Tempus fugit....
Caro Signor
Mahavira,
parlare del Tempo in Alchimia non è proprio facile: del resto anche la percezione del Tempo da parte di noi umani è peculiare.
Nel nostro universo possiamo 'scegliere' - cioè muoverci liberamente - nello spazio, ma non nel tempo. Secondo alcune teorie della Fisica, esisterebbero altri universi dove potremmo 'scegliere' il tempo, ma non lo spazio !...Da qui mi verrebbe da considerare il Tempo come una semplice variabile, sulla cui direzione però, 'qui', nulla possiamo.
Personalmente - ma questa, badi bene, è solo la mia opinione peregrina - il tempo come espressione di uno scorrere delle cose non esiste veramente. Si potrebbe dire che ciò che noi percepiamo come tempo è qualcosa dovuto alla nostra incapacità (o forse impossibilità) di comprendere l'unica cosa che esiste di certo in tutti gli universi, cioè l'eternità. Mi pare che lo stesso Canseliet abbia ricordato che non c'è inizio e non c'è fine alle cose, e forse è proprio questo che genera un gran senso di inadeguatezza, quel timore enorme di fronte a qualcosa come l'eternità, che ha a che fare con il concetto similare di infinito. E se l'Infinito è ciò che contiene il finito (meglio, gli innumerevoli 'finiti'), ne verrebbe che l'Eternità contiene il tempo (e ancora meglio, gli innumerevoli 'tempi')...ma temo che non possiamo trovare facilmente la soluzione, perchè questa - con la logica umana - non è semplicemente dimostrabile.
[Se tuttavia le piacesse curiosare sull'inversione del tempo dal punto di vista della Fisica, potrebbe leggere un bel libro di qualche tempo fa scritto da Costa de Beauregard (un fisico di Princeton) sul tempo in termodinamica e l'entropia:"La freccia del Tempo", mi pare si chiamasse]
Quanto al Tempo in Alchimia, giustamente è stato ricordato più sopra che l'Artista fa percorrere alla Natura in poco tempo (nel suo laboratorio, nel suo microcosmo) ciò per cui essa impiega secoli (del nostro tempo: ma siamo sicuri che il nostro tempo e quello della Natura siano scanditi dagli stessi orologi?). Dunque l'Alchimista - in qualche modo - potrebbe essere considerato un abile mago del tempo...!
E le sarà ben noto, inoltre, l'abusato mito dell'Elisir di Lunga vita, il quale tuttavia non renderebbe 'immortali', bensì allungherebbe la durata della vita umana al suo limite Naturale (ed anche qui si deve riflettere su quanto sarebbe dunque diverso il tempo dell'uomo, per così dire, 'normale' e di quello 'illuminato').
Inoltre è cosa altresì conosciuta che in Alchimia esiste un 'tempo' in cui dar inizio ai lavori: e questo caratterizza una sorta di 'finestra' - nello spazio e nel tempo - in cui il contatto tra la materia e lo spirito è fecondo e foriero di forza. E qui si dovrebbe parlare di 'tempo ciclico', confermando l'ipotesi che il tempo come scorrere ineluttabile verso un'unica direzione non esisterebbe.
Da qui ci riponiamo di nuovo la sua domanda: cos'è dunque il Tempo? Forse è proprio una percezione personale, ancorchè marcata dalla nascita e dalla morte su Terra, limiti conosciuti ed ineluttabili della nostra manifestazione: ma lungo il corso della storia dell'Alchimia pare vi siano stati personaggi terreni che si direbbe siano riusciti a 'percorrere' lo spazio tra i due limiti con minore velocità, con gran dolcezza e pace, con nuova Sapienza e distacco dalle piccole cose delle nostre piccole vite, con serenità e saggezza. Sarebbero loro le persone cui si dovrebbe porre la domanda in cerca di lumi, perchè sarebbero riusciti - loro - ad aprire una Porta sull'infinito, sul senza tempo. Poi, chissà perchè (!), anche loro hanno deciso di varcare la soglia verso l'altro dove e l'altro quando, verso altri spazi ed altri tempi...chiudendo educatamente dietro di loro la porta, ...come bisogna sempre fare con una porta, no?!
sempre di buon cuore
Captain NEMO