Allora, riprovo a scrivere come sono arrivata alla pubblicazione...
-visto che lo avevo già fatto ed ho perso quello che avevo inviato-
Dopo aver spedito a una decina di case editrici, tutte abbastanza note, e aver ricevuto altrettanti rifiuti, (e sul mio sito, se volete, ci sono tutti i particolari, troppo lunghi e sbagliati in questa sede) ho deciso, su consiglio di un'amica, di abbassare il tiro. Inutile perdere tempo ed energie mirando alto: non farai mai centro. Insomma, Sua Maestà Mondadori e i suoi parenti vicini e lontani NON pubblicano esordienti. A volte nemmeno leggono quello che viene loro inviato, ed è già molto se rispondono cortesemente con lettere più o meno preconfezionate. La Fabbri, per esempio, risponde solo in caso di esito positivo
E allora è meglio accontentarsi dei piccoli editori, ma seri, e mai a pagamento. Loro ti pubblicano, se la tua opera è già valida, perché, spesso, proprio perché sono piccoli e hanno poche risorse, scelgono di tagliare ogni costo e di puntare su... un cavallo vincente, si può dire?
Il mio libro è stato il vincitore ad un concorso ed è stato pubblicato gratis per questo. Attenzione: non voglio dire che il mio romanzo sia un cavallo vincente, però è piaciuto, è ben scritto anche nella forma, anche tipograficamente parlando, ha una bella trama ben orchestrata e, nell'insieme, è vendibile. Ha delle chance (si scrive così?) Quindi l'editore 'osa' pubblicarlo. A costi minimi: stampa digitale
on demand e niente editing o correzione di bozze. Io ho inviato il file finale e loro lo hanno dato alla stampa dopo averci inserito solo le diciture obbligatorie. Questo per avere la certezza di non rimetterci: dopotutto, gli editori non sono ONLUS.
Però, ora viene il bello e cioè farlo conoscere.
...ma questa è un'altra storia