ANCORA, ANCORA-VERSOLIBERO
Nel cerchio stavano tutte le cose
ognuna al suo posto,
nel perimetro della grande meraviglia,
ogni cosa respirava il suo minuto
la mano era intenta a prendere una stella,
i piedi salivano sui pioli
la caduta
la caduta dentro il nulla
e un po’ più in là l’urlo forte di una madre
gli occhi suoi di fuoco disperati
sapere che avrebbe pianto ogni ora della vita
sapere d’ignorarne il Significato
A volte si resta al buio come i ciechi
e l’alba ci accarezza invano,
Dio come un debole si piega
e tu crederesti ch’è la fine
Ma è strano
ti svegli
e negli occhi hai una rosa,
ancora un volo, lento, di gabbiano
ancora un alfabeto da tradurre
in mille lettere d’amore
Rosanna
PENSIERINI-merlino celtic
Ti chiedo scusa,
se i miei fiori
non profumano
e non hanno colori.
I miei giardini sono silenziosi,
umili di pensieri
e di...pensierini.
e quando un fiore sboccia,
quando dono un fiore,
nessuno se ne accorge.
E forse
i miei fiori
non ricameranno mai canzoni
o voli di rondini
sui contorni del tuo cuore.
Speravo potessero
almeno riscaldarlo,
ma la speranza
è un fantasma bugiardo
leggero di illusioni
e di sogni senza controcanti...
Quando,domani,
percorrerai sentieri
gravidi di corolle
accese di luce
e d'arcobaleni,
di fiori sognati
e mai avuti in dono,
l'eco dei miei silenzi,
l'ansia delle mie,
delle nostre notti,
saranno farfalle diafane,
imprigionate
nel limbo dei ricordi...
Giorgio
LA SPIAGGIA-Il Cantore
Immerso nei tuoi silenzi
osservo le voci dell’anima
per trovare ristoro
al di là
della macchiata catena
cittadina
solo un riflesso
un grido soffocato
e un pianto smorzato
dove siete richiami
delle possibilità oniriche
sogni di universi plasmati
da un cuore in tumulto?
le onde accarezzano
il tuo torpore
è il senso del tempo
che raccoglie le briciole
sono sempre frammenti
dello stesso cuore
e allora
spingiti al centro delle onde
e vedrai gli attimi d’infinito
specchiarsi nella notte dell’incanto
amica
prendi la mia mano
ascolta
la nenia che ammalia
e avventuriamoci
nei sospiri del mare,
si può sempre sorridere
proprio quando la luce sembra spenta
e piangere lacrime d’illusione.
Ignazio
SOGNI E SEGNI-treA
Impronte veloci
e sigilli premuti con forza
sui fogli sparsi della vita:
sogni come segni
segni come sogni.
E stelle.
Calde correnti vaganti,
sibilanti e lievi
in curiosa ricerca
di angoli inesplorati
bramano ragnatele di deliri
da spazzare inesorabilmente.
E incertezze.
Spifferi freddi
disseccano microscopiche gemme
sbocciate tra diamanti e cristalli;
aguzzi raggi di stelle
infilzano e sfregiano il violetto
del cielo d’oriente.
E l'indaco.
Mi salva cascata di biondi capelli
che danzano ad onda
e incantano.
Segni ricurvi
avvolgenti volute di sogni
mutati in tracce sospese nel nulla:
segni di sogni
tracciati da oniriche dita
E le mani, oh! le mani...
t. A.
LACRIME-Elfo Nero
Ti ho visto piangere davanti a me
mentre moriva il seme dell'amore
piovono lacrime da un cielo che
non ha più luce, orfano di stelle
ti ho dato il cuore sacrificando il tempo
e mi ritrovo immerso nel mio vuoto
forse ho mentito non sono io il tuo Re
ti vedo triste come Genève
nascosto dagli sguardi e dalla luce
andai nel bosco a piangere per me
c'era una volta la mia promessa a te
"nessuno mai ti farà del male"
mi hai dato il cuore sacrificando l'anima
sei diventata un bianco angelo senz'ali
ora che il giorno inizia ad imbrunire
mi accorgo di non riuscire più ad amare
Tu eri il fuoco, eri il mio vivere
soltanto ghiaccio in noi
io ero il vento, ero la tua speranza
è tutto fermo ormai
Ti ho visto piangere davanti a me
mentre moriva il seme dell'amore
non è mai stato colpa del destino
soltanto noi, tra il bene e il male
ti ho dato il cuore ora non ho più sogni
prigioniero di una giornata eterna
se il mondo morirà e non ci sarà più il sole
il tuo sorriso non dovrà mai svanire
nascosto nella notte come un'ombra
baciandoti ancora sulle labbra
un sogno che ci chiama da lontano
"nessun dolore ci potrà mai stancare"
mi hai dato il cuore e adesso è troppo tardi
canzoni del rimpianto cantate senza voce
tu mi domandi davanti all'immensità del mare
se ci sarà, oppure no, la fine
Tu eri il fuoco, eri il mio vivere
soltanto ghiaccio in noi
io ero il vento, ero la tua speranza
è tutto fermo ormai
E.N.
L'"asso pigliatutto" di questo mese è stata la splendida poesìa
ANCORA, ANCORA-VERSOLIBERO
Nel cerchio stavano tutte le cose
ognuna al suo posto,
nel perimetro della grande meraviglia,
ogni cosa respirava il suo minuto
la mano era intenta a prendere una stella,
i piedi salivano sui pioli
la caduta
la caduta dentro il nulla
e un po’ più in là l’urlo forte di una madre
gli occhi suoi di fuoco disperati
sapere che avrebbe pianto ogni ora della vita
sapere d’ignorarne il Significato
A volte si resta al buio come i ciechi
e l’alba ci accarezza invano,
Dio come un debole si piega
e tu crederesti ch’è la fine
Ma è strano
ti svegli
e negli occhi hai una rosa,
ancora un volo, lento, di gabbiano
ancora un alfabeto da tradurre
in mille lettere d’amore
Rosanna
Modificato da GocciaDiParadiso 08/08/2006 16.12