VIC AAR: Il Principato di Venezia

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Metternich
00domenica 27 settembre 2009 23:16
Salve a tutti,
sono un nuovo iscirtto nel forum, e questo è il mio primo AAR.

Gli inizi: i moti rivoluzionari del '36 e la nascita del Principato

Nell'anno 1836 l'Impero d'Austria viene sconvolto da una serie di movimenti di stampo nazionalistico che iniziano a mettersi a capo di numerose rivolte nei vari territori sottoposti alla corona asburgica.
Le zone maggiormente interessate da questo vento di rivolta sono l'Ugheria, i Balcani ed il Lombardo-Veneto.
Quando i ribelli ungheresi prendono Budapest ed organizzano un esercito regolare la situazione precipita definitivamente. L'esercito imperiale viene inviato in una difficile campagna contro l'Ungheria, ritenuta giustamente la minaccia maggiore per la stabilità dell'Impero, ma l'imperatore Francesco I sa bene che l'esercito non può occuparsi contemporaneamente di tutte le rivolte in atto. Spinto dall'aggravarsi della situazione, decide di ricorrere ad un compromesso.
Così, con una solenne proclamazione, vengono istituiti tre nuovi Stati: la Lombardia, la Croazia, e Venezia.
Quest'ultima non verrà restaurata come repubblica, bensì come principato, la cui corona andrà al nobile italiano Antonio De Iuriis.
Le tre nazioni rimangono strettamente legate all'Austria, nè possono intraprendere iniziative politiche proprie, ma per il resto sono completamente autonome.
Il compromesso ha l'effetto sperato, ed i moti rivoluzionari cessano, mentre continua la campagna in Ungheria.


1836-42: gli anni del consolidamento

De Iuriis si rivela essere un governante capace, ben conscio della propria posizione e,soprattuto, ambizioso. Egli crede nell'antica potenza veneziana, ed ha intenzione di trasformare il suo nuovo Stato in una nazione degna di tale eredità.
Il suo primo atto di governo riguarda le finanze: a prezzo di enormi sacrifici, il budget statale viene portato in positivo, mentre vengono aumentati i fondi per l'istruzione pubblica, di modo da incentivare notevolmente lo sviluppo culturale del Principato.
Mentre già il nuovo Stato inizia a percepire le nuovi correnti culturali, quali il Romanticismo, favorite dal Principe, inzia anche la costituzione di un esercito regolare, inzialmente composto di 20.000 effettivi.
Ma l'evento più eclatante del periodo fu la creazione di una alleanza militare fra il Principato ed il Regno di Svezia, intenzionato a rafforzare la propria egemonia sul Baltico e intenzionato a punzecchiare le potenze germaniche con uno stato alleato a meridione.
L'alleanza, ovviamente, non viene ben vista a Vienna, ma le formali rimostranze del governo asburgico non avranno seguito.


1842-43: la guerra autro-veneziana

De Iuriis, spalleggiato dalla Svezia, si sente ormai pronto ad affrontare l'Austria per ottenere la completa autonomia del Principato e volgersi quindi ad una poltica di respiro internazionale.
Nell'aprile 1842, quindi, Venezia dichiara la guerra all'Impero, mentre l'esercito invade rapidamente Trieste(dichiarata città libera poco dopo la proclamazione del Principato)e la Lombardia.
Le forze austriache, ancora impegnate nell'arginare le ultime sacche di resistenza in Ungheria, non intervongono immediatamente.
Ne consegue la rapida occupazione dei due vassalli austriaci da parte dei Veneziani, che si annettono Trieste con il trattato di Udine(luglio 1842). L'arrivo dell'esercito imperiale spinge De Iuriis al Trattato di Treviso(settembre 1842), che riduce la Lombardia alla sola città di Milano.
Con la mobilitazione di oltre 50.000 uomini, i veneziani riescono a tenere testa agli austriaci ed alle truppe inviate dalla Confederazione Germanica(con Baviera e Prussia in prima fila).
Tuttavia, la sconfitta veneziana a Treviso nel novembre 1842 rischia di distruggere la nuova costruzione di De Iuriis. Solo l'insorgere di una nuova rivolta in Ungheria permette ai veneziani di contrattaccare(Battaglia di Trieste, dicembre 1842)e di respingere l'Impero.
Tra la fine del 1842 e l'inzio dell'anno successivo, l'esercito del Principato dilaga.
La pace viene firmata il 3 febbraio 1843 a Vienna, e darà in mano veneziana Trento. Verrà inoltre riconosciuta la completa indipendeza del Principato che, grazie al grande sciluppo promosso da De Iuriis ed alla vittoria conseguita, salirà sul podio delle Grandi Potenze, anche se come chiudifila.

1843-46: la prima guerra d'Italia

Infervorato dall'incredibile successo, il Principato di Venezia inzia a consolidare le proprie posizioni.
In particolare, viene potenziato l'esercito, ed inizia la costruzione delle prime ferrovie a Venezia e Padova.
De Iuriis inizia un riavvicinamento diplomatico all'Austria, intenzionato ad appoggiarsi all'Impero per potersi espandere in Italia. Nonostante la guerra, infatti, agli austriaci risulterebbe comoda la presenza di un forte stato cuscinetto che fermasse la sempre più invadente presenza francese.
Difatti, nel 1843 Venezia dichiara guerra alla coalizione formata dai ducati di Parma, Modena e Lucca e dallo Stato Pontificio.
La guerra risulta inzialmente molto facile per i veneziani, che sconfiggono ripetutamente gli eserciti dei tre ducati, annettendoli in rapida successione con una serie di trattati.
Più difficile risulterò la campagna contro il Papato, che dopo l'occupazione da parte veneziana di Bologna e Ferrara tenterà di contrastare l'avanzata dell'esercito di De Iuriis con la Battaglia di Ancona(novembre 1843-febbraio 1844)che vedrà trionfare, sia pure con difficoltà, i veneziani.
Ben presto, impossibilitati a proseguire nell'avanzata, questi consolidano l propria posizione nelle Marche, ed altrettano fanno le forze papali in Umbria.
La guerra continuerà stancamente con una serie di schermaglie fino al 13 gennaio 1846, quando verrò firmato il Trattato di Firenze, con il quale a Venezia verrà riconosciuto il possesso di Bologna e Ferrara.
La potenza veneziana risulta così rafforzata, mentre migliorano sempre più le relazioni con l'Austria.
Nel 1846, il Principato è senza ombra di dubbio la maggiore potenza, per estensione territoriale, prestigio e potenza militare, dell'intera Penisola.
Metternich
00mercoledì 7 ottobre 2009 12:28
1849: la seconda guerra d'Italia
Gli anni 1846-49 trascorrono senza grandi eventi: continua la politica di sviluppo industriale, così come l'attività diplomatica verso l'Austria. Mentre l'Italia settentrionale vede finalmente la pace con la firma del Trattato di Ginevera, che pone fine al conflitto tra Regno di Sardegna e Svizzera(anche se la Francia continuerà separatamente la guerra).
Ma le mire espansionistiche del Principato non sono ancora soddisfatte: così, il 23 maggio 1849, Venezia dichiara guerra al Granducato di Toscana.
La guerra è rapida: le truppe veneziane penetrano senza difficoltà a Livorno e Firenze, accerchiando ed annientando l'esercito granducale.
Il mese di novembre dello stesso anno vede l'annessione del Granducato, la cui corona sarà affidata al fratello di De Iuriis, Francesco.

1850-51: la terza guerra d'Italia
Galvanizzato dai grandi successi ottenuti, De Iuriis si sente sufficientemente forte da preparare un ardito piano di ridisegno della cartina politica della Penisola, con l'instaurazione di tre grosse entità statali: Il regno di Sardegna-Piemonte a nord-ovest, il Principato di Venezia nel nord-est e centro Italia, ed il Regno delle Due Sicilie al sud, e con la città-stato di Milano a fare da zona franca tra Venezia e Piemonte, soggetta com'è agli austriaci.
De Iuriis non perde tempo: il 20 giugno 1849, senza nessun pretesto, le forze veneziane attaccano nuovamente lo Stato Pontificio.
La guerra si rivela più facile della precedente, e ben presto tutti i territori sottoposti al Papa cadono in mano veneziana.
Roma è occupata in dicembre.
Il 15 gennaio 1851 viene firmato il Trattato di Perugia, che sancisce la riduzione dello Stato Pontificio alla sola zona di Roma.
Ma le conseguenze di queste guerra non sono solo territoriali: il Principato, infatti, a seguito dei grossi sforzi militari degli ultimi anni, si ritroverà con un esercito diminuito notevolmente di numero, non capace, al momento, di controllare efficacemente la vasta estensione raggiunta dal Principato.
Ma l'elemento potenzialmente più pericoloso per la sopravvivenza della nuova entità politica è l'isolamento diplomatico, che De Iuriis non ha contribuito certo ad allentare.

kataskematico
00domenica 17 gennaio 2010 22:29
E' meglio se riposti il tuo aar nel nuovo forum, qui www.bopitalia.org/portal/index.php

;-)
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