Lacrime di drago "Storie di draghi maghi e guerrieri"

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Irene Vanni
00lunedì 30 marzo 2009 09:10
Io ho finito da poco "Lacrime di drago" di Luigi Brasili. Forse a qualcuno di voi non sarà piaciuta la collanina di Kay Pendragon "Storie di draghi, maghi e guerrieri" e so che in molti hanno criticato la scelta di passare ai nomi degli autori in italiano, ma, proprio per questo, ho notato che la qualità si è innalzata. Eh, noi autori italiani, dobbiamo sempre cercare di essere una spanna sopra agli anglosassoni per venir considerati dai lettori esterofili... [SM=g27989]
(G.m.)
00lunedì 30 marzo 2009 15:16

Io ho letto tutti i primi 7 libri della collana, e li ho trovati interesanti, alucuni meno ma altri belli, ora quest'ultimo non l'ho comprato e devo valutare se prenderlo, non perchè sia un esterofilo, anzi sono contento che ora utilizzino i loro veri nomi in italiano, ma per l'aumento di prezzo che ha subito la collana.
Negli ultimi 2 libri è aumentato di un euro e poi di un altro, e per dei libri così brevi inizia a diventare un po' troppo, no?

Irene Vanni
00lunedì 30 marzo 2009 16:53
No, non è aumentato il prezzo in generale, questo è più lungo di un sedicesimo rispetto ai libri precedenti... immagino sia questo.
(G.m.)
00lunedì 30 marzo 2009 19:15

Beh Irene, in realtà il prezzo era aumentato il libro scorso, da 5,90 a 6,90, e per dei libri di 90 pagine mi sembra tantino. In quest'ultimo è aumentato ulteriormente a 7,90 ma in questo caso ci può anche stare, proprio perchè è un po' più lungo.

Irene Vanni
00lunedì 30 marzo 2009 19:40
Be', allora non so che dirti. Io ero abbonata, e il prezzo mi è rimasto fermo comunque [SM=g27987]
Irene Vanni
00venerdì 24 aprile 2009 09:32
Re:
(G.m.), 30/03/2009 19.15:


in realtà il prezzo era aumentato il libro scorso, da 5,90 a 6,90



Sto leggendo l'ultimo volume. Il prezzo è tornato a 5,90. Oltretutto sono rimasti più lunghi di qualche pagina. Forse l'aumento era da riferirsi a quello più lungo...


(G.m.)
00venerdì 24 aprile 2009 12:31

Si, ho visto che il prezzo è tornato quello classico, forse hanno notato un calo delle vendite dopo l'aumento nei 2 libri precedenti.
Approffittando anche della giornata del libro pure io ho comprato l'ultimo.

(G.m.)
00martedì 5 maggio 2009 02:00

Ho finito i libri della collana finora usciti, alla fine con gli sconti del 23 aprile, e essendo tornati i nuovi coi prezzi precedenti, mi sono comprato anche il libro un po' più caro di Brasili. (spinto anche dal tuo commento positivo)
Hai ragione Irene, bello quel libro e decisamente più alta la qualità da quando hanno iniziato a scrivere gli italiani. Non è campanilismo, ma gli ultimi 3 libri sono i più belli dellla collana, anche se il mio preferito non è quello di Luigi Brasili, ma quello di Nunzio Donato, Zenami. Storia breve ovviamente (96 pagine) ma molto interessante, grandi personaggi, e bel colpo di scena, che mi ha colto impreparato e piacevolmente sorpreso.

Irene Vanni
00martedì 5 maggio 2009 09:55
"Da quando hanno cominciato a scrivere gli italiani" = "da quando si sono rivelati". Nunzio Donato ha scritto anche il secondo di Kay Pendragon, difatti "Zenami" è una sorta di seguito. Io parlavo di livello innalzato nel senso che, ovviamente, per un esterofilo (come di solito succede in questo genere) lo straniero è sempre migliore, quindi l'italiano deve valere il doppio per farsi considerare. Un po' come quando una donna suona il basso o la batteria. Deve suonarla molto meglio di un maschio per farsi considerare alla pari... ;) IMHO
Irene Vanni
00lunedì 15 giugno 2009 14:37
E' stato scoraggiante scoprire che i distributori hanno continuato a richiedere Kay Pendragon invece dei nomi italiani palesati perché l'italiano medio è esterofilo... come se non si accorgesse che è un nome palesemente finto. In che razza di paese di ignoranti viviamo? Che frustrazione...
(G.m.)
00lunedì 15 giugno 2009 14:47
Re:
Irene Vanni, 15/06/2009 14.37:

E' stato scoraggiante scoprire che i distributori hanno continuato a richiedere Kay Pendragon invece dei nomi italiani palesati perché l'italiano medio è esterofilo... come se non si accorgesse che è un nome palesemente finto. In che razza di paese di ignoranti viviamo? Che frustrazione...


Ma no dai, è solo il fascino dell'esotico. Anche gli attori spesso si cambiano il nome per trovarne qualcuno più accattivante ed affascinante che il pubblico possa ricordare meglio.
Nella letteratura Fantasy poi, l'esempio più significativo e quello del mitico e compianto Robert Jordan, anche se adesso non mi ricordo quale fosse il suo vero nome.. [SM=x1263973]

Guntram
00lunedì 15 giugno 2009 18:07
Re:
Irene Vanni, 15/06/2009 14.37:

E' stato scoraggiante scoprire che i distributori hanno continuato a richiedere Kay Pendragon invece dei nomi italiani palesati perché l'italiano medio è esterofilo... come se non si accorgesse che è un nome palesemente finto. In che razza di paese di ignoranti viviamo? Che frustrazione...




Scusami...

...solo per non lasciare adito a dubbi di varia natura...

...viviamo in un paese d'ignoranti perchè l'italiano medio è esterofilo?

... o il tuo è un rimbrotto rivolto contro i distributori?

... o verso entrambe le categorie (lettori esterofili e distributori)?

Irene Vanni
00martedì 16 giugno 2009 08:49
Guntram: contro i distributori e contro gli italiani che non capiscono che un connazionale può scrivere bene come uno straniero... [SM=g27994]

G.M.: no, no, i motivi sono stati proprio quelli specificati, altro che decisione degli autori... [SM=g27992]
Guntram
00martedì 16 giugno 2009 16:46
Non mi pronuncio per quello che riguarda i distributori!

Ma mi sembra molto offensivo dare dell'ignorante ad un pubblico che non vuole dar credito al fantasy nostrano. [SM=x1263946]

Io per 1° vivo di stereotipi: non mangerei mai cucina inglese, non comprerei un auto cinese ecc. ecc..
Più che ignorante direi che il pubblico è stereotipato. (molto meno offensivo) [SM=x1263971]

P.s. del resto mi sembra che le tue lamentele cerchino di far luce solo sui lavori pubblicati dalla Delos Books e non sull'intero panorama fantasy italiano. [SM=x1263948]
Ghidara
00mercoledì 17 giugno 2009 05:49
Leggendo biografie di vari autori, al di fuori del genere fantasy, ho scoperto che i più prolifici, americani e inglesi, hanno pubblicato sotto diversi nomi. Suppongo, però, che sia stata una loro scelta, magari per differenziare le loro produzioni.

L'idea di firmare una collana Key Pendragon, da quanto leggo qui, è risultata vincente, più che la successiva di rivelare in copertina i nomi italiani.
E' legittimo, però, da parte degli autori italiani desiderare un riconoscimento delle loro fatiche, soprattutto quando si impegnano a creare opere meno legate alla tradizione anglosassone. Come dice Irene, è frustrante quando ti impongono uno pseudonimo straniero. E' come negare la possibilità di uscire dagli schemi.
Un conto è quando ti dicono di cambiare se ti chiami Rosa Maialino per motivi di copertina, un altro partire dal presupposto che "italiano non va bene".
Scrivere è una passione, pubblicare è entrare in un mercato. Un po' come giocare in una partita cominciata da parecchio tempo.
Chi non ha pensato almeno una volta di usare nomi più accattivanti?
Irene Vanni
00mercoledì 17 giugno 2009 08:47
Caro Guntram,
a me semmai sembra offensivo il tuo messaggio.
Io non mi rivolgevo a nessuno del forum, perché davo per scontato che chiunque frequenta un forum fantasy, e ama la letteratura fantasy, sa anche capire che un buon fantasy non si giudica dal fatto che sia stato scritto da un gallese o da un siciliano. Ma, evidentemente, mi sono sbagliata. Davo per scontato anche che le lamentele dei distributori e le vendite più basse rispetto allo pseudonimo, dipendessero da lettori sporadici, quelli che comprano i libri alle edicole delle stazioni, nonne e zie che fanno regali, etc... non dai frequentatori assidui di forum, e lettori abbastanza forti con magari anche il sogno di pubblicare qualcosa (e dove? Se chi vuole pubblicare non espande il mercato in cui vorrebbe pubblicare e non ne sa niente?). Non mi riferisco a te in particolare, ma ti assicuro che ci sono persone con velleità da scrittore che non leggono cosa scrivono i suoi connazionali, pensando che basti sapere come scriveva Tolkien, o che addirittura la letteratura italiana è ancora ferma a Manzoni.
Per quanto riguarda Delos, io leggo libri fantasy Delos e Mondadori, 1) perché non ci sono moltissime altre case editrici che ne pubblicano, dunque è statisticamente probabile che capiti una delle due.
2) io non leggo solo fantasy, ma ogni genere. Ho già poco tempo per leggere gli abbonamenti che ho fatto, figurarsi andarne a comprare altri. A tutti noi credo piacerebbe avere il tempo di poter leggere di più.
3) sembra quasi tu pensi che a me verrebbe qualcosa pubblicizzando un libro Delos. Non è il mio lavoro e nessuno mi paga per i giudizi che espongo.[SM=g27987] Il mio è un hobby come il tuo. Magari mi pubblicassero qualcosa su cartaceo!
Irene
Guntram
00mercoledì 17 giugno 2009 18:18
Mi è stato chiesto espressamente di non trasformare la discussione in un flame.

Mi limiterò a puntualizzare che non condivido il tuo punto di vista.
In quanto lettore esterofilo (non mi sono mai giudicato tale, odio le etichette ma per un motivo o per un altro nella mia libreria fantasy (ma non solo) mancano del tutto autori italiani) mi sono sentito offeso dal tuo dare degli ignoranti a chi non legge fantasy nostrano.
(G.m.)
00lunedì 22 giugno 2009 14:44

Irene, ho comprato l'ultimo della serie, "Il signore del canto" di Andrea Franco, e l'ho preso nonostante il prezzo sia aumentato di nuovo.. [SM=x1263975]
Tu l'hai letto? Com'è?
Appena mi arriva lo leggerò, e speriamo che sia del livello degli ultimi 3 che reputo i migliori della serie.
Sembrerà strano, ma in questo caso da parte mia ho notato che da quando usano i nomi italiani la qualità dei racconti è migliorata molto, nonostante anch'io, devo ammetterlo, preferisca l'autore straniero, che purtroppo vedo ancora di un'altro livello di scrittura per quanto riguarda questo genere letterario.

Irene Vanni
00martedì 23 giugno 2009 08:04
G.m.: ce l'ho ma non ho ancora iniziato a leggerlo. Sto leggendo una decina di libri contemporaneamente in questo periodo e quel che di nuovo arriva resta impilato sulla scrivania. L'altro libro di Forina della serie SDMG a quanto mi ricordo era il più "classico" di tutti. Comunque ho visto che si tratta del primo volume di una saga. Non so dirti altro al momento, sorry [SM=g27995]
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