Sapienza 7,22/30

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Domenicano bianco
00mercoledì 16 marzo 2005 16:45
Come mi sembra alchemico questo passo della Bibbia , nel libro della Sapienza ( Natura e doti della Sapienza ) : sembra che parli dello Spirito Universale degli alchimisti.

"" In essa c'è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, libero, benefico, amico dell'uomo, stbile, sicuro, senz'affanni, onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi.

La Sapienza è il più agile di tutti i moti ; per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.

E' un'emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa si infiltra.

E' un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio e un immagine della sua bontà.

Sebbene unica , essa può tutto ; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso le età entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e Profeti.

Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza.

Essa in realtà è più bella del sole e supera ogni costellazione di astri ; paragonata alla luce, risulta superiore : a questa , infatti, succede la notte, ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere. "" ( Versione ufficiale Cei )
Paolo Lucarelli
00giovedì 17 marzo 2005 00:51
Francamente allora mi sembra infinitamente meglio questo testo tratto dai papiri di Nag Hammadi (l'originale era in copto, traduco dall'inglese):

Protennoia trimorfica
(Il verbo dell’epifania)
Scritture Sacre del Genitore
con Gnosi completa

*

Io sono la Protennoia, il Pensiero che dimora nella Luce,
io sono il movimento che dimora nel Tutto,
colei in cui il Tutto pone le proprie fondamenta,
la primogenita tra coloro che vennero all’esistenza,
colei che esiste prima del Tutto, colei che è chiamata con tre nomi,
che esiste di per sé, essendo perfetta.
Io sono invisibile all’interno del Pensiero dell’Invisibile Uno
e sono rivelata in ciò che è incommensurabile e ineffabile.
Sono incomprensibile, stando all’interno dell’incomprensibile.
Mi muovo in ogni creatura.
Sono la vita della mia Epinoia,
ciò che dimora in ogni Potenza e in ogni eterno movimento,
all’interno di Luci invisibili,
all’interno degli Arconti e degli Angeli,
dei Demoni e di ogni anima che dimora nel Tartaro,
di ogni anima materiale.
Io dimoro in coloro che vennero all’esistenza.
Io mi muovo in ognuno e scendo nel profondo di tutti.
Io vado rettamente e risveglio colui che dorme,
sono la visione di coloro che sognano nel sonno.
Io sono l’Uno invisibile all’interno del Tutto.
Io sono colei che consiglia coloro che sono nascosti
E conosco il Tutto che esiste nel nascondimento.
Io sono senza numero al di là di ognuno.
Io sono incommensurabile e impronunciabile,
eppure se lo desidero mi manifesterò, interamente,
perché sono lo Splendore del Tutto.
Io esisto prima del Tutto e sono il Tutto
perché esisto in ognuno.
Io sono una voce che parla sommessamente.
Io esisto dal principio nel Silenzio.
Io sono ciò che è in ogni voce
e la voce che è nascosta in me,
nell’incomprensibile illimitato pensiero all’interno dell’illimitato Silenzio.
Io discesi nel centro degli inferi
e risplendetti sopra l’Oscurità.
Io sono colei che versò l’acqua.
Io sono colei che è nascosta nelle acque radianti.
Io sono colei che illuminò gradualmente il Tutto col mio Pensiero.
Io sono unita alla Voce
Ed è attraverso me che la Gnosi si manifesta.
Io dimoro negli ineffabili e negli incomprensibili.
Io sono la percezione e la Conoscenza,
emettendo una Voce per mezzo di Pensiero.
Sono la Voce reale e parlo in ognuno
ed essi la riconoscono dato che in loro dimora un Seme.
Io sono il Pensiero del Genitore
e fu innanzitutto attraverso me che la Voce venne,
cioè la Conoscenza di cose che non hanno fine.
Io esisto come Pensiero per il Tutto,
in armonia col Pensiero, inconoscibile, irraggiungibile.
Io manifestai me stessa – Io – tra tutti coloro che mi riconoscono,
perché io sono colei che è unita ad ognuno
nel Pensiero nascosto e nella Voce esaltata.
Tale Voce viene dal Pensiero nascosto,
incommensurabile dimora nell’Incommensurabile.
È un mistero, irrefrenabile per la sua incomprensibilità,
invisibile a tutti coloro che sono manifesti nel Tutto.
È luce che dimora in Luce.
Noi soli siamo separati dal mondo manifesto
dato che siamo salvati dalla nascosta saggezza dei nostri cuori
per mezzo dell’ineffabile e incommensurabile Pensiero.
Colui che è nascosto dentro di noi paga i tributi del suo frutto
alle acque di Vita.
Allora il Figlio che originò attraverso questa Voce,
che procede dall’alto,
egli che possiede dentro di sé il nome che è una Luce,
rivelò le cose imperiture
e tutte le cose sconosciute furono rese note
e queste cose, difficili da interpretare
e segrete, egli rivelò,
e per coloro che dimorano nel Silenzio con il primo Pensiero,
egli predicò loro.
A coloro che dimorano nell’Oscurità egli si rivelò,
a coloro che dimorano nell’Abisso, egli si mostrò,
a coloro che dimorano nei tesori nascosti,
egli disse i misteri ineffabili e li illuminò,
tutti figli della Luce, su dottrine irripetibili.
La Voce che origina dal mio Pensiero, esiste come tre stati,
il Padre, la Madre, il Figlio, come un suono percettibile.
Essa possiede la Parola dentro di sé – Parola dotata di ogni gloria.
Possiede tre mascolinità, tre potenze, tre nomi,
esistendo come Tre – tetrangolati –
nascosti nel silenzio dell’Ineffabile.
Captain NEMO
00giovedì 17 marzo 2005 01:33
...Sistemi Massimi...
Ehm,...posso aggiungere questo piccola perlina?

Stanze di Dzyan - Stanza III

* * *
1) L’ultima Vibrazione della Settima Eternità freme attraverso l’infinitudine. La madre si gonfia espandendosi dall’interno verso l’esterno, come un bocciuolo di loto.

2) La Vibrazione trascorre, toccando con la sua rapida ala l’Universo intero ed il Germe, che dimora nelle Tenebre, che alitano sulle sopite acque della vita.

3) La Tenebra irradia la Luce e la Luce lascia cadere un Raggio Solitario nelle acque, nella profondità-madre. Il Raggio dardeggia attraverso l’Uovo Vergine, il Raggio causa un fremito nell’Uovo Eterno del Mondo.

4) I Tre cadono nei Quattro. L’Essenza Radiante diventa Sette all’interno e Sette all’esterno. L’Uovo luminoso che in se stesso è Tre si coagula e si espande in grumi bianco latte per tutte le profondità della Madre, la Radice che cresce negli abissi dell’Oceano della vita.

5) La Radice rimane, la Luce rimane e i Grumi rimangono; ancora Oeahooo è Uno.

6) La Radice della vita era in ogni goccia dell’Oceano dell’Immortalità e l’Oceano era Luce Radiante, che era Fuoco, Calore e Moto. La Tenebra svanì e non fu più; disparve nella propria essenza il Corpo di fuoco e d’acqua del Padre e della Madre.

7) Mira, o Lanu, il radioso figlio dei due, l’incomparabile gloria fulgente, brillante spazio, figlio dello Spazio Tenebroso, che emerge dalle profondità delle grandi Acque Tenebrose. E’ Oeahooo il più giovane. Riluce come il Sole ed è il divino grado fiammeggiante della sapienza; l’Eka è Chatur e Chatur prende a sé Tri e l’unione produce i Sapta in cui sono i sette, che diventano i Tridasha, le Osti e le Moltitudini. Il velo viene alzato e dispiegato dall’oriente all’occidente. Viene chiuso fuori il Disopra e lasciato il Disotto visibile Egli sceglie i posti per i Risplendenti e tramuta il superiore in un mare di fuoco senza rive e l’Uno manifestato tramuta nelle grandi acque.

[SM=g27989] Dov’era il Germe e dov’é ora la tenebra? Dov’era lo spirito della fiamma che arde nella tua lampada, o Lanu? Il Germe é Quello e Quello è luce, il bianco figlio brillante dell’oscuro Padre Nascosto.

9) La luce è fiamma fredda e fiamma è fuoco, e il fuoco produce calore che dà acqua, l’acqua di vita nella grande madre.

10) Padre-Madre tesse una tela il cui mondo superiore è fissato allo spirito, luce della tenebra una, e l’inferiore è al suo estremo oscuro, la materia; e questa tela è l’Universo, intessuto dalle due sostanze fatte in una che è Svâbhâvat.

11) La tela si espande quando l’alito del fuoco gli è sopra; si contrae quando l’alito della madre lo tocca. Allora i figli si disgiungono e si disperdono per ritornare nel seno della loro madre, alla fine del grande giorno e ridiventare uno con lei. Quando si raffredda diventa radiante. I suoi figli si espandono e si contraggono in sé stessi e nei propri cuori; essi abbracciano l’infinito.

12) Allora Svâbhâvat manda Fohat a consolidare gli atomi. Ognuno è una parte della Tela. Riflettendo come uno specchio il "Signore che esiste di per sé", ognuno a sua volta diviene un mondo.


Captain NEMO
Domenicano bianco
00giovedì 17 marzo 2005 10:27
Re:

Scritto da: Paolo Lucarelli 17/03/2005 0.51
Francamente allora mi sembra infinitamente meglio questo testo tratto dai papiri di Nag Hammadi (l'originale era in copto, traduco dall'inglese):

Protennoia trimorfica
(Il verbo dell’epifania)
Scritture Sacre del Genitore
con Gnosi completa

*



Sono perfettamente d'accordo con Lei , ma il mio era solo un voler evidenziare un passo della Bibbia ( che non mi pare abbia fama di testo alchemico , se non forse nella Genesi ) che mi sembrava avere una connotazione "alchemica". So benissimo che esistono innumerevoli testi o passi , anche escatologico-religiosi , che evidenziano la suddetta connotazione in modo più palese...Non leggo solitamente la Bibbia ( id est praticamente mai ), la mia è stata una casuale scoperta che, visto il tipo di Testo , mi ha un po' sorpeso.

Saluti

D.B.
Domenicano bianco
00giovedì 17 marzo 2005 10:29
Re: ...Sistemi Massimi...

Scritto da: Captain NEMO 17/03/2005 1.33
Ehm,...posso aggiungere questo piccola perlina?

Stanze di Dzyan - Stanza III

* * *



Captain NEMO



Caro Capitan Nemo,

ma.....si tratta del teso della Blavatski ?????

Domenicano sorpreso e bianco
Captain NEMO
00giovedì 17 marzo 2005 10:54
Re: Re: ...Sistemi Massimi...

Scritto da: Domenicano bianco 17/03/2005 10.29
...ma.....si tratta del teso della Blavatski ?????...


Caro Domenicano Bianco,

Oh, Yes....Madame Blavatsky fecit aut invenit !!...qualunque sia l'origine - la Signora Teosofa disse trattarsi di un 'ritrovamento' in un monastero Tibetano - l'ho sempre trovato interessante. Questa Stanza è tratta dalla 'Cosmologia'...

Captain NEMO
Savinien C. de Bergerac
00giovedì 17 marzo 2005 12:03
NON C'E' ROSA SENZA SPINE
Scusatemi ma in un modo o nell'altro bisognerà estrarre il succo da queste vostre considerazioni ( alcune splendide, ne convengo !). Se si ingurgita ogni cosa in gran quantità senza fare troppe distinzioni sulla qualità di ciò che si ingolla si resterà , per forza di cose, sempre in mare aperto e ogni approdo sarà precluso, non vi sembra?
Lucarelli( sempre lui direte voi, ma per il sottoscritto é una piacevole scoperta)propone un passo di inusitato interesse: vogliamo lavorarci sopra?Il voler fiancheggiare altre ponderazioni porta a bordeggiare ( consentitemi ,anche, questo termine )all'infinito.Perché mi permetto di dire queste cose?Perché ricordo un mio caro amico che trovando particolarmente ostico Geber trovò finalmente , dopo tanto affannarsi,Romanovsky che gli spiegò tutto d'un fiato,ogni cosa recondita!Non si tratta badate bene, di limitare qualsivoglia libertà,si tratta di scegliere.
Concedetemi, infine, di ricordare il vecchio detto:
NON C'E' ROSA SENZA SPINE
Domenicano bianco
00giovedì 17 marzo 2005 14:27
Re: Re: Re: ...Sistemi Massimi...

Scritto da: Captain NEMO 17/03/2005 10.54

Caro Domenicano Bianco,

Oh, Yes....Madame Blavatsky fecit aut invenit !!...qualunque sia l'origine - la Signora Teosofa disse trattarsi di un 'ritrovamento' in un monastero Tibetano - l'ho sempre trovato interessante. Questa Stanza è tratta dalla 'Cosmologia'...

Captain NEMO



Caro Capitano, purtroppo da Guenon a Hiran Singh in poi,fino ai giorni nostri, la Blavatski è stata trattata da visionaria-medium che si inventò un sacco di assurdità su tradizioni che conosceva appena . Dubito fortemente che fece qualche ritrovamento in un monastero tibetano : lei era in contatto con presunti "maestri invisibili " che contribuirono ad abbruttire l'immagine che si poteva avere, in Occidente, di vere e autentiche Tradizioni millennarie come quella yogica o quella tibetana. La teosofia, per molti versi, è stata una vera e propria sciagura per il panorama esoterico occidentale.

Mi scusi la puntualizzazione, ma la sentivo necessaria.

Un salutone al grande Nemo !

D.B.
Captain NEMO
00giovedì 17 marzo 2005 18:00
Re: Re: Re: Re: ...Sistemi Massimi...

Scritto da: Domenicano bianco 17/03/2005 14.27
...la Blavatski è stata trattata da visionaria-medium che si inventò un sacco di assurdità su tradizioni che conosceva appena ...-->
Caro Domenicano Bianco,

concordo sul gran miscuglio di cose che ha caratterizzato la Teosofia: d'altro canto era il frutto di un'epoca in cui l'esoterismo era diventato quasi un fatto maniacale nei salotti Europei; e questo ha certamente distorto e contorto non poco il flusso di conoscenze e tradizioni su cui è nato quel movimento. Dunque anch'io non sono certo un appassionato Teosofo....tuttavia, questo strano testo - con estrema probabilità 'approntato' da Madame B. e compagni - mi è sempre parso particolare: ...anche nelle scorie si trova spesso qualcosa! [SM=g27994]m14:

Captain NEMO
Paolo Lucarelli
00giovedì 17 marzo 2005 22:31
Teosofia
E' vero, da Guénon ad altri la Blavatsky è stata maltrattata, chi poi sia stato una sciagura per l'esoterismo moderno sarebbe tutto da discutere, ma non litighiamo su questo. Resta il fatto che la società teosofica ha espresso molte cose buone e interessanti, che ancora oggi è frequentata da persone splendide, e che forse dovremmo evitare di fare i "guénoniani" che guardano dall'alto in basso chi non è della loro setta. Non abbiamo bisogno di insultare o attaccare gli altri per sentirci migliori.
Domenicano bianco
00venerdì 18 marzo 2005 00:08
Precisazione necessaria

Scritto da: Paolo Lucarelli 17/03/2005 22.31
Resta il fatto che la società teosofica ha espresso molte cose buone e interessanti, che ancora oggi è frequentata da persone splendide, e che forse dovremmo evitare di fare i "guénoniani" che guardano dall'alto in basso chi non è della loro setta. Non abbiamo bisogno di insultare o attaccare gli altri per sentirci migliori.



Caro Lucarelli, lungi da me l'idea di sposare in toto la "scolastica guenoniana" : Guenon è un autore importante per alcuni versi e sopravvalutato per altri....Non condivido l'eccessiva assolutizzazione che se ne è fatta, in certi ambienti, di buona parte della sua opera. Ma alcune cose utili le ha scritte , in un periodo in cui "montava" sempre più l'approssimazione occultistica.
Non credo affatto di aver insultato nessuno ([SM=g27994]m23: ) esprimendo le mie ( abbastanza universalmente condivise ) perplessità verso un 'opera, quella teosofica, che ha storpiato molto le tradizioni orientali. Lei, che è così attento alle fonti originarie del sapere e delle Tradizioni, dovrebbe essere d'accordo. Francamente non mi sento "migliore" dopo aver affermato quello che penso : mi pare anzi di aver scritto una cosa piuttosto scontata. Sicuramente vi saranno splendide persone negli ambiti teosofici , ma il mio parere sulla validità Tradizionale della Blavatski non le tocca minimamente.Ci mancherebbe . Così come non mi sentirei toccato sul piano personale se qualcuno mi scrivesse che Fulcanelli non è mai esistito. Era un giudizio basato su approfondimenti, non un insulto. Il termine "sciagura" , forse un po' forte, voleva sottolineare il fatto che per lungo tempo molti pregiudizi ed errori della teosofia , qui in Occidente, hanno fatto scuola ( ed hanno fatto un po' da apripista alla new age )causando confusioni ed errate interpretazioni degli aspetti esoterici della tradizione indù e buddhista. Che poi nelle file teosofiche vi possano essere degnissime e validissime persone non mi sono mai sognato di metterlo in discussione, anche perchè non ha alcuna attinenza con un discorso sulla validità di certe fonti rispetto ad altre.
Sperando di aver chiarito
cordialità dal Domenicano Bianco.
Paolo Lucarelli
00venerdì 18 marzo 2005 00:50
Dell'utilità dei falsi
Caro Domenicano,
non volevo criticarla, almeno non troppo!
Le dirò il mio pensiero: io cerco di mantenere un atteggiamento favorevole verso tutti coloro che cercano una risposta ai grandi quesiti dell’uomo, quale che siano le loro tendenze, operatività, fonti, e, al limite, persino illusioni (o almeno, che a me sembrano tali).
Ho parlato appositamente di “guénonianismo” (passatemi il termine), e non di Guénon, cioè di quell’atteggiamento che tende a disprezzare tutto ciò che non ci appartiene, e a costruire “chiese” e “scolastiche” e, subito dopo, a erigere roghi più o meno virtuali. Così anch’io leggo Guénon (almeno l’ho letto) e ho trovato alcune cose interessanti. Non lo sopporto quando mi fa il san Domenico (senza offesa per lei) o, se preferisce, il Bernardo Guy. A quel punto lo mando al diavolo e penso anzi che sia un po’ sciocco nella sua presunzione.
Le dirò di più, a proposito delle fonti “false”. Sono giunto alla conclusione, da molto tempo, che di un’affermazione mi interessa che sia “utile”, non che sia vera. Nella mia vita ho trovato affermazioni manifestamente false, che mi furono molto utili, e molte vere, Guénon ne è pieno, che non servono assolutamente a niente. Per cui la prima cosa che mi chiedo: questa “cosa” la posso utilizzare?, mi serve? È utile per i miei obiettivi? In caso contrario, al diavolo, la getto, sia o non verissima.
Siamo pieni di libri dottissimi e eruditissimi che non servono a nulla, se non a dimostrare la vanità di chi li ha scritti, e ad alimentare la superbia di chi ci ragiona sopra. In Occidente mi pare li leggano e discutano nelle varie facoltà di “filosofia”, e, se non vado errato, danno anche una laurea a chi dimostra di conoscerli..
Così i Maestri di alchimia hanno riempito i loro testi di affermazioni “false” ma utilissime.
E così, temo, faccio anch’io, ogni tanto.
Domenicano bianco
00venerdì 18 marzo 2005 01:03
Re: Dell'utilità dei falsi

Scritto da: Paolo Lucarelli 18/03/2005 0.50

Così i Maestri di alchimia hanno riempito i loro testi di affermazioni “false” ma utilissime.
E così, temo, faccio anch’io, ogni tanto.



Già..la Via falsa ma utile. Ricordo bene...[SM=g27994]m12:

Saluti e...'notte.

D.B.
Captain NEMO
00venerdì 18 marzo 2005 23:33
Il Vero & il Falso...
Caro Domenicano Bianco,

in effetti siamo troppo abituati dalla logica ad osservare il mondo sempre alla ricerca della perfetta linea di demarcazione tra il bianco ed il nero, tra il vero ed il falso.
Penso che sia sensato farlo su molti argomenti, beninteso, ma lo ritengo un giusto strumento di discrimine solo per le cose che ci sono vicine temporalmente e culturalmente.
Per ciò che attiene ai testi la cosa è più difficile e spesso pericolosa: la verità è che noi non abbiamo strumenti certi per definire se ciò che leggiamo sia il vero o il falso, soprattutto quando lo si fa per testi che parlano di cose talvolta astruse, difficilo o addirittura filosofico-sapienziali, o tradizionali.
Non vorrei sembrare troppo dissacrante, ma anche la stessa Bibbia è uno straordinario magma di vero e di falso. Stessa cosa per i Vangeli (canonici ed apocrifi): vogliamo dire che sono la verità?...Possiamo certo farlo...ma non sono certo firmati dal Cristo! E vogliamo parlare del Ramayana, del Mahabarata, delle Upanishad, del Rig-Veda o della Baghavad Gita?...o del Bardo Thodol?....od anche delle opere di Fulcanelli?....e se l'Amico Lucarelli ci dice che anche Canseliet ha voluto/saputo essere 'invidioso', dunque falso, come possiamo dipanare la matassa?...Certo non voglio mettere sullo stesso piano del Libro le Stanze di Dzyan,...ma perchè dovrei considerarlo 'falso', dunque inutile?...solo perchè Madame Blavatsky non ha adottato i criteri del Cristallo della Tradizione?....E come posso essere sicuro che la tradizione passi in modo immacolato nella Tabula Smaragdina o nei Rotoli del Mar Morto?...Noti bene, ci sono grandi differenze storiche, archeologiche, contesti diversi, ma - alla fine - si tratta sempre di parole su un foglio che la mente ed il cuore leggono.
Ecco, penso che solo la nostra personale individualità, aiutata dalla mente e dal cuore, ci possono permettere di percepire. Solo di percezione si tratta all'inizio. E di interpretazione poi.
Se i Testi delle Piramidi sono stati scritti per insegnare qualcosa a noi o piuttosto solo come testi rituali poco importa: è lo spirito che vivifica e la lettera uccide.

Dunque occorre essere liberi nel giudizio. Non ciechi, beninteso, ma liberi di far arrivare il pensiero di chi decide di scrivere ai posteri....e naturalmente separare il puro dall'impuro, come sempre. Cum gramo salis...

sempre di buon cuore

Captain NEMO
Domenicano bianco
00sabato 19 marzo 2005 00:59
Re: Il Vero & il Falso...

Scritto da: Captain NEMO 18/03/2005 23.33

Se i Testi delle Piramidi sono stati scritti per insegnare qualcosa a noi o piuttosto solo come testi rituali poco importa: è lo spirito che vivifica e la lettera uccide.

Dunque occorre essere liberi nel giudizio.

sempre di buon cuore

Captain NEMO



Caro Capitano , proprio perchè sono libero nel giudizio ho definito la Blavatski assolutamente inattendibile : paragonare le sua "stanze" ad un qualsiasi ( p.esempio ) testo tantrico consegnatoci dalla storia è come mettere sullo stesso piano i fumetti di serie B e la Divina Commedia ( beninteso , a me piacciono i fumetti ). Una cosa è ciò che ci viene tramandato dalla Sapienza antica ( vedasi anche i testi alchemici ) , una cosa è ciò che viene "rivelato" in sedute medianiche....La differenza è A B I S S A L E .
Forse la parte più interessante della vita della gran teosofa fu il suo passato nei mille di Garibaldi e certi misteriosi incontri avvenuti alle pendici del Vesuvio....
Ad ogni modo se qualcosa "ci serve" e si rivela utile e pratico per la nostra ricerca immediata..beh, ben venga, fosse anche l'elenco del telefono o.....il Wirth per il signor Silentman 13...

Un caro saluto[SM=g27994]m1:

D.B.
Paolo Lucarelli
00sabato 19 marzo 2005 01:22
La TRADIZIONE, perbacco!!
Caro domenicano,
mi scusi se approfitto di lei, ma è una domanda che mi pongo da tempo, e lei me ne fornisce l'occasione.
Chiedo dunque a chiunque mi legga, dopo quante settimane qualche cosa diventa tradizionale?
Ovviamente seguono altre domande. per esempio, quanto deve essere lontano fisicamente chi si propone come tradizionale, etc., ma le rinvio a dopo.
Captain NEMO
00sabato 19 marzo 2005 10:55
Re: Re: Il Vero & il Falso...

Scritto da: Domenicano bianco 19/03/2005 0.59
...Una cosa è ciò che ci viene tramandato dalla Sapienza antica ( vedasi anche i testi alchemici ) , una cosa è ciò che viene "rivelato" in sedute medianiche...


Caro Domenicano Bianco,

comprendo bene il suo punto: tutti noi vogliamo restare nel solco della Tradizione. Le chiederò dunque:

1) Ha mai ha provato la voglia di camminare per qualche attimo su sentieri 'eretici', rispetto alla Tradizione consolidata?
2) qual'è la Authority per la Tradizione, e chi ne è il Presidente?
3) Se le parole sulla 'Sapienza' che lei ha tratto dalla Bibbia, le avesse ricavate da un libercolo edito ad Agrate Brianza, a firma del Cavaliere Kadosh Gennaro Sciosciammocca, Gran Principe dell'Ordine degli Spirituali Atlantidei del Soffio di Ka, le getterebbe nel cestino?
4) E se le parole delle Stanze di Dzyan le avesse trovate scolpite sulla Stele di Rosetta, subito sotto il testo decifrato da Champollion, e quindi editate e commentate da milletrecentoventuno esperti esoterici di ogni tempo, le leggerebbe più volentieri?
5) E - se dopo aver accettato le Stanze di Dzyan 'egizianizzate' ed aver bruciato la 'Sapienza' dell'improbabile Sciosciammocca - un brillante archeologo moderno scoprisse - con l'immancabile contributo del prode Zeudi Awhass, beninteso - un Papiro che ci dicesse che qualche scriba e scalpellino della zona facevano largo uso di oppiacei di importazione assiro babilonese prima di tramandare alla storia i loro testi, getterebbe alle ortiche i Testi delle Piramidi e correrebbe nuovamente tra le braccia di Zoroastro?

Lei sa che sto naturalmente scherzando, e non me ne vorrà se ho voluto poporle questa 'demonstratio ab absurdo' di getto, così come mi è venuta. E' certo un po' leggerina, ma credo renda bene l'idea: siamo noi che stabiliamo cosa è 'Tradizionale', ed è molto pericoloso - in ogni campo - affidarsi al General Consensus quando si guarda alle nostre spalle.

In ogni caso, se le Stanze di Dzyan non le garbano, perchè Madame faceva cose 'strane',...non si preoccupi. Io non mi scandalizzo, anzi la capisco.
Ciò non toglie che - personalmente - le consiglierò a mio figlio.
Naturalmente con i dovuti 'avvisi ai naviganti'!....[SM=g27994]m12:

sempre di buon cuore
Captain NEMO
Domenicano bianco
00sabato 19 marzo 2005 20:42
Re: La TRADIZIONE, perbacco!!

Scritto da: Paolo Lucarelli 19/03/2005 1.22
Caro domenicano,
mi scusi se approfitto di lei, ma è una domanda che mi pongo da tempo, e lei me ne fornisce l'occasione.
Chiedo dunque a chiunque mi legga, dopo quante settimane qualche cosa diventa tradizionale?
Ovviamente seguono altre domande. per esempio, quanto deve essere lontano fisicamente chi si propone come tradizionale, etc., ma le rinvio a dopo.



Clarissimo dott. Paolo, più che un fatto di settimane, mesi od eoni....è una fatto...proprio di Tradizione, ovvero di ciò che è tramandato. Nel caso Blavatski siamo di fronte a sedute medianiche, falsi clamorosamnete smascherati, false lettere scritti da mahatma, goffi tentativi di spiegare la tradizione indù bypassandone i testi sacri o i maestri etc. etc ( con errori abnormi etc. ). Il risultato è un pasticcio un po' indigesto, dove convivono banalità a vere e proprie invenzioni : ma son convinto che questo Lei lo sa già.
Insomma , la differenza tra la Blavatski e la Tradizione è : il marchio D.O.C. ovvero : l'A U T E N T I C I T A '.

Attendo anche altre domande, con vero piacere, anche se così ci si allontana un po' troppo dall'argomento del Forum : l'Alchimia..

I miei ossequi

D.B.
Domenicano bianco
00sabato 19 marzo 2005 20:52
Re: Re: Re: Il Vero & il Falso...

Scritto da: Captain NEMO 19/03/2005 10.55

Caro Domenicano Bianco,


2) qual'è la Authority per la Tradizione, e chi ne è il Presidente?




Caro Capitano, mi trovo a tornare sempre sulle stesse cose : una Tradizione c'è quando esistono documenti veri e/o maestri che hanno trasmesso lungo i secoli l'ermeneutica di tali documenti.

Dove il documento è inventato ...non esiste tradizione, ma ...fregatura. Visto come è semplice ?

Poi ognuno può leggere pro domo sua qualunque cosa, cercando di rivalutarne i contenuti per la propria ricerca : questo va benissimo...ma è importante che Lei dica a suo figlio la differenza che passa dal Corpus Hermeticum alla teosofia : suo figlio La ringrazierà, forse...

A cuore aperto

Domenicano di Tradizione bianca[SM=g27994]m17
Domenicano bianco
00sabato 19 marzo 2005 20:56
Post Scriptum

Scritto da: Captain NEMO 19/03/2005 10.55


In ogni caso, se le Stanze di Dzyan non le garbano, perchè Madame faceva cose 'strane',...non si preoccupi. Io non mi scandalizzo, anzi la capisco.
Ciò non toglie che - personalmente - le consiglierò a mio figlio.
Naturalmente con i dovuti 'avvisi ai naviganti'!....[SM=g27994]m12:



Se può, consigli anche il Wirth, per una maggior par condicio...[SM=g27994]m1:

Salutoni

D:B.
Quan del Bote
00sabato 19 marzo 2005 21:05
Lo stesso destino
Se snerva sta caffettiera,
e sbuffa e anzima e se scoccia...
er buio s'affetta cor filo.
Un marinaio d'acqua dorce e na chiara vesticciola
s'incarzeno, se moveno , se strusciano, se ridino.........
sti ommini so' li stesso
che chicchi de caffé ner macinino:
c'é uno prima e l'artro appresso
ma tutti e due vanno allo stesso destino.
Domenicano bianco
00sabato 19 marzo 2005 23:05
Thomas Milian

Scritto da: Quan del Bote 19/03/2005 21.05

s'incarzeno, se moveno , se strusciano, se ridino.........
sti ommini so' li stesso




Ok per "se moveno", lontano dal vero con "s'incarzeno" o "se strusciano "...

Caffè con zucchero di canna grezzo e un po' lungo, grazie.[SM=g27994]m18:

DomenicanoBianco "qualità oro"...[SM=g27994]m17

P.S.

Ora che ci penso...anche lei può far testo, anzi Testo, con le sue amabili quartine.
Paolo Lucarelli
00domenica 20 marzo 2005 22:46
Verità storiche
Caro domenicano,
parliamo di testi allora. L’argomento è interessante e in fondo molto attinente ai nostri scopi. Quindi grazie per avercene fornito l’estro.
La Bibbia ebraica nella sua versione più antica risale al X secolo dopo Cristo (forse al IX se accettiamo questa datazione per il manoscritto di San Pietroburgo), in una versione interpretata dai Masoreti. Non dico che non vada bene, noto solo le date
D’altra parte la maggior parte delle opere cosiddette antiche risalgono più o meno a quell’epoca per quanto riguarda i manoscritti che possediamo. Certo copiati scrupolosamente nei monasteri… o no? Possiamo pensare che ci siano state interpolazioni, correzioni, aggiunte utili al pensiero dominante? Non è curioso che l’unico storico latino di epoca imperiale rimasto integro sia Tacito, che parla così male di Nerone, che odiava? Magari c’era qualche altra opera che ne parlava bene, e chissà dove è finita.
Mi fa venire in mente le opere antiche cinesi: il Whilelm nota che gli eruditi confuciani furono così raffinati nelle loro falsificazioni da modificarle aggiungendo riferimenti ad eclissi che calcolate davano le date che essi, che li corressero un millennio più tardi, avevano a loro volta calcolato all’indietro per dare credibilità al testo.
Parliamo di alchimia, di alchimia greco alessandrina per esempio, quella più antica in occidente.
Le più antiche testimonianze alchemiche occidentali sono fondate su un numero molto ristretto di manoscritti, di epoca relativamente tarda. In pratica ne contano tre così simili da far ritenere che siano della stessa origine.
Sono: il Marcianus graecus 299, del X o XI secolo (dopo Cristo naturalmente), il Parisinus graecus 2325, del XIII secolo e il Parisinus graecus 2327 del XV secolo. Tutti gli altri traggono origine da uno di questi e sono di epoca posteriore.
Il Marcianus, appartenuto al Bessarione, è il codice più antico e più bello. Come ho già detto, l’esame della grafia lo fa porre tra la fine del X e l’XI secolo. Scritto su pergamena è opera di un unico copista, ma nei margini e su fogli lasciati in bianco si trovano diverse aggiunte dovute a mani posteriori. Presenta comunque due gravi problemi. Innanzitutto è dimostrato che l’ordine secondo cui è stato rilegato è sbagliato, e che le pagine non sono in ordine. Gli studiosi hanno proposto vari adattamenti, ma a tutt’oggi non sono ancora riusciti ad accordarsi su una sequenza definitiva. Inoltre mancano evidentemente molte parti, andate perse.
Il Parisinus graecus 2325, che si fa risalire al XIII secolo, è il più antico dei manoscritti alchemici di Parigi e proviene dalla biblioteca di Fontainebleau. È rilegato con lo stemma di Enrico II, come l’altro, il Parisinus graecus 2327. Quest’ultimo è l’unico a possedere un colophon che ci permetta di avere qualche informazione sulla sua storia, e che lo data al 1478 d.C.
Quindi da un’unica raccolta relativamente recente noi estraiamo quasi tutte le informazioni si cui si ragiona per quanto riguarda le “antichissime” origini occidentali dell’alchimia.
Come si può facilmente immaginare, tutte le deduzioni sono viziate da questo fatto e da quello, altrettanto singolare, che si è costretti ad accettare le scelte che l’ignoto estensore bizantino ha fatto per noi. Non sapremo mai cosa ha eliminato, né perché abbia selezionato queste opere e non altre. Siamo vincolati per sempre alle sue opinioni.
Il Corpus Hermeticum non se la cava meglio, oltre al fatto che la raccolta, come si sa ormai dall’analisi fatta, è molto contraddittoria, risale almeno a due punti di vista molto diversi, risente di influenze diverse e incoerenti tra loro, è piena di errori e di correzioni di epoca tardo bizantina, etc. etc.
La situazione non è migliore per le opere indiane, tutte molto tarde, successive per lo più al X secolo d.C.
Se poi consideriamo gli autori occidentali, sappiamo per certo che Lullo non ha mai scritto le opere che vanno sotto il suo nome, abbiamo molti dubbi su Arnaldo da Villanova, sappiamo che sono dei falsi quelle di san Tommaso, io sono quasi certo che le opere di Flamel siano un falso del XVII secolo, e così via.
La tradizione è costellata di falsi e di “pseudo” autori
Ma insomma, non abbiamo certezze su cosa sia successo nel 1970, stiamo ancora discutendo su documenti vecchi di vent’anni, e ci mettiamo a giurare su copie di cose che dovrebbero averne mille e più, conoscendo l’abilità degli uomini a creare falsificazioni e simili?
Fulcanelli va più in là quando ci fa notare addirittura delle falsificazioni storiche, e proprio da lui mi vengono delle informazioni, che avrebbero dovuto essere lette nel famoso terzo libro mai pubblicato, raccapriccianti da questo punto di vista.
Davvero ci vuole un atto di fede molto forte per parlare di “Tradizione” e “PRIMORDIALE” per di più.
Allora, come mi pare faccia il Capitano, accontentiamoci di leggere quello che ci capita sottomano, cercando di capire se parla al nostro cuore o se è utile nella nostra pratica, ma per piacere non pensiamo di avere a che fare con testi antichi e integri. Forse ha ragione di nuovo Fulcanelli rinviandoci alle costruzioni e alle sculture, se non fosse che proprio Notre- Dame, per fare un esempio, fu “restaurata” da Viollet-le-Duc con quella che possiamo definire ottimisticamente “molta libertà”. E allora?
Domenicano bianco
00lunedì 21 marzo 2005 00:36
Re: Verità storiche

Scritto da: Paolo Lucarelli 20/03/2005 22.46

Allora, come mi pare faccia il Capitano, accontentiamoci di leggere quello che ci capita sottomano, cercando di capire se parla al nostro cuore o se è utile nella nostra pratica, ma per piacere non pensiamo di avere a che fare con testi antichi e integri. Forse ha ragione di nuovo Fulcanelli rinviandoci alle costruzioni e alle sculture, se non fosse che proprio Notre- Dame, per fare un esempio, fu “restaurata” da Viollet-le-Duc con quella che possiamo definire ottimisticamente “molta libertà”. E allora?



Caro Lucarelli, tre cosette rapide.

1) Io non ho parlato di Tradizione Primordiale, ma di fonti che si basano su testi realmente esistiti ( alcune delle quali contraffatti, non contraffatti , chi può dirlo ?) e fonti che si basano su fantasie ( fatto oramai dimostrato ).

2) Per ciò che concerne la Tradizione Indiana mi pare che i Veda siano piuttosto...vecchiotti.

3) Nel leggere " ciò che capita sottomano " preferisco sempre trovare il marchio Doc di cui le parlavo ( continuo a pensare che esista, sarò bizzarro ...) in altro post piuttosto che il marchio bluff...Riconosco che trovare dell'utile in ciò che è "estemporaneo" e occultistico può essere un buon esercizio( ad esempio : esiste , chessò, la Bibbia ? sì. Esistono i tre maestri invisibili che hanno dettato le opere della blavatski medianicamente...? ai posteri l'ardua sentenza ). Ben venga che si riesca a cavar oro dalle rape...l'importante è non glorificare...le rape o metterle sullo stesso piano dell'oro.

Un'opera tradizionale, anche se FORSE storpiata, è pur sempre un documento che TESTIMONIA l'esistenza di qualcosa : non possiamo metterla sullo stesso piano dell'immaginazione pura e semplice, con la presunzione teosofica di parlare degli aspetti esoterici di "quella "tradizione" ( in questo caso quella indù ).

Eistono anche Tradizioni puramente orali ( soprattutto in oriente )...ma su queste non si può fare l'esame del Carbonio 14. E sono forse le più vive e le più vere .

Il discorso si potrebbe fare sempre più lungo e...noioso. Non dimentichiamo che su questo Forum l'argomento principe è l'Alchimia...Per il resto ognuno segua le opinioni che ritiene più opportune. Quello che conta è comunque essere animati dal sincero bisogno di cercare la Verità.

cordialmente

D.B.

P.S.

Noto fra l'altro che ciò che appartiene allo sciocchezzaio occultistico spesso pecchi di vera profondità : come mai ? Come avrebbe detto qualcuno ..." tutto ciò è molto significativo "...



VN
00lunedì 21 marzo 2005 03:01
Cos'è la tradizione
Per tradizione si suole intendere la pratica magistrale, e questo in tutti i tempi e presso tutte le culture. Il problema non sta tanto nel termine “tradizione”, che è invero quasi sempre usato assai a sproposito e per evidenti motivi, quanto nell’accertamento del reale valore del maestro o dei maestri, di chi o che cosa sia o siano.

E' opportuno ricordare che se mai un adepto si fosse pubblicamente rivelato, la religione ultima nata e più seguita si sarebbe già appropriata dell'arte e l'avrebbe chiamata a far corpo con sé, ridefinendola scienza? La "dimostrabilità" dell’atto alchemico agli occhi di qualunque abitante del pollaio, quieto o bellicoso che sia, è inoltre, e solo per gentilezza, perlomeno discutibile.
Le storie tradizionali – non solo quelle di trasmutazioni e vite millenarie, ma anche quelle di adepti ciarloni appesi per i pollici, spennellati di pece e cosparsi di piume - servono a meravigliare i bambini e ad evocare davanti ai loro occhi sgranati il ricordo di ciò che già in cuor loro sapevano in tutta semplicità, prima di ingurgitare tante sciocchezze sul come vivere una vita lunga e felice in compagnia di tanti altri unici, irripetibili, meravigliosi bipedi...

Il consiglio rivolto dalla voce della tradizione ai pochi in ascolto – dopo aver loro rammentato che la grande arte è prima di tutto armonia - è sempre lo stesso: seguite la Natura, seguite la Natura!
Questo è anche il miglior augurio possibile.

Il resto è ignavia, vanagloria, oppure ben poco nobile, tassonomica ignoranza.
L’intendimento del tele-umano è fallace per sua natura e accade raramente (e certo non per virtù di un gruppo, comunque formato) che qualche individuo rischiarato possa ritrovarsi a seguire la Natura, senza essere più accecato da quei preconcetti sui quali si fonda l’esperienza che si pretende condivisa.
Captain NEMO
00martedì 22 marzo 2005 23:02
Re: Cos'è la tradizione

Scritto da: VN 21/03/2005 3.01
...Il resto è ignavia, vanagloria, oppure ben poco nobile, tassonomica ignoranza.
L’intendimento del tele-umano è fallace per sua natura e accade raramente (e certo non per virtù di un gruppo, comunque formato) che qualche individuo rischiarato possa ritrovarsi a seguire la Natura, senza essere più accecato da quei preconcetti sui quali si fonda l’esperienza che si pretende condivisa.


Caro VN,

concordo felicemente con Lei che il monito 'Seguite la Natura!' sia fondamentale....tuttavia nel leggere il suo intervento mi son chiesto che cosa intenda lei effettivamente per "tassonomica ignoranza". Può chiarirmelo?

La ringrazio

Captain NEMO
VN
00mercoledì 23 marzo 2005 15:02
Tassonomica ignoranza

Gentile Captain Nemo,

sono lieto che concordi riguardo al sublime monito, così gravido di conseguenze. In vista di tale assunto, lasciamo ad altri le necessità di ringraziamento.

I termini “tassonomica ignoranza” stavano per “classificazione sistematica da parte di chi non sa”. E’ l’atto di nominare “le cose”, un po’ per far credere (e non solo ad altri) di saperne qualcosa, un po’ per esorcizzarne la tremenda profondità che confusamente si avverte ma della quale non si sa venir a capo.
Ben poco nobile, con un astratto riferimento al modo di scrivere che non fa grande caso all’uso di punteggiatura e a raffinatezze stilistiche ma predilige i contenuti.
Francamente ignobile, se si considera che lo scopo di tali classificazioni è di ottenere credito non solo da ignavi e vanagloriosi, ma persino da coloro che, non più del tutto passivamente schiavi e magari anche poco interessati ad obiettivi mondani, sono però ancora fortemente attratti dalla conoscenza. Ovviamente, una conoscenza filtrata attraverso quelle “interpretazioni codificanti”, poiché è difficile anche solo concepire altre possibilità.
Purtroppo, è così che hanno origine per esempio la filosofia, la religione, la scienza, ecc., che qualche speranzoso (di varia fede) potrebbe definire “utili” lungo la via, ma che non sono in definitiva altro che... tassonomica ignoranza.
Paolo Lucarelli
00mercoledì 23 marzo 2005 16:58
Rimbecillimento senile
Caro VN,
Ah però!!! Diavolo!!!
Suona bene, ma non ho capito nemmeno una parola.
Alzheimer galoppante probabilmente. Perdoni uno che ormai si inoltra nella terza (quarta?) età. Sarebbe disponibile a dare qualche spegazione a un vecchio scemo?
Grazie.
silentman13
00mercoledì 23 marzo 2005 17:30
Rimbecillimento giovanile
Caro Lucarelli,
secondo la mia ingenua testolina, l'amico VN consiglierebbe di "Seguire la Natura", invece che prendere per oro colato tutto ciò che esce da taluni pseudo-maestri. Quindi la Natura come unica maestra? Visto che in definitiva la religione, la scienza e la filosofia sono tassonomica ignoranza.
Captain NEMO
00giovedì 24 marzo 2005 00:41
Re: Tassonomica ignoranza

Scritto da: VN 23/03/2005 15.02
...In vista di tale assunto, lasciamo ad altri le necessità di ringraziamento...


Caro Signor VN,

debbo confessare, non se ne abbia a male, che ho dovuto rileggere tre volte il suo Post. Se condivido il senso (che spero di aver ben compreso) del suo intervento in linea generale, desidero farle notare che:

1) ...capita spesso di utilizzare un linguaggio stilisticamente ricco, ma talvolta poco comprensibile. Questo è per esempio tipico di moltissimi autori di Alchimia e non. Capita anche a me. Ma, perbacco, è capitato anche a lei nel suo post!...e visto che non sta parlando di un segreto alchemico, perchè non prova ad usare parole più semplici?
2) Posto che son certo che tutti qui condividano il motto 'Seguite la Natura', non è chiaro se lei attribuisca il temine 'ignavi e vanagloriosi' a qualche partecipante al Forum oppure a qualche esterno...vuole chiarire meglio?
3) Come avrà letto, non mi piace mai parlare di altri: se tuttavia lei pensa che sia il sottoscrritto che abbia fatto uso di 'tassonomica ignoranza' nei propri interventi, magari per abbindolare qualche giovane cercatore, voglio subito rassicurarla: da molto tempo ho gettato alle ortiche le inutili toghe della sistematicità fine a sè stessa, e pur riconoscendo la mia 'ignoranza' di talune cose, so di poter dialogare in modo semplicemente umano - talvolta fallace, ma mai tele-umano - dei miei studi e delle mie idee.

Captain NEMO
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