Un test rapido per E. coli e Shigella

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
+mimosa+
00venerdì 15 settembre 2006 21:26

Un test rapido per E. coli e Shigella
I primi kit sono già in fase di consegna in quattro ospedali indiani


EACh-ChilD: ogni bambino, suona così l’acronimo dello European-Asian Challenge to Childhood Diarrhoea, un progetto internazionale di ricerca che potrebbe rivoluzionare la diagnosi e il trattamento della diarrea, una patologia con morbilità e mortalità altissime nei paesi in via di sviluppo, soprattutto tra i soggetti più piccoli. Secondo le statistiche dell’Organizzazione mondiale della sanità (WHO) le vittime sono due milioni ogni anno, la maggior parte delle quali di età inferiore ai cinque anni. La diarrea è causata da uno spettro di microrganismi batterici, virali e parassiti e viene solitamente diffusa tramite l'acqua contaminata e le scarse condizioni igieniche. In particolare sono due i batteri più pericolosi l’Escherichia coli enteropatogenica (EPEC), che causa un’infezione persistente che può durare più di 14 giorni, e la Shigella, che causa la dissenteria.
"Il primo intervento terapeutico è di solito la reidratazione orale che è poco costosa e sortisce l’effetto di restituire i liquidi persi con la diarrea. Ma di solito l’EPEC e la Shigella non rispondono a questa terapia. Se ciò non avviene entro tre giorni, si procede con i test per questi due agenti patogeni, che richiedono a loro volta tre giorni. In tal modo l’infezione ha modo di progredire» ha spiegato Peter Williams, docente di microbiologia del Dipartimento di genetica dell’Università di Leicester che guida il consorzio di Università e centri di ricerca che porta avanti il progetto. «Il nostro obiettivo è la realizzazione di un metodo di diagnosi rapida e a basso costo per identificare questi due batteri e permettere di intervenire immediatamente. Inoltre, il nostro test consente di individuare anche un eventuale resistenza agli antibiotici che può indirizzare ancora meglio la terapia.”
I primi kit sono già in fase di consegna a quattro ospedali indiani che partecipano al progetto pilota di EACh-ChilD.


© 1999 - 2006 Le Scienze S.p.A.

GocciaDiParadiso
00lunedì 13 novembre 2006 11:50


Ero convinta di averti lasciato una traccia del mio passaggio quando avevo letto [SM=g27995]

mag [SM=g28001]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:26.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com