questa è la vera storia del mio nicolò

questa è la storia del mio angioletto....
tutto comincia il 9\05\2009 qnd dopo 1 mese di ritardo(per me normale perchè nn è stato mai regolare), decido di fare fialmente il test cn le dita incrociate sperando che fosse positivo, lo faccio e noto cn stupore che le due linette si colorano subito rimango in lacrime sulla tazza cn il test in mano dopo essermi ripresa vado dillà dal mio compagno tt entusiasta e gli do la meravigliosa notizia... e da qui comincia la mia meravigliosa gravidanza niente nausee niente fastidi va tt alla grande e il mio piccolo cresce alla grande , dopo l'ansia passata d tt le varie ecografie andate bene alla 32 settmana faccio l'eco d routine e m chiedono se soffro di diabete da gestazione perche ho tatissimo liquido e il bambino è crecsiuto piu del dovuto, preoccupatissima faccio subito tt gli esami e risulta solamente che è la mia produzione normale d liquido e che stiamo bene tt e due, il gicologo pero vista la cosa , e visto che se fossi arrivata fino alla fine della gravidanza oltre a rischiare le ovaie perche troppo in tiro per il liquido il mio nicolò sarebbe pesato 5 kg, cosi decidiamo di fare il cesareo e lo prenotiamo per il 15 dicembre e mi dice anche di rimanere a letto almeno fino alla 36 settimana per rischio di parto prematuro ... se nn che quasi al termine della 36 settimana m alzo una mattina piu precisamente il 3 dicembre 2009 e alle 7e30 mi si rompono le acque sotto lo stupore del mio compagno che nn voleva crederci lo convinco e m faccio portare all'ospedale qui m visitano e m dicono che il sacco è legermente rotto cosi chiama il mio ginecologo fortunatamente d turno e cn una manovra m rompe il sacco ed ecco la rottura totale delle acque, cosi m portano in sala parto alle 8e30 alle 9e 45 cominciano i dolori e alle 11 e 16 nasce il mio nicolò sotto lo stupore d tt perche era un prematuro d data ma nn nei fatti visto che pesava 3kg e 100 ed era lungo 50 cm a me mettono due punti ma gia sto in piedi da sola va tt proprio alla grande dopo circa 30 min m danno in braccio il mio nicolò e me lo attacano al seno è stata l'emozione piu grande d tt la mia vita il mio piccolino finalmente è nato e sta qui davanti a me e lo sto nutrendo io (solo al pensirom tornano i brividi) da qui passano 5 gg dopodiche fialmente c dimettono torno a casa finalmente cn il mio piccolino , l'unica racomandazione è che dobbiamo tornare tt le mattine per misurare l'ittero e che oltre a me e il papà nicolò nn poteva stare a contatto cn nesuno...calcolando che il mio compagno usciva la mattina alle 7 e rientrava alle 21 io stavo sola cn nicolò tt ilgiorno qnd il nostro era diventato un legame fortissimo... la mia unica uscita è stata per la visita pediatrica e la mattina per l'ospedale. dopo 4 gg d controlli il 14 dicembre c dicono che nicolò sta alla grande e che nn dobbiamo piu tornare io sto al settimo cielo finalmente nn devo piu avere l'ansia tt le mattine che nicolo poteva essere dinuovo ricoverato cosi torno a casa felice e mi coccolo il mio piccolo tt scorre alla grande fino a quel maledetto 21 dicembre qnd nicolò ha le sue prime colichette dopo una notte completamente in bianco e una mattinata atroce porto nicolo dalla pediatra e qui lei m dice d portarlo subito all'ospedale perchepensava che avesse un infezione qnd d corsa io e il mio compagno andiamo all'ospedale e da qui la tragedia lo ricoverano d'urgenza in terapia intensiva c fanno aspettare 2 ore poi c chiamao i medici e c diconovostro figlio e arrivato in stato d shock ma lo abbiamo pre per i capelli ora staiamo facendo tt le analisi per vedere cos'ha io disperata ma sollevata perche cmq lo avevamo portato in tempo invece dopo 3 ore c richiamano e ce lo fanno vedere mentre lo stanno rianimando dicendoci che qll poteva essre l'ultima volta che lo vedevamo in vita io sn entrata ho visto e sn fuggita via nn c volevo credere, il mio compagno e uscito dopo qnd lo hanno mandato via perche nn poteva ssistere dopo 30 min c chiamano e c dicono che il nostro icolò nn c'era piu se ne era andato ce lo fanno vedere ancora attaccato alla ventola e anche qui nn ce la faccio c dicono che lo possiamo prendere ma io scappo io volevo cm ultimo contatto la sera prima che aveva dormitott la notte sulla mia pancia cm se avesse bisogno dell'ultimo contatto cn me... alle 21 e 15 c danno nicolò messo in una incubatrice e ce lo lasciano salutare alle 23 torno a csa senza d lui il mio mondo sn distrutta il 24 dicembre prima del funerale ce lo fanno vedere ed è bellisimo lo bacio e sento il gelo della sua pelle un gelo che nn potro mai scordare .... scusate lo sfogo ma volevo che tt voi conosceste bene nicolò oggi perchedomani 21 febbraio 2009 sono due mesi che il mio piccolo è diventato un angioletto... cn amore mamma marta

Marta,
tra le lacrime
ti abbraccio cosi forte, cosi forte....che non ce le ho le parole per dirti quanto.
Quanto mi dispiace che anche tu, piccina e forte, debba passare per questo calvario.
Sono sicura che Nicolò ha voluto stare con te più possibile, che era un'anima speciale e su questo mondo gli è servito un passaggio lieve e breve, e tu - da mamma straordinaria quale sei - glielo hai dato, gli hai permesso di fare la sua strada, lo hai accompagnato nell'amore.
E questo che noi conosciamo, questo è l'amore Vero, l'amore Puro _(come dice Simona, mamma della Perla più preziosa che c'è) e questo amore supera la morte: non può farlo nello spazio purtroppo questo no, ma può farlo nel tempo, può farlo nel cuore di ogni madre, quando questo stesso amore trasformerà quest'urlo di dolore in una dolce ninnananna celata e cantata in ogni nostro respiro, per i nostri angeli.





Livia

sono la mamma di Martina, angioletto da quasi due anni...
Mi sembra ieri che entravo su questo sito e tra le storie vivevo il dolore, le lacrime.. Ma respiravo anche la consapevolezza che i nostri figli non ci lasciano. Mai.
Due mesi sono passati, ma loro non passano mai...
Anzi, ogni giorno sono più vivi in noi, con il loro amore.
Ha ragione Livia, il tuo piccolino voleva passare più tempo possibile con te, conoscere l'amore della mamma e del papà.. E poi tornare da dove era venuto, dal mondo d'amore.
Non ci sono risposte alle nostre domande. Io cerco di non farmele più, ma solo di pensare che la vita non è niente in confronto all'eternità che passeremo insieme.
Spesso chiudo gli occhi, sperando di cogliere la sua presenza. A volte non la sento, ma dentro di me so che lei c'è...
Anzi, è lei ora che si prende cura di me.
Ti abbraccio forte, col cuore

ciao Marta,ho letto la tua storia non riesco a trovare parole giuste da dirti ma non ci sono.Io sono la mamma di Daniele,ho visto che il 18 abbiamo scritto insieme la nostra storia su mi presento,hai avuto molto coraggio a scrivere subito la tua storia io ci ho messo un po'e ancora non l'ho raccontata tutta,ma leggendo la tua mi sono sentita così male per voi,lo avete conosciuto lo avete stretto coccolato e non riesco a immaginare quanto sia difficile ora.Tutto quello che sto scrivendo mi sembra poco e niente,questa prova che Dio ci ha dato è talmente dura non esiste una peggio "credo".Vorrei tanto stringerti forte,abbiamo bisogno di parlare e per fortuna qui non mi sento sola sembra brutto da dire ma questo piccolo spazio che hanno creato per noi, è molto importante.Ho letto che sei di Roma,io abito vicino ma i miei sono a Roma infatti abbiamo deciso di mettere Daniele al cimitero di prima porta insieme a tanti cucciolini come lui, chissà se un giorno potremo incontrarci.Ti abbraccio forte, se ti va rispondimi mi farebbe piacere.Mando un bacio al tuo piccolo Nicolò e spero che adesso stiano giocando insieme lassù. ciao.

Cara Marta, non ci sono parole per consolare il tuo grande dolore, ora è ancora troppo presto, ora ci sono ancora troppe lacrime. Questi momenti preziosi li porterai nel cuore tutta la vita dovessi fare anche altri 100 figli, loro sono ormai attaccati a noi come la nostra ombra, fanno parte del nostro cuore in ogni istante della giornata. Piano piano imparerai a scoprire l'immenso amore che ti ha lascito il tuo piccolo e meraviglioso angelo, io, oltre il mio abbraccio più forte e strinto che mai, corro a mettere la storia di Nicolò in mezzo a quella tutti gli altri angeli.
Con tanto affetto!
Ilaria

Carissima Marta, ti abbraccio forte e ti mando tutto il mio affetto. Ho aspettato un pò prima di rispondere a questo tuo post, perché ho voluto pensare bene, ancor di più, prima di scrivere a te che hai tanti ricordi vivi del tuo Nicolò. Ho voluto pensare a quelle tre ore in cui ho avuto mia figlia Emma con me, e, consapevole del fatto che ognuna di noi è fatta a suo modo, voglio dirti che ora, a distanza di quattro anni, ripenso a quei momenti ancora con tanto dolore (cinque minuti di pianto,"di corto circuito", mi vengono ancora) ma con la gratitudine di aver incontrato il suo sguardo e di aver sentito il suo calore. Ora non ci può essere spazio per altro che non sia il dolore che ti porti dentro e che deve essere liberato, ma il pensiero dolorosissimo anche di quell'ultima notte a casa con Nicolò sulla pancia, vedrai che un giorno potrà diventare un dolce ricordo, fisico, di un amore che non avrà bisogno di mani, abbracci, sguardi e parole per rivelarsi, lungo il corso di tutta la tua esistenza. Lui ti accompegnerà e non ti farà sentire mai sola: lasciagli la porta aperta per dimostrarglielo, credendo fermamente che ogni giorno sarà migliore di quello passato. E' uno sforzo a volte difficile, ma vedrai che la luce presto filtrerà e vi riscalderà di nuovo il cuore.
Ancora un abbraccio e un bacino lassù a Nicolò

Giovanna