Ritorna La Nina, e il pacifico si raffredda

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vanni-merlin
00domenica 19 febbraio 2006 12:43

Ritorna La Nina, e il pacifico si raffredda



ROMA. La Noaa, l'agenzia americana per l' atmosfera, con un avviso pubblicato anche on-line, ha annunciato ufficialmente il ritorno di La Nina che si è formata sulle acque del Pacifico circa tre settimane fa. La Nina è il fenomeno periodico di raffreddamento delle acque del Pacifico intertropicale orientale, esattamente opposto a El Nino che è invece il fenomeno di riscaldamento delle stesse acque del Pacifico. Il fenomeno di la Nina accade normalmente ogni 4 anni circa (ma variabile da 3 a 5 anni), e questa volta sarà presente per tutta la prossima primavera e probabilmente anche nella prossima estate. L'ultima volta che si è verificata La Nina è accaduto tra il 2000 ed il 2001. La presenza di La Nina provoca la subsidenza e la stabilizzazione (circolazione anticiclonica ed alta pressione) delle masse d'aria sovrastanti le acque fredde e cioè nella parte orientale del Pacifico (compreso il Perù, la Colombia e parte del Cile). Questo significa scarse precipitazioni o condizioni di prolungata siccità.
Al contrario provoca fenomeni convettivi e di instabilizzazione (circolazione ciclonica ed aree di bassa pressione) sul versante opposto dell'oceano Pacifico e cioè nella parete più meridionale del sud, in Indonesia e nel nord dell'Australia.
Questo significa precipitazioni abbondanti o alluvionali e, nel caso la Nina proseguisse anche nell'estate e nell'autunno 2006, condizioni favorevoli alla formazione e all' intensificazione degli uragani atlantici. Ma, ripercussioni secondarie si faranno sentire anche in altre parti della zona intertropiacale con precipitazioni abbondanti in Amazzonia e nell'Africa occidentale, e precipitazioni scarse nella parte orientale dell'Africa equatoriale. Per quanto riguarda le zone temperate dell'emisfero nord le ripercussioni più sensibili non saranno in Europa, ma avverranno esclusivamente nel nord America ed in particolare nella parte occidentale di Canada ed USA dove prevarranno condizioni di alta pressione e di scarse precipitazioni e nella parte occidentale degli USA, dove, viceversa saranno prevalenti le condizioni di basse pressioni e di precipitazioni abbondanti.



da: www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_blog=51&ID_articolo=20&ID_sezione=76&sezione=...

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