Re:
bigmatcher, 23/12/2008 16.32:
Siamo in un'epoca di comicità ridotta al fenomeno "tormentone". Purtroppo in Italia non si riesce più a fare quella commedia che tanti film aveva prodotto negli anni d'oro dei Totò, dei De Sica e dei Sordi. Forse l'unico che cerca, e a volte trova, di far ridere (sorridere) attraverso le evoluzioni della trama rimane Leonardo Pieraccioni. Gli altri, mi spiace, sono solo alla ricerca della risata volgare, nel senso di sempliciotta, figlia appuno dei tormentoni "alla Zelig". Tale comicità, accettabile in uno sketch di pochi minuti diventa aberrante e idiota se proposta come colonna portante di un prodotto cinematografico.
Incredibile come ancora una volta la satira sia più reale della realtà:
Nando Martellone (Boris - serie tv) rappresenta lo stereotipo del comico privo di qualunque talento, che però diventa improvvisamente popolare per via di un tormentone e per la sua volgarità. Ottenuta fama nazionale grazie al suo tormentone "Bucio de culo", viene chiamato sul set di OCCHI DEL CUORE 2, nel ruolo del notaio: il suo compito è quello di condurre la cosiddetta "linea comica" della fiction, voluta da Lopez. Tuttavia Martellone non si dimostra in grado di realizzare momenti comici, se non ricorrendo a volgarità o espressioni buffe, in netto disaccordo con il clima serioso della fiction.
Commedie italiane carine ne escono, la questione è che bisogna andarsele a cercare. Per restare nel 2008 c'è stato "Non pensarci" di Gianni Zanasi, lo scorso anno è uscito "Notturno bus" di Davide Marengo. Quest'anno è uscito "Pranzo di ferragosto" di Gianni Di Gregorio, che purtroppo non ho ancora visto ma mi dicono essere divertente. Lo stesso Virzì (uscito quest'anno con "tutta la vita davanti") non è assolutamente tra i miei registi preferiti ma i suoi film almeno per una mezzoretta risultano piacevoli, a dispetto dei vari papponi di Vanzina e dei suoi discepoli (Oldoini, Parenti) che da sempre basano la loro "comicità" sui vari tormentoni della stagione televisiva, o di Pieraccioni (uno che di film decente ne ha fatto uno e lo ripete ogni anno cambiando la protagonista femminile e un paio di battute) e compagnia cantante.
Non si può giudicare il cinema italiano esclusivamente in base ai pochi film di cassetta che nascono a natale per morire il 6 gennaio.
I cinema sono aperti anche negli altri 11 mesi dell'anno, e nascosti dietro ai vari "Natale a Rio", "La fidanzata di papà", o anche "Max Payne" "Ultimatum alla terra" o "Nessuna verità" ci sono una miriade di film poco pubblicizzati, costati 100 volte meno, che meritano, quelli sì, di essere visti e di restare.
Ma la maggioranza della gente purtroppo cerca le cose facili, e tutti i film di cui avete parlato in questo topic rispondono a questa domanda. Quindi piuttosto che chiedervi perché escono film così brutti dovreste chiedervi (e mi ripeto) perché vi ostinate ad andarli a vedere pur sapendo con quasi matematica certezza che si tratterà dell'ennesima cazzata...