Il Signore delle Nuvole

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00lunedì 10 aprile 2006 00:16
Il Signore delle Nuvole
“… ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; …”




Un giorno, una ragazza conobbe un uomo che parlava alle nuvole.
Esse gli ubbidivano e lo seguivano ovunque andasse.
Un giorno, ella incontrò il Signore delle Nuvole e la sua vita cambiò.

Un giorno, un uomo conobbe una ragazza i cui occhi brillavano come stelle. Essi penetravano nell'anima del mondo e illuminavano ogni verità nascosta.

Un giorno, egli incontrò un Diamante ed ebbe la possibilità di illuminare la sua vita.

Il Signore delle Nuvole e la ragazza si amarono intensamente.
L’uomo e il Diamante si amarono immensamente.
Il Signore delle Nuvole e il Diamante camminarono l’uno accanto all’altro. La loro vita correva insieme alle nuvole, illuminate da una nuova luce, verso la verità.
La pioggia li accompagnava e li purificava a ogni passo e le stelle seguivano silenziose gli eventi e li proteggevano da ogni pericolo.
I due scoprirono la gioia dell'amore e la bellezza del donarsi l'anima l'un l'altra.
L'universo intero li abbracciava e il mondo ovattato delle nubi acquistava ora una luminosità insolita, che svelava le ombre inquietanti di un'esistenza ruggente e mutevole come il vento che le sospingeva.
I raggi ribelli, vagando negli abissi del cuore, giunsero a toccare remote profondità di un arcano passato sepolto sotto la grigia coltre.
Forse, arrivarono là dove nessuno aveva mai osato.
L'equilibrio degli elementi, allora, vacillò.

Un giorno, l'uomo divenne incapace di amare: non ricordava più chi fosse e aveva dimenticato i suoi sogni. Fuggì lontano, correndo all’impazzata, vagando per l’universo, ma ogni sua fuga lo riportava sempre alla stessa meta.
Là, c’era un Diamante pronto a tendergli la mano e a guidarlo verso la luce. Ma la superbia, coltivata in anni di rifiuto dell’impegno e della verità, era sempre più forte e lo coglieva ogni volta che era solo e che tentava di superare le barriere dell’indifferenza in cui era vissuto fino ad allora.

Un giorno, la ragazza fu abbandonata: ricordava bene chi fosse e desiderava realizzare i suoi sogni.
Attese paziente che le nuvole fedeli placassero la furia demoniaca dell’angoscia del loro sovrano, ma, a ogni fuga, essa si riaccendeva più prepotente. Il Signore delle Nuvole fuggiva ogni volta che lei gli tendeva la mano. Perché la superbia, coltivata in anni di rifiuto dell’impegno e della verità, era sempre più forte e lo coglieva ogni volta che era solo e che tentava di superare le barriere dell’indifferenza in cui era vissuto fino ad allora.

Un giorno d’estate, l’uomo stava correndo in mezzo ai campi. Il sole era alto nel cielo.
Per la prima volta dopo tanto tempo, si fermò ad ammirare il sole. Si ricordò all’improvviso di avere incontrato, un giorno, un Diamante. Chissà se brillava ancora.
In quell’istante, si accorse della propria solitudine e si ricordò dell’avvertimento del Diamante: “Se non ti libererai dalle tue angosce”, lo aveva ammonito, “saremo due persone sole e infelici”.
Aveva compreso fin da allora la verità di quelle parole, ma non aveva voluto credervi.
Lacrime di pentimento sgorgarono allora dai suoi occhi. Ma non una nuvola nel cielo che venisse a condividere la sua amarezza.
Si concentrò.
Provò a chiamarle.
Silenzio.
Le lacrime che gli solcavano il viso erano l’unica consolazione presente.
Era veramente solo.

Un giorno d’estate, la ragazza stava entrando in chiesa. Il sole era alto nel cielo.

Come ogni giorno, si inginocchiò ad adorare Dio.
Pregò per sé e per il Signore delle Nuvole. Chissà se lo ascoltavano ancora. Come sempre, era consapevole della sua solitudine e le sovvennero le parole dette al Signore delle Nuvole: “Se non ti libererai dalle tue angosce”, lo aveva avvertito, “saremo due persone sole e infelici”.
Conosceva fin da allora la verità di quell’ammonimento, ma sperava di essersi sbagliata.
Lacrime silenziose brillarono allora nei suoi occhi. Dio era lì, con lei, a condividere il suo dolore. La confortò. Riuscì a dire solo: “Mi dispiace”. Le rispose: “Non avere paura”.
Le lacrime che le solcavano il viso le rendevano gli occhi ancora più lucenti. Non era sola.

Il Signore delle Nuvole non esiste più: il suo cuore si è inaridito e le nuvole fuggono veloci davanti al deserto.

Il Diamante brilla ancora: ricerca incessantemente l'amore e le stelle guidano saggiamente il suo cuore.

Un giorno, una ragazza conobbe un uomo che parlava alle nuvole. Esse gli ubbidivano e lo seguivano ovunque andasse.

Un giorno, ella incontrò il Signore delle Nuvole e la sua vita cambiò.

Un giorno, un uomo conobbe una ragazza i cui occhi brillavano come stelle Essi penetravano nell'anima del mondo e illuminavano ogni verità nascosta.

Cristina
GocciaDiParadiso
00mercoledì 10 maggio 2006 15:29


BELLA .... BELLISSIMA !!!!!! lungi da me offendere il grande Esopo si è piaciuta tantooooooo veramente bella.
Scritta davvero bene [SM=g28003]


mag
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