Pensiero di un volontario della RSI

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Lpoz
00mercoledì 23 agosto 2006 14:53

“Avevo vent’anni e pensavo che una guerra si può anche perderla, ma si deve perderla con onore; che non si passa da una trincea all’altra dall’oggi al domani; che non si tradiscono i morti per ingraziarsi i vivi che vincono; che non si tradisce la parola data; che non si può dire a chi ha creduto in una causa e per essa si è battuto “abbiamo scherzato, mettiamoci da quest’altra parte”.
Non era più questione di fascismo o di antifascismo, di Re o di Duce, ma solo questione d’Italia”


Marcello Zanfagna,
milite volontario della Rsi




[Modificato da Lpoz 23/08/2006 14.53]

Junio, il Principe Nero
00mercoledì 23 agosto 2006 15:33
Parole sante! [SM=x751640]

Tremar dovesse la terra, sotto
il tuo gagliardo passo d'ardito,
tu va sicuro, con il tuo motto:
NON HO TRADITO!

Se l'ira cieca, se l'odio tetro
al tuo passar ti segna a dito,
rispondi senza guardare indietro:
NON HO TRADITO!

Se nel tuo sangue tu giacerai,
spirito invitto, corpo ferito,
piu' fieramente risponderai:
NON HO TRADITO!

E se la morte che t'e' accanto,
ti vorra' in Cielo, dall' infinito
s'udrà piu' forte, s'udrà piu' santo:
NON HO TRADITO!


Il testo è di una poesia scritta dal Cap. Gino Bonola del Reggimento Paracadutisti Folgore della R.S.I nell'estate del 1945, durante la sua prigionia nel Campo di Concentramento di Coltano (PI).
Lpoz
00mercoledì 23 agosto 2006 15:40
Re:

Scritto da: Junio, il Principe Nero 23/08/2006 15.33
Parole sante! [SM=x751640]

Tremar dovesse la terra, sotto
il tuo gagliardo passo d'ardito,
tu va sicuro, con il tuo motto:
NON HO TRADITO!

Se l'ira cieca, se l'odio tetro
al tuo passar ti segna a dito,
rispondi senza guardare indietro:
NON HO TRADITO!

Se nel tuo sangue tu giacerai,
spirito invitto, corpo ferito,
piu' fieramente risponderai:
NON HO TRADITO!

E se la morte che t'e' accanto,
ti vorra' in Cielo, dall' infinito
s'udrà piu' forte, s'udrà piu' santo:
NON HO TRADITO!


Il testo è di una poesia scritta dal Cap. Gino Bonola del Reggimento Paracadutisti Folgore della R.S.I nell'estate del 1945, durante la sua prigionia nel Campo di Concentramento di Coltano (PI).



Testo usato anche dai Non Nobis Domine... [SM=x751585]
Lux-86
00mercoledì 23 agosto 2006 21:43
dopo l'8 settembre non c'era più nessuno da tradire. ognuno ha fatto ciò che riteneva più giusto.

[Modificato da Lux-86 24/08/2006 1.32]

Lpoz
00giovedì 24 agosto 2006 01:43
questo è quanto scriveva nel suo primo numero Corrispondenza Repubblicana...




da Corrispondenza Repubblicana
Numero I 28 settembre 1943


Che cosa dobbiamo fare? Inutile recriminare, dobbiamo uscire da questo abisso, bisogna uscire con le ossa rotta, magari, ma ancora vivi e capaci di vivere... le migliaia di morti sotto le bombe sono opera degli inglesi, non dei germanici.
Volere o no centomila soldati, marinaia, aviatori li hanno uccisi gli inglesi e non i tedeschi; volere o no gli anglosassoni sono stati per tre anni i nemici degli italiani.
Il re doveva combattere fino alla fine contro il nemico per la vita e per la morte, per la vittoria e per l’onore.
Se si fosse combattuto almeno l’onore sarebbe stato salvo.

Lux-86
00giovedì 24 agosto 2006 16:57
il problema era estremamente complicato: l'Italia non poteva continuare la guerra, questo è evidente, il problema era che la Germania non l'avrebbe mai accettato. Dunque che fare? Non potevamo certo continuare a farci sparare dagli anglo-americani come disse qualcuno non c'è nulal di disonorevole nel perdere una guerra. Il problema è che la Germania aveva bisogno del Nord Italia (la loro dispensa) e così ci invase. dal momento dello sbarco in Sicilia la storia è andata avanti per conto suo tralasciando gli italiani.
Junio, il Principe Nero
00giovedì 24 agosto 2006 20:22
Dimentichi il nodo della questione: Badoglio ha dato alla Germania un valido pretesto per invaderci dichiarandole guerra. Se non potevamo continuare la guerra, allora non dovevamo allearci con nessuno, non continuare sul carro dei vincitori.
C'era comunque un altro problemino: non si poteva continuare la guerra da vincitori, ma dal momento che gli americani ce li avevamo in casa, forse sarebbe stato opportuno combatterli, invece di aspettarli sotto le loro stesse bombe, a costo di uscirne con le ossa rotte. [SM=x751563]
Lux-86
00giovedì 24 agosto 2006 21:22
non avevamo nulla per difenderci in casa: le nostre poche e malearmate divisioni erano in africa o in ritorno dalla russia o nei balcani insieme ai tedeschi. Gli alleati sarebbero comunque avanzati e a quel punto la Germania armistizio o no prima o poi avrebbe passato le Alpi per "aiutarci nella difesa". Badoglio dichiarò guerra alla Germania dopo che la wehrmacht entrò in l'Italia, e comunque il trattato con la germania non ci permetteva di dichiararle guerra (infatti non è stato fatto nessun trattato di pace con la Germania)
nessuno è saltato sul carro del vincitore: il re è stato sbattuto fuori dall'Italia e i trattati di pace li abbiamo fatti dalla parte dello sconfitto. Quando de gasperi partecipò alla conferenza di pace disse: "so che tutto mi è contro, tranne la vostra personale cortesia" mica si mise a dire "noi abbiamo vinto qua, fatto questo e quest'altro"

poi i tedeschi erano estremamente odiati e secondo me alleanza o no hitler voleva invadere l'Italia già dagli anni '30 [SM=x751545]
Lpoz
00giovedì 24 agosto 2006 21:35
Re:

Scritto da: Lux-86 24/08/2006 21.22
non avevamo nulla per difenderci in casa: le nostre poche e malearmate divisioni erano in africa o in ritorno dalla russia o nei balcani insieme ai tedeschi. Gli alleati sarebbero comunque avanzati e a quel punto la Germania armistizio o no prima o poi avrebbe passato le Alpi per "aiutarci nella difesa". Badoglio dichiarò guerra alla Germania dopo che la wehrmacht entrò in l'Italia, e comunque il trattato con la germania non ci permetteva di dichiararle guerra (infatti non è stato fatto nessun trattato di pace con la Germania)
nessuno è saltato sul carro del vincitore: il re è stato sbattuto fuori dall'Italia e i trattati di pace li abbiamo fatti dalla parte dello sconfitto. Quando de gasperi partecipò alla conferenza di pace disse: "so che tutto mi è contro, tranne la vostra personale cortesia" mica si mise a dire "noi abbiamo vinto qua, fatto questo e quest'altro"

poi i tedeschi erano estremamente odiati e secondo me alleanza o no hitler voleva invadere l'Italia già dagli anni '30 [SM=x751545]



errore...
i tedeschi iniziarono ad entrare in italia dal 25 luglio, subito dopo l'arresto del Duce.

sul carro dei vincitori ci sono saliti gli italiani. che ancora oggi, il 25 aprile festeggiano una sconfitta, militare politica e sociale...
festeggiamo la fine di una guerra civile, che ha toccato direttamente o indirettamente(combattenti, e amici-parenti-conoscenti degli stessi) 3-4 milioni di persone su 46 milioni che era all'epoca la popolazione.
contando poi, che una parte d'italia era già "libera", si potrebbe arrivare ad una popolazione di 30-35milioni...
cmq, una cifra esorbitante rispetto ai combattenti reali...poco più di un milione tra repubblichini e partigiani...
Lux-86
00giovedì 24 agosto 2006 21:39
il 25 aprile si festeggia la fine della guerra, in italia è diventata genericamente la festa della liberazione dal nazifascismo o dai tedeschi, e visto come si comportavano i tedeschi di motivi per festeggiare ce n'erano. Comunque tutti festeggiano gli americani, i partigiani non li caga nessuno a parte la sinistra: basta vedere le nuove leve di FI che portano fiori sulle tombe dei soldati americani e fanno finta di non conoscere l'esistenza dei partigiani.
Se non il 25 Aprile sarebbe la festa della Vittoria.
Anche in germania festeggiano il giorno del loro stesos armistizio, ma non è che i tedeschi sono saltati sul carro del vincitore [SM=x751545]
Lpoz
00giovedì 24 agosto 2006 21:43
Re:

Scritto da: Lux-86 24/08/2006 21.39
il 25 aprile si festeggia la fine della guerra, in italia è diventata genericamente la festa della liberazione dal nazifascismo o dai tedeschi, e visto come si comportavano i tedeschi di motivi per festeggiare ce n'erano. Comunque tutti festeggiano gli americani, i partigiani non li caga nessuno a parte la sinistra: basta vedere le nuove leve di FI che portano fiori sulle tombe dei soldati americani e fanno finta di non conoscere l'esistenza dei partigiani.
Se non il 25 Aprile sarebbe la festa della Vittoria.
Anche in germania festeggiano il giorno del loro stesos armistizio, ma non è che i tedeschi sono saltati sul carro del vincitore [SM=x751545]




rispondi a cosa ho detto prima...
non parlare di cose che so già per sviare il discorso..
io ho parlato di una zona grigia nell'italia...


cmq, il 25 aprile non dovrebbe essere festeggiato, in quanto rappresenta una sconfitta, così come non dovrebbe essere festeggiato l'8 settembre, la data più vergognosa per la storia italiana...

piutosto dovremmo festeggiare il 4 novembre, ricordare i caduti di una guerra che abbiamo vinto..
ma invece sembra che sia più gagliardo ricordare una guerra persa...
Lux-86
00giovedì 24 agosto 2006 21:50
non capisco cosa intendi per zona grigia, cioè mi sembra che sia il termine che usa oliva per indicare i "neutralisti" durante la guerra civile, ma non ho capito cosa centra [SM=x751594]

l'8 settembre non viene festeggiato, ci mancherebbe altro. spesso anzi l'8 settembre è il primo giorno di scuola (non so se per caso o per scelta) mentre il 25 aprile si festeggia semplicemente la fine del più immane massacro nella storia del genere umano.
Lpoz
00giovedì 24 agosto 2006 21:57
Re:

Scritto da: Lux-86 24/08/2006 21.50
non capisco cosa intendi per zona grigia, cioè mi sembra che sia il termine che usa oliva per indicare i "neutralisti" durante la guerra civile, ma non ho capito cosa centra [SM=x751594]

l'8 settembre non viene festeggiato, ci mancherebbe altro. spesso anzi l'8 settembre è il primo giorno di scuola (non so se per caso o per scelta) mentre il 25 aprile si festeggia semplicemente la fine del più immane massacro nella storia del genere umano.



si esatto, è proprio il termine usato da oliva...

c'entra perchè, bisogna analizzare il fatto, che tra pochi combattenti ci furono quelli, milioni di persone, che stettero inermi ad attendere la fine della guerra, per salire sul carro dei vincitori...
gente senza idee...
Lux-86
00giovedì 24 agosto 2006 22:13
sulla zona grigia non mi son mai fattop una vera idea. da una parte penso che fosse gente che cercasse di sopravvivere mentre gli altri si ammazzavano in nome di ideali che magari non condividevano; però d'altra parte è impossibile che detro di sè non dessero ragione a qualcuno... tuttavia non hanno fatto nulla.
Lpoz
00giovedì 24 agosto 2006 22:25
credo che questa frase do oliva riassuma bene...



L'Italia che non si domandava da quale parte stare era la stessa Italia che aveva festeggiato l'Impero senza chiedersene il perchè; ma, ancor di più, era la stessa Italia che sarebbe uscita dal Fascismo senza interrogarsi di come vi era entrata, come vi era vissuta, come vi aveva partecipato. Finita la guerra dalla parte dei vincitori, la memoria collettiva avrebbe costituito un'autorappresentazione assolutoria che, dietro l'alibi della resistenza, esonerava tutti dal fare i conti con il regime: di questa memoria avrebbe fruito l'italia che nel 1943-45 (e prima ancora nel 1922-43) non aveva fatto i conti col proprio presente e che, a maggior ragione, non voleva farli con il proprio passato.
In questa chiave di lettira, l'italia della zona grigia "pesava" sulla costruzione della nuova Italia quanto o forse più delle italie che si erano schierate: i troppi trasformismi politici e ideologici, il senso fragile delle istituzini, la debolezza del sentire nazionale, insomma i vizi della repubblica democratica, trovano la loro prima ragion d'essere nell'area vasta di ambiguità, di astenzioni, di compromissioni, e di deleghe che proprio nel biennio fondante 1943-45 emergono più evidenti.




edit:
corretto gli errori... [SM=x751576]

[Modificato da Lpoz 24/08/2006 22.28]

Junio, il Principe Nero
00venerdì 25 agosto 2006 00:23
Lux, tu continui a dire che c'è motivo di festeggiare il 25 Aprile perchè fu la fine di un massacro (quello delle rappresaglie naziste e talvolta anche dei fascisti più "esigenti") e di una guerra.

Intanto noi la guerra l'abbiamo PERSA. Non so tu, ma a me non viene molto da rdere e da brindare.

Per quanto riguarda il "massacro", bhè, direi che è molto più vergognoso quello fatto dai partigiani DOPO il 25 Aprile, fino al 1950. In cinque anni furono rapiti, torturati e ammazzati 20000 italiani, perchè fascisti, presunti tali, amici di, figli di, parenti di, ecc...questo di certo non te lo insegnano a scuola. E' più vergognoso perchè non usavano l'omicidio come rappresaglia in tempo di guerra, ma come vendetta personale in tempo di pace. E noi cosa festeggiamo? La loro vittoria? Wow, davvero memorabile!

E comunque i tedeschi ci hanno invasi DOPO il sequestro di Mussolini, prima c'eravamo noi a difendere il patrio suolo, e avremmo dovuto restarci fino alla fine, per salvare almeno l'onore.
Se tu citi De Gasperi, io cito Roosvelt:"L'Italia fu l'unico paese ad uscire dal conflitto senza onore".
Le divisioni che erano in Africa erano già tutte prigioniere degli alleati, ma quelle che stavano nei balcani e sul fronte russo furono prese, messe in campi di prigionia e riaddestrate, in buona parte, per andare a combattere nella repubblica sociale. L'esercito c'era eccome!ed era composto da 800000 elementi.
La verità è che gli italiani di Badoglio, così come la Chiesa, salirono sul carro dei vincitori. Eravamo in guerra con gli americani, e avremmo dovuto combatterli fino alla morte, non accoglierli con fiori e baci.
Lpoz
00venerdì 25 agosto 2006 00:27
Re:

Scritto da: Junio, il Principe Nero 25/08/2006 0.23
Eravamo in guerra con gli americani, e avremmo dovuto combatterli fino alla morte, non accoglierli con fiori e baci.



[SM=x751611] [SM=x751611] [SM=x751611] [SM=x751611] [SM=x751611] [SM=x751611]
Lux-86
00venerdì 25 agosto 2006 02:07
allora premetto che io non condivido per nulla la vostra coltura della morte e che quando una guerra è finita è finita punto, senza arrivare agli estremi di quei pazzi delle SS che si suicidavano (e che uccidevano anche) per non cadere in mano al nemico. Detto questo io capisco anche i vostri ragionamenti quello che non volete capire voi sono le cause-storico sociali: sappiamo tutti benissimo che di entrare in guerra con la Germania non aveva tanta voglia nemmeno Mussolini e TUTTI sapevano le condizioni militari in cui vessava il nostro esercito. Nella IGM combattemmo per tre anni subendo rovesci gravissimi come Caporetto e trovando la forza di riprenderci mentre nella II i greci riuscirono a farci arretrare sin verso l'Albania (ed immagino che anche questo sia importante per vedere come si è usciti dalla guerra) e questo perchè nella prima guerra si combatteva per motivi veri, Hitler diceva della Russia che l'intera struttura era marcia e che sarebbe crollata con un colpo, si sbagliava ma se l'avesse detto dell'Italia avrebbe colto in pieno. Mussolini ha voluto entrare in guerra, ne ha pagato le conseguenze con la perdita del consenso, con la devastazione dell'Italia e con la nostra umiliazione totale ma non facciamo finta che l'8 settembre sia nato così per caso perchè di mezzo c'è il 10 giugno. Certo lui pensava che la guerra sarebbe finita subito, ma si sbagliava come si sbagliava Badoglio (ma Badoglio ha mai fatto qualcosa coscientemente?) Ora è facile parlare di tradimento ma piuttosto chiediamoci se era proprio il caso di entrare in guerra in quelle condizioni militari-economiche. e con quelle alleanze Secondo me l'8 settembre è stata la degna conclusione per quel 10 giugno.

Io fetseggio il 25 aprile come fine simbolica delle stragi ed anche perchè, visto che abito in provincia di como, avevo i nazisti in casa e, magari vi sembrerà strano, mi va piuttosto bene che se ne siano andati. gli americani vennero accolti bene proprio per questo motivo: i tedeschi venivano qua e prendevano da mangiare ai contadini e volevano addirttura smantellare le nostre fabbriche per portarle in Germania.
Ai lombardi puoi fare di tutto ma se inizi a fare gabole del genere con i loro lavoro (sia esso di fabbrica o di coltivazione) se la legano al dito e diventano estremamente cattivi [SM=x751545]

EDIT

davvero non riesco a capire come possiate pensare che potesse uscire qualcosa di buono da quell'entrata in guerra, capisco l'onore, la parola data etc, ma c'è un limite a tutto è come se trotsky avesse fatto la rivoluzione mondiale e si fosse lamentato per il suo fallimento.

[Modificato da Lux-86 25/08/2006 2.17]

Junio, il Principe Nero
00venerdì 25 agosto 2006 11:42
Re:

Scritto da: Lux-86 25/08/2006 2.07
allora premetto che io non condivido per nulla la vostra coltura della morte e che quando una guerra è finita è finita punto, senza arrivare agli estremi di quei pazzi delle SS che si suicidavano (e che uccidevano anche) per non cadere in mano al nemico. Detto questo io capisco anche i vostri ragionamenti quello che non volete capire voi sono le cause-storico sociali: sappiamo tutti benissimo che di entrare in guerra con la Germania non aveva tanta voglia nemmeno Mussolini e TUTTI sapevano le condizioni militari in cui vessava il nostro esercito. Nella IGM combattemmo per tre anni subendo rovesci gravissimi come Caporetto e trovando la forza di riprenderci mentre nella II i greci riuscirono a farci arretrare sin verso l'Albania (ed immagino che anche questo sia importante per vedere come si è usciti dalla guerra) e questo perchè nella prima guerra si combatteva per motivi veri, Hitler diceva della Russia che l'intera struttura era marcia e che sarebbe crollata con un colpo, si sbagliava ma se l'avesse detto dell'Italia avrebbe colto in pieno. Mussolini ha voluto entrare in guerra, ne ha pagato le conseguenze con la perdita del consenso, con la devastazione dell'Italia e con la nostra umiliazione totale ma non facciamo finta che l'8 settembre sia nato così per caso perchè di mezzo c'è il 10 giugno. Certo lui pensava che la guerra sarebbe finita subito, ma si sbagliava come si sbagliava Badoglio (ma Badoglio ha mai fatto qualcosa coscientemente?) Ora è facile parlare di tradimento ma piuttosto chiediamoci se era proprio il caso di entrare in guerra in quelle condizioni militari-economiche. e con quelle alleanze Secondo me l'8 settembre è stata la degna conclusione per quel 10 giugno.

Io fetseggio il 25 aprile come fine simbolica delle stragi ed anche perchè, visto che abito in provincia di como, avevo i nazisti in casa e, magari vi sembrerà strano, mi va piuttosto bene che se ne siano andati. gli americani vennero accolti bene proprio per questo motivo: i tedeschi venivano qua e prendevano da mangiare ai contadini e volevano addirttura smantellare le nostre fabbriche per portarle in Germania.
Ai lombardi puoi fare di tutto ma se inizi a fare gabole del genere con i loro lavoro (sia esso di fabbrica o di coltivazione) se la legano al dito e diventano estremamente cattivi [SM=x751545]

EDIT

davvero non riesco a capire come possiate pensare che potesse uscire qualcosa di buono da quell'entrata in guerra, capisco l'onore, la parola data etc, ma c'è un limite a tutto è come se trotsky avesse fatto la rivoluzione mondiale e si fosse lamentato per il suo fallimento.

[Modificato da Lux-86 25/08/2006 2.17]




Allora...varie cosette...
1)Che entrare in guerra sia stato un errore, è vero, ma che TUTTI sapessero che l'esercito era allo sfascio, NO. Dai, non lo sapeva nemmeno il Duce! I generali, traditori, gli dicevano che le divisioni erano pronte e in piena forma solo per ottenere onoreficenze e avanzamenti di grado. Il Duce non pensava che il nostro esercito fosse tanto ridicolo.

2)Hai detto che "quando una guerra è finita è finita punto". Ora leggi bene il mio ragionamento: 1-Entrata in guerra. 2-Arresto di Mussolini+8 Settembre 3-"La guerra è finita punto" ma, colpo di scena, Badoglio dice 4-"la guerra continua". Che la guerra non vada continuata se persa, ci può stare se il nemico non bombarda le nostre città del Nord mandando i "Pippo" dai NOSTRI aereoporti del Sud, no? E poi fu Badoglio a dire che la guerra sarebbe continuata, non i fascisti che a tuo avviso "si suicidavano". Poi la guerra è continuata, e loro hanno semplicemente vinto in coerenza.

3)Tu festeggi il 25 Aprile come festa come simbolo della fine delle stragi naziste? Siamo da capo, poichè ti ho già detto e ti ripeto che la ferocia partigiana non avevanulla da invidiare a quella nazista.
Lpoz
00venerdì 25 agosto 2006 11:51
tutte le stragi naziste, sono quantificae in 9100 e poco più di morti...

questi sono i morti sotto le bombe dei liberatori? [SM=x751571]

EDIT..
preciso riportando da un libro:

secondo lo storicoo Gerhard Schreiber, il numero complessivo di civili assassinati dai tedeschi appertenuti alla wehrmarcht e alle SS tra il settembre del 43 e il 45 è di 9180, in buona parte donne, anziani e bambini!

[Modificato da Lpoz 25/08/2006 11.53]

P.Scipion
00venerdì 25 agosto 2006 11:58
Re:

Scritto da: Lux-86 25/08/2006 2.07
allora premetto che io non condivido per nulla la vostra coltura della morte e che quando una guerra è finita è finita punto, senza arrivare agli estremi di quei pazzi delle SS che si suicidavano (e che uccidevano anche) per non cadere in mano al nemico. Detto questo io capisco anche i vostri ragionamenti quello che non volete capire voi sono le cause-storico sociali: sappiamo tutti benissimo che di entrare in guerra con la Germania non aveva tanta voglia nemmeno Mussolini e TUTTI sapevano le condizioni militari in cui vessava il nostro esercito. Nella IGM combattemmo per tre anni subendo rovesci gravissimi come Caporetto e trovando la forza di riprenderci mentre nella II i greci riuscirono a farci arretrare sin verso l'Albania (ed immagino che anche questo sia importante per vedere come si è usciti dalla guerra) e questo perchè nella prima guerra si combatteva per motivi veri, Hitler diceva della Russia che l'intera struttura era marcia e che sarebbe crollata con un colpo, si sbagliava ma se l'avesse detto dell'Italia avrebbe colto in pieno. Mussolini ha voluto entrare in guerra, ne ha pagato le conseguenze con la perdita del consenso, con la devastazione dell'Italia e con la nostra umiliazione totale ma non facciamo finta che l'8 settembre sia nato così per caso perchè di mezzo c'è il 10 giugno. Certo lui pensava che la guerra sarebbe finita subito, ma si sbagliava come si sbagliava Badoglio (ma Badoglio ha mai fatto qualcosa coscientemente?) Ora è facile parlare di tradimento ma piuttosto chiediamoci se era proprio il caso di entrare in guerra in quelle condizioni militari-economiche. e con quelle alleanze Secondo me l'8 settembre è stata la degna conclusione per quel 10 giugno.

Io fetseggio il 25 aprile come fine simbolica delle stragi ed anche perchè, visto che abito in provincia di como, avevo i nazisti in casa e, magari vi sembrerà strano, mi va piuttosto bene che se ne siano andati. gli americani vennero accolti bene proprio per questo motivo: i tedeschi venivano qua e prendevano da mangiare ai contadini e volevano addirttura smantellare le nostre fabbriche per portarle in Germania.
Ai lombardi puoi fare di tutto ma se inizi a fare gabole del genere con i loro lavoro (sia esso di fabbrica o di coltivazione) se la legano al dito e diventano estremamente cattivi [SM=x751545]

EDIT

davvero non riesco a capire come possiate pensare che potesse uscire qualcosa di buono da quell'entrata in guerra, capisco l'onore, la parola data etc, ma c'è un limite a tutto è come se trotsky avesse fatto la rivoluzione mondiale e si fosse lamentato per il suo fallimento.

[Modificato da Lux-86 25/08/2006 2.17]




io credo che l'entrata in guerra dell'italia non sia stata affato sbagliata...
dipende da che punto di vista si vede.Se la guardiamo da oggi,allora sono daccordo con voi..ma se andiamo a incunearci nel
periodo di allora,allora si che capiamo le ragioni di quel 10 giugno del 40.
Pensate che Mussolini prima di entrare in guerra(cosa che doveva fare assolutamente per non andare contro il patto d'acciaio firmato da ciano con von ribbentrop)chiese ai suoi generali le materie,mezzi,e altro materiale che serviva all'esercito italiano per diventare competitivo.
I generali fecero una lista di questi materiali impressionante...mi ricordo di ave rletto che per il trasporto di tuto il materiale ci avrebbe voluto almeno un anno con i treni che viaggivano ogni ora del giorno...
Hitler quindi fece dietro front e continuò la guerra da solo.
Dopo i grandissimi successi dei generali di Hitler in francia,cecoslovacchia,polonia,belgio e svariati altri paesi,spinsero il signor Mussolini ad entrare in guerra anch'egli
per tagliarsi un pezzo della torta...e io non gli do torto...l'esercito tedesco al tempo era una macchina da guerra impresisonante,niente lo poteva fermare...
Io personalmente avrei fatto lo stesso.
Poi non dimentichiamoci che l'esercito italiano(che di esercito aveva solo il nome)vinse numerevoli battaglie...conquistò la linea sud della francia(la cosiddetta linea maginot alpina),successi iniziali in africa,balcani,e altri svariati posti dove il soldato italiano si distinse non tanto per il suo equipaggiamento ma per il suo coraggio.
Per questo io appoggio totalmente la decisione di Mussolini,schierarsi con la nazione più potente del mondo senza però fargli da schiavo...come infatti fece mussolini..che mai si piegò a hitler e anzi aveva il coraggio di contradirlo in publico..almeno fino a quel maledetto 8 settembre...dopo di quel giorno il vecchio mussolini non esisteva più...
Lux-86
00venerdì 25 agosto 2006 12:00

1)Che entrare in guerra sia stato un errore, è vero, ma che TUTTI sapessero che l'esercito era allo sfascio, NO. Dai, non lo sapeva nemmeno il Duce! I generali, traditori, gli dicevano che le divisioni erano pronte e in piena forma solo per ottenere onoreficenze e avanzamenti di grado. Il Duce non pensava che il nostro esercito fosse tanto ridicolo.



su questo non saprei, per un periodo era anche stato ministro di tutti i ministeri riguardanti l'esercito ma certamente non controllava tutto lui. Tuttavia le campagne di Libia, Etiopia e Spagna avrebbero dovuto dirgli qualcosa. Poi comunque Badoglio cercava di convincerlo che la guerra d'Etiopia fosse stata un grande successo mentre gli osservatori militari stranieri dicevano il contrario



2)Hai detto che "quando una guerra è finita è finita punto". Ora leggi bene il mio ragionamento: 1-Entrata in guerra. 2-Arresto di Mussolini+8 Settembre 3-"La guerra è finita punto" ma, colpo di scena, Badoglio dice 4-"la guerra continua". Che la guerra non vada continuata se persa, ci può stare se il nemico non bombarda le nostre città del Nord mandando i "Pippo" dai NOSTRI aereoporti del Sud, no? E poi fu Badoglio a dire che la guerra sarebbe continuata, non i fascisti che a tuo avviso "si suicidavano". Poi la guerra è continuata, e loro hanno semplicemente vinto in coerenza.



ma infatti secondo me badolgio ha sbagliato tutto. Non sono certo un suo ammiratore. Avrebbe dovuto dire subito chiaramente che la guerra era finita, il problema è che non era possibile un'Italia sotto armistizio e magari anche neutrale, quindi sarebbe finita pressocchè nello stesso modo, a meno di non fare un tradimento serio: ovvero far sbarcare subito le truppe alleate nei porti del Nord e affrontare i tedeschi nella pianura padana ma non so quanto fosse realizzabile.
Era una situazione davvero complicata e si è risolta, credo fosse inevitabile, con la divisione in due parti dell'Italia, occupate da due potenze straniere e con due governi collaborazzionisti.



3)Tu festeggi il 25 Aprile come festa come simbolo della fine delle stragi naziste? Siamo da capo, poichè ti ho già detto e ti ripeto che la ferocia partigiana non avevanulla da invidiare a quella nazista.



be' ma i partigiani, a parte Porzus e Schio, non fecero mai stragi paragonabili a marzabotto o sant'anna di stazzema. E comunque i responsabili, quelli che non erano scappati in jugoslavia, dopo la guerra vennero ricercati e puniti. Per me il 25 Aprile rappresenta la fine dell'occupazione tedesca e la fine simbolica delle stragi.
Lpoz
00venerdì 25 agosto 2006 12:06
Re:

Scritto da: Lux-86 25/08/2006 12.00

be' ma i partigiani, a parte Porzus e Schio, non fecero mai stragi paragonabili a marzabotto o sant'anna di stazzema. E comunque i responsabili, quelli che non erano scappati in jugoslavia, dopo la guerra vennero ricercati e puniti. Per me il 25 Aprile rappresenta la fine dell'occupazione tedesca e la fine simbolica delle stragi.




solo in torino:


Uccisoni partigiane nella sola torino dopo il 25 aprile data che segnava la fine della guerra e quindi di tutte le ostilità, o almeno avrebbe dovuto essere così!
Dal 30/4 al 8/5 , il tribunale isituito alle NUOVE (carceri di torino), devise 35 condanne a morte.

I condannati, con le mani legate dietro la schiena, venivano fatti sedere sui parapetti dei ponti. Quindi le raffiche di mitra e la caduta dei corpi nel fiume. Il Po, che in quei giorni era in magra, faceva riaffiorare i corpi pochi metri dal luogo della caduta.

Ci fu uno scontro, tre militi rimasero uccisi, gli altri furono catturati e condotti in un rifugio antiaereo. Erano in 18, la sera stessa, parte dei militi venne uccisa, subito gli altri successivamente.
I corpi furono gettati nel Po

A bariera di Milano (quartiere di torino) non c’era strada senza cadaveri e corpi che pendevano dagli alberi e dai lampioni.

Racconta una testimone: a fine aprile 45, in un angolo del cimitero, vi erano ammucchiati un centinaio di corpi, tutti nudi, accecati, mutilati e coperti di calce.

Famiglia di padre 41enne, madre 35enne e figlia dolescente di 17 anni. Furono condotti per la strada, li rasarono, gli fecere un croce nera in testa, e li fecero camminare in mezo alla fola che li insultava, furono poi uccisi.

Ragazza 23enne, fidanzata di un agentre dell’uffico politioco di Asti, fu catturata, condotta in un hotel, dove venne rasata, spogliata, e poi condotta in per la strada, con un cartello al collo “i partigiani da te fatti catturare saranno vendicati”, fu giustiziata in piazza Castello.

Il 1maggio, una donn a venne uccisa perché suo figlio 17enne era nella brigata nera di Alessandria.

7 giovani fucilati davanti al cinema Adua.

Questi sono solo alcuni dei numeri…

I dati del ministero dell’interno diffusi nel novembre 1947 ricordano che:
a torino, ci furono circa 1138 uccisioni . i dati sono incerti, cè chi parla anche di 3000 morti.
Cifra comunque più probabile è quella di 1322 morti, conteggio fatto dal gruppo TOSCA; la lista dei 1322 si divide così:
343 civili
195 militi della GNR
156 Brigata nera
67 monterosa
53 avieri e parà
47 littorio
47 decima mas
35 polizia
26 dei reparti antipartigiani
18 ausiliarie
89 militari di cui non si conosce il reparto.
246 di stato non identificato

Dati tratti dal libro di Giampaolo Pansa “il sangue dei vinti”;: si riferiscono alla solo città di Torino.

Lux-86
00venerdì 25 agosto 2006 12:13
Re: Re:

Scritto da: P.Scipion 25/08/2006 11.58


io credo che l'entrata in guerra dell'italia non sia stata affato sbagliata...
dipende da che punto di vista si vede.Se la guardiamo da oggi,allora sono daccordo con voi..ma se andiamo a incunearci nel
periodo di allora,allora si che capiamo le ragioni di quel 10 giugno del 40.
Pensate che Mussolini prima di entrare in guerra(cosa che doveva fare assolutamente per non andare contro il patto d'acciaio firmato da ciano con von ribbentrop)chiese ai suoi generali le materie,mezzi,e altro materiale che serviva all'esercito italiano per diventare competitivo.
I generali fecero una lista di questi materiali impressionante...mi ricordo di ave rletto che per il trasporto di tuto il materiale ci avrebbe voluto almeno un anno con i treni che viaggivano ogni ora del giorno...
Hitler quindi fece dietro front e continuò la guerra da solo.
Dopo i grandissimi successi dei generali di Hitler in francia,cecoslovacchia,polonia,belgio e svariati altri paesi,spinsero il signor Mussolini ad entrare in guerra anch'egli
per tagliarsi un pezzo della torta...e io non gli do torto...l'esercito tedesco al tempo era una macchina da guerra impresisonante,niente lo poteva fermare...
Io personalmente avrei fatto lo stesso.
Poi non dimentichiamoci che l'esercito italiano(che di esercito aveva solo il nome)vinse numerevoli battaglie...conquistò la linea sud della francia(la cosiddetta linea maginot alpina),successi iniziali in africa,balcani,e altri svariati posti dove il soldato italiano si distinse non tanto per il suo equipaggiamento ma per il suo coraggio.
Per questo io appoggio totalmente la decisione di Mussolini,schierarsi con la nazione più potente del mondo senza però fargli da schiavo...come infatti fece mussolini..che mai si piegò a hitler e anzi aveva il coraggio di contradirlo in publico..almeno fino a quel maledetto 8 settembre...dopo di quel giorno il vecchio mussolini non esisteva più...



io invece non so, capisco il momento storico, ma conoscendo la nostra situazione militare e quelle tedesca non sarei entrato in guerra con loro perchè avrebbe significato a lungo andare una nostra subordinazione ai tedeschi. Però bisogna anche dire che la nostra situazione strategica era molto buona: controllavano (o avremmo dovuto) il canale di sicilia e quello di puglia, in più avevamo il corno d'safrica che ci permetteva di disturbare anche i traffici verso suez. Vuol dire che avevamo tre stretti del mediterraneo su cinque però non abbiamo saputo sfruttare questo vantaggio.
però la coltellata alla schiena alla francia non gliel'avrei data...
P.Scipion
00domenica 27 agosto 2006 09:41
Re: Re: Re:

Scritto da: Lux-86 25/08/2006 12.13


io invece non so, capisco il momento storico, ma conoscendo la nostra situazione militare e quelle tedesca non sarei entrato in guerra con loro perchè avrebbe significato a lungo andare una nostra subordinazione ai tedeschi. Però bisogna anche dire che la nostra situazione strategica era molto buona: controllavano (o avremmo dovuto) il canale di sicilia e quello di puglia, in più avevamo il corno d'safrica che ci permetteva di disturbare anche i traffici verso suez. Vuol dire che avevamo tre stretti del mediterraneo su cinque però non abbiamo saputo sfruttare questo vantaggio.
però la coltellata alla schiena alla francia non gliel'avrei data...



mettiti nei panni del duce...
francia e inghilterra che ti impongono l'embargo dopo il 36...
uscita dalla società delle nazioni,la germania per solidarietà esce anch'essa..
Hitler ti rompe i coglioni per avere un incontro ma tu glli rispondi sempre di no..alla fine cedi alle sue richieste e vi incontrate a roma...poi a monaco...
visiti la grande città tedesca e la macchina da guerra messa su dall'impro nazista...
ci rimani a bocca aperta...
torni in italia,dopo poco tempo hitler invade la regione dei sudeti...è guerra.
Il patto d'acciaio stabilisce che se una delle due nazioni netra in guerra l'altra dovrà seguirla in qualunque occasione...
hai un esercito numericamente superiore a tutti ma equipaggiato malissimo,chiedi a hitler i mezzi e la sussistenza necessaria per rndere l'esercito efficiente,te li nega e continua la guerra da solo...
dopo un anno l'esercito tedesco occupa tutta la francia,polonia,paesi bassi,cecoslovcchia,austria...
sembra ormai che la guerra volgerà al termine con l'invasione dell'inghilterra..

tu cosa avresti fatto?
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