Salve!
Dovrei scrivere una storia ambientata in Inghilterra, in una famiglia aristocratica, negli anni '30 del Novecento. A grandi linee, ci sono un ragazzo e una ragazza cugini di primo grado, perchè le loro madri sono sorelle, che dopo aver vissuto insieme per anni e anni quasi come fratello e sorella scoprono di essere innamorati, e naturalmente vorrebbero sposarsi. Però avrei bisogno che questo legame fosse ostacolato da qualcosa. Deve esserci un problema serio, di natura sociale, religiosa, familiare, eccetera, che si metta tra loro e che gli impedisca di vivere con serenità questo amore. Aggiungo anche che lui è protestante, mentre lei è cattolica.
La prima cosa che mi chiedo è se una parentela così stretta potrebbe creare problemi. Ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che oggi, in Italia, il matrimonio tra cugini può avere luogo, ma la chiesa cattolica non lo accetta.
Qui si dice:
È vietato, pertanto, il matrimonio tra gli ascendenti e i discendenti in linea retta, sia legittimi che naturali (es.: tra padre e figlia, tra madre e figlio, tra nonno e nipote, ecc); mentre in linea collaterale è vietato solo fino al quarto grado incluso (es.: tra fratello e sorella, tra zio e nipote, tra zio e pronipote, tra primi cugini).
Quindi, se oggi, in Italia, due cugini volessero sposarsi, potrebbe esserci soltanto un matrimonio civile, in comune, è giusto? Però questo non chiarisce una situazione analoga nell'Inghilterra degli anni '30... Anche la chiesa anglicana non consente le nozze tra cugini? O magari sarebbero consentite, ma si tratterebbe di un legame comunque non visto di buon occhio? Al riguardo non riesco a trovare quasi nessuna informazione. E in ogni caso, il fatto che la ragazza sia cattolica basterebbe a risolvere la questione (nel senso che non possono sposarsi) oppure in passato la chiesa cattolica permetteva che ciò accadesse? So che in epoche passate i matrimoni tra cugini erano frequenti nelle famiglie nobili, per conservare i patrimoni eccetera, quindi forse si tratta di una disposizione moderna? Se così fosse, questo impedimento verrebbe meno.
Oppure, al di là della loro parentela, ho pensato che il semplice fatto di appartenere a due chiese diverse potrebbe essere un impedimento.
Qui ho letto che può esserci un matrimonio "misto" tra un cattolico e un protestante, purchè i figli siano poi educati nella religione cattolica. Però, ancora una volta, è una disposizione moderna o era così anche in passato?
Ho trovato un articolo interessante,
questo, che nella sezione "Divieti e limitazioni" parla dei matrimoni misti come qualcosa di assolutamente malvisto, se non addirittura impossibile senza una conversione... E sembra anche che i matrimoni tra consanguinei fossero esplicitamente proibiti dalla chiesa cattolica. Non so quanto sia attendibile l'articolo, però se davvero in passato era così, non mi spiego tutti i libri che ho letto e i film e le serie tv che ho visto in cui si parla di matrimoni tra cugini (cattolici) celebrati senza problemi... Mi viene subito in mente, nei
Vicerè di De Roberto, Teresa, la figlia del principe, che sposa Michele, suo cugino di primo grado, in quanto figlio della sorella di suo padre.
Insomma, ho le idee un po' confuse
. Ho cercato di essere chiara nell'esporre il materiale di cui dispongo, non mi resta che chiedervi un aiuto. Mi rendo conto che si tratta di un argomento complicato, ma forse qualcuno che ha letto un libro o ha guardato un film in cui si affrontava questa particolare questione potrebbe saperne qualcosa. Grazie
.