Masta Ace

Membro della leggendaria Juice Crew (Kool G Rap, TJ Swan, Marley Marl, MC Shan, Biz Marzie, Big Daddy Kane, Roxanne Shante e Craig G), apparso anche con una strofa nella canzone del 1988 “The Symphony”, Masta Ace è da considerarsi come uno tra i più grandi rapper dell’underground americano. Due anni dopo The Symphony, il rapper di Brooklyn fa uscire il suo primo album, Take a Look Around, per la Cold Chillin’ Records, versione rap della Motown. Malgrado non riscosse un elevato successo, l’album era lanciato dal singolo Me and The Biz, il cui video spopolò in televisione in quegli anni, e su cui bisogna conoscere un simpatico aneddoto che ho scritto nella recensione del disco. Le produzioni dell’album furono affidate a Marley Marl e Mister Cee.
Dopo 3 anni Masta Ace torna in compagnia della sua crew, la Masta Ace Incorporated (Lord Digga e Paula Perry) e rilascia Slaughtahouse. L’album si presenta come una vera innovazione, i suoni infatti riprendono il suono sintetizzato della West Coast, per unirlo alla mentalità dell’East. L’album conteneva le hit underground “Jeep Ass Nigguh” e “Style Wars”, divenute quasi degli inni per i fans di Ace.
Nel 1995 Masta Ace Inc. rilascia un altro album, Sittin’ on Chrome, una vera e propria continuazione dei temi di Slaughtahouse. Usando il sample pluri-usato di For the Love of You degli Isley Brothers, Ace realizzò la canzone I.N.C. Ride, che se dai contenuti avrebbe potuto offendere addirittura qualche leale fan di Ace, divenne una vera e propria hit dell’underground. Ma fu con un altra canzone che quest'album sfondò ricevendo gli onori della cronaca (sebbene sia forse il meno bello della carriera di Ace): Born To Roll, remix della super-hit Jeep Ass Nigguh, accompagnato da un video che fece scalpore.
Ace ha inoltre rilasciato diversi singoli, mai apparsi su album, che sono dei veri e propri classici, uno dei più rari, Ya Hardcore datato 1996, è un vero e proprio diss nei confronti di tutti i neofiti che seguono le orme dei gangsta rapper del tempo. Il lavoro underground di Masta Ace è continuati fino al 2000 in cui ha rilasciato la canzone Hellbound, featuring Eminem, che ha conosciuto 12 anni di esperienza nel rap game in prima persona. Nel 2001 Masta Ace fa uscire il suo quarto lavoro, Disposable Arts, segnalato da moti critici come uno dei migliori album dell'anno. Nell'album non c'è più traccia delle vecchie amicizie di Ace, ma forse il bello sta proprio qui, il sapersi ri-adattare da parte del rapper di Brooklyn fa suonare il tutto come un suo nuovo esordio. L'album fu trascinato da alcuni brani stupendi, come "Block Episode" e "Take a Walk", o come il super-diss in direzione di The High & Mighty, "Acknowledge". Datato 2004 è invece l’ultimo lavoro di Masta Ace, A Long Hot Summer, che ha riscosso moltissimo successo nell’ambiente underground, e non solo di Brooklyn. Sa degnalare in questo lavoro la bellissima "H.O.O.D." o "Good Ol' Love", prodotta dal bravissimo 9th Wonder. E' probabile che A Long Hot Summer sia l'ultimo album del Crooklyn Dodger, e se così fosse, andrebbe a coronare una carriera secondo me perfetta, priva di alti e bassi, e confezionata con la sua solita eleganza e indiscussa bravura.

by SilentKiller
betterdayz

mito!! e per due giorni non lo becco a Londra.... SFIGA!!

Uno dei miei preferiti in assoluto!
Quando tornò con "Disposable art"(pessimo) per me fu un duro colpo.
Meno male che poi si è riscattato con "a long hot summer".

ecco..masta ace e unodi quelli che...ha avuto un evoluzione coi controcoglioni!

dai dischi con lacoldchillin' (mitici) a ora...cazzo!


mitico

bisogna ricordare che MASTA ACE si fece chiamare MUSIC MAN perche molte traccie le produceva proprio lui, anche se usava degli aliases.

:)