Parliamo del vincitore del premio per il miglior MMO tra quelli che abbiamo potuto provare con mano all’E3 di Los Angeles. Al bellissimo stand della Trion Worlds, dove ad accoglierci c'erano due splendide modelle, abbiamo potuto giocare Rift: Planes of Telara per diversi minuti, guidati da uno dei membri del team di sviluppo.
Il gioco, presentato l’anno scorso sempre all’E3 con un nome diverso, ora pare concentrarsi sull’importanza dei portali, i Rift, come struttura portante del gioco. Purtroppo quest’aspetto non poteva essere mostrato nel client portato da Trion alla fiera, ma a quanto detto dal designer, sarà l’elemento cardine che cucirà insieme tutti i tipi di missione, sia PvE che PvP , che potremo trovare nel gioco. Non solo. Gli eventi dinamici, gestiti dagli stessi programmatori, saranno all’ordine del giorno. Anche in questo caso ci potremo trovare all’interno della zona dedicata ad uno di questi utilizzando un rift. Cosa che del resto vale per le missioni pubbliche, che potranno essere portate a termine a più livelli, da personaggi di differente caratura.
I rift però non sono i classici portali alla Aion. Sono una sorta di creature viventi, dei “buchi neri” in grado di assumere varie forme e capaci di influenzare l’aspetto del paesaggio e dell’ambiente in cui compaiono. Non solo portano con sé mostri da altre dimensioni, ma possono modificare le creature presenti in quella del giocatore. Inoltre, quest’ultimo, ci può anche balzare dentro, da solo o in compagnia, verso una catena di quest che si concluderà con una sorta di boss finale in grado di garantire reward importanti. I rift prendono vita dagli elementi della natura, quindi potranno essere parte di fuoco, di acqua, di aria, di vita o di morte.
Andiamo però con ordine: la demo interattiva presentataci partiva dalla creazione del nostro avatar. Le possibilità di personalizzazione, anche se non ancora complete, ci sono smembrate già molto soddisfacenti, con ampio uso di slide alla Aion. Tutti gli aspetti del corpo potranno essere modificati, quindi il tool di creazione del pg si pone in linea con i migliori MMORPG in questo campo. La scelta delle fazioni potrà essere compiuta tra Guardian, quella più eroica e luminosa, i “buoni” della situazione insomma, dediti ad una vita da paladini della giustizia divina, e i Defiant, oscuri anti-eroi che preferiscono la tecnologia e la magia arcana per dominare la guerra in corso. Le razze che si potranno scegliere potranno essere sia in comune tra le due fazioni, che completamente differenti. Nel demo giocato abbiamo potuto giocare un PG umano femminile della razza dei Bahmi.
Per quanto riguarda le classi, Rift propone un sistema non lineare di progressione dello sviluppo, molto vicino a quello dei giochi orientali. All’inizio potremo scegliere fra quattro archetipi differenti: Warrior, Cleric, Rogue e Mage. Ma è solo l’inizio, perché in realtà le possibilità di personalizzazione del ramo iniziale (Soul Tree) non ha praticamente limiti. Andando avanti con i livelli o guadagnando come reward i Soul Point, potremo sia sbloccare le differenti specializzazioni del nostro archetipo sia sviluppare una marea di rami ad esse collegati, che porteranno con sé abilità di tutti i tipi, dando la possibilità di crearsi una propria classe personale. In pratica anche un curatore esperto potrà tankare, con un sistema comunque molto più flessibile del dual class di Runes of Magic o dei soliti alberi di talenti alla WoW cui siamo abituati. Qui siamo all’elevazione a potenza di un sistema che parte da quelle basi per evolversi verso miriadi di possibilità di customizzazione diverse delle classi.
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Il mondo di gioco ci è parso davvero molto grande. Passata la zona iniziale, ci troveremo di fronte ad ambientazioni dei tipi più svariati, dalle terre innevate a quelle desertiche, dalle paludi ad ambientazioni rigogliose. Ma non è tanto questo quanto il fatto che sia l’esplorazione sia il lore appassioneranno gli amanti dell’avventura che vogliono evadere dal classico livellamento a tutti i costi. La bellezza dei paesaggi, delle città e dei personaggi mi ha personalmente ricordato una grafica migliorata per pulizia e potenza rispetto a quella di Lord of the Rings Online. Anche l’interfaccia, senza stravolgere i canoni, mi è parsa decisamente funzionale e mai caotica, semplice ed efficace.
Il PvP sarà open in molte zone del gioco, evitabili da chi non si voglia confrontare con questa tipologia di scontri, mentre non mancheranno istanze di vario livello, da quelle dedicati ai party da cinque fino ai raid di end-game. Sicuramente parlare di Rift: Planes of Telara sorprende meno che giocarlo. Indubbiamente percorre le classiche strade proprie dei theme park, ma questo non inficia una totale differenza d’impatto, alla prima impressione, fra questo titolo e Star Wars: The Old Republic, in sviluppo anche da più anni.
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Il motore grafico sorprende, le animazioni sono perfette, le collisioni precise, i paesaggi disegnati con un’innata eleganza e la bellezza domina in ogni dove. Rift colpisce per l'efficacia di tutti i suoi comparti. Da quello che abbiamo visto, non potrà che essere una splendida conferma che il Theme Park può offrire ancora prodotti eccellenti senza stravolgere le carte in tavola. Il titolo massivo della Trion è ad un passo dall'alpha friends and family e dovrebbe presentare un modello di business "freemium" simile a quello che avrà LotRO quest'autunno. Aspettando di provare anche la fazione Guardian, vi terremo informati su tutti i futuri sviluppi di Rift che sembra avere tutte le carte in regola per porsi al centro dell'attenzione.