Uhm! uhm! Quaglione, devo dissentire.
E' vero che raccogliere un bulbo o una piantina fa meno danno della cementificazione selvaggia...però se a raccogliere quel bulbo o quella piantina ci vanno un centinaio di persone...è molto facile estinguere una specie rara in pochissimo tempo!
E poi una pianta rara ha valore in rapporto alla stazione in cui si trova...non è che estirpandola e portandola altrove le cose non cambino!
Per fare un esempio, tutti piantiamo la Convallaria majalis (mughetto) nei nostri vasi e giardini, ma si tratta di piante coltivate. Se io trovassi una (rara) piantina di mughetto che cresce allo stato selvatico in un bosco, la prendessi e me la portassi a casa eliminando così quella stazione (scusate il linguaggio ferroviario, ma in botanica si chiamano così) farei un bel danno ecologico...
Non è solo l'ESISTENZA della singola piantina che conta, è anche il luogo in cui cresce, il rapporto con le altre specie vegetali e animali, etc.
Sempre meglio lasciare lì, se non si è sicuri che la pianta sia più che comune.
Come ha fatto giustamente mark, che poverino è stato sospettato ingiustamente...
(i soliti equivoci tipici del web!).
Mi ricordo una cosa che diceva (ahimè; dico ahimè perché non è che lo stimi partticolarmente) Fulco Pratesi: un singolo comportamento antiecologico, per quanto minimo, moltiplicato per cinquanta milioni di italiani diventa una catastrofe (ma bastano anche molti meno di cinquanta milioni).