per la seconda volta

Per me è la seconda volta.
Lo scorso anno ho scoperto con gioia di aspettare Gioele, durante la gravidanza analisi e controlli sempre perfetti, lui che si muoveva come una trottola dentro di me e poi all'improvviso una mattina non l'ho più sentito.
Sapevo già che l'avevo perso e infatti sono corsa all'ospedale e mi hanno detto che il suo cuore non batteva più.
é iniziata la fase irreale dell'induzione al parto, 3 giorni di sofferenza e la consapevolezza che stavo soffrendo come una madre e che sarei tornata a casa senza un bimbo da accudire. Lui è nato nel letto di degenza, mentre le ostetriche mi portavano in sala parto, pesava 1.550 kg alla 30° settimana.
Ce l'hanno fatto vedere e tenere in braccio, aveva la fossetta sul mento come suo papà.
E' passato un anno, ma ancora non scordo il suo viso e i suoi piedini e non so per quanto tempo poi sono andata a letto e mi sono addormentata sfinita dal pianto.
All'ospedale di viterbo mi hanno detto che può succedere, l'autopsia non ha rilevato nessuna anomalia e il ginecologo che mi seguiva mi ha detto che ero pronta per riprovarci....dopo 3 mesi ero di nuovo in cinta!!!!
Da subito ho sentito che sarebbe stata femmina, che la volevo con tutta me stessa e che avrei dovuto mettere da parte tutti i miei timori e la mia sofferenza "il tuo fratellino ti protegge e ci aiuta" le dicevo.
Lei era molto più calma, un calcetto ogni tanto, giusto per non farmi preoccupare, ma io arrivata alla 30°settimana ho iniziato ad avere paura.
Alla 32° sono andata a fare un monitoraggio di notte perchè non la sentivo più, il cuore batteva, mi hanno detto che stava dormendo, il giorno dopo ho fatto un'ecografia, era viva, ma non si muoveva, la mia ansia cresceva, ma sapevo di dover stare calma, tutti quelli che mi avevano visitato mi stavano rassicurando....
Dopo una settimana alla visita di routine il suo cuoricino non batteva più.
Sono ricaduta nell'incubo, come un automa sono andata nella mia camera di ospedale mi sono lasciata fare tutto quello che volevano e l'unico mio pensiero era che quel corpicino uscisse dal mio il prima possibile. Non capivo perchè proprio a me, cosa avevo fatto di sbagliato per meritarmi questo.
Dopo 12 ore sono entrata in sala parto, è stato un parto lungo e molto faticoso, lei pesava 2.7 Kg, io ero vuota e priva di ogni sentimento.
Poi l'ho vista, lei aveva la mia stessa bocca, i capelli neri che avevo io alla nascita, sembrava stesse dormendo.
Anche sta volta pianti su pianti, il rimorso di non aver fatto nessun accertamento prima di concepirla, di non aver insistito nei controlli seguendo le mie sensazioni per poterla salvare prima che morisse, e la sensazione di essere una madre che sa solo uccidere i suoi figli.
Andrea Luce è nata il 22 Aprile, quasi la notte di primavera, quando la natura ricomincia a vivere lei è morta.
Nemmeno un mese fa, e io mi sento in colpa perchè non riesco a piangere per la sua morte come ho fatto per il fratellino, penso a me, al fatto che non potrò mai avere figli perchè mi manca il coraggio di tenere un bimbo in grembo con la consapevolezza che potrei ucciderlo di nuovo.
Ora aspetto i risultati delle analisi e ogni giorno chiedo scusa ai miei bimbi per non aver potuto fare niente per salvarli.

Entro in punta di piedi nel tuo dolore perchè anche io come chiunque su questo forum abbiamo una storia particolare(non saprei come definirla)alle spalle.
Inizio con il dirti che anche io sono di Viterbo quindi se vuoi(sentiti libera di dire no possiamo incontrarci.La mia storia inizia con il mio secondogenito Andrea che a 38sett+3giorni è volato in cielo(mi piace pensare a lui come 1 angioletto)e 1 successivo aborto a 12settimane ora siamo riusciti ad avere Jesus Gabriel ke ha 18 mesi quindi se non vuoi incontrarmi lo posso capire,io provavo 1 sorta di gelosia nei confronti di chi aveva bambini piccoli.La mia storia la puoi leggere nella parte "le nostre storie".
Ti lascio la mia e-mail se vuoi contattami:pisellin2004@yahoo.it
Verusca