MAGGIO 2006

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
merlino celtic
00martedì 9 maggio 2006 13:11
Poesìa della settimana dal 30 Aprile al 06 Maggio

PASSATO di Rebecka

Rimpiangeresti ogni lacrima
che scende giù nel cuore,
quegli attimi d’incontrollabile follia
vagando per i boschi,
rimpiangeresti la nebbia
che dolce bacia il tuo corpo
di nudo incanto, disteso giù nell’erba,
se raccontassi ora di quel tempo
rimpiangeresti la sua meraviglia,
di quel passato che non torna
e che non vuol rivivere per ora,
rimpiangeresti la marea
che sale sulle stanche membra,
la musica che dolce suona
il vento tra le fronde,
sulle alture verdi dove spicchi
il volo con la tua fantasia
rimpiangeresti i cardi che dolci
fioriscono tra i palmi,
tra le rovine di quella casa
che a tratti ancora tu ricordi,
rimpiangeresti l’odore delle botti
quando giungeva il tempo della stagionatura,
vorrei poterti dire che
alcune cose tornano a vivere,
ma il passato che rimpiangi con ardore
può viver solo nel tuo cuore.


Reb.
merlino celtic
00martedì 16 maggio 2006 18:16
POESIA DELLA SETTIMANA DAL 07 AL 13
Ancora due poesìe a pari merito questa settimana.

LEI MI CAMMINA ACCANTO-TreA

Lei mi cammina accanto,
la sua ombra invisibile
confusa con la mia
e a volte mi sorride
con freschi occhi d’amore

Paziente come madre
dolce, mi accarezza
con dita leggere e posa
eteree ragnatele sul mio viso

Mi ha rubato infanzia
e giovinezza e ancora
si nutre dei miei giorni
in tranquilla vigile attesa

Non si allontana mai;
è inutile e non la sfiora
il disgusto che a momenti
le riverso addosso

Lei è serena perché sa
quando e come sarò
definitivamente sua,
conosce l’attimo ed il luogo

ed ha pietà di me che ignara
vivo nell’illusione
che magica catena
per sempre mi trattenga
a questa piccola deforme
eternità chiamata vita

Mi aspettava tranquilla
in quel giorno lontano
di primavera ventosa,
da allora mi cammina accanto

Quando mi lascerà io sarò morta.





t. A.





L'ULTIMA SERA DI MARZO-Yama


Amore travolgente
ho letto stasera
tra nuvole
al tramonto colorate
gonfie di sospiri
accarezzati nei pensieri
di un vento gelido
che soffia la tua assenza
su ali senza forma
che sanno di sale
e di profumi intensi
che mi raccontano di te
mentre la passione attende
di assaporare il gusto
della nostra pelle.


yama
merlino celtic
00martedì 23 maggio 2006 13:26
POESIA DELLA SETTIMANA DAL 14 AL 20 MAGGIO
RIPIEGAMENTO (Il Cantore)

E arriva il momento
in cui viene difficile anche piangere
quando i ricordi
si annebbiano di ombre e chiaroscuri
quando non scorgi gli specchi dell’immenso
in cui liberavi i colori del cuore

e allora?
puoi scavare
nella malinconia lacerante
o lasciarti dondolare
dall’antica melodia
per ritrovare i profumi
sommersi dal tempo scandito
oppure...sognare
ma è possibile ancora sognare?

e mentre il nulla sembra
avvolgerti nelle sue spira
una voce ti ricorda
il soffio del vento
il primo messaggio d’amore
i libri molteplici delle possibilità
che si aprivano al giovane cantore,
il sospiro di un abbraccio
e gli eterni baci di illusione

e allora puoi riprendere il cammino
anche se vorresti solo ripiegarti
nel manto azzurro
o piangere accanto
al vagabondo solitario
che dorme
dimenticato dal mondo assente

prendi la lanterna
in lontananza vedi
c’è quella capanna
ventilata dalla brezza marina
e la sua carezza è una dolce nenia……


suvvia,
domani può sorgere
una luminosa alba
e sarà proprio un altro giorno……





dedicata a Magda


Ignazio
merlino celtic
00martedì 30 maggio 2006 13:40
POESIA DELLA SETTIMANA DAL 21 AL 27
Questa settimana abbiamo ben 5 poesìe classificate prime a pari merito.


ANCORA, ANCORA-VERSOLIBERO


Nel cerchio stavano tutte le cose
ognuna al suo posto,
nel perimetro della grande meraviglia,
ogni cosa respirava il suo minuto
la mano era intenta a prendere una stella,
i piedi salivano sui pioli

la caduta
la caduta dentro il nulla

e un po’ più in là l’urlo forte di una madre
gli occhi suoi di fuoco disperati

sapere che avrebbe pianto ogni ora della vita
sapere d’ignorarne il Significato


A volte si resta al buio come i ciechi
e l’alba ci accarezza invano,
Dio come un debole si piega
e tu crederesti ch’è la fine

Ma è strano
ti svegli
e negli occhi hai una rosa,
ancora un volo, lento, di gabbiano
ancora un alfabeto da tradurre
in mille lettere d’amore




Rosanna



PENSIERINI-merlino celtic

Ti chiedo scusa,
se i miei fiori
non profumano
e non hanno colori.
I miei giardini sono silenziosi,
umili di pensieri
e di...pensierini.
e quando un fiore sboccia,
quando dono un fiore,
nessuno se ne accorge.
E forse
i miei fiori
non ricameranno mai canzoni
o voli di rondini
sui contorni del tuo cuore.
Speravo potessero
almeno riscaldarlo,
ma la speranza
è un fantasma bugiardo
leggero di illusioni
e di sogni senza controcanti...
Quando,domani,
percorrerai sentieri
gravidi di corolle
accese di luce
e d'arcobaleni,
di fiori sognati
e mai avuti in dono,
l'eco dei miei silenzi,
l'ansia delle mie,
delle nostre notti,
saranno farfalle diafane,
imprigionate
nel limbo dei ricordi...

Giorgio



LA SPIAGGIA-Il Cantore

Immerso nei tuoi silenzi
osservo le voci dell’anima
per trovare ristoro
al di là
della macchiata catena
cittadina

solo un riflesso
un grido soffocato
e un pianto smorzato

dove siete richiami
delle possibilità oniriche
sogni di universi plasmati
da un cuore in tumulto?

le onde accarezzano
il tuo torpore
è il senso del tempo
che raccoglie le briciole
sono sempre frammenti
dello stesso cuore

e allora
spingiti al centro delle onde
e vedrai gli attimi d’infinito
specchiarsi nella notte dell’incanto

amica
prendi la mia mano
ascolta
la nenia che ammalia
e avventuriamoci
nei sospiri del mare,
si può sempre sorridere
proprio quando la luce sembra spenta
e piangere lacrime d’illusione.




Ignazio



SOGNI E SEGNI-treA

Impronte veloci
e sigilli premuti con forza
sui fogli sparsi della vita:
sogni come segni
segni come sogni.
E stelle.

Calde correnti vaganti,
sibilanti e lievi
in curiosa ricerca
di angoli inesplorati
bramano ragnatele di deliri
da spazzare inesorabilmente.
E incertezze.

Spifferi freddi
disseccano microscopiche gemme
sbocciate tra diamanti e cristalli;
aguzzi raggi di stelle
infilzano e sfregiano il violetto
del cielo d’oriente.
E l'indaco.

Mi salva cascata di biondi capelli
che danzano ad onda
e incantano.

Segni ricurvi
avvolgenti volute di sogni
mutati in tracce sospese nel nulla:
segni di sogni
tracciati da oniriche dita

E le mani, oh! le mani...




t. A.


LACRIME-Elfo Nero

Ti ho visto piangere davanti a me
mentre moriva il seme dell'amore
piovono lacrime da un cielo che
non ha più luce, orfano di stelle

ti ho dato il cuore sacrificando il tempo
e mi ritrovo immerso nel mio vuoto
forse ho mentito non sono io il tuo Re
ti vedo triste come Genève

nascosto dagli sguardi e dalla luce
andai nel bosco a piangere per me
c'era una volta la mia promessa a te
"nessuno mai ti farà del male"

mi hai dato il cuore sacrificando l'anima
sei diventata un bianco angelo senz'ali
ora che il giorno inizia ad imbrunire
mi accorgo di non riuscire più ad amare

Tu eri il fuoco, eri il mio vivere
soltanto ghiaccio in noi
io ero il vento, ero la tua speranza
è tutto fermo ormai

Ti ho visto piangere davanti a me
mentre moriva il seme dell'amore
non è mai stato colpa del destino
soltanto noi, tra il bene e il male

ti ho dato il cuore ora non ho più sogni
prigioniero di una giornata eterna
se il mondo morirà e non ci sarà più il sole
il tuo sorriso non dovrà mai svanire

nascosto nella notte come un'ombra
baciandoti ancora sulle labbra
un sogno che ci chiama da lontano
"nessun dolore ci potrà mai stancare"

mi hai dato il cuore e adesso è troppo tardi
canzoni del rimpianto cantate senza voce
tu mi domandi davanti all'immensità del mare
se ci sarà, oppure no, la fine

Tu eri il fuoco, eri il mio vivere
soltanto ghiaccio in noi
io ero il vento, ero la tua speranza
è tutto fermo ormai


E.N.





L'"asso pigliatutto" di questo mese è stata la splendida poesìa

ANCORA, ANCORA-VERSOLIBERO


Nel cerchio stavano tutte le cose
ognuna al suo posto,
nel perimetro della grande meraviglia,
ogni cosa respirava il suo minuto
la mano era intenta a prendere una stella,
i piedi salivano sui pioli

la caduta
la caduta dentro il nulla

e un po’ più in là l’urlo forte di una madre
gli occhi suoi di fuoco disperati

sapere che avrebbe pianto ogni ora della vita
sapere d’ignorarne il Significato


A volte si resta al buio come i ciechi
e l’alba ci accarezza invano,
Dio come un debole si piega
e tu crederesti ch’è la fine

Ma è strano
ti svegli
e negli occhi hai una rosa,
ancora un volo, lento, di gabbiano
ancora un alfabeto da tradurre
in mille lettere d’amore




Rosanna




Modificato da GocciaDiParadiso 08/08/2006 16.12
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:49.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com