Regolamenti in italiano

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
dadiepiombo
00domenica 9 gennaio 2011 19:07
Da sempre molti utenti del forum, così come molti lettori di D&P, chiedono se esista una versione in italiano di questo o quel regolamento.
Con questo post voglio aprire un thread di servizio che raccolga l'elenco di questi regolamenti e magari una brevissima descrizione schematica dei regolamenti che si possono trovare, in via ufficiale, in italiano. Sia regolamenti italiani che traduzioni autorizzate/ufficiali.
Non saranno elencate traduzioni pirata.

Inizio con un breve elenco (suddiviso per periodo e in ordine alfabetico) che aggiornerò via via che suggerite i regolamenti.
Di alcuni regolamenti abbozzo alcune note, ma qui serve l'intervento di tutti per completare via via con informazioni più precise.


PERIODO ANTICO MEDIOEVALE

Anticamente, regolamento italiano

Armati, traduzione ufficiale (?)

Basic Impetus, regolamento italiano

Classical Hack, traduzione ufficiale con emendamenti approvati

Field of Glory (FoG). Versione ufficiale Osprey

Impetus, regolamento italiano

Warhammer Ancient Battles 1^ edizione. Ora esiste una II ed.


DAL RINASCIMENTO ALLA RIVOLUZIONE FRANCESE

A La Guerre, regolamento italiano

Ordine Obliquo, regolamento italiano


NAPOLEONICO E XIX SECOLO

Aquile per l'Impero, regolamento italiano

Hearts of oak, regolamento italiano (navale napoleonico)

Ordre Mixte, regolamento italiano (Napoleonico)

Song of Drums and Shako, regolamento italiano (skirmish)


SECONDA GUERRA MONDIALE E MODERNO

1:48, regolamento italiano (skirmish 2gm)

Battlefront, versione ufficiale italiana a cura di Raven Distribution

Breaking News, regolamento italiano (skirmish, moderno)

Flames of War (FoW), versione ufficiale italiana della Battlefront (in fomato A5)

Flying Leads, regolamento italiano (skirmish)

La Battaglia dei Giganti, regolamento italiano (2gm)

Operation Squad, regolamento italiano (skirmish, 2gm)

Operation WWII, regolamento italiano (2gm)

Road to Hell, regolamento italiano (skirmish, 2gm)

Schutzengruppe, regolamento italiano


PULP, FANTASY E SCI-FI

Battlefleet Gothic, traduzione ufficiale

Blood Bowl, traduzione ufficiale

Fantasy Warriors, traduzione ufficiale

Future Warriors, traduzione ufficiale

Infinity, versione ufficiale in italiano della Corvus Belli

Kings of War, traduzione ufficiale

Mindstalkers, regolamento italiano

Mutants and death ray guns, regolamento italiano

Song of Blades and Heroes, regolamento italiano (Il Canto degli Eroi)

Warhammer Fantasy Battle, edizione ufficiale in italiano

Warhammer 40,000, edizione ufficiale in italiano

Warmachine, versione ufficiale italiana della prima edizione a cura di Raven Distribution. Ora esiste, in inglese, una seconda edizione.



robpask
00domenica 9 gennaio 2011 21:02

Tutti i regolamenti di Affinati

Roby
LucaMarini
00lunedì 10 gennaio 2011 11:00
X l'antico

Classical Hack, traduzione ufficiale con emendamenti, approvata dall'autore

poi ci sono tutte le home rules, più o meno raffinate, messe on line o meno, gratuitamente o meno, fatte dal Miles Gloriosus: vedetele e scaricatele al relativo sito
www.milesgloriosus.it
juzay62
00lunedì 10 gennaio 2011 12:13
Ma una traduzione e pirata anche quando non viene commercializzata?

Cioe, io non posso tradurmi un qualcosa per mio uso e consumo e/o al massimo per i miei compagni di gioco?

Perche se cosi non fosse in questo post si sta incitando a violare la legge (in buona fede ovviamente)

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9577146

Secondo me sta cosa va un po chiarita, altrimenti si genera un sacco di confusione.

S.Matteoni
00lunedì 10 gennaio 2011 13:10
Le regole da wargame, come qualsiasi altro testo, sono proprietà intellettuale dell'autore e proprietà commerciale di chi ne detiene i diritti, solitamente l'autore o l'editore.
Ovvio che tu possa fartene una traduzione per usi tuoi, compreso il giocare con gli amici. Ma al momento in cui ad uno di questi amici passi una copia della traduzione, come del resto una (foto)copia dell'originale, violi la legge.
Così è, poi ognuno si comporta un po' come meglio crede.

Sandro
CesareBorgia
00lunedì 10 gennaio 2011 13:20
Aggiungo alcuni regolamenti:

Seconda Guerra Mondiale: La Battaglia dei Giganti

Fantasy: Warhammer, edizione italiana

Fantascienza: Warhammer 40000, edizione italiana

Fantascienza: Battlefleet Gothic, traduzione ufficiale

Fantasy: Blood Bowl, traduzione ufficiale

Fantasy: Kings of War, traduzione ufficiale del gioco di Cavatore

Skirmish vario: Flying Leads (Ganesha) traduzione ufficiale

Inoltre vorrei far notare che il nome esatto del gioco della Ganesha Fatnasy è "Canto degli Eroi" in Italiano e "Song of Blades and Heroes" in Inglese.


Aggiungo una domanda su Warmachine: non sapevo avessero tradotto l'ultima edizione, io ero rimasto alla traduzione dell'edizione precedente e quindo ormai obsoleta.

Grazie

Pierpaolo
Uno al dado
00lunedì 10 gennaio 2011 16:08
Anche lo skirmish postapocalittico Mutants and death ray guns della Ganesha ha una traduzione ufficiale in italiano.
orkokezpakka
00lunedì 10 gennaio 2011 20:03
futuro: infinity, versione ufficiale in italiano .2
Tridente.Bologna
00lunedì 10 gennaio 2011 22:09
Re:
S.Matteoni, 10/01/2011 13.10:

Le regole da wargame, come qualsiasi altro testo, sono proprietà intellettuale dell'autore e proprietà commerciale di chi ne detiene i diritti, solitamente l'autore o l'editore.
Ovvio che tu possa fartene una traduzione per usi tuoi, compreso il giocare con gli amici. Ma al momento in cui ad uno di questi amici passi una copia della traduzione, come del resto una (foto)copia dell'originale, violi la legge.
Così è, poi ognuno si comporta un po' come meglio crede.
Sandro



Sandro ha completamente ragione. Può sembrare una forma di snobismo o avidità ma le cose vanno comprese prima di essere giudicate. E' vero che siamo tutti fratelli nell'hobby, però pochi si rendono conto dei costi che una pubblicazione, anche se piccola, possa avere. Non si tratta di poche decine di euro o qualche centinaia, ma spesso di migliaia [SM=g8131] , senza contare l'immensità di tempo personale che l'autore investe nello studio, redazione, revisione, ecc., ecc..
Inoltre uno forse non si rende conto, ma un mancato ritorno delle spese affrontate si trasforma in una perdita di stimoli, soprattutto quando ci si è investito molto anche a livello emotivo. Spesso i regolamenti sono più simili a dei figli che a dei prodotti commerciali ed è veramente difficile non cadere in questo "tranello". Quindi ogni volta che si agisce alle "spalle dell'autore" si crea un danno non solo a lui ma all'intera comunità, visto che così facendo molto probabilmente le espansioni, i progetti presenti e futuri non verranno più realizzati [SM=g8161]

Però una scappatoia esiste, in realtà non si tratta proprio di una scappatoia ma di una forma di collaborazione. Come già detto di solito la causa per cui un regolamento non viene tradotto in una lingua, specialmente l'italiano che viene parlato solo qui, sono più legati a motivi di carattere economico, quindi se le traduzioni, invece di farle girare tra pochi venissero offerte direttamente all'autore del regolamento è possibile, ma non certo, che finalmente si potrebbe vedere l'amata "bibbia" tradotta nella latina lingua. Quale vantaggio si potrebbe avere? Beh, una maggiore diffusione sul territorio e più giocatori che vi giocano, quindi più compagni di gioco e più possibilità di gioco. Speravate soldi... beh forse questo non è proprio l'hobby giusto, però gli autori, quelli più lungimiranti, spesso sono riconoscenti con i collaboratori e a volte qualcosa in cambio ci scappa [SM=g8204]


S.Matteoni
00lunedì 10 gennaio 2011 23:17
Fabio ha assolutamente ragione (che bello quando ci diamo ragione a vicenda eh?).
Ogni forma di pirateria è un danno non solo ad autori ed editori, ma a tutta la comunità.
Poi la tendenza credo sarà quella di mettere sempre di più le regole in formato elettronico, con conseguente abbassamento dei costi e facilità di circolazione, anche in più lingue, legale però.
I TFL, ad esempio, con cui da un po' sono in contatto stanno pensando ad affiancare alla versione PDF dei regolamenti una versione e-pub. Così potremo portare ai tavoli un semplice reader su cui mettere i nostri bookmark e le nostre notazioni. Per me è un notevole improvment.

Sandro
juzay62
00martedì 11 gennaio 2011 11:53
Lungi da me l’idea di giudicare (almeno non nel mio post che era solo una domanda) credo che con l’avvento della globalizzazione e soprattutto dell’era digitale il concetto riguardante i diritti di autore vada un pochino rivisto anche in considerazione del fatto che gli autori (o pseudo-tali) spesso non propongono niente di veramente unico. Ormai si richiede da piu parti mooolto piu autorevoli di me. [SM=g8149]

Ci sarebbe da approfondire molto ma credo che questo post (ne questo forum) sia il luogo adatto. [SM=g8192]

P.S.: Gli autori a volte contattati per richiedere l’autorizzazione a tradurre spesso non rispondono o rispondono negativamente. [SM=g8161]
LucaMarini
00martedì 11 gennaio 2011 12:00
Re:
S.Matteoni, 10/01/2011 23.17:


I TFL, ad esempio, con cui da un po' sono in contatto stanno pensando ad affiancare alla versione PDF dei regolamenti una versione e-pub. Così potremo portare ai tavoli un semplice reader su cui mettere i nostri bookmark e le nostre notazioni. Per me è un notevole improvment.



Maremma, sandro, o che pure tu che sei del paese di padre dante, ti metti ad anglofonare???
[SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228]
S.Matteoni
00martedì 11 gennaio 2011 12:11
Luca,
che devo fare? Hai ragione, ma ormai passo così tanto tempo oltre Manica che mi son fatto contagiare.

Juan,
credo tu abbia ragione, anche io, che pure sostanzialmente campo di diritti d'autore, credo che il concetto dovrebbe essere rivisto. Mi sono limitato ad esporre la legge così com'è al momento, fino a che non cambia non resta che rispettarla.

Spero di vedervi ad Hellana, un saluto,

Sandro
dadiepiombo
00martedì 11 gennaio 2011 13:23
tante cose andrebbero riviste in Italia.
Ad esempio il fatto che un pdf non è considerato un prodotto editoriale come lo è un libro o un a rivista.
Il che significa un'IVA al 20% invece che al 4% e in generale un diverso regime.

Se poi succede, come ho scoperto ieri, che le Poste aumentano dall'oggi al domani il costo della posta prioritaria all'estero non di un po' ma di circa il 90-100% [SM=g8185] , segando completamente le gambe ai piccoli editori che esportano, capite che è molto dura per un piccolo editore sopravvivere.

Tridente.Bologna
00martedì 11 gennaio 2011 15:48
Re:
juzay62, 11/01/2011 11.53:

Lungi da me l’idea di giudicare (almeno non nel mio post che era solo una domanda) [...]



Scusami Juzay62, ma non ce l'avevo con te, era un discorso generale


juzay62, 11/01/2011 11.53:


[...] credo che con l’avvento della globalizzazione e soprattutto dell’era digitale il concetto riguardante i diritti di autore vada un pochino rivisto [...]



Sono pienamente d'accordo. Oggio ho saputo che un film acquistato legalmente non potrebbe essere visto da più di 10 persone del proprio nucleo famigliare. Quindi chi ha 11 figli... beh forse ha altri problemi [SM=g8131]

juzay62, 11/01/2011 11.53:

[...]anche in considerazione del fatto che gli autori (o pseudo-tali) spesso non propongono niente di veramente unico.
[...]

Vero, il rispettto del prossimo dovrebbe essere esercitato anche dagli autori e non solo dagli acquirenti. Per gli acquirenti però rimane sempre la scelta di non acquistarlo [SM=g8320]
Anche su questo ci sarebbe molto da dire, però non è il Topic giusto.

juzay62, 11/01/2011 11.53:


[...] Ormai si richiede da piu parti mooolto piu autorevoli di me. [SM=g8149]
[...]



Cosa???

juzay62, 11/01/2011 11.53:

[...]
P.S.: Gli autori a volte contattati per richiedere l’autorizzazione a tradurre spesso non rispondono o rispondono negativamente. [SM=g8161]



E' vero, ahimè non tutti sono "lungimiranti". A volte però ci sono comunque altri problemi sempre legati all'aspetto economico da valutare. Se ad esempio prendiamo un prodotto simile a FOG, la sola impaginazione, minima tiratura di stampa, confezionamento e distribuzione potrebbe essere ben superiore al ritorno economico che ne deriverebbe. E allora ci si potrebbe chiedere perchè certe operazioni vengano ugualmente fatte. Intanto il prezzo del prodotto di solito già copre certi rischi, ovvero il ricarico tiene già conto delle basse tirature, poi a volte si preferisce comunque lavorare anche in perdita per imporsi sul mercato. Non è poi da scartare che spesso vengono commessi solenni errori, anche da grosse aziende che debbono poi rivedere le proprie scelte di marketing. Sovente le espansioni o le nuove revisioni non vengono più tradotte...

S.Matteoni, 10/01/2011 23.17:

Fabio ha assolutamente ragione (che bello quando ci diamo ragione a vicenda eh?).



Concordo [SM=g8228]

rommel88.
00martedì 11 gennaio 2011 16:15
Esco un attimo dal discorso traduzione e diritti d'autore per farvi una domanda. Sapete per caso se, a breve, è prevista la traduzione in italiano di fear and faith della ganesha games? Non vorrei comprarmi il regolamento in inglese per poi vedermelo tradotto pochi mesi dopo.. grazie!
juzay62
00martedì 11 gennaio 2011 16:30
Re: Re:
****************************
Sono pienamente d'accordo. Oggio ho saputo che un film acquistato legalmente non potrebbe essere visto da più di 10 persone del proprio nucleo famigliare. Quindi chi ha 11 figli... beh forse ha altri problemi
****************************
Di cose piu assurde di questa ce ne sono a bizzeffe sull'attuale legislazione in materia

****************************
.....Per gli acquirenti però rimane sempre la scelta di non acquistarlo.....
****************************
E come fai a stabilirlo prima se non conosci il prodotto? Ti e mai capitato di comprare un prodotto e commentare tra te e te "ma sta roba l'ho gia vista! scritta in un modo diverso ma l'ho gia vista!"
Troppo tardi!....sei gia stato truffato.. [SM=g8161]

Sapevate che il diritto al recesso non vale per i prodotti editoriali acquistati a distanza? Perche mai?

*****************************
[...] Ormai si richiede da piu parti mooolto piu autorevoli di me.
[...]

*******************************
Scusami mi riferivo alla revisione della materia riguardante i diritti di autore

********************************
E allora ci si potrebbe chiedere perchè certe operazioni vengano ugualmente fatte......... Non è poi da scartare che spesso vengono commessi solenni errori, anche da grosse aziende che debbono poi rivedere le proprie scelte di marketing. Sovente le espansioni o le nuove revisioni non vengono più tradotte...
*******************************
Vero pero spesso (sempre) i costi di questi solenni errori ricadono sui consumatori. La non traduzione e la mancanza di revisione di un progetto equivale a una mancanza di rispetto di chi ti compra il prodotto. Qui l'avidita la fa da padrona!

Cosi non si va da nessuna parte e sinceramente non me la sento di fare troppo il moralista nei confronti di chi fotocopia (o traduce) un regolamento. Lo prendo come un dato di fatto frutto della logica e delle dinamiche di questo mercato.
Uno al dado
00martedì 11 gennaio 2011 18:24
Non ne ho la più pallida idea, ma il problema non sussiste. Si può acquistare in inglese e poi, se dovesse uscire la traduzione italiana, mandi una email all'autore che te la invia gratis.
rommel88., 11/01/2011 16.15:

Esco un attimo dal discorso traduzione e diritti d'autore per farvi una domanda. Sapete per caso se, a breve, è prevista la traduzione in italiano di fear and faith della ganesha games? Non vorrei comprarmi il regolamento in inglese per poi vedermelo tradotto pochi mesi dopo.. grazie!




LotB
00martedì 11 gennaio 2011 19:03
FUTURE WARRIORS: che regolamento è?
Non mi risulta che esista un regolamento con tale nome.
Chi è l'Editore?
Ne hai una copia o lo hai visto?
rommel88.
00martedì 11 gennaio 2011 19:16
Re:
Uno al dado, 11/01/2011 18.24:

Non ne ho la più pallida idea, ma il problema non sussiste. Si può acquistare in inglese e poi, se dovesse uscire la traduzione italiana, mandi una email all'autore che te la invia gratis.






Ottima notizia! Grazie mille!

dadiepiombo
00martedì 11 gennaio 2011 19:18
intendevo la versione fantascienza di fantasy warrior, evidentemente ho sbagliato nome


sinceramente non me la sento di fare troppo il moralista nei confronti di chi fotocopia (o traduce) un regolamento. Lo prendo come un dato di fatto frutto della logica e delle dinamiche di questo mercato.



Onestamente da editore io non me la prendo se uno fotocopia un mio regolamento. Il problema secondo me non è "l'uso personale" ma il fatto che ci sono molti giocatori che si divertono a scansionare e mettere in rete regolamenti. Creano danno senza neanche rendersene conto o peggio, se ne rendono conto, e se ne fregano.
Se manca il rispetto in un piccolo mondo come il nostro, beh, allora siamo alla frutta.

Circa poi le traduzioni ufficiali in italiano il problema non è tanto il costo della traduzione ma della pubblicazione.
Se in Italia fossimo in qualcuno di più, se la gente comprasse più regolamenti e ne fotocopiasse di meno, qualche editore potrebbe farci il pensiero.
Ad esempio di Lasalle in Spagna è stata recentemente fatta la versione spagnola a cura di Wolfe Miniaturas.

Però tenete conto che un editore deve pagare:
1) traduzione (mettiamo 500-600 euro)
2) diritti (mettiamo da 1000 a 3000 euro, qui è una cosa molto variabile)
3) stampa (almeno 5-6 mila euro, ma se stampi un Black Powder to va mooolto di più)

Di base un investimento che va attorno a 10.000 o anche 15.000.
Se lo vende al pubblico a 30 euro deve poterci rientrare vendendolo a 15 euro. Quindi se ne vende 1000 copie alla fine ci va in perdita visto che poi ha anche IVA e tasse da pagarci su.
Per cui dovrebbe poter vendere alemeno 1500 copie, non per diventare ricco, ma per dire va beh' ho messo sul mercato un buon regolamento e ci ho preso qualche euro.

1500 giocatori che in Italia comprano lo stesso regolamento, pagandolo 30 euro???? [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228]
S.Matteoni
00martedì 11 gennaio 2011 20:11
Esatto Lorenzo, è esattamente così. Ma il problema non è solo, o almeno non solo dei giocatori di wargame, il problema è di quanti sono gli italiani e delle dimensioni reali del nostro mercato editoriale. Se pubblico un libro in inglese mi rivolgo ad un bacino di potenziali lettori di un miliardo di persone, gli italiani sono 60 milioni.
Ormai anche un editore molto italiano come Giunti, se gli presento un progetto la prima cosa che mi chiede è: potremo farne una coedizione con un editore di lingua inglese?

Sandro
dadiepiombo
00mercoledì 12 gennaio 2011 09:49
beh il mercato estero è decisamente un'altra cosa, diciamo in generale tutto il mondo anglofono, per numeri e per tradizione. L' ci possiamo fare poco se non andare a pescare quel mercato (cosa che le Poste Italiane hanno reso molto difficile).

Però vedo quello che sta succedendo in Spagna, una paese che fino a qualche anno fa invidiava quello che succedeva in Italia...
marco 100
00mercoledì 12 gennaio 2011 12:03

Però tenete conto che un editore deve pagare:
1) traduzione (mettiamo 500-600 euro)
2) diritti (mettiamo da 1000 a 3000 euro, qui è una cosa molto variabile)
3) stampa (almeno 5-6 mila euro, ma se stampi un Black Powder to va mooolto di più)

Di base un investimento che va attorno a 10.000 o anche 15.000.
Se lo vende al pubblico a 30 euro deve poterci rientrare vendendolo a 15 euro. Quindi se ne vende 1000 copie alla fine ci va in perdita visto che poi ha anche IVA e tasse da pagarci su.
Per cui dovrebbe poter vendere alemeno 1500 copie, non per diventare ricco, ma per dire va beh' ho messo sul mercato un buon regolamento e ci ho preso qualche euro.

1500 giocatori che in Italia comprano lo stesso regolamento, pagandolo 30 euro????



Ecco perchè il futuro è il PDF. Cmq se i regolamenti più giocati, fossero tradotti in italiano (in maniera chiara) avrebbero mercato, così come dimostrato dagli Osprey tradotti dalla Del Prado.
Marco
dadiepiombo
00mercoledì 12 gennaio 2011 12:39
il pdf avrebbe più futuro proprio se non ci fosse il problema della pirateria.
LotB
00mercoledì 12 gennaio 2011 13:03
Re:
dadiepiombo, 11/01/2011 19.18:

intendevo la versione fantascienza di fantasy warrior, evidentemente ho sbagliato nome


La versione fantascientifica di Fantasy Warriors, o per meglio dire di Naran Fantasy Wars, l'abbiamo fatta noi (Naran Team) e si chiama "Naran Future Wars", ma non credo possa rientrare nell'elenco che hai fatto, non essendo pubblicata da alcun editore. Mirliton è a conoscenza della cosa.
Non è mai esistita un'altra versione fantascientifica/futuristica di Fantasy Warriors. Esisteva una serie di miniature della Grenadier che si chiamava "Future Warriors" (ora riproposta da Mirliton), ma non era stato fatto il gioco.
Nick Lund aveva realizzato un altro gioco, del tutto diverso, di tipo skirmish-futuristico, che si chiamava "KILL ZONE", che veniva pure venduto dalla Grenadier, ma di questo non venne fatta fare alcuna traduzione dalla Stratelibri, forse perché non ne aveva acquistati i diritti. Tale gioco, col nuovo nome "Combat Zone", viene attualmente venduto da Copplestone e da EM-4.
Non mi risulta ci sia una traduzione in italiano di KILL ZONE, se non - forse - amatoriale fatta da qualche appassionato.
Ciao,



juzay62
00mercoledì 12 gennaio 2011 14:14
Re:
dadiepiombo, 12/01/2011 12:39 p.m.:

il pdf avrebbe più futuro proprio se non ci fosse il problema della pirateria.



Purtroppo pero il cartaceo non si e dimostrato un'anti-pirateria [SM=g8185]

Oggi con uno scanner da poche decine di euro si fanno danni devastanti.

Il pdf consente oggi a TUTTI di essere editori di se stessi. A costo zero si possono fare delle cose veramente belle a volte anche superiori a certe edizioni cartacee.

Il problema della carta e che ha dei costi proibitivi e purtroppo saranno solo che in crescita (per tanti motivi non ultimo quello dell'avvento del digitale).

Secondo me il futuro e': carta per pochi (costi altissimi) in mano a pochi (grandi aziende che possono spalmare gli eventuali costi e fallimenti in altro modo) e PDF per tutti a costi bassissimi.

Tenete conto che con l'arrivo degli e-reader si puo tranquillamente arbitrare una partita di un qualsiasi regolamento in PDF direttamente con questo aggeggio.

E se il regolamento ti piace proprio, con il PDF, lo puoi far stampare come meglio credi.

Il problema della pirateria si risolve rivedendo le regole dei diritti di autore e, appunto, abbassando i prezzi (leggi PDF).
FABQ
00mercoledì 12 gennaio 2011 15:38
Re: Re:
LotB, 12/01/2011 13.03:


Non mi risulta ci sia una traduzione in italiano di KILL ZONE, se non - forse - amatoriale fatta da qualche appassionato.
Ciao,



La traduzione fu fatta e iserita in una pseudo confezione nera con tanto di counter (io ne ho una copia) e anche di future warrior venne fatto un regolamento in italiano(sullo stile di Starship trooper)
dadiepiombo
00mercoledì 12 gennaio 2011 18:49
purtroppo il problema della pirateria non si risolverà mai (spesso è chi meno spende che meno vuole spendere e questo hobby ne è un po' vittima) ma lo si può sicuramente contentere entro limiti accettabili solo con una maggiore sensibilità e onestà.
Piccoli editori del settore (sia italiani che stranieri, che vendono attraverso pdf) mi confermano che nei paesi anglossassoni la pirateria è molto più contenuta, mentre è troppo alta nei paesi latini.

Il mio è il punto di vista di un piccolo editore e certi prodotti "fuori mercato" o comunque di nicchia posso esistere solo grazie ai piccoli editori (e produttori o artigiani in altri campi).
Sta agli appassionati decidere se certe cose dovranno sopravvivere o no.

Io non sono contrario all'evoluzione in parte inevitabile che il mercato dell'editoria avrà. Però attenzione, se pensiamo che la carta sparirà perchè il video è più comodo, beh, prima della carta sparirà il nostro hobby perchè vuoi mettere la comodità di un videogioco che ha una grafica da film, non occupa spazio, non ti costringere a studiare le regole o a dipingere eserciti...
robpask
00mercoledì 12 gennaio 2011 19:20
Re:
dadiepiombo, 12/01/2011 18.49:

purtroppo il problema della pirateria non si risolverà mai (spesso è chi meno spende che meno vuole spendere e questo hobby ne è un po' vittima) ma lo si può sicuramente contentere entro limiti accettabili solo con una maggiore sensibilità e onestà.
Piccoli editori del settore (sia italiani che stranieri, che vendono attraverso pdf) mi confermano che nei paesi anglossassoni la pirateria è molto più contenuta, mentre è troppo alta nei paesi latini.

Il mio è il punto di vista di un piccolo editore e certi prodotti "fuori mercato" o comunque di nicchia posso esistere solo grazie ai piccoli editori (e produttori o artigiani in altri campi).
Sta agli appassionati decidere se certe cose dovranno sopravvivere o no.

Io non sono contrario all'evoluzione in parte inevitabile che il mercato dell'editoria avrà. Però attenzione, se pensiamo che la carta sparirà perchè il video è più comodo, beh, prima della carta sparirà il nostro hobby perchè vuoi mettere la comodità di un videogioco che ha una grafica da film, non occupa spazio, non ti costringere a studiare le regole o a dipingere eserciti...



Personalmente, se in Italia i regolamenti costassero di meno, ne comprerei molti di più.
A volte evito di togliermi lo sfizio di regalarmi un regolamento nuovo semplicemente perchè tra prezzo del libro e spedizione mi viene a costare quasi il doppio.
Trovo più conveniente comprare all'estero. Miniature comprese. [SM=g8131]

Roby

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:47.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com