuto gruppuscolo di 'crogiolari', come li chiamava Paolo...

Quanto al mio commiato dal "Dialogo": qui lei mi trova spiazzato e sorpreso! ...et pour cause!...Siccome è chiarissimo ed attestato che amo dialogare di cose dialogabili e pure di talune non-dialogabili, mi chiedo come possa pensare che io voglia chiudere una, due o tre porte in questo Forum che mi vede - fra le altre cose - pure come Moderatore! E poichè è ben evidente che questa possibilità viene considerata dal sottoscritto un paradosso, non posso che concludere che lei - amabilmente - abbia voluto proporre tale brillante paradosso per segnalare, con eleganza, un suo disagio, un suo profondo e sincero turbamento, evidentemente causato dalla lettura delle mie parole.

Allora tenterò di chiarire meglio:

Conosco la Massoneria per aver incontrato molti uomini appartenenti alla Fratellanza: come è logico che sia, alcuni hanno lasciato in me un ricordo straordinario, altri molto meno.
Ciò non toglie il mio rispetto totale verso la Massoneria "a prescindere" - come direbbe l'amatissimo Totò - non foss'altro per la gratitudine che debbo verso la Loggia Montesion che ospita con eleganza, Maestria e tanta tolleranza anche le nostre chiacchere 'alchemiche'. Da quel poco che ho potuto studiare sulle origini della Massoneria, mi sono fatto l'idea - tutta personale, beninteso - che alcune 'Gemme' preziose si siano smarrite, perdute. L'origine di tali gemme a mio avviso è chiaramente ben anteriore al 24 Giugno 1717: è il patrimonio letteralmente extra-ordinario, insostituibile per l'umano divenire e l'umana crescita, generato da quelli che chiamiamo banalmente gli Antichi. Oggi potremmo collazionarli in una gigantesca Biblioteca intitolata alle 'Scienze Naturali'. Ebbene, io riconosco alla Massoneria il merito indiscutibile di aver offerto 'rifugio' e debita protezione ad alcune di queste gemme perdute, ed il ruolo munifico di dispensatrice di Corpi Sapienziali nei confronti del 'popolo', di quell'humus cui lei fa riferimento. Il problema nasce però come sempre dagli uomini e non dalla Istituzione: lo scopo è nobilissimo, ma il fatto di essersi sviluppata in ogni dove, sotto varie culture, accanto alle più varie forme di poteri temporali (e spirituali) in via di scorrimento sul nostro bel pianeta, per quasi trecento anni...ha portato al fatto che non tutto è stato fatto per bene per ritrovare quelle gemme; badi bene, il compito è immane, lo riconosco, ma ho sempre un gran timore quando - come dice lei - le parole possano venire 'sostituite': capisco bene il senso positivo che lei ha voluto sottolineare, ma capisca la prego il mio. Ma qui vorrei fermarmi, perchè si finirebbe per dover parlare delle vostre Fondazioni, e non sono certo preparato quanto Lei per farlo. Osservo con malinconico dolore, mi creda, le piccole 'faide' e diatribe che saltano fuori - ogni tanto - anche nel Forum Massoneria a quel riguardo; cose normali, m'intenda, direi significanti di vita, di vitalità e di ricerca....ma io, che sono solo un romantico marinaio, le leggo qualche volta con un pizzico di malcelata malinconia.

Tornando a bomba al mio asserito rifiuto del dialogo, la invito con tutta amicalità a leggere con grande calma il famigerato Topic 'Misteriosa Dicotomia Misterica' (lo troverà alla pagina 4 di questo Forum di Alchimia). Gli scambi principali sono quelli del Captain Nemo (allora non moderatore!), di Paolo Lucarelli, di Domenicano Bianco, di Hermes e del caritatevole Web Maestro.
Si accorgerà che mai ho pensato di mancar di rispetto ai Massoni, ma ho avuto solo il desiderio di chiedere ai lettori Massoni quanto segue (quoto da quel Topic)(noti, la prego, che la domanda è ancora in attesa di risposta, fatta salva quella fornita dal Signor Hermes):

"Quali sono i motivi concreti che vi portano ad escludere - più o meno tout-court - la verità di un insegnamento tradizionale 'pratico' dell'Arte?"

Di qui nacque la mia famosa scommessa persa in partenza (il Web Maestro la definì poi una scommessa forse non-equa); ma se lei legge le parole - dette e non dette - da Paolo Lucarelli, credo vi troverà conferma delle mie affermazioni scritte in quest'ultimo Post n° 526. Certo, lo comprendo bene, può non far piacere sentirle dire, per di più da un losco profano come il sottoscritto: ma perchè - di grazia - attribuirmi una volontà di 'chiudere il dialogo', mentre è ben chiaro che il dialogo vero amo e richiedo?

Le risposte possibili, caro Monsieur Indraccolo, sono tante, lo so bene. Qui ne scrivo un paio, tanto per continuare a giocare una partita che è ben più antica della Massoneria:

A) Si rivolta la risposta (!), e si dice che sia il "chiedente" a non voler dialogare, perchè in tutta evidenza si pensa che sia doveroso, quasi obbligatorio, chiudere il dialogo. Motivo: domanda scottante, senso di disagio, tutto sommato una seccatura, dovere di protezione della Fratellanza da un attacco 'esterno' (ma lei sa bene che il mio non può essere un attacco, per un mucchio di buone ragioni...)
B) Si rivolta la risposta come sopra, ma per un motivo di dovere Magistrale, nella più pura lettera Iniziatica. Se il 'postulante' (questa volta si dovrebbe chiamare così) avrà il coraggio di chiedere ancora - nei modi e nei tempi riconosciuti e consentiti, dunque 'canonici' - si vedrà il da farsi e si deciderà se costui possa essere messo a conoscenza della risposta richiesta...e qui mi fermo perchè il seguito è ben noto.

E' un gioco ben noto anche a chi ha navigato, ha chi ha insegnato ad andare a vela ad un mucchio di simpatici ed irriverenti 'apprendisti'...taluni della domenica, altri futuri Skipper. (...by the way: Thank You for 'Sparkling&Valiant'! How's the wind today, Sir ? And, with all due respect, Sir, may I?: "...No day discoloured with domestic strife; No jealousy, but mutual truth believed, secure repose, and kindness undeceived. Thus Heaven, beyond the compass of his thought, sent him the blessing he so dearly bought. So may the Queen of Love long duty bless, and all true lovers find the same success"...A pleasure to have you on board, Sir...Good day.")

Posto dunque il mio sincero e sereno rispetto per la Massoneria come benefica e munifica Istituzione, posto anche la mia umile onestà intellettuale, poste anche moltre altre cose su cui non è qui necessario dilungarsi, intendo rassicurarla - sempre - sulle mie buone intenzioni e continuerò a rinnovellare la mia domanda oggi e domani. Chissà che un giorno si riesca ad uscire dall'imbarazzo e capire che non si tratta di un segreto segretissimo, bensì della presa di coscienza di un fatto tutto sommato non grave, bensì banale: l'Alchimia vera (una delle famose Gemme perdute) è strettamente operativa, fatta con i crogiuoli e con altre amenità.
Affermo anche, perchè magari qualcuno continuerà a dover e voler sobbalzare, che so perfettamente che esistono altre vie di realizzazione spirituali, mistiche ed operative che sono state chiamate 'Alchimia', in Massoneria e fuori della Massoneria. Lei sa bene che rispetto totalmente ed integralmente queste vie, ma trovo sbagliato, ma soprattutto fuorviante per i giovani in cerca delle gemme perdute, affibbiare a queste vie nobilissime ma diverse il nominale della 'Gran Dama'. E' questa 'sostituzione' che proprio non mi piace, senza offesa.
A portar luce al mio dire, trovo giusto citare proprio una risposta di Paolo data sempre in quel Topic di cui sopra:


Se posso fare un commento veloce, io non trovo strano che si perseguano pratiche varie per raggiungere, se funzionano, obiettivi diversi. La sperimentazione e la ricerca fa parte dell’essere umano. Quello che non cessa di stupirmi è la mania di volerle ricondurre, almeno nominalmente, all’alchimia. Per cui resto sempre ammirato ogni qualvolta ne leggo, o qualcuno me ne parla, ammirato dell’enorme, titanico sforzo per tradurle in termini alchemici, o per tradurre i termini alchemici in pratiche che con l’alchimia non hanno nulla a che fare. Ci sono – ne riporto due brevi ad esempio, i primi che mi vengono sottomano – dei passi nei testi che solo una mente raffinatissima credo possa trasformare in esercizi di immaginazione mentale o in pratiche corporee:
“Per levare dall’argento vivo l’umidità superflua quando lo si mescola alle calci… bisogna mescolarlo con quelle aspergendo l’amalgama con aceto, poi lo si farà evaporare con fuoco dolce, e in questo modo evaporerà anche l’acquosità del mercurio” (Geber).
“Prendi cento parti di mercurio, lavalo con sale e aceto, e poni sul fuoco in un crogiolo. Quando incomincia a bollire, metti una parte del tuo elisir sulle cento del mercurio, e tutto diventa medicina… poi metti una parte di questa medicina su 100 parti di mercurio lavato, e diventa tutto oro o argento, a seconda che l’elisir fosse rosso o bianco” (Arnaldo).
Mi sono spesso chiesto se questi raffinati studiosi sarebbero capaci di realizzare questa operazione di esegesi con qualunque altro testo. Per esempio con quello che io considero il culmine dell’esoterismo, il manuale di installazione di un videoregistratore.
Si possono tradurre quelle pratiche in termini di prese scart etc.? e le si può trovare descritte nel manuale?
Io credo che ci riuscirebbero, e non posso che meravigliarmi e restare estasiato.
(Paolo Lucarelli, Post n° 30 del 15/02/2005)


Mi piacerebbe anche aggiungere un'ulteriore nota di Paolo relativa ai gradi "Scozzesi" - adoro la Scozia, sempre per un mucchio di personali buone ragioni - ma La invito, per non tediarla, a leggerla sempre in quel Topic: l'Amico affermava che nei gradi 'alti' di quel Rito si nascondevano in realtà tracce ed evidenze chiare e curiose all'Alchima operativa e non all'Arte muratoria! E chiosava - sotto le braci - ipotizzando che le reali finalità di chi era da quelle parti prima della fondazione 'pubblica' della Massoneria, fossero molto più 'crogiolare' che 'muratorie'. E mi trovò perfettamente d'accordo! Ci domandammo: cosa successe per provocare la 'dimenticanza'? E come mai nessuno si è dato la briga di scavare (non solo leggere) nelle carte e riportare alla luce i veri 'sentimenti' della Fratellanza, chiaramente non soltanto alchemici, ma al contrario si è voluto "interpretare" e vestire di altri panni, di altri significati riti, parole e pratiche così importanti per l'Uomo?, E' questo uno dei punti chiave della eventuale discussione: le Gemme vanno ri-trovate e pulite, scrostate, sgrassate, tolte dal velo in cui sono state avvolte dal tempo, dall'ignoranza e dall'incuria (sia detto senza alcuna offesa verso la Fratellanza, Monsieur!...sia chiaro!). Magari scopriremmo gemme che tutti sognamo sin da quando da piccoli scrutavamo le Case del Cielo e ci chiedevamo perchè siamo qui, e come si fa per tornare a casa con i compiti fatti, fatti sul serio !! Ci saranno Gemme dell'Astrologia, dell'Alchimia, della Geometria, della Storia, della Matematica, della Numerologia, della Mistica, dell'Ascesi, della Kabalah e via dicendo...i Tesori delle Scienze della Natura sono tanti. Quel Tesoro - e nessuno meglio di lei lo può sapere, caro Signor Indraccolo - è soprattutto è un sistema completo di conoscenza: una vera guida galattica! Io lo so, lei lo sa, qualcun altro lo sa...ma non pensa che sia almeno il caso di cominciare a mettere i cartellini con i nomi giusti accanto alle Gemme del Tesoro? Sono passati alcuni migliaia di anni, perchè voler ancora mischiare addirittura i nomi delle Gemme?
Un consiglio da 'appassionato' di Alchimia: come Lei si sarà certo reso conto, se un Testo importante di un Alchimista viene letto e tradotto da un Filologo, tanto per fare un esempio, l'edizione e la traduzione passata al pubblico risulterà 'diversa', del tutto 'muta', meglio dire 'monca', rispetto a quella elaborata provvidenzialmente da un esperto, da un alchimista, da un artista 'operativo'. Dunque quando si cercano Gemme, quando si deve scavere per trovare, occorra che chi lo fa sia pratico di ciò che si va cercando, no?...Se si cercassero i piani del Tempio di Salomone, forse sarebbe indispensabile che a cercare nel mare magnum del Tesoro fosse un Architetto, o almeno un Geometra...cosa potrebbe capire e riportare alla luce della conoscenza vera un pur valente Professor Emeritus di Storia della Dinastia Hang? [SM=g27995]

Ma per tornare a noi, per tendere la mano con lealtà, La invito, con sincero affetto e stima, a dismettere le vesti del Massone offeso e/o ferito: Le confermo - se ce ne fosse ancora bisogno - che ho gran rispetto per l'Istituzione e per le persone come Lei che sanno narrare in modo così straordinario ed affascinante le Storie del Tesoro perduto.
Abbia anche pazienza con un povero marinaio che pone domande (ne ho tante altre, Monsieur! ...tante! [SM=g27988] ) talvolta scomode, ma oneste!...certo, in generale mi aspetterei delle risposte, ma so che non sempre mi sarà dato di averle. Se faccio domande che le potrebbero risultare indigeste, imbarazzanti, seccanti, non creda che il mio intento sia quello di dividere, bensì di unire.
Lei certo sa che quando si ama si è giocoforza un tutt'uno con un fuoco ingestibile; e quindi sono anche amabilmente geloso della Gran Dama: per favore, non chiami dunque 'Alchimia' una Gemma diversa da quella che la Tradizione ci ha tramandato.

Poi Lei mi ricorda il ruolo di 'Costruttori' dei Fratelli; e siccome lei mi punge sul vivo, aggiungo che, ferma restando la mia totale approvazione di un compito così mirabile ed importante, mi permetto a mia volta di punzecchiarla amicalmente: ho grandissima nostalgia dei 'Costruttori' veri, quelli che con la Terra e la Pietra e l'Arte erigevano magioni e templi mirabili! Lei che può - io sono sempre un povero marinaio, per di più profano - si faccia ambasciatore presso coloro che stanno in 'alto': per favore, che si rovisti meglio nei vostri Tesori, si ritrovino le Gemme della Costruzione Muratoria nel senso letterale, banale, ma così magico e vivificante per gli occhi e per lo spirito: insegnate ai giovani selezionati che abbiano studiato da Architetti i segreti della Costruzione armonica, sia profana che templare. Che si formi una classe di Hiram Abiff novelli e correttamente 'formati'...fateci vedere Cattedrali vere, case vere, edifici mirabili e opere pubbliche che trasmettano sapienza. E' di Sapienza che abbiamo tutti bisogno. Vi prego, fate qualcosa: il tempo sta scadendo e siamo in mano ai folli! Tra un po', come lei sa, qualcuno ci lascerà solo un biglietto: "Addio, e grazie per tutti quei pesci". Poi, prima o poi, ci toccherà sentire un altro messaggio:
"Qui è il prostetnico vogon Jeltz dell'Ente Galattico Viabilità Ipersapazio. Come indubbiamente sapete, i piani per lo sviluppo delle zone più remote della Galassia richiedono la costruzione di un'autostrada iperspaziale che attraversi il vostro sistema solare, e purtroppo il vostro pianeta è uno di quelli che è necessario demolire. Il procedimento durerà poco meno di due dei vostri minuti terresti. Grazie."

Spero di non sbagliarmi, ma ho la certezza di poterla felicemente rileggere al più presto...

sempre di buon cuore

Captain NEMO
curioso.dilettante
00lunedì 4 settembre 2006 02:56
Vi dico la mia
SALUTE A VOI BANDITORI

Era già l'ora che volge il disio
ai navicanti e 'ntenerisce il core
lo dì c'han detto ai dolci amici addio;
e che lo novo peregrin d'amore
punge, se ode squilla di lontano
che paia il giorno pianger che si more;
quand' io incominciai a render vano
l'udire e a mirare una de l'alme
surta, che l'ascoltar chiedea con mano.

(Purgatorio, VIII)

credo, intimamente, ma questo vale solo per la mia percezione soggettiva, che chifa dell'Oratorio un ricreatorio, non sia neppure un volgare soffiatore.
Nessuno si offenda, non mi sto riferendo a uno o molti in particolare.
Di una cosa soltanto sono perplesso: di come si abusi del nome del Fr. Paolo Lucarelli per accreditare le proprie velleità e pruriti.
Ma che ne sapete, voi, di ciò che intendeva veramente? Che ne sapete di ciò che Lui faceva e di ciò che le sue parole significavano? C'era addirittura uno che al telefono mi disse che Paolo aveva rivalutato la figura di "alchimista " di Luis Cattiaux, salvo poi trovare riscontro negativo dopo pochissimi giorni su questo forum. Lo stesso che credeva ad un tizio che millantava operatività "di laboratorio" condotta in un centro di ricerche scientifiche (inesistente) a Lugano, presso cui utilizzava niente meno che reattori nucleari...
Che ne sapete voi della Massoneria, se neppure una volta avete messo piede in un Tempio? Che ne sapete di cosa si intende con la preparazione dell'Operatore e poi dell'approccio alla materia?
Mi avete chiesto qualche citazione dal testo che ho suggerito: bene, leggetevi tutto il quarto capitolo (Il laboratorio alchmico ed i requisiti del Discepolo), se non volete comprarlo, andate a sfogliarlo in qualche libreria... questo culto del Fulcanelli (traduttor d'Omero, forse, non lo escluderei) sa tanto di minestrone precotto, di quattro salti nell'Atanor... ma non sono io che posso insegnare l'Alchimia a qualcuno, nè se potessi mi interesserebbe farlo!
Io solo una cosa posso testimoniare: d'aver visto una Luce riflessa negli occhi di chi opera davvero, negli occhi di Paolo, negli occhi di Francesco. Punto.
Poi ognuno si gratta i pruriti intellettuali come preferisce, almeno io faccio così con i miei.
Adesso spero di essere sommerso di critiche da parte di laici e religiosi, che leggerò attentamente e poi non mi affaccerò più su questo cortile. Sono arrogante e me ne vanto, c'è chi è arrogante e se ne vergogna, chi è arrogante e non se ne accorge.
Avessi visto UNO, dico: UNO che parla di regimi e di materie... invece no, qui stiamo a giocare con la lingua francese, con le immagini allegoriche, a citarci addosso ripetendo quello che sta scritto sui testi più o meno conosciuti ed a portare Paolo come testimone (facile, perchè non risponde) di ciò che meglio ci piace pensare...

Poichè ho cominciato io questo topic, estraggo - come richiesto - qualche passaggio a caso del citato capitolo IV, in attesa di vedere qualche volto brunito dai fumi del forno... o qualche tabarro imbiancato di calce... che sono sicuro, NON C'E'!

Nella Croce è la radice "kru" di "krusos" (Oro), al cui incrocio è avvolto il segreto (kruptos) del gelo dell'agonia della morte (kruos)... purifica il tuo corpo e la tua anima, nell'ora in cui la morte libererà dalla prigione del corpo la tua anima prigioniera, tu diverrai Dio.
Siate accorti come serpenti e candidi come colombe (Matteo 10, 16)... candido emerge dal suo etimo greco kandaros... che significa carbone acceso, infuocato.
Nell'asservirsi alla materia sensibile, l'uomo primitivo non solamente si è separato dalle potenze spirituali e superiori che avevano concorso a dargli i suoi poteri, ma ha lasciato che le sue virtù naturali si mescolassero con tutte le parti della sua prigione. Risvegliati, dunque, tu che dormi! Ricevi la Luce che è la tua Luce e che sta tornando a te! Ricevi questa fiamma ardente e che essa ti insegni e ti permetta di vincere la potenza delle tenebre, rivestendoti del suo calore e della sua luminosità!

Cosa c'entra? Niente, per chi non ha ricevuto nell'orecchio queste parole! Niente, per chi va in giro ad elucubrare su emblemi creando altri emblemi, anzichè vivificarli e tradurli in opera...
Umbra profunda sumus, ne nos vexetis, inepti; non vos, sed doctos tam grave quaerit opus.

Mi scusi il Web Maestro per questo ennesimo sfogo, ma da mesi osservo chi dice che Cristo è morto di freddo, o che Paolo aveva voluto questa o quell'altra maniera di discutere di Alchimia... ognuno faccia quello che vuole ma, per favore, smettete di citarlo! Siete mai stati con lui accanto al Fuoco? No, vero? Nessuno... e allora, di che parlate?
Me ne vado per non andare oltre... buon lavoro a chi lavora, buon divertimento a chi si diverte!

«Lo sol sen va», soggiunse, «e vien la sera;
non v'arrestate, ma studiate il passo,
mentre che l'occidente non si annera».

(Purgatorio, XXVII)

Alessio Nisticò
curioso.dilettante
00lunedì 4 settembre 2006 03:04
Re: alchimia e para-alchimie

Scritto da: Domenicano bianco 31/08/2006 2.32
mi resi conto che gli scritti di tutti quegli ermetisti ( compreso J.Cohen ) cui ho accennato più sopra non c'entravano proprio nulla con l'alchimia...ma semplicemente cercavano di utilizzare , a modo loro , il linguaggio ed il simbolismo alchemico per riproporre il loro modo di "raggiungere il Cielo ". Si tratta di modalità che potrebbero pure essere interessanti, per carità ( e mi lanciai perfino in "sperimentazioni " personali non indifferenti ) ma che scomodano in modo improprio il corpus simbolico alchemico ( generando perdite di tempo e confusione in chi vuole realmente approfondire l'Arte Regia ).

[Modificato da Domenicano bianco 31/08/2006 18.31]

[Modificato da Domenicano bianco 01/09/2006 10.26]

[Modificato da Domenicano bianco 02/09/2006 0.22]




L'Alchimia è un mezzo, non un fine.
Buona notte, vado in letargo...
Francesco Indraccolo
00lunedì 4 settembre 2006 09:27
Para el amigo sincero que me da su mano franca
Carissimo Capitano,

grazie mille per la Sua articolata risposta e soprattutto per porgermi la Sua "mano franca" (è spagnolo), che accetto e stringo con ammirazione e lealtà ricambiata.

Un po' di disagio c'era, c'è, per la negligenza di noi massoni nell'apprezzare e conservare i nostri scrigni, cofani stracolmi di gemme d'ogni tipo e colore, e nell'arricchirli vieppiù (andando noi in miniera con i 7 nani) per spenderli contestualmente a beneficio dell'Umanità.

C'era anche il disagio di vedere alcuni frequentatori del Forum mostrare le proprie patacche spacciandole per gemme vere e non solo ma tentare di venderci un opale per uno smeraldo e un rubino (magari un rubinetto) per un diamante rosso sangue di piccione, dimenticando poi che sono in casa di chi è plutocrate per antonomasia, cioè ricco di gemme e tesori anche spirituali seppur ben nascosti "sotto terra".

Avrò parlato a "suocera" perché "nuore" intendano? Forse, ma questo risultato è già ottimo e - dato che oggi è una di quelle giornate in cui si accumula tutto il da fare - mi riprometto di darLe tante articolate risposte (anche al post più remoto nel tempo).

Ma penso sempre all'utilità della "Parola sostituita" e alle sue analogie con la bella fiaba di Biancaneve. La perfida matrgna ordinò al cacciatore di uccidere la piccola (bianca come la neve, rossa...e nera...), ma lui n'ebbe pietà e alla regina portò il cuore di un capretto (!), mentre lascò quell'anima bella a vagare nel bosco... E come si rallegrarono i nanetti di aver qualcuna di cui prenderso cura che poi preparava per loro il desinare...

Perciò e per ora, solo un suggerimento circolare fiabesco a tutti noi che intensamente studiamo e senza posa operiamo (whatever): ogni tanto lasciamo le "sudate carte" dei testi "classici" e no, balziamo giù dallo sgabello su cui stiamo appollaiatillà o dai "tatami asanici". Facciamo una sana "ri-creazione" (siamo sempre nel 7° giorno, anche se non è il 31 giugno né il primo luglio): leggiamoci qualche fiaba per entrare in mondi "in-cantati" (ossia cantati, cantanti e risonanti dentro) e usciamo a vedere l'umanità sorella, chiediamole che cosa le occorre e - meglio assai - preveniamone i bisogni.

Pace e Bene,
Francesco Indraccolo
Francesco Indraccolo
00lunedì 4 settembre 2006 11:28
Quando il dire non basta per niente
Carissimo Fr. Alessio,

rubo 5 minuti al da fare e poi ne riparliamo domani per dirti che non bisogna agitare le acque, non più di tanto. Abbiamo a disposizione i paradossi e sempre i paradigmi del nostro agire, a volte esemplare.

Non bisogna nemmeno giocare con la parola "ri-creazione", perché è una cosa serissima quanto negletta.

Come forse ti sarai accorto, nella mia risposta al Valente Capitano, ho chiuso con un "Pace e Bene" che non è casuale né irriverente verso alcuno. E' semplicemente un pro-memoria per la Pace, fatta (non c'è mai stata guerra) e da fare, e per il Bene, fatto e doverosamente scordato e molto di più da fare. Penso a quell'anima santa del Fratello e Collega giornalista Rolly Cannara e tutto il BENE concreto che ha fatto e nel suo esempio ancora si fa a Milano con l'opera benemerita del PANE QUOTIDIANO. Penso a quell'anima che si è santificata, il Fratello Massimo Della Campa, dedicando tutto il suo tempo alla benemerita opera di istruzione ed educazione della Società Umanitaria da noi fondata due secoli fa.
Penso ai Fratelli di Buenos Aires che hanno creato e mantengono un orfanotrofio che ha 11 ettari di terreno (lì è quasi niente) e vi crescono i bambini fino al diploma di perito agrario. Non solo, ma tutte le volte che possono le varie Logge ci vanno a fare le agapi festive e festose con tutte le famiglie e i bambini giocano assieme, i padri portano viveri, vestiario, fanno servizio ambulatoriale per i poveri del circondario, ecc.
Penso ai Fratelli di Lima che hanno creato un ospedale per grandi ustionati. Ai Fratelli di Cottà del Messico, che all'ingresso de la Gran Logia hanno messo un totalizzatore che dice: oggi il tronco della Beneficienza è arrivato a...tot milioni di pesos. E poi questi metalli e viveri e medicinali e altre cose raccolte, li portano a mano, i Fratelli, agli indios abbandonati o li mandano ai Fratelli dell'Avana.
A proposito dell'Avana, sapessi i giovani Fratelli come vanno a prendere a casa allo sprofondo i Fratelli più anziani in bicicletta, perché se aspetti un "gua-gua" (pullman del giurassico) fai notte. E poi anche se non hanno niente, al Fratello visitatore dàanno una medaglietta di palta, o un "sigaro-calumet della pace" oppure gli fanno una poesia sciuè-sciuè.

Perciò, ancora, PACE e BENE,
Francesco Indraccolo
Domenicano bianco
00lunedì 4 settembre 2006 11:58
tante "imprecisioni"....

Scritto da: curioso.dilettante 04/09/2006 2.56
SALUTE A VOI BANDITORI


Di una cosa soltanto sono perplesso: di come si abusi del nome del Fr. Paolo Lucarelli per accreditare le proprie velleità e pruriti.
Ma che ne sapete, voi, di ciò che intendeva veramente? Che ne sapete di ciò che Lui faceva e di ciò che le sue parole significavano? C'era addirittura uno che al telefono mi disse che Paolo aveva rivalutato la figura di "alchimista " di Luis Cattiaux, salvo poi trovare riscontro negativo dopo pochissimi giorni su questo forum. Lo stesso che credeva ad un tizio che millantava operatività "di laboratorio" condotta in un centro di ricerche scientifiche (inesistente) a Lugano, presso cui utilizzava niente meno che reattori nucleari...
Mi avete chiesto qualche citazione dal testo che ho suggerito: bene, leggetevi tutto il quarto capitolo (Il laboratorio alchmico ed i requisiti del Discepolo), se non volete comprarlo, andate a sfogliarlo in qualche libreria... questo culto del Fulcanelli (traduttor d'Omero, forse, non lo escluderei) sa tanto di minestrone precotto, di quattro salti nell'Atanor... ma non sono io che posso insegnare l'Alchimia a qualcuno, nè se potessi mi interesserebbe farlo!
Poi ognuno si gratta i pruriti intellettuali come preferisce, almeno io faccio così con i miei.
Adesso spero di essere sommerso di critiche da parte di laici e religiosi, che leggerò attentamente e poi non mi affaccerò più su questo cortile. Sono arrogante e me ne vanto, c'è chi è arrogante e se ne vergogna, chi è arrogante e non se ne accorge.




Cosa c'entra? Niente, per chi non ha ricevuto nell'orecchio queste parole! Niente, per chi va in giro ad elucubrare su emblemi creando altri emblemi, anzichè vivificarli e tradurli in opera...
Umbra profunda sumus, ne nos vexetis, inepti; non vos, sed doctos tam grave quaerit opus.

che Paolo aveva voluto questa o quell'altra maniera di discutere di Alchimia...



Alessio Nisticò



Egregio curioso dilettante

nel Suo post, se si riferisce sotterraneamente al sottoscritto, vi sono numerose imprecisioni...( uso un eufemismo ).

1) Non ho mai affermato che Lucarelli avesse rivalutato la figura di Cattiaux Alchimista. Non so dove si sia inventato questa cosa...Anzi, ho sempre saputo come la pensava a riguardo e quello che poi scrisse sul forum era solo la sua opinione, autorevole certo. Alla quale io replicai elencandogli qualche operativo che teneva Cattiaux in alta considerazione. Si legga il testo della Dubois " Ces Homme qui ont fait l'alchimie du XXà siecle ", fra i vari alchimisti del 20° secolo c'è anche Cattiaux. E l'autrice ha un concetto Tradizionale e operativo di tale Arte. L'argomento poi in quel post lo chiusi sospendendo ogni giudizio nè pro nè contro Cattiaux al Forno.

2) Lo "strano " personaggio di cui Lei parla aveva sì una fervida immaginazione e , di primo acchito, ha saputo darla a bere a molti ( e mi fermo qui )...Ma una volta capito l'andazzo la cosa è morta lì. Di persone serie che studiano e praticano l'Alchimia ( operativamente e non arzigogolando su concetti occultistici e su voli pindarici psicologisti ) ne ho conosciute non poche, prima e dopo....

3) Non confonda inutilmente le acque : per Lucarelli senza Laboratorio non vi era Alchimia...e lo ha sempre detto e scritto in modo estremamente chiaro . Ho visto il suo laboratorio come ho visto quello di altri che hanno preso seriamente tale Cammino...Potrei dilungarmi scendendo ulteriormente nei particolari..ma non credo sia necessario : la concezione operativa dell'alchimia da parte del Lucarelli era evidentissima . Può chiedere, se vuole, a chi lo conobbe molto bene. Tra l'altro, verso chi insisteva a "infilare " l'Arte Regale " in contesti spiritualistici e/o occultistici era molto severo e caustico, condendo il tutto anche con un po' di sarcasmo. E sulla posizione di Lucarelli vi erano e vi sono tutti quegli autori che nel ventesimo secolo hanno contribuito veramente alla rinascita di quest'Arte. Provi a documentarsi.

3) Nessun culto di Fulcanelli. Nella medesima compagnia ci sono Canseliet, Coton Alvart, Von Bernus, Husson, Savoret, Alleau e tanti altri tra i moderni...

4) Pensavo di farLe un favore con quel post. Se lo legge bene, noterà che non ho "stroncato" la Sua segnalazione su tutta la linea : ne ho salvato alcuni aspetti. Ma se vuole approfondire l'Alchimia SOLO su quel genere di testi ( che propone senza neanche averli ancora letti, se mai li leggerà, tra una citazione del povero Dante a sproposito e una volgare attività forumistica nella quale spesso elargisce insulti e menzogne, come quelle ascrittemi sopra...) , secondo me perderà del gran tempo, perchè lì sopra di Alchimia non ve ne è neanche l'ombra. Viceversa può essere molto utile per dare una direzione più motivata alla propria "cerca interiore", qualora essa vi sia, naturalmente. Su questo forum si dovrebbe essere liberi di esprimere le proprie opinioni e io , in quel post, l'ho fatto. Tutto qui.

5) Questo Forum ha avuto sin dall'inizio un indirizzo preciso : basta leggersi gli scambi tra Lucarelli e Antonioserrai due anni fa e.. , a dispetto di quanto Lei afferma , di informazioni utili se ne sono lette, eccome ! Il Capitano glielo potrà confermare. Certo, se si dovesse trasformare nella consueta babele di opinioni bislacche ( che non hanno allle spalle alcun serio approfondimento ) , dove far convivere sotto il bistrattato mantello dell'Alchimia occultismi, ufo, reiki, asociazionismi esoterici,cappe, spade bombe a mano e tricchettracche...beh, toglierò immediatamente il disturbo.

Sperando di aver chiarito ulteriormente alcune Sue malevole "imprecisioni ", auspico un rapido concludersi di questa inutile e ridicola polemichetta.


D.B.

P.S.

Ovviamente trovo assolutamente meschino non solo cercare di appioppare allo scomparso Lucarelli visioni diverse da quella operativa dell'Alchimia, ma anche il riportare, mistificandoli, episodi che meriterebbero uno scambio privato. Roba da non credere...

[Modificato da Domenicano bianco 04/09/2006 13.41]

[Modificato da Domenicano bianco 05/09/2006 1.46]

[Modificato da Domenicano bianco 05/09/2006 1.55]

Domenicano bianco
00lunedì 4 settembre 2006 12:01
Re: Re: alchimia e para-alchimie

Scritto da: curioso.dilettante 04/09/2006 3.04


L'Alchimia è un mezzo, non un fine.
Buona notte, vado in letargo...



E su questo anche monsieur La Palisse concorderebbe...

Buon mattino

D.B.
Domenicano bianco
00lunedì 4 settembre 2006 12:16
Re: "Quarantadue - disse Pensiero Profondo, con infinita calma e solennità."

Scritto da: Captain NEMO 04/09/2006 1.44
Caro Signor Indraccolo,

Il mio Post n° 526 aveva il solo scopo di ribadire un punto che per me è ben fermo, e che era anche quello di Paolo Lucarelli: l'Alchimia vera è quella operativa, fatta in Laboratorio.
Le altre cose, pur nobili, sono state rivestite 'ad arte' di una parola che in realtà non gli appartiene in nulla. Ma questo penso che fosse ben noto.
Captain NEMO



Purtroppo, a quanto sembra, non è poi così noto, caro Capitano...

Ad ogni modo sono contento che con il signor Indraccolo Lei abbia appianato tutto. E ne approfitto per ribadire che concordo con Lei su tutta la linea, tornando a sottolineare che tutti i cammini veri sono validi , tutti gli apporti multidisciplinari sono utili , come ho già scritto in un precedente post che non è stato letto con attenzione. Si trattava solo di chiamare Alchimia solo ciò che è Alchimia, come chiamerei Qi Gong solo ciò che è Qi Gong...

Un saluto distensivo

D.B.

[Modificato da Domenicano bianco 04/09/2006 12.17]

[Modificato da Domenicano bianco 04/09/2006 13.44]

Captain NEMO
00martedì 5 settembre 2006 01:23
Un esempio triste di come sciupare il "Dialogo"...
Caro Signor curiosodilettante,

ho atteso 24 ore prima di decidere se rispondere al suo Post n° 215 di ieri.

Sappia che non desidero entrare nel merito delle cose che Lei ha scritto. Ho cessato da tempo di percorrere la trappola del tendere la mano, ricevere calci, invettive e schiaffi, per poi dover sentire pure la vecchia sciocca storiella dello "Scusa, non volevo...mi sono lasciato trascinare dalla foga!".
Ho molta compassione per Lei, creda. Ma Lei certo capirà che anche per i poveri reietti di questo pianeta, quali noi sfortunati profani siamo agli occhi Suoi - con l'aggravante di essere pure dei 'volgari soffiatori che trasformano l'Oratorio in ricreatorio' - deve esistere un limite ragionevole cui attenersi, sia che lei sia il Re di Francia, o quel barbone che dorme sui cartoni nei sottovia della Stazione o persino il Gran Ciambellano del 165° Impero della Cinta di Orione. Quel limite - Lei fa finta di non saperlo, e questo mi dà ancora più turbamento - non è stabilito solo dalle Leggi della Fratellanza o dalle Leggi volgari, bensì è frutto di uno spessore educato, cioè portato alla luce, di uno zoccolo duro di Civiltà insito nel cuore di noi tutti al momento dell'incarnazione, che fanno del rispetto assoluto e totale della altrui diversità la garanzia della Libertà, della Uguaglianza, e della Fraternità. Per non parlare dell'Amore.

Questo, Signor curiosodilettante, è ben scritto ed attestato MOLTO PRIMA del 24 Giugno 1717. Certo occorre saper leggere ed avere la voglia di leggere...

Abusando della Sua Libertà e della mia Tolleranza, Lei mi costringe ad osservare la Sua decisione, dunque volontaria e libera, di adottare un tono scomposto, molto poco rispettoso, molto inutile, del tutto intollerante e privo totalmente, per di più, di quell'amabile scambio di conoscenza che avevo auspicato potesse e dovesse essere il legante degli interventi di ogni ospite.

Colgo tra le righe maldestre, l'evidente 'ruggine' con il DomenicanoBianco. E' davvero un gran peccato che Lei ancora non sappia ritrovare l'anima dei metalli sotto la ruggine. E Lei è persino un Massone...

Mi trovo inopinatamente ferito e stupefatto dalle Sue parole e - soprattutto - dal modo così sgarbato e volgarmente aggressivo con cui ha voluto comunicare le cose che sente. Se pure avesse delle ragioni che possano aver provocato questo suo intervento, Lei ha scelto di percorrere la via della ferita inferta in nome di chissà quale alto principio cui si sente chiamato.

Bene. Sia.
Non condivido nulla di ciò che ha voluto scrivere, ma ho deciso - sebbene abbia meditato a lungo se censurare il Suo intervento o se eliminarlo - di lasciare il Suo Post così come Lei ha deciso di porgerlo ai lettori di questo bel Forum.
Spero che sia esempio palese, parlante e 'finale' - per tutti - di come si possa 'costruire' artificiosamente - senza Arte - un intervento brutto, anarmonico, animato di nera acrimonia e di ingiusta cattiveria.

Mi pare che già una volta Le dissi, più che amichevolmente, che una Sua 'strapazzata' ad un'ospite era stata eccessiva ed ingiustificata: Le rammentai quanto stupido potesse essere, metaforicamente, sputare contro vento.
Lei ha ritenuto di scrivere cose gravi in modo volutamente sgradevole: come Moderatore di questo Forum - finchè il Web Maestro lo vorrà - è bene che sappia che questa è l'ultima volta che Le permetterò di inserire un commento di tal fatta in questo Forum.
Se desidererà intervenire ancora, sarà sempre libero di farlo: se constaterò il totale ed assoluto rispetto delle altrui idee, se sarò certo dell'umiltà serena e non affettata di chi ha da dare e ricevere nei modi e nelle forme stabilite dalla Civiltà e dalla Carità, se verificherò il desiderio di approfondimento vero disincrostato dalla gretta polemica con cui Lei ha deciso di rivolgersi al sottoscritto ed a 'tutti quanti', se sarò certo che le Sue parole siano sincere e non frutto di un trito, noioso teatrino delle marionette, i Suoi Post futuri in questo Forum di Alchima verranno offerti agli ospiti.
In caso contrario - senza alcun altro avviso nè ulteriore salvataggio da parte mia - verranno cancellati.

Con grande dolore, trattenendo a stento l'amarezza, la delusione profonda che mi hanno provocato le Sue considerazioni,

la saluto.

Captain NEMO
Domenicano bianco
00martedì 5 settembre 2006 02:01
Re: Un esempio triste di come sciupare il "Dialogo"...

Scritto da: Captain NEMO 05/09/2006 1.23
Caro Signor curiosodilettante,


Non condivido nulla di ciò che ha voluto scrivere, ma ho deciso - sebbene abbia meditato a lungo se censurare il Suo intervento o se eliminarlo - di lasciare il Suo Post così come Lei ha deciso di porgerlo ai lettori di questo bel Forum.
Spero che sia esempio palese, parlante e 'finale' - per tutti - di come si possa 'costruire' artificiosamente - senza Arte - un intervento brutto, anarmonico, animato di nera acrimonia e di ingiusta cattiveria.

In caso contrario - senza alcun altro avviso nè ulteriore salvataggio da parte mia - verranno cancellati.

Con grande dolore, trattenendo a stento l'amarezza, la delusione profonda che mi hanno provocato le Sue considerazioni,

la saluto.

Captain NEMO



Caro Capitano

devo essere sincero : se dovessi leggere nuovamente altri stupidi attacchi , come quello da Lei giustamente stigmatizzato, sono pronto a "far le valigie" e ad accomiatarmi definitivamente da questo forum, che, fino a poco tempo fa, poteva definirsi unico .

E, Le dirò, un po' di voglia di intervenire mi è passata...Ad ogni modo alcune cose, di carattere anche pratico , nonostante "qualcuno" non abbia avuto l'intelligenza di accorgesene lamentandosi dozzinalmente, scritte soprattutto da Lucarelli, da Lei, da Vn, da Philepherru, da Antonioserrai, da Yi pai ( sui viaggi in caleidoscopio ) e da qualche altro che ora non ricordo, le ho stampate e "fascicolate" a spirale. Perchè amo leggere su carta ( anche per annotare e sottolineare ) e perchè c'è della "sostanza" utile che , in un forum , è cosa R A R I S S I M A .

Non voglio tirarla troppo per le lunghe...

Un caro saluto

D.B.

[Modificato da Domenicano bianco 05/09/2006 2.28]

donum dei
00martedì 5 settembre 2006 09:52
Caro Capitano, Caro Domenicano, cari compagni tutti,

di sicuro il mio intervento apparirà inutile, evitabile e quant’altro.
Ma ormai si sa, a volte non riesco a trattenermi…
Sono stupita e meravigliata che si utilizzi un forum, che spicca tra gli altri nel web per serietà, impegno, levatura, per attacchi aggressivi, sguaiati, personali e ingiusti.
Certo, è possibile dir tutto, esternare qualsiasi opinione, anche la più campata in aria, ma, credo, con il dovuto rispetto a chi, come anche ha evidenziato il saggio Sig.Indraccolo, si è assunto l’onere di un compito non facile e lo porta avanti brillantemente, con costanza e competenza.
E mi permetto anche di “appellarmi” al nostro Domenicano:
la prego, non pensi minimamente di abbandonare questi lidi, poiché sono tempeste di sicuro passeggere; poca cosa al confronto con la solida passione che da anni lei ci testimonia con i suoi apprezzati interventi.

Maria Teresa

M. di Caraba
00mercoledì 6 settembre 2006 11:17
Re: Signore & Signori:...l' ALCHIMIA è OPERATIVA !!

Scritto da: Captain NEMO 01/09/2006 1.21
E' importante che i neofiti, proprio i giovani che si affacciano timidi e incuriositi in queste Stanze, percepiscano con nettezza l'approccio giusto...


Caro Capitano,
a nome dei giovani di questo forum ringrazio!!! [SM=g28002]

Salute

MdC
curioso.dilettante
00mercoledì 6 settembre 2006 15:34
Re: Signore & Signori:...l' ALCHIMIA è OPERATIVA !!

Scritto da: Captain NEMO 01/09/2006 1.21
Ma tutti, indistintintamente tutti, hanno svolto un compito essenziale e mai troppo riconosciuto dai loro cultori e dai loro detrattori: è il compito dell'apostolato dolce, della trasmissione chiara, della parola cristallina, dell'intento umile e del sorriso dell'uomo buono.



Caro Capitano,
"operativa" è sinonimo di "siderurgica"? Forse, in un certo senso, sì. Nell'accezione Celeste dell'etimologia, se vi pare. A me così pare, almeno. E' sinonimo di "metallurgica"? Io non dico di sì nè di no.
La speculazione e la mistica sono collaterali? La "speculazione" nel senso stretto del termine è operatività. E' lavoro allo specchio. Necessario ma non sufficiente?
Molto probabilmente è vero...
Si è offeso perchè ho detto che qui di gente che opera "al forno" non ne vedo uno?
Possiamo convenire o meno, di solito non cerco l'accordo.
Cerco lo specchio, e cerco di tergerlo.

A proposito, ha mai pensato agli "specchi esseni"?
Ho estratto un passaggio del suo intervento precedente.

"...lege, relege..." ha riletto?

Lei è certamente "di buon cuore"... non si avveleni il sangue, non ne vale la pena!

E il "lavoro di donne (quali? non certo le desperate housewives, vero?) e gioco di fanciulli (nel cuore, non nella testa)" può mai farsi rintanati in cantina?

Vado, che già l'avevo detto che non mi sarei riaffacciato in questi cortili... sono stato facile profeta, ovviamente perchè non sono in Patria. Ma il Cristo l'abbiamo ascoltato tutti solo dopo... in fondo, sarebbe già grande conquista essere "poveri cristi" su questa Terra.
Fraternamente

Alessio Nisticò
(non amo lo pseudonimo)
Domenicano bianco
00mercoledì 6 settembre 2006 22:52
cabala o cabaret ?
Gentile Capitano nonchè moderatore,

buona parte del forum , oramai, spera che questo sia veramente l'ultimo atto disperato di uno spettacolino triste, umanamente indecoroso e insigificante nei contenuti.

Si è fatta l'ennesima gratutita illazione sull'assenza ( ? ) di operativi ( al forno ). E' ovviamente falso ! ...Sono pochi, molto pochi, è vero ma ci sono , o meglio , forse, ci sono stati ( immagino che la china che ha preso il forum ultimamente abbia allontanato anche chi era reticente e saltuario nello scrivere, come Vn, Antonioserrai e Philepherru , O P E R A T I V I da tempo.. ). Altro che pataccari....!!!.

Ma non chiediamoci nè sondiamo i perchè dell'umana invidia, semmai CHIUDIAMO QUI DEFINITIVAMENTE QUESTO TOPIC.

Consiglio, Lei che è moderatore, di mettere il "lucchetto" , dopo la Sua ultima replica, ovviamente.

Un caro saluto e un plauso al Suo stile...

Domenicano Deluso e con le valigie pronte...

Post Scriptum necessario :

L'Alchimia di laboratorio, ovviamente , non c'entra NULLA con soffiatori e siderurgie varie, nè con occultismi male abborracciati , questi sì pataccari.

[Modificato da Domenicano bianco 06/09/2006 22.58]

curioso.dilettante
00mercoledì 6 settembre 2006 23:59
Re: cabala o cabaret ?

Scritto da: Domenicano bianco 06/09/2006 22.52
Domenicano Deluso e con le valigie pronte...

[Modificato da Domenicano bianco 06/09/2006 22.58]




Dopo aver fatto ricorso alla più volgare invettiva (il termine "stupido" l'ha usato lei) adesso anche la captatio benevolentiae... e lei sarebbe un Adepto?
Vuole dare a me lezioni di educazione? Io gestisco un forum (non quella robaccia che lei forse ricorda, impestato di anonimi malintenzionati) cui partecipano oltre 100 iscritti con nome e cognome (qui ce ne sono circa 150) tra cui diversi sono anche qui.
Ha le valigie pronte? Beh, di treni in partenza ce n'è tanti... bisogna poi vedere dove arrivano...
Chi vuole avere l'ultima parola? Qui l'unico che dovrebbe offendersi sarei io, caso mai ve ne fosse!
Cordiali saluti ai signori lettori e scrittori.

Alessio Nisticò
nato a Venezia il 7 febbraio 1974 (ore 10.15 per gli astrologi)
residente in viale Lodi 8 - Pavia
NSTLSS74B07L736V
... e ora vado al forno a fare un lavoro di donne...
curioso.dilettante
00giovedì 7 settembre 2006 00:08
il 5 maggio

Scritto da: Domenicano bianco 06/09/2006 22.52
Ma non chiediamoci nè sondiamo i perchè dell'umana invidia,
Consiglio, Lei che è moderatore, di mettere il "lucchetto" , dopo la Sua ultima replica, ovviamente.
Un caro saluto e un plauso al Suo stile...

[Modificato da Domenicano bianco 06/09/2006 22.58]




... vergin di servo encomio e di codardo oltraggio...

Ah, già, ma io non sono Manzoni, nè lei mi sembra Napoleone Bonaparte!
A proposito, ma lei al forno ci lavora? Mi sa che ho toccato un nervo scoperto... mi spiace, non era mia intenzione.

I miei più sinceri auguri di Pace, Salute e Prosperità al Capitano e alla sua ciurma.
Non amo gli addii nè gli arrivederci.
Preferisco il più tradizionale (per chi ne conosce la ragione friulana) MANDI!

Alessio Nisticò
Domenicano bianco
00giovedì 7 settembre 2006 00:42
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
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Domenicano bianco
00giovedì 7 settembre 2006 00:49
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