Rm 9,5 e la questione dei due punti

biblista
00domenica 24 agosto 2008 08:52
La dossologia di Romani 9:5 è uno dei testi più controversi del NT, dato il suo impatto cristologico: riguarda Cristo, la cui divinità sarebbe esplicitamente affermata, o Dio? Sono state sostenute entrambe le opinioni, con predominanza della prima...
Se si vuole riferire la dossologia a Cristo, ci si scontra con dei problemi insormontabili che sono stati notati ormai da molto tempo. Altrove Paolo attribuisce sempre a Dio le dossologie, e non a Cristo (Rm 1:15; 11:36; 2 Cor 11:31; Gal 1:5; Ef 3:21; Fil 4:20; 1 Tm 1:17)...
Allo stesso modo, senza che si possa sempre parlare di dossologia propriamente detta, laformula "benedetto (sia)" non si riferisce ad altri che a Dio (2Cor 1:3; 11:31; Ef 1:3; 1 Pt 1:3). Quest'ultimo caso è interessante perchè lo si trova davanti ad una formula quasi stereotipata utilizzata all'inizio delle lettere: "Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo". Poichè Dio è il Dio di Cristo, il Cristo non può essere conosciuto come Dio.
Perchè Paolo avrebbe ripreso questa formula stereotipata per applicarla a Cristo, se voleva attribuirgliil titolo di Dio? E perchè questa fraseologia complicata, così inusuale nel suo modo di scrivere? Gli sarebbe bastato scrivere: "il quale è benedetto [...] in eterno", come in 1 Cor 11:31, senza aggiungere il titolo di "Dio", poichè il solo fatto di riferire a Cristo la dossologia classica era sufficiente a caratterizzarlo come Dio.
Infine, ed è l'obiezione più solida, nell'epoca in cui scriveva la sua lettera ai Romani, Paolo poteva credere che Cristo fsse Dio? ... Ciò è impossibile. Non solo Paolo non dice mai che Cristo è Dio, ma suppone anche che egli non sia Dio. Certo, Paolo può identificare Cristo alla sapienza, ma questa non è Dio poichè fu da lui creata.
Aggiungiamo un'ultima obiezione. A partire dal capitolo 9 della lettera in questione, Paolo si rivolge ai Giudei che vuole portare alla fede in Cristo. E' verosimile che all'inizio delle sue argomentazioni Paolo dica loro che Cristo è Dio? I Giudei avrebbero considerato questa frase come un'intollerabile bestemmia...
La maniera più semplice sarebbe quella di mettere un punto dopo "il quale è al di sopra di tutto" e fare della dossologia propriamente detta una frase indipendente: "Dio (sia) benedetto in terno"...
Nulla d'impossibile nel fatto che possa essere stato l'editore della lettera ai Romani ad aggiungere la dossologia che si legge in Romani 9:5...

Tratto da: All'alba del Cristianesimo - di Marie-Emile Boismard (biblista domenicano) - ediz. PIEMME, 2000 - Pagg.131-135
F.Delemme
00martedì 20 maggio 2014 08:12

La traduzione di Romani 9:5
di Greg Stafford

www.testimonidigeova.net/Romani%209,5.htm
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