Poesia e Alchimia
Cara Nadiacinque
(Chiedo scusa al valente Capitano, questo è il mio primo e ultimo intervento in questa Stanza)
credo che lo spunto che ci avete offerto sia emblematico.
Voi immaginate che basti essere una persona dotata di sensibilità e di un vocabolario minimo per "fare poesia".
Pur non ricusando il senso del talento, non sembra vi curiate di coltivare questo vostro dono con studi, pratiche, confronti con Poeti e giudizi di critici esperti.
Semplicemente - da quel che mi pare - proponete estemporanee ed istantanee del vostro sentire come se queste dovessero essere, per tutti ed immediatamente, riconoscibile Poesia.
Dal pari fate con l'Alchimia, della quale non sapete, non conoscete, non mostrate di voler conoscere se non quello che voi credete che essa sia.
E anche di questa, come del resto, poetate; purtroppo senza alcuna poiesis.