Misteriosa Dicotomia Misterica

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Captain NEMO
00lunedì 14 febbraio 2005 19:02
Leggendo vari Post anche di qualche anno addietro, mi pare di aver colto - ancora una volta - un aspetto peculiare che è caratteristico dell'Alchimia e dei suoi appassionati. Mi riferisco alla netta dicotomia che esiste tra gli studiosi nell'interpretazione del significato 'veritiero' dell'Arte.

C'è chi pensa che quando si parla di Alchimia ci si riferisca ad una 'pratica interna', spesso etichettata come Alchimia Spirituale, c'è chi pensa che ci si debba riferire ad una 'pratica pratica', di laboratorio, dove l'artista opera su materie tangibili.

Dal numero di visite attribuite a questa Discussione su questo Forum della Loggia Monte Sion, mi pare di poter dire che è la Discussione più 'letta', eppure i partecipanti sono proprio pochi e - periodicamente - sempre gli stessi.
Quasi che tra i 'fratelli' della Loggia che ospita questo Forum, ci sia una sorta di diffidenza a considerare 'vera' o forse 'degna' una discussione su una 'operatività': è lo stesso fenomeno che mi colpì all'inizio dei miei studi, quando frequentavo un amico 'fratello' - peraltro molto più avanti di me, allora giovincello - che in ogni dialogo mi lasciava sempre capire che del tutto inutili sarebbero stati i miei studi volti ad una pratica 'praticata', vista la assoluta e certa 'verità' della cosiddetta Alchimia dell'Uomo ( meglio: diceva 'sull'uomo').

Ricordo che passavamo intere notti a dialogare di termini, operazioni, simbologie, enigmi et similia - sempre basandosi sulla sua formidabile Biblioteca: io nominavo un testo e lui, con mia grande, inevitabile e comprensibile invidia, prelevava il testo preciso - per arrivare stremati a concludere che io - povero illuso - volevo vedere a tutti i costi il lato 'manuale' e che lui, amabile 'saputo' sapiente, restava assiso sulla certezza (dicasi certezza) della unica esistenza della via cosiddetta 'spirituale'. I casi della vita ci hanno poi separati, ma so che è rimasto sulle sue posizioni.

Ebbene, ora mi capita di cogliere - qui sul forum - questo stesso aspetto: forse sbaglio, ma mi pare di capire che la maggioranza dei 'fratelli' della Loggia non creda alla esistenza di una via 'pratica', mentre alcuni sparuti si dannano sui testi e sui propri studi per rendere viva la materia !!

Ed ecco la mia domanda, porta naturalmente a tutti i partecipanti, ma anche e soprattutto ai 'fratelli' (che vorranno perdonarmi se la domanda viene da un 'profano'):

Quali sono i motivi concreti che vi portano ad escludere - più o meno tout-court - la verità di un insegnamento tradizionale 'pratico' dell'Arte?

Credetemi, la mia non è una domanda volta alla polemica: non intendo certo convincere nessuno, ma - come ebbi a dire al mio incredibile amico Massone - "....o tu sai qualcosa che io non so, oppure menti sapendo di mentire!...in entrambi i casi, ti invito a cena!"

Vi ringrazio e vi saluto
cordialmente
Captain NEMO
Paolo Lucarelli
00martedì 15 febbraio 2005 00:07
domande indiscrete
Caro capitano,
scommettiamo una pizza, contro... non so cosa potrei offrirle io, veda lei, tanto sono sicuro di vincere. Non le risponderà nessuno.
Captain NEMO
00martedì 15 febbraio 2005 00:17
Re: domande indiscrete

Scritto da: Paolo Lucarelli 15/02/2005 0.07
...Non le risponderà nessuno.



Caro Amico,

scommessa accettata....!
So bene di aver posto una domanda forse un pò 'fuori le righe', ma confido sempre in un pò di buona sorte e nella benevolenza di qualche 'fratello' ...libero!

cordialità
Captain NEMO
Domenicano bianco
00martedì 15 febbraio 2005 01:22
Re: Re: domande indiscrete

Scritto da: Captain NEMO 15/02/2005 0.17


Caro Amico,

scommessa accettata....!
So bene di aver posto una domanda forse un pò 'fuori le righe', ma confido sempre in un pò di buona sorte e nella benevolenza di qualche 'fratello' ...libero!

cordialità
Captain NEMO



Caro capitan Nemo,

più che due versanti, io ne ravviso almeno tre ( o forse quattro ) :

1 ) approccio eminentemente spirituale/immaginale ( tipico di chi ha letto molto Evola, Guenon e Burkhardt, p.es ). Tale approccio "legge" gli eventuali mutamenti di coscienza, causati da svariate pratiche di concentrazione/ immaginazione, utilizzando il simbolismo alchemico in modo molto..."lato" ed esteso ( per certi versi lo fece anche lo straordinario Mistico Jacob Bohme ). Un esempio relativamente recente, anche se poco conosciuto, furono gli splendidi appunti sul Rebis di Basilio Valentino ( pubblicati a circolazione ridotta ) scritti dallo scomparso Rinaldo Barzaghi : l'opera alchemica vista come un costante "tingere" l'individuale ( la compagine psico-mental-corporea ) con L'Universale ( visto come l'Oblio del Sonno senza sogni, tanta è la sua vastità cosmica) : in particolari condizioni di svincolamento dall'ordinaria coscienza, la funzione "Io" funge da contrappeso all'assenza di ogni centro coscienziale...ma occorre una certa "scienza delle bilance" [ termine usato impropriamente, lo so ] affinchè tra i due genitori ( Io e Oblio) nasca uno stato di coscienza Figlio e partecipe di entrambi. In una monografia del Gruppo di Ur, nel primo volume, Abraxa ( Arturo Reghini ) accenna proprio ad una pratica molto simile, anche se sviluppata con un taglio leggermente differente.

2)Approccio "operativo" Tradizionale : quello di cui si è parlato finora e che ha ben sintetizzato Lucarelli in alcuni suoi articoli .

3) Approccio " operativo" endogeno : l'uomo è l'athanor...anche da un punto di vista corporeo..Penso si sia capito a cosa mi riferisco, ma non vorrei uscire troppo dai ranghi parlando di cose su cui sicuramente altri, magari silenti, potrebbero diffondersi con maggiore precisione ed efficacia. Ad ogni modo ne parlò anche un certo David Gordon White nel suo testo " Alchemical Body [ ora "Corpo Alchemico ], in riferimento alle pratiche tantriche dei Siddhatamil indiani.

4 ) Approccio "operativo" energetico/interno , come in certe pratiche Yoga o ancor di più nel Nei Dan taoista, dove si cerca di "condensare" il Qi in punti privilegiati del "corpo sottile" ( fino ad averne anche manifestazioni fisiche )che vengono chiamati con nomi simili all'alchimia di laboratorio ( p.es. Dan ovvero crogiolo ). La "raccolta" e raffinazione del Qi precede una sua circolazione tesa a sbloccare tutti i canali di tale compagine sottile, al fine di giungere, con una costante purificazione ed elevazione coscienziale , alla creazione di una sorta di Feto Immortale .

Mi rendo conto che la mia sintesi è affrettata e con inevitabili manchevolezze, ma volevo solamente evidenziare la moltitudine di modalità di approccio "operativo" a quello straordinario soggetto che è l'Alchimia o Arte Regale.

Riguardo al fatto del perchè la cosiddetta Alchimia Tradizionale ( quella di Fulcanelli e Canseliet, per intenderci, ma non solo loro... ) venga ingiustamente vista spesso come grossolana, materialista o riduttiva e "moderni soffiatori" chi la studia e la pratica...beh, non saprei cosa dire. La parola spetta ai "silenti" o a chi ha voglia di spiegarlo.

Cordialmente

D.B.
Paolo Lucarelli
00martedì 15 febbraio 2005 11:13
Ermeneutica
Se posso fare un commento veloce, io non trovo strano che si perseguano pratiche varie per raggiungere, se funzionano, obiettivi diversi. La sperimentazione e la ricerca fa parte dell’essere umano. Quello che non cessa di stupirmi è la mania di volerle ricondurre, almeno nominalmente, all’alchimia. Per cui resto sempre ammirato ogni qualvolta ne leggo, o qualcuno me ne parla, ammirato dell’enorme, titanico sforzo per tradurle in termini alchemici, o per tradurre i termini alchemici in pratiche che con l’alchimia non hanno nulla a che fare. Ci sono – ne riporto due brevi ad esempio, i primi che mi vengono sottomano – dei passi nei testi che solo una mente raffinatissima credo possa trasformare in esercizi di immaginazione mentale o in pratiche corporee:
“Per levare dall’argento vivo l’umidità superflua quando lo si mescola alle calci… bisogna mescolarlo con quelle aspergendo l’amalgama con aceto, poi lo si farà evaporare con fuoco dolce, e in questo modo evaporerà anche l’acquosità del mercurio” (Geber).
“Prendi cento parti di mercurio, lavalo con sale e aceto, e poni sul fuoco in un crogiolo. Quando incomincia a bollire, metti una parte del tuo elisir sulle cento del mercurio, e tutto diventa medicina… poi metti una parte di questa medicina su 100 parti di mercurio lavato, e diventa tutto oro o argento, a seconda che l’elisir fosse rosso o bianco” (Arnaldo).
Mi sono spesso chiesto se questi raffinati studiosi sarebbero capaci di realizzare questa operazione di esegesi con qualunque altro testo. Per esempio con quello che io considero il culmine dell’esoterismo, il manuale di installazione di un videoregistratore.
Si possono tradurre quelle pratiche in termini di prese scart etc.? e le si può trovare descritte nel manuale?
Io credo che ci riuscirebbero, e non posso che meravigliarmi e restare estasiato.
Domenicano bianco
00martedì 15 febbraio 2005 14:04
Re: Ermeneutica

Scritto da: Paolo Lucarelli 15/02/2005 11.13
Se posso fare un commento veloce, io non trovo strano che si perseguano pratiche varie per raggiungere, se funzionano, obiettivi diversi. La sperimentazione e la ricerca fa parte dell’essere umano. Quello che non cessa di stupirmi è la mania di volerle ricondurre, almeno nominalmente, all’alchimia. Per cui resto sempre ammirato ogni qualvolta ne leggo, o qualcuno me ne parla, ammirato dell’enorme, titanico sforzo per tradurle in termini alchemici, o per tradurre i termini alchemici in pratiche che con l’alchimia non hanno nulla a che fare. Ci sono – ne riporto due brevi ad esempio, i primi che mi vengono sottomano – dei passi nei testi che solo una mente raffinatissima credo possa trasformare in esercizi di immaginazione mentale o in pratiche corporee:
“Per levare dall’argento vivo l’umidità superflua quando lo si mescola alle calci… bisogna mescolarlo con quelle aspergendo l’amalgama con aceto, poi lo si farà evaporare con fuoco dolce, e in questo modo evaporerà anche l’acquosità del mercurio” (Geber).
“Prendi cento parti di mercurio, lavalo con sale e aceto, e poni sul fuoco in un crogiolo. Quando incomincia a bollire, metti una parte del tuo elisir sulle cento del mercurio, e tutto diventa medicina… poi metti una parte di questa medicina su 100 parti di mercurio lavato, e diventa tutto oro o argento, a seconda che l’elisir fosse rosso o bianco” (Arnaldo).
Mi sono spesso chiesto se questi raffinati studiosi sarebbero capaci di realizzare questa operazione di esegesi con qualunque altro testo.



Caro Lucarelli,

sa come molti "aggirano" l'ostacolo della sua simpatica sfida di "dura" esegesi ? Quando i termini sono troppo specifici e ineluttabilmente "materiali" dicono : " beh, questa è spagiria", mentre quando i termini sono più vaghi e si potrebbero prestare a più interpretazioni dicono " questa è Alchimia"...Ho il sospetto che, in questo modo, secondo i brillanti "intellettuali", il 99% degli scritti di Alchimia sia in realtà pura spagiria o iatrochimica...

Cordialmente

D.B.
Domenicano bianco
00mercoledì 16 febbraio 2005 12:11
Errata Corrige

Scritto da: Domenicano bianco 15/02/2005 1.22

In una monografia del Gruppo di Ur, nel primo volume, Abraxa ( Arturo Reghini ) accenna proprio ad una pratica molto simile, anche se sviluppata con un taglio leggermente differente.

.



Quella monografia è di Luce ( Giulio Parise, allievo di Reghini e Armentano ). Abraxa era l'ermetista Ercole Quadrelli.

D.B.
Captain NEMO
00giovedì 17 febbraio 2005 00:53
Re: Re: Re: domande indiscrete - Chiamiamo le cose con il loro nome

Scritto da: Domenicano bianco 15/02/2005 1.22
...più che due versanti, io ne ravviso almeno tre ( o forse quattro )...


Caro Domenicano Bianco,

non me ne voglia se non ho risposto a tambur battente, ma ho deciso - in questo thread - di 'stare a guardare' per un pò di giorni: come sa, attendo fiducioso di ricevere una risposta 'nel merito' da parte di qualche 'fratello'ben disposto.....staremo a vedere![SM=g27994]m17

Quanto alle sue considerazioni, posso certo comprenderne il senso ed accettarle: beninteso come visioni decisamente forzate, anche se illustri, di quello che a mio avviso è in effetti l'Arte Alchemica.
Voglio dire che le pratiche cui lei fa riferimento sarebbe più giusto chiamarle con il loro nome (e ci sono decine di 'tecniche' nominate e nominabili che rispondono all'uopo) e non trascinare magicamente l'etichetta 'Alchimia' ob torto collo su processi di perfezionamento e/o purificazione del proprio io/sè/spirito/mente/karma/dharma/tao/siddhi/bushido o quant'altro legittimamente esiste.
Io penso che sia in qualche modo la voglia di ammantare di 'mistero grande' la ricerca di un equilibrio interno cui tutti (tutti?) aneliamo: fa 'sapienza' dire che il proprio Mercurio Individuale debba essere purificato con l'Oblio del Sonno o come diavolo si chiama...con buona pace dell'autore e con il massimo rispetto.
Lei direbbe mai a suo figlio che la pizza necessita prima del possesso del Dissolvente Universale purissimo, quello dell'Altissimo? E, mi creda, anche il saper fare una buona pizza può essere una magia....!

Ho sempre pensato che quando si entra nelle stanze dei Misteri, ci si debba ben guardare dal chiamare tutto con lo stesso nome o dall'invocare sapienze non pertinenti, non consistenti con quel mistero che si vorrebbe conoscere....ma è pratica tipica di pezzi del mondo occidentale fare questa gran confusione, magari anche in perfetta buona fede....

Resto in attesa di un 'buon massone' che trovi la voglia di dialogare apertamente sulla mia domanda.

cordialmente
Captain Nemo
Domenicano bianco
00giovedì 17 febbraio 2005 11:04
Chiarimento necessario

Scritto da: Captain NEMO 17/02/2005 0.53

Caro Domenicano Bianco,

non me ne voglia se non ho risposto a tambur battente, ma ho deciso - in questo thread - di 'stare a guardare' per un pò di giorni: come sa, attendo fiducioso di ricevere una risposta 'nel merito' da parte di qualche 'fratello'ben disposto.....staremo a vedere![SM=g27994]m17

Quanto alle sue considerazioni, posso certo comprenderne il senso ed accettarle: beninteso come visioni decisamente forzate, anche se illustri, di quello che a mio avviso è in effetti l'Arte Alchemica.
Voglio dire che le pratiche cui lei fa riferimento sarebbe più giusto chiamarle con il loro nome (e ci sono decine di 'tecniche' nominate e nominabili che rispondono all'uopo) e non trascinare magicamente l'etichetta 'Alchimia' ob torto collo su processi di perfezionamento e/o purificazione del proprio io/sè/spirito/mente/karma/dharma/tao/siddhi/bushido o quant'altro legittimamente esiste.
Io penso che sia in qualche modo la voglia di ammantare di 'mistero grande' la ricerca di un equilibrio interno cui tutti (tutti?) aneliamo: fa 'sapienza' dire che il proprio Mercurio Individuale debba essere purificato con l'Oblio del Sonno o come diavolo si chiama...con buona pace dell'autore e con il massimo rispetto.
Lei direbbe mai a suo figlio che la pizza necessita prima del possesso del Dissolvente Universale purissimo, quello dell'Altissimo? E, mi creda, anche il saper fare una buona pizza può essere una magia....!

Ho sempre pensato che quando si entra nelle stanze dei Misteri, ci si debba ben guardare dal chiamare tutto con lo stesso nome o dall'invocare sapienze non pertinenti, non consistenti con quel mistero che si vorrebbe conoscere....ma è pratica tipica di pezzi del mondo occidentale fare questa gran confusione, magari anche in perfetta buona fede....

Resto in attesa di un 'buon massone' che trovi la voglia di dialogare apertamente sulla mia domanda.

cordialmente
Captain Nemo



Caro Capitano

desidero sgombrare il campo immediatamente da ogni equivoco : quella lista di possibili interpretazioni alchemiche , da me delineata nel mio post precedente , non è la MIA concezione : voleva essere un breve riassunto delle interpretazioni date dai più.

L'Alchimia la vedo all'incirca come lei e come il dott. Lucarelli : è Operativa, si basa su materie reali, occorre un laboratorio ( ma anche ..un Oratorio..), vetri Pyrex, crogioli e...il Fuoco Segreto ( e forse anche una certa "vibrazione" tra
il subjectum artis e l'operatore ). Si tratta di mettersi nelle migliori condizioni per "convincere" lo Spirito Universale a corporificarsi : e qui mi fermo perchè il tutto rappresenta ancora un gran Mistero, per me.

Purtroppo, come ho scritto nella risposta a Lucarelli, molti estendono il termine Alchimia a domini che non la riguardano, se non in senso estremamente lato ( e da lì è partita la mia veloce analisi di questi forzati adattamenti ).

Esistono tante Vie, ma non necessariamente occorre chiamarle "Alchemiche" solo perchè così suona meglio...Per quanto mi riguarda l'Alchimia è un soggetto preciso che si differenzia enormemente da tutte le altre Vie( seppur nobilissime e foriere di Rigenerazione spirituale e fisica ).

Spero di aver chiarito la mia posizione e la ringrazio per avermene dato l'ulteriore occasione.

Con stima [SM=g27994]m1:

Domenicano Crogiolo Bianco

Captain NEMO
00giovedì 17 febbraio 2005 19:17
Re: Chiarimento necessario

Scritto da: Domenicano bianco 17/02/2005 11.04
...Spero di aver chiarito la mia posizione ...


Caro Domenicano Bianco,

stia tranquillo, avevo ben compreso la sua posizione. Il mio era un commento a chi invece asserisce che quelle 'altre' si debbano assimilare all'Alchimia.

A presto.

Captain NEMO

PS: ...tutto tace sul fronte Occidentale...e pure su quello Orientale! [SM=g27994]m23: ...vuoi vedere che l'amico Lucarelli pur di assaggiare la mia pizza ha convinto tutti i fratelli della Montesion a non rispondere? [SM=g27994]m14: [SM=g27994]m14: [SM=g27994]m14:
Captain NEMO
00martedì 22 febbraio 2005 02:03
...Appello ai Fratelli della Loggia !!
Cari silenti lettori,

non me ne vogliate se rivolgo ANCORA un ultimo appello per conoscere la vostra opinione nel merito della mia prima domanda (la troverete in cima a questa Discussione).
Gli è che :

A) - mi aspettavo una risposta, perchè è sempre lecito bussare ad una porta.
B) - speravo di ricever lumi su questo punto su cui da anni - per ottime ragioni, credetemi - mi arrovello (vide semper supra).
C) - mi toccherà offrire la mia buona pizza all'amico Lucarelli ! (la qual cosa è beninteso - in ogni caso ed in ogni tempo - un gran piacere !)

Mi darò ancora un paio di giorni per stabilire se sono stato irrituale, sgarbato, impudente o innocente....[SM=g27994]m13: [SM=g27994]m13: [SM=g27994]m13:

Vi ringrazio di buon cuore
Captain NEMO
Paolo Lucarelli
00martedì 22 febbraio 2005 02:13
Scommesse
Non so mica se è corretto un appello di questo genere: e se io mi appellassi alla solidarietà e alla fratellanza massonica?
Domenicano bianco
00lunedì 28 febbraio 2005 22:31
Scommesse
Il piatto piange....[SM=g27994]m21:

D.B.
Captain NEMO
00lunedì 28 febbraio 2005 22:58
Re: Scommesse

Scritto da: Domenicano bianco 28/02/2005 22.31
Il piatto piange....[SM=g27994]m21:
D.B.


Cari Amici,

ho evidentemente perso la mia scommessa con l'Amico Lucarelli...
Una buona, canonica e sontuosa pizza lo attende...quando meglio gli aggraderà!

Prendo atto dunque del silenzio 'assordante' dei 'fratelli di Loggia e non: la domanda non è stata considerata degna di risposta.
Me ne dolgo, soprattutto per l'occasione persa di un dialogo sereno e proficuo.

sempre di buon cuore
Captain NEMO
=Hermes=
00giovedì 17 marzo 2005 22:38
Scommesse, alchimia e massoneria
Nel salutare i partecipanti al forum, al quale mi sono iscritto pur non avendo alcuna esperienza di tipo "alchemico", vorrei provare a dare una risposta alla domanda del Capitano.
Come la maggior parte dei massoni, sino a poco tempo fa ero convinto che l'alchimia fosse,nell'epoca in cui viviamo, solamente un retaggio di antichi alchimisti operativi cinquecenteschi, e che fossero sopravvissuti al trascorrere del tempo solo i simboli alchemici e parte del messaggio degli alchimisti, quello prettamente metafisico. Tale simbologia e tale messaggio alchemico mi sembrava, e così mi era stato insegnato dagli "anziani", fossero stati inglobati nei rituali e nella simbologia massonica solo per ricordare in essi l'alchimia, al pari di altre "culture" iniziatiche del passato, quali il rosicrucianesimo o il templarismo. Tramite lo studio di questi movimenti esoterici il massone, così mi era sembrato di capire, sarebbe arrivato all'illuminazione "promessa" dal rito d'iniziazione. Ed e' in questi termini che viene considerata, per quanto mi consta, l'alchimia in massoneria.
Poi ho avuto la fortuna di conoscere Paolo Lucarelli.... Ho visto il suo laboratorio, sono rimasto a discutere con lui per un'intera serata, ed ancora, a distanza di circa un mese, mi sento frastornato da quella sorta di scossone che ho provato.
Un caro saluto al Potentissimo e ..... mi dispiace di essere stato lo strumento che gli ha fatto perdere la scommessa.
Massimo De Luca
Messina
Paolo Lucarelli
00giovedì 17 marzo 2005 22:54
Pizza
Caro Capitano,
non ci si può più fidare nemmeno dei fratelli "scozzesi"!!!
Le devo una pizza...
Caro Massimo, sia chiaro che non te ne voglio, non molto almeno!!![SM=g27994]m8:
Captain NEMO
00venerdì 18 marzo 2005 01:00
Studio & Pratica
Caro Hermes,

la devo naturalmente ringraziare per essersi preso la briga di rispondere al mio ardito e 'pericoloso' quesito: come avrà visto, lei è l'unico 'fratello' che si è degnato di rispondere in oltre un mese di 'affissione' di quel Post!...Devo ritenere di aver fatto una domanda impossibile, anche se ovviamente non lo credo!

Dunque, per avviare il dialogo con lei nel merito, si dovrebbe pensare che l'Alchimia è vista in ambito Massonico esclusivamente come una 'cultura' esoterica, al pari di molte altre. E questo caratterizza, se non sbaglio, il senso generale dello Studio in Loggia.
Ma lei non crede che questo approccio sia talvolta riduttivo se paragonato alla antica tradizione con cui è nata - illo tempore - la Fratellanza?....Forse dirò una castroneria madornale, ma uno dei bagagli del Magister Muratore era anche l'arte di costruire, in senso lato ma anche pratico, edifici sacri e profani che riflettessero l'armonia dei numeri sacri: voglio dire che l'Arte Muratoria - oggi perduta - era anche (sto dicendo anche, badi bene) destinata a manifestarsi concretamente per la gioia degli occhi e dell'animo di chi guardava: dunque doveva esserci un aspetto anche manuale, la traduzione cioè nella pratica dell'insegnamento dell'Ars Muratoria. Non mi sogno di sminuire l'enorme valenza dell'aspetto etico, morale, filosofico della Massoneria nei secoli (e la sua fortissima influenza nella cultura Europea), ma mi sembra che il famoso Verbum Dimissum sia oggi assurto ad una sorta di mitologia della Sapienza.
Ogni Arte ha una teoria, ma anche una pratica. Che ne pensa?

Tutto questo per dire che penso che i Massoni che considerano l'Alchimia come puro esercizio speculativo o 'culturale' (per usare la sua espressione) secondo me si perdono veramente qualcosa!
Anche sul cosiddetto Templarismo avrei qualcosa da dire, nella stessa ottica: i Bianchi Cavalieri facevano proprio un sacco di cose; e ridurre una storia straordianria e terribile come la loro solo a rituali più o meno autentici, può portare ad avere una visione della Storia (quella degli uomini) talvolta zoppa...ma dei Templari bisognerebbe parlarne in apposito Forum (eventualmente) e non qui....anche se talune 'vicinanze' alchemiche si intravedono qua e là.

la saluto cordialmente
Captain NEMO
=Hermes=
00lunedì 21 marzo 2005 23:33
scommesse
Caro Capitano,
come avrà inteso dal mio precedente post, ritengo come lei,oggi, che un siffatto modo di pensare sia quantomeno riduttivo.
Qualcuno una volta mi disse che il rito scozzase è una panoramica sulle tradizioni, che tutte le strade possono portare alla luce ed ognuno sceglie quella a lui più consona. Mi chiesi subito se, per avere solo una panoramica sulle tradizioni, fossem opportuno che io arrivassi all'ultimo grado del rito. Ma in realtà non credo che le cose stiano in questi termini.
Per quanto riguarda l'operatività, anche se per motivi di lavoro posso considerarmi un massone operativo, non mi pare che vi sia ne vi sia mai stata in massoneria, da quando è stata trasformata in un'istituzione a carattere speculativo, una vera e propria pratica operativa. Ed il ricordo e lo studio dei veri muratori e delle loro attrezzature rimane un fatto simbolico.... così come rimane, in molti massoni, quello dell'alchimia.
Captain NEMO
00martedì 22 marzo 2005 14:23
Re: scommesse

Scritto da: =Hermes= 21/03/2005 23.33
...Ed il ricordo e lo studio dei veri muratori e delle loro attrezzature rimane un fatto simbolico.... così come rimane, in molti massoni, quello dell'alchimia...


Caro HERMES,

non so se l'ultimo grado Scozzese 'panoramico' abbia soddisfatto o meno le sue aspettative, ma lascio giudicare questo naturalmente a lei, come è giusto che sia.

Mi chiedo tuttavia se questo suo pensiero non le faccia baluginare in mente, talvolta, la necessità di 'rivivificare' il morto [SM=g27994]m13: , di riscoprire cioè le antiche pratiche operative della Fratellanza. C'è forse qualcosa al vostro interno che osta - qualcosa di segreto o di smarrito - all'insegnamento della tradizione 'operativa' delle varie Scienze che si studiano in Loggia?.....pensi se un architetto - tanto per essere banale - riuscisse finalmente a progettare e realizzare edifici finalmente armonici, vivi, significanti, invece degli orrori che vediamo sorgere in tutte le noste periferie...

Ed, in ultimo, le chiedo: lei si sente 'solo' in questo suo rimpianto dell'operatività, oppure altri Fratelli si pongono lo stesso problema?.....anche se, peraltro, penso di già conoscere la risposta, vista la totale assenza di commenti da parte di altri Fratelli nel merito, anche dalla Montesion...

cordialità

Captain NEMO
Paolo Lucarelli
00martedì 22 marzo 2005 16:16
RSAA
Caro capitano,
in realtà il Rito Scozzese non è molto legato all’antica arte muratoria. Se ne scosta abbastanza presto, intorno al 14° grado, e dal lì in avanti persegue altri cammini esoterici. Si può anzi affermare senza molta possibilità di errore che si volge decisamente alla tradizione ermetica che negli ultimi gradi, vedi il 28°, il 31° e il 33°, è chiaramente e decisamente “alchemica.
Quindi se c’è un “operatività" da risvegliare, non è quella degli scalpellini o degli architetti, ma ancora una volta quella dei “crogiolari”.
Il nostro Hermes non credo potesse saperlo, dato il suo relativamente “basso” grado, ma se vorrà leggere il libretto che il Supremo Consiglio del Rito ha appena edito in occasione del proprio bicentenario, vi troverà utili indicazioni.
Paolo Lucarelli
00martedì 22 marzo 2005 17:05
Ancora sul RSAA
A ribadire le mie affermazioni, riporto qualche passo del “catechismo” di quello che oggi è il 28°, detto anche:
La Chiave della Massoneria
Loggia Filosofica
dei Cavalieri dell'Aquila, o del Sole

……………………………

D.: Quali sono i quattro Elementi ?
R.: Aria, Fuoco, Terra e Acqua
D.: Quale influsso hanno i sette Pianeti sui quattro Elementi ?
R.: Tre sostanze universali di cui sono composti tutti i corpi: Anima, Spirito e Corpo, altrimenti Sale, Solfo e Mercurio
D.: Cos'è l'Anima, o Sale ?
R.: L'Anima donata dall'Eterno Supremo, o dai Pianeti agenti della Natura
D.: Cos'è lo Spirito, o Solfo ?
R.: Una sostanza fissa soggetta a diverse produzioni
D.: Cos'è il Corpo, o Mercurio ?
R.: Una sostanza informata, o maturata a certe forme, per mezzo dell'unione del Sale e del Solfo, ovvero con la concordia dei tre reggenti della Natura
…………………………
D.: Quali sono i metalli perfetti ?
R.: Oro e Argento
D.: E quali gli imperfetti ?
R.: Rame, Stagno, Ferro, Piombo e Argento vivo
D.: Come siamo pervenuti alla conoscenza di questi fatti ?
R.: Con osservazioni frequenti e per mezzo degli esperimenti compiuti per mezzo della Filosofia naturale, il che ci ha concesso la certezza che la Natura porta alla perfezione tutte le cose, se le sia concesso il tempo di portarle a compimento
D.: Può l'Arte portare il metallo a compimento, così come fa la Natura ?
R.: Sì, ma voi dovete avere un'esatta conoscenza della Natura, delle sue operazioni, della quintessenza degli Elementi e del fuoco dei Filosofi
D.: Cosa vi conforterà nel portare avanti questa conoscenza?
R.: Una materia condotta alla perfezione e resa Medicina Universale; questa materia è ciò che i Filosofi hanno cercato sotto il nome di Pietra Filosofale
………………………………….
D.: Cosa significa la parola «…..» ?
R.: La parola di passo dei Filosofi, che indica ………, o Materia Prima di tutte le cose
………………………………
Parola di passo: il primo dice: «…….», che significa «Prima Materia» o principale cooperante di tutte le cose, mentre l'altro risponde «Alkaest» che significa «Re rifulgente di gloria privo di macchia alcuna».
……………………….
La parola «……» è la parola di passo della Loggia Filosofica, indicando ……. dal quale si trae un alcali che impieghiamo nella nostra Grande Opera.

Cosa ne dice Capitano? Mi sembra che i muratori operativi non c’entrino molto. (Naturalmente non scrivo la parola di passo, che è un “segreto” massonico (sic!).)
Captain NEMO
00martedì 22 marzo 2005 21:28
Re: Quegli Alti e Grossi 'Scozzesi', un po' eretici e un po' scomodi....

Scritto da: Paolo Lucarelli 22/03/2005 17.05
...Mi sembra che i muratori operativi non c’entrino molto. (Naturalmente non scrivo la parola di passo, che è un “segreto” massonico (sic!).)...


Caro Amico,

il suo commento è una piccola perla, come sempre. Non sono addentro alla materia, lei lo sa...anche se conto qualche simpatico amico tra gli 'antichi scozzesi' di lingua scota!...E non appena ne avrò l'occasione, mi documenterò meglio.

Quanto al passo riportato del Catechismo della Loggia Filosofica dell'Aquila, credo si commenti da solo: ma - ne sono certo - vedrà che i Massoni 'classici' ne daranno una lettura squisitamente speculativa. Gran peccato che all'uomo piaccia solo riflettere....
Che dire dunque, se non che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire?....o forse che non a tutti piace pensare che ad un certo punto del proprio cammino occorra 'sporcarsi le mani'! [SM=g27994]m17

E lei, carissimo Signor Hermes, ha mai visto 'crogioli e lambicchi' nella sua Loggia RSAA?

sempre di buon cuore

Captain NEMO
Montesion
00mercoledì 23 marzo 2005 00:10
Montesion e scommessa
Carissimo Captain NEMO!
Credo proprio di dover intervenire al suo appello; del resto come non rispondere a persona cortese e garbata quale Lei si dimostra?
Prima considerazione:
Ha mai considerata l’ipotesi di un “accordo tacito” tra il nostro Paolo e i Fratelli della Montesion? Mi risulta, ma l’interessato può correggermi e fustigarmi se troppo dico, che il 29 di Marzo proprio Lui terrà un Seminario alla Montesion su di un argomento di grande spessore, e che soltanto Lui è in grado di argomentare. Vuole allora che qualche Fratello possa dar adito a piccole incomprensioni con interventi fuori luogo? Credo proprio che la pizza dovrà pagarla! Ma, scherzi a parte, Le propongo una patta; se accetta il mio invito sarò onorato di avervi entrambi miei ospiti.
Seconda considerazione:
La Montesion, come avrà avuto modo apprendere nelle pagine dedicate alla Loggia, ha innalzato le proprie colonne nel 1969 con un progetto architettonico tutto teso all’indagine della Tradizione Ebraica, e per non essere fraintesi, aggiungo che per Tradizione Ebraica deve intendersi la Qabalah.
Questo non significa che qualche Fratello non si interessasse, allora, anche di Alchimia; è il contrario che deve intendersi. Negli anni 70-80 e il primo decennio del 90 posso assicurare che più della metà dell’Officina, che aveva a piè di lista più di 60 Fratelli, aveva anche altre frequentazioni, diciamo… alchemiche. Alcuni appartenevano alla Myriam, altri all’Ordine Osirideo Egizio. La loro alchimia era ed è, però, intesa esclusivamente come “operatività fisica”, ma distante da Alambicchi e Fornelli, è un altro e diverso percorso. Da questo Ordine (Osirideo Egizio) derivò quello dei “Pari” di Genova, il quale tentò una via sperimentale alternativa di tutto rispetto.
Il tempo, lo sappiamo, cattivo tiranno, chiede sempre di saldare i suoi conti, e diversi Fratelli sono ormai nell’Oriente Eterno. Oggi, la Montesion, pur avendo un piè di lista che supera le 50 presenze, annovera “pochissimi” alchimisti, intesi come negli anni 70-90, ma ha sviluppato, giusto quanto il suo progetto architettonico, un percorso cabalista con un sistema che definirei “verticale”, ovviamente con tutte le riserve di rito.
Terza considerazione:
Paolo Lucarelli conosce perfettamente l’operatività di cui si accenna, è Maestro anche in quella, e forse aveva cognizione dell’impossibilità di interventi. Che la scommessa non sia stata equa?
I Vostri interventi, come tutti quelli degli altri ospiti di questo Forum, lasciatemelo scrivere, sono quanto di più bello ed istruttivo si possa leggere in rete.
Grazie!
=Hermes=
00mercoledì 23 marzo 2005 22:01
Scommesse
Carissimi,
visti i msg di Paolo, sempre istruttivi e pieni di maestria, non posso che restare silenziosamente all'ordine. ;-)
M.D.L.
Captain NEMO
00giovedì 24 marzo 2005 00:14
Re: Montesion e scommessa

Scritto da: Montesion 23/03/2005 0.10
...Ha mai considerata l’ipotesi di un “accordo tacito” tra il nostro Paolo e i Fratelli della Montesion? ...


Gentile WebMaestro,

sono naturalmente onorato, mi creda senza alcun sentimento di piaggeria, che Lei si sia sentito in dovere di rispondermi.

Quanto alla ipotesi di una sorta di accordo sottaciuto, le dirò che mi era ovviamente apparso chiaro che non tutto era proprio lineare, e proprio in seguito all'immediato Post 'fulminante' dell'Amico Lucarelli che erà già certo che nessuno mi avrebbe risposto!! [SM=g27994]m13:

Comunque speravo - da bravo profano innocente - che tuttavia qualcuno tra i Fratelli - e non necessariamente addirittura il Web Maestro - avrebbe ritenuto di poter fornire un parere semplice, discorsivo, ma nel merito, alla mia domanda. E visto che dopo più di un mese, solo il cortese Signor Hermes e Lei abbiano potuto sentire la voglia di partecipare OnLine, non posso che provare ancora una piccola delusione, lo dico sempre con gran rispetto, per non aver trovato risposta a chi ha pensato di bussare!....
Certo, magari avrò bussato in modo un pò 'fuori le righe', magari avrò 'calpestato' senza saperlo il sottaciuto onorevole e massonico patto, che vuol farci...sono un pò 'scozzese' nei miei modi! [SM=g27994]m14:
Tuttavia penso che rispondere - così come ha fatto Lei od il Signor Hermes - era cosa ben semplice ed alla portata di ogni umano; in sintesi, il rispondere deve essere sempre possibile a mio avviso, pur non violando gli eventuali accordi e/o costumi di Loggia, cui giustamente ci si sente legati. Questo strano fenomeno (quello per cui non si parla di cose 'secretose' con gli sconosciuti) - ed altre cose - mi hanno sempre tenuto un po' fastidiosamente lontano dal mondo 'interno' della Massoneria. Ma ciò, naturalmente, è solo la mia personale opinione....

Quanto all'evento Lucarelliano, sono certo che sarà fecondo e delizioso: pur avendolo incontrato solo 'virtualmente' in questo Forum, so per certo che è una persona buona e piena di sapienza certa: dunque non posso che augurare il meglio a tutti i partecipanti, invitandoli sin d'ora a spogliarsi - se massonicamente possibile - di ogni orpello e sovrastruttura mentale e conoscitiva; Paolo Lucarelli è persona chiara, diretta e cristallina, da non interpretare, ma da recepire puro...anche in dosi omeopatiche giornaliere! [SM=g27994]m17

Quanto alla Storia della Loggia Montesion ed i suoi aspetti 'alchemici fisici' e/o operativi, ne ho una cognizione ovviamente superficiale: spesso mi perdo a star dietro ai vari Riti ed Ordini (sa, sono un profano).
Ma quando ho affermato che l'Alchimia è un'Arte operativa fatta di pratica 'praticata', non volevo certo sminuire lo sforzo filosofico e di studio della Loggia o dei suoi componenti, ci mancherebbe altro: ho solo fatto una riflessione a voce alta, manifestando il mio stupore vivo nel percepire che proprio coloro che pongono la conoscenza e la sapienza tra i principali obiettivi del proprio cammino, restino trincerati dietro l'impenetrabile ed inamovibile 'cortina di ferro' della speculatività e della pura simbologia, o addiruttura del mutismo sapiente....Mi è sempre parso un paradosso: vede, Signor Web Maestro, io penso che - ad un certo punto dei propri studi personali - si debba talvolta pensare di tradurre 'in atto' ciò che si pensa di conoscere. E - lei certo lo sa - non c'è atto più purificatore e cangiante del fuoco vero di natura sullo spirito e, per converso, sulla materia bruta...

Quanto alla non-equa scommessa, Lei ha certo compreso che sono bel lieto di averla felicemente perduta: sono già a disposizione per offrire la mia buona pizza canonica napoletana all'Amico Lucarelli, se non altro per il piacere di dialogare in modo semplice con lui, magari anche solo di semplicissime banalità quotidiane !
Ma sono comunque onorato del Suo invito: sarò veramente felice di accettare la Sua graziosa ospitalità quando meglio lo riterrà opportuno.

Se poi questo Forum Alchemico è pieno di belle cose, questo è vero: ma io - che sono un semplice appassionato del sapere - sogno sempre che si spieghi ai giovani curiosi la verità semplice e la bellezza di un'Arte splendente come è la Gran Dama: certo non è facile, ma penso che se anche i tanti che leggono questo Forum decidessero di superare la naturale timidezza o la rituale riservatezza, se più persone potessero far domande e più persone fornire le loro risposte....ecco, credo che sarebbe ancor più bello e più utile.
E comunque lei ha ragione: queste pagine 'virtuali' costituiscono un evento sul Web Italico e sono davvero lieto che la Loggia Montesion abbia potuto offrire ospitalità ad un tema così poco conosciuto come l'Arte Alchemica.
Dunque 'ad majora'.....e mille grazie!


La saluto, sempre di buon cuore

Captain NEMO
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:43.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com