Sir Kenelm Digby, meglio conosciuto come 'Le Chevalier Digby'
- Piccola Biografia -
Kenelm Digby nacque l'11 Luglio 1603 nel Buckinghamshire, figlio di uno dei cospiratori della '
Congiura delle Polveri'. Al padre viene ovviamente mozzata la testa!
Dopo una breve permanenza in Spagna, presso il cugino John, Ambasciatore alla Corte di Madrid, venne mandato a studiare a Oxford, dove il suo tutore
Thomas Allen, matematico ed occultista, lo introdusse allo studio - suo modo - della Filosofia Naturale: dell'eminente studioso la servitù mormorava in gran segreto che "
...di solito incontrava gli spiriti sulle scale come sciami di api" !!
Ma quelli erano anni in cui l'essere Cattolico o Protestante in terra d'Inghilterra poteva significare esilio o gloria: e Kenelm, per quanto fervente Cattolico, si diede da fare al meglio, in modo da navigare secondo la corrente del momento.
Come era d'uso all'epoca il giovane Kenelm venne mandato a compiere il famoso 'Grand Tour' in Europa: viaggia dunque a Parigi, dove addirittura la Regina Madre
Maria de' Medici perde la testa per il bel britannico; lui ovviamente (è già segretamente innamorato di una ragazza delle terre d'Albione) non ne vuol sapere, è costretto a fingersi morto e scappa a Firenze: e qui rende visita a
Galileo in procinto di scrivere i suoi 'Dialoghi' in quel di Bellosguardo...ed è proprio in Italia che pare che Digby incontrasse un misterioso
Padre Carmelitano di ritorno dal magico Oriente che gli confida il segreto della poi famosa '
Polvere di Simpatia'!
Da qui approda finalmente in Spagna, giusto in tempo per presentarsi al
Principe di Galles, accompagnato dal fidato Buckingham, in procinto di chiedere la mano dell'Infanta di Spagna! La missione, come è noto, fallisce, e Digby bellamente si guadagna i favori di
Re Charles I Stuart, consolando il giovane Prince rifiutato e prestando i suoi servigi alla Piccola Corte nel viaggio di ritorno verso casa. Ed ecco che Digby diventa un 'Sir', rischiando di restar cieco per sempre quando il giovane Principe, al momento dell'"accollata" di prammatica, per non guardare la lama sguainata (si dice fosse terrorizzato dalle armi d'acciaio) quasi gli cava un occhio!
Sir Digby, comunque, non ha proprio la stoffa del cortigiano da romanzo: frequenta certo la Corte di San Giacomo, ma i suoi interessi sono per gli studi sperimentali, per gli 'experimenta' in gran voga in quegli anni di indagine e curiosità per i fenomeni straordinari della Natura...tanto che incontrerà un altro 'Sir',
Ruggero Bacone, che rimase talmente impressionato dalla verve dello studente (ma sono le parole di Digby che ce lo raccontano) da voler includere nei suoi scritti la formula della ormai famosa Polvere di Simpatia!...
Dopo molte chiacchere sulle sue prodezze d'amore, e anche di quelle della sua bellissima amata, Sir Kenelm convola a giuste nozze con
Venetia Anastasia Stanley, ma senza gran clamore, forse per una storia di corna, in privato.
Segue qualche anno di amore familiare con un paio di figli e poi ....poteva Sir Digby sottrarsi al fato ed al dovere di un servitore di Sua Maestà Britannica?..No, naturalmente, ed eccolo inventarsi, complice un Re che lo ha in una certa simpatia a causa di una polvere troppo omonima, una missione nel Mar Mediterraneo, per disturbare i troppo ricchi commerci delle Serenissima.
Nominato - o forse nominatosi - comandante della "Eagle" e della "George and Elizabeth", il nostro fa vela per sei mesi verso il torrido Levante; dopo unaserie epica di piccole insignificanti schermaglie con vari nemici, nell'estate del 1628 arriva ad
Alessandretta e, visto che i Veneziani osano sparare qualche timido colpo di cannone contro 'la flotta del Re d'Inghilterra', lui decide di dar battaglia e, nel più puro stile degli eroi di britannica stirpe, cola a picco un paio di navi nemiche sotto gli occhi furibondi dell'Ambasciatore di Gran Bretagna, le cui arti 'diplomatiche' ed i suoi ovviamente lucrosi traffici con i mercanti di Venezia venivano ugualmente colati a picco in men che non si dica '
Per San Giorgio e l'Inghilterra' !
Ma Sir Kenelm Digby è un puro, vira di bordo e fa vela verso le bianche scogliere di Dover, dove, ne è certo, il Re lo riceverà con tutti gli onori. Trova anche il tempo per fermarsi qualche giorno a Delphos, per far caricare dai suoi uomini alcune tonellate di antichità in bella vista sulle colline. In realtà, a parte un paio di pacche sulle spalle, nulla otterrà dal Re il novello Pirata di Sua Maestà...
Poi il fato lo colpisce alle spalle: nel 1633, l'amatissima e bellissima Venetia muore improvvisamente (i maligni diranno che è a causa di uno dei suoi incredibili medicamenti a base di pezzetti di Vipere cotti e seccati, che - secondo lui - dovevano prolungarne per sempre la di lei beltà). In effetti il quadro di Van Dick che raffigura Venetia morente ce la restituisce come una bella donna sul serio!
Ma Sir Kenelm è affranto dal dolore e si rifugia a Gresham College, dove veste un povero saio, indossa un tetro cappello, si lascia crescere una barba incolta e si chiude in un gran laboratorio (di chimica?): il suo fedele assistente - sembra un film - si chiama Hans Hunneades, l'"Ungherese" !!
Sia come sia, il nostro torna con il tempo a corte, dove diviene il consigliere preferito della Regina
Henrietta Maria, guadagnandosene i favori proclamandosi fervente Cattolico e persecutore degli odiati Gesuiti!...
Poi arrivano gli anni del Parlamento, ed il Re viene costretto a ricusarlo, e Sir Kenelm finisce nelle tetre prigioni di Londra. Vi resta due anni, chiaccherando con i suoi carcerieri di mirabolanti cure che lui è in grado di procurare, e poi - si dice grazie ai buoni uffici della Regina di Francia, quella Maria de' Medici cui aveva fatto credere di esser morto; ma la storia ci dice che forse si trattò di
Anna d'Austria che mediò per lui - vien liberato: ma la libertà, in questo caso, significa solo esilio.
Digby trova rifugio a Parigi, dove la Regina Henrietta lo nomina
Cancelliere. Per lei compie alcune missioni diplomatiche a Roma, in cerca di quattrini per la causa Realista. Ma i suoi modi, il suo stile, il suo carattere deciso e determinato, misto ad un'ostinata fantasia che sconfina talvolta con le fanfaronate, lo rendono inviso in Vaticano: Papa
Innocenzo X dira che Digby '...è un matto!'. Ma in ogni la sua 'pazzia' gli varrà 10.000 Corone, e la sua fama di Cancelliere della Regina d'Inghilterra, Filosofo e Cavaliere farà il giro delle corti italiane, già da allora ben attente alle novità britanniche...
Ma anche questa causa è persa, ed arriverà il tempo di Cromwell, di cui - inopinatamente davvero - lo stesso Digby, fervente Realista e Papista, diventerà un fedele 'protetto'.
Nelle more, lo Chevalier avrà incontrato anche
Descartes a Egmont, dove si presenta come un reverente studente che parlava come un torrente in piena del miracolo di poter prolungare la vita fino a trecento anni; Descartes lo riconobbe a volo: "
...Voi non potete essere altri che Digby!".
Morto che fu il Re, Digby dunque si prestò a
Cromwell in ossequio al detto di un suo amico prete in odore di eresia conosciuto in occasione delle sue romane peregrinazioni, tale White: "
...universale passiva obbedienza a qualunque forma di governo che abbia guadagnato una solida posizione". Ma il suo animo restava pur sempre Cattolico e Realista.
E poi la malattia cominciò a manifestarsi: era afflitto da calcoli renali, un male tipico dell'epoca, e nel 1658 decise così di recarsi a Montpellier, per curarsi. E fu lì, davanti ad una platea di eminenti studiosi, che pronunciò quel "
Discorso sulla Polvere di Simpatia" che gli valse la notorietà nelle raccolte di testi alchemici...di fatto è un panegirico fantasioso e fantastico, ma con talune cose serie, sulle miracolose proprietà terapeutiche "a distanza" (...da qui la 'Simpatia') della
Polvere di Vetriolo, che poteva curare - a suo dire - praticamente ogni cosa!...fanno da corollario al celeberrimo "Discours", che varrebbe la pena leggere se non altro per il tono straordinario, non da imbonitore, ma quasi da scienziato, una serie altrettanto impareggiabile di ricette e ricettine di medicina ed estetica!
Sparito Cromwell, si arriva alla Restaurazione e Re
Charles II Stuart riprese il trono: ma gli incarichi di Sir Kenelm sotto Cromwell, gli valsero un progressivo allontanamento dalla vita di corte, fino a quando, nel 1664, gliene venne proibito addirittura l'accesso...
Ed il nostro povero Cavaliere-Filosofo si ritrova a doversi ritirare in una casa a Covent Garden, insignito però dell'ambito ruolo di Consigliere all'atto di Fondazione della
Royal Society, il che non è granchè, ma non è comunque cosa da poco...evidentemente non tutti pensavano fosse proprio un matto!
Fra le tante cose, scrisse pure al Signor
Fermat, matematico eccelso, proponendo una elegante soluzione al suo famoso Teorema !
Passarono gli anni, ed in quella casa, dotata ovviamente di laboratorio, si incontravano uomini in cerca di rimedi, pozioni, preparati, elisir, panacee et similia...e persino ricette gastronomiche.
Poi, nel 1655 la malattia si aggravò e, mentre veniva portato in lettiga per imbarcarsi di nuovo verso Montpellier, decise che era meglio lasciare questo mondo nel letto di casa e diede ordine di tornare a Covent Garden, dovè morì - l'11 Luglio 1655, lo stesso giorno della sua nascita, lo stesso giorno della sua epica battaglia di Alessandretta - lo
Chevalier Sir Kenelm Digby, Chancellor to the Queen, autore del celebre "Discorso sulla Polvere di Simpatia". Si fece seppellire accanto alla sua bella amata....
Ritratto di Sir Kenelm Digby - A. Van Dick - National Maritime Museum, Londra
Ed ecco la ricetta autentica della famosa "Polvere di Simpatia":
The true Preparation of the Powder of Sympathy, as it was prepared every year in Sir Kenelm Digby's Elaboratory, and as I prepare it now.
Take good English Vitriol, which you may buy for two pence a pound, dissolve it in warm water, using no more water than will dissolve it, leaving some of the Impurest part at the bottom undissolved; then powr it off and filtre it, which you may do by a Coffin of fine gray paper put into a Funnel, or by laying a Sheet of gray Paper in a Sieve, and powring your water or Dissolution of Vitriol into it by degrees, setting the Sieve upon a large Pan to receive the filtred Liquor; when all your Liquor is filtred, boil it in an earthen Vessel glazed, till you see a thin Scum upon it; then Set it in a Cellar to cool, covering it loosly, so that nothing may fall in; after two or three days standing, powr off the liquor, and you will find at the bottom and on the sides large and fair green Christals like Emerauds; drain off all the Water clean from them, and dry them; then spread them abroad, in a large flat earthen Dish, & expose them to the hot Sun in the Dog-days, taking them in at Night, and setting them out in the Morning, securing them from the Rain; and when the Sun hath calcin'd them to whiteness, beat them to Powder, & set this Powder again in the Sun, stirring it sometimes, and when you see it perfectly white, powder it, & sift it finely, and set it again in the Sun for a day, and you will have a pure white Powder, which is the Powder of Sympathy; which put up in a Glass, and stop it close. The next yeare when the Dog-days come, if you have any of this Powder left, you may expose it again in the Sun, spreading it abroad to renew its Vertue by the influence of the Sun-beams.
The way of Curing Wounds, with it, is, to take some of the Blood upon a Rag, and put some of the Powder upon the Blood, then keep only the Wound clean, with a clean Linnen about it, and in a moderate Temper betwixt hot and cold, and wrap up the Rag with the Blood, and keep it either in your Pocket, or in a Box, & the Wound will be healed without any Oyntment or Plaister, and without any pain. But if the wound be somewhat old, and hot, and inflamed, you must put some of this Powder into a Porringer or Bason full of cold Water, and then put any thing into it that hath been upon the wound, and hath some of the Blood or Matter upon it, and it will presently take away all Pain and Inflammation, as you see in Sir Kenelm's Relation of Mr. Howard [sic].
To staunch the Blood either of a Wound or Bleeding at the Nose, take only some of the Blood upon a Rag, & put some powder upon it, or take a Bason with fresh water, and put some of the Powder into it, and bath the Nostrils with it.
From:
Hartman, The Preserver of Health
Lascio a voi le prime conclusioni...
sempre di buon cuore
Captain NEMO
[Modificato da Captain NEMO 04/07/2006 3.54]