Tipi di cellulite e come combatterla

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wonder84
00lunedì 6 agosto 2007 09:10
Per saperne di più (tratto da benessere.com)
TIPI DI CELLULITE

Esistono diversi tipi di cellulite: 

La cellulite compatta 

Colpisce di preferenza soggetti in buona condizione fisica e con una muscolatura tonica. In genere colpisce persone obese o anche di peso leggermente superiore alla normalità, ma può comparire anche nei magri. 
E’ stabile, infatti non subisce alcuna variazione sia nella posizione eretta che in quella distesa. Alla palpazione è dolorosa. 
L’epidermide appare fine e delicata, la cute è generalmente ruvida e secca e spesso si formano le smagliature. Il tessuto, preso tra le dita, sembra quasi incollato ai piani sottostanti. La cellulite compatta, o dura, può con il tempo trasformarsi in molle. 

La cellulite flaccida (molle)

Si manifesta specialmente in persone di mezza età, che hanno un tessuto ipotonico, oppure in quei soggetti che variano di peso in modo poco equilibrato. Il passaggio dalla posizione distesa a quella eretta evidenzia la sua fluttuazione. I tessuti colpiti sono molto imbibiti ed è proprio questo a causare quella fluttuazione della parte, specialmente durante la deambulazione. 

La cellulite edematosa

Si manifesta in associazione a quella compatta, di preferenza sulla gamba, e rappresenta la conseguenza abbastanza comune di patologie circolatorie caratterizzate da un importante ristagno di liquidi nei tessuti. E’ dolorosa alla palpazione e, talvolta, anche durante la deambulazione. 
Un segno caratteristico, che la differenzia da condizioni edematose cliniche di origine cardiaca o renale, è l’assenza del segno che si manifesta con la pressione digitale.

RIMEDI CONTRO LA CELLULITE

MASSAGGIO 

Uno dei mezzi classici di intervento è il massaggio, che si dimostra valido per il suo effetto di stimolazione sulla circolazione sanguigna distrettuale, per il miglioramento del trofismo cutaneo e dell’ossigenazione cellulare. Deve essere eseguito da un esperto, perché altrimenti si possono causare danni, specialmente se il massaggio è troppo energico e viene praticato su persone che presentano segni di fragilità capillare. Un abbinamento ottimo è quello di fare sedute di massaggio classico, due alla settimana per un mese, e il linfodrenaggio. Questa tecnica è in grado di liberare i tessuti cellulitici da liquidi in eccesso e dalle tossine che ristagnano nel connettivo sottocutaneo, facilitando il drenaggio verso i connettori linfatici e le stazioni ghiandolari annesse. Questo massaggio può essere praticato sia manualmente che meccanicamente. Il linfodrenaggio è molto efficace, ma deve essere eseguito da mani esperte e da operatori che conoscano profondamente le vie linfatiche organiche. Con questo massaggio si ottiene immediatamente una riduzione della circoferenza della zona trattata e la pelle assume un colorito roseo dovuto alla migliore ossigenazione. 

L'idro-massaggio può anche essere utile come prevenzione della cellulite o come attacco in fase iniziale. 
Il concetto di base è quello di sfruttare l’azione meccanica della pressione dell’acqua alla quale sono aggiunti sostanze terapeuticamente attive
Il getto d’acqua, che può essere sulfurea, salsobromoiodica o altro, deve essere posizionato in modo adeguato per ottenere un’azione di spremitura sui vasi venosi e linfatici e, quindi, un miglioramento dell’ossigenazione cellulare. Se praticata in centri termali, da personale medico specializzato, l'idromassaggio dà i migliori risultati. Talvolta all’acqua viene addizionato ozono, prodotto da un apposito apparecchio. Questo a contatto con l’acqua produce ossigeno capace di penetrare nella cute fino a livello dell’ipoderma. Questa terapia ha un’efficacia specialmente antinfiammatoria e vasoattiva. Migliora il funzionamento delle vene periferiche ed agisce sui cuscinetti di cellulite. Questi bagni, della durata di circa 30 minuti, vengono fatti in centri specializzati. 

ELETTROLIPOLISI

Questa recente terapia è particolarmente efficace nei casi di adiposità localizzata e di cellulite (pannicolopatia edemato-fibrosa). Vengono usate correnti a basso voltaggio e amperaggio che, condotte ai tessuti grazie ad aghi elettrodo, agiscono sull’unità microvascolare della zona interessata. L’elettrolipolisi migliora in modo significativo il trofismo delle zone affette da cellulite e determina una riduzione delle circonferenze e delle pliche sottocutanee. 

Durante la gravidanza o in presenza di varici, non è possibile effettuare questa pratica. In genere il ciclo d’attacco comprende una decina di sedute a frequenza settimanale della durata di circa un’ora e il trattamento è quasi indolore. 
Soddisfacente è il rimodellamento del corpo che si ottiene alla fine della cura. 

MESOTERAPIA 

La mesoterapia si basa sulla iniezione di un insieme di farmaci, a dosi molto piccole, mediante aghi sottili applicati a multiniettori. Questi strumenti possono avere da 3 a 18 aghi posizionati in modo lineare o circolare, lunghi più o meno 4 mm. Soltanto il medico decide quale usare per poter evitare traumi o la formazione di ematomi, specialmente quando la superficie da trattare non è piana. E’ importante la scelta dei farmaci da utilizzare, perché variano a secondo dei tipi di cellulite. Deve perciò essere effettuata una diagnosi accurata e bisogna che si accerti che la paziente non soffra di allergie più o meno gravi. La mesoterapia è indolore e non occorre praticare anestesia. Il ciclo di cura comprende da 8 a 15 sedute con frequenza settimanale, seguito da una di mantenimento mensile. Associando questa tecnica al linfodrenaggio e alla laser-terapia si ottengono dei buoni risultati.

LASER-TERAPIA 

Il laser agisce sull’unità microvascolo-tissutale, migliora l’ossigenazione e lo scambio intra ed extracellulare. Questo metodo è particolarmente indicato nei casi di cellulite molle ed edematosa e come preparazione dei tessuti verso altri eventuali interventi. Non ha controindicazioni e nessun effetto collaterale, inoltre non è doloroso. 

IONOFORESI 

Il metodo utilizza corrente elettrica debole e a basso voltaggio per convogliare dei farmaci specifici nel tessuto. Si determina una differenza di potenziale tra il punto di entrata e quello di uscita della corrente e questo veicola le sostanze ionizzate nel verso della loro carica positiva o negativa. Si usano diversi tipi di farmaci: l’aminofillina, che agisce sul metaboilismo dei grassi, la carnitina, l’escina, per il suo effetto antinfiammatorio, antiedematoso e vasoprotettivo e altri. Soltanto il medico può eseguire la terapia e scegliere le sostanze più adatte al caso per poter evitare effetti collaterali spiacevoli. Uno svantaggio della ionoforesi è quello di non poter definire con certezza quanto farmaco va realmente ad agire sulla zona da trattare questa è la ragione per cui oggi non viene utilizzata molto e si preferisce eseguire la mesoterapia. Generalmente la ionoforesi viene usata per migliorare i risultati ottenuti con altre metodiche. 

ULTRASUONOTERAPIA 

Gli ultrasuoni sono delle vibrazioni con una lunghezza d’onda che l’orecchio umano non è capace di rilevare. Le vibrazioni attraversano i tessuti e determinano fenomeni: 
  -  chimici, perché le vibrazioni aumentano la permeabilità della membrana cellulare con conseguente stimolo dei processi metabolici
  -  umorali e di diffusione cellulare
  -  meccanici, per l’indebolimento che l’ultrasuono subisce nell’impatto con i tessuti
  -  termici, perché quando la vibrazione attraversa il tessuto la sua energia si trasforma in parte in calore. 
Questa terapia viene utilizzata ampiamente nei casi di lipodistrofie localizzate, perché è capace di rompere il tessuto fibrotico presente che ostacola la circolazione sia ematica che linfatica. Gli ultrasuoni, sconsigliabili in presenza di varici, di capillari evidenti o di cardiopatie, favoriscono l’assorbimento di farmaci a livello cutaneo, richiamano il sangue nella zona trattata, stimolano la circolazione linfatica e bruciano i trigliceridi accumulati nelle cellule. In genere sono sufficienti 4-8 sedute, talvolta, nei casi più persistenti, ne occorrono anche 10 o 20. 

PRESSOTERAPIA 

La pressoterapia è particolarmente indicata quando, oltre alla cellulite, è presente un quadro patologico più importante caratterizzato da edema delle gambe, parestesie, dolori, cute violacea e insufficienza venosa e linfatica. La seduta dura circa 45 minuti ed è molto rilassante per la paziente, che infila ogni gamba dentro a un manicotto collegato ad un apparecchio elettrico, che introduce aria ad una pressione variabile fino ad ottenere una pressione graduata sui vasi sanguigni e una diminuzione del senso di pesantezza degli arti. Il risultato si ottiene solo nei casi di cellulite iniziale e dopo 2 o 3 cicli di cura ed è opportuno associare questa pratica con altre come il linfodrenaggio manuale o la ionoforesi. Controindicata nei soggetti affetti da insufficienza cardiaca, da tromboflebite o problemi respiratori e renali. 

OZONOTERAPIA 

Viene usata in campo medico per affrontare problemi di diversa natura e, tra questi, anche la cellulite. L’ozono ha diversi meccanismi d’azione: reagisce con gli acidi grassi insaturi determinando la scissione della catena dei lipidi, che diventano idrofili e più facilmente eliminabili; agisce sui fosfolipidi della membrana cellulare dei globuli rossi determinando un aumento della carica negativa e un rilasciamento della struttura molecolare con conseguente aumento della viscosità del sangue e un miglioramento del quadro clinico; determina una migliore ossigenazione in quei tessuti in cui questa è carente, come quelli colpiti da cellulite. Sono necessarie da 10 a 20 sedute o settimanali o quindicinali, inoltre il medico può ritenere opportuno eseguire sedute di mantenimento nell’arco dell’anno per ottenere un miglioramento generale della circolazione venosa e linfatica. Sovente si associa anche la laser-terapia, che, migliorando l’edema locale, favorisce l’azione vasoattiva dell'ozonoterapia. 

LIPOASPIRAZIONE E LIPOSCULTURA 

La lipoaspirazione è un intervento di chirurgia estetica che, con piccole incisioni sulla parte da trattare e aspirando l’adipe in eccesso attraverso particolari cannule collegate ad apparecchi aspiranti, ottiene il risultato di modellare le zone in cui sono presenti adiposità o cellulite localizzata. Questo intervento richiede un ricovero in ospedale di 2 o 3 giorni e determina la successiva formazione di ematomi risolvibile in 2 settimane. 
La liposcultura è un intervento eseguito in anestesia locale in cui si praticano incisioni piccole, quasi invisibili e dove si chiede la collaborazione della donna, che assume posizioni diverse a seconda della richiesta del chirurgo, proprio per permettere un migliore rimodellamento del corpo. Non richiede degenza ospedalira, può essere eseguita in ambulatorio specializzato o in day-hospital, inoltre i microematomi che si formano si risolvono rapidamente. Entrambe gli interventi richiedono che la paziente si fasci con apposite fasciature elastiche per una settimana e porti, in seguito, calze o guaine elastiche. Il risultato finale si evidenzia dopo circa 3 o 4 mesi, quando si è risolto completamente l’edema. Per facilitare la scomparsa del gonfiore locale, vengono eseguiti cicli di linfodrenaggio o di laserterapia. 
Esistono alcune controindicazioni a questi interventi: una cute poco elastica, non più tonica e incapace di modellarsi ai tessuti svuotati dal grasso non è operabile così come non è possibile intervenire nei casi di insufficienza venosa, caratterizzata da varici marcate. Da tenere presente che, come per qualunque intervento chirurgico, anche in questi casi esistono rischi e complicazioni specialmente dovute all’anestesia generale. Di importanza fondamentale sono la capacità e la serietà del chirurgo.

PRODOTTI COSMETICI

Questi prodotti non rappresentano certo la soluzione del problema, ma sono in grado di migliorare i tessuti e di preparare le zone colpite a interventi medici d’attacco. I risultati migliori si ottengono quando si associano i prodotti cosmetici con interventi medici come la ionoforesi, l’elettrolipolisi o altri.

SPORT

Praticare attività fisica è molto importante per rendere i muscoli tonici e per ottenere quell’effetto di stiramento della pelle e, quindi, per attenuare i tipici inestetismi superficiali determinati dalla cellulite.

Occorre fare sport in modo graduale e misurato, cercando di far lavorare soprattutto i muscoli della zona interessata da cellulite. 

Il consiglio di un istruttore può essere utile, specialmente per indicare quali esercizi a corpo libero sono più efficaci oppure quali attrezzi usare.

Sport adatti e inadatti

Alcuni sport sono più adatti di altri che, invece, risultano essere inadeguati o per un eccessivo carico degli arti inferiori o per i continui scatti e le forti esplosioni di energia richiesti. 



da evitare: tennis  -   squash  -  sci  -  sci alpino  -  atletica pesante
consigliati: nuoto
perché coinvolge tutti i muscoli, aiuta la circolazione ed evita sovraccarico allo scheletro
bicicletta (anche da camera)
perché potenzia il trofismo muscolare e tissutale e stimola il circolo venoso e linfatico
corsa (anche in casa con simulatori di corsa)
per la sua azione benefica sul cuore, sulla circolazione e per l’ossigenazione determinata sui tessuti.

Ginnastica passiva

Alcune persone non sono abituate a praticare sport e conducono da sempre una vita sedentaria. In questi casi può essere utile praticare la ginnastica passiva, che consiste nell’applicazione su quelle parti del corpo da trattare di elettrodi collegati a uno stimolatore elettrico. Questa stimolazione fa contrarre involontariamente il muscolo prescelto facilitando così la "spremitura" dei vasi sanguigni e linfatici e rendendo la parte più tonica.

tratto da benessere.com

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