I Metroscettici (per "lentezza"): posizione saggia o pregiudizio?

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euge1893
00mercoledì 28 febbraio 2007 10:19
Leggendo il forum, ho spesso riscontrato quanto segue:

1) METROSCETTICI RADICALI - coloro che non vedono con favore, per principio, la costruzione o un radicato sviluppo della metropolitana anche laddove essa sarebbe verosimilmente giustificata dalla domanda di mobilità spesso precisano la loro posizione, oltre che sui costi necessari per la realizzazione di una simile infrastruttura, anche (e soprattutto) su una precisa considerazione di carattere diciamo così, di esperienza, considerazione che si potrebbe tradurre nel seguente assunto:
la costruzione di una metropolitana a Genova è andata avanti a rilento per venticinque anni, ergo continuerà ad andare lenta anche in futuro.
I metroscettici radicali, accanto, all'assunto che precede l'ulteriore postulato secondo il quale a differenza della metropolitana, la costruzione di qualunque altra infrastruttura procederà con celerità e nel rispetto dei tempi.
La deduzione finale è che, ovviamente, sia opportuno privilegiare in ogni caso la costruzione di infrastrutture e sistemi di trasporto che non siano la metropolitana

2) METROSCETTICI PER PESSIMISMO - vi sono poi quelli che sarebbero favorevoli alla costruzione e allo sviluppo della metropolitana, ma che, in omaggio al celebre proverbio dell'uovo e della gallina, e in applicazione dei diffusissimi postulati che precedono, concludono logicamente che così stando le cose è meglio privilegiare un altro tipo di infrastruttura di trasporto, che si assume invece di celere e certa costruzione, a prescindere da ogni valutazione sulla sua utilità a risolvere i problemi di mobilità cui si intende ovviare.

Personalmente sono convinto che le suddette posizioni dei metroscettici si basino su pregiudizi. Dirò di più.
Per quanto sembri incredibile, tali pregiudizi non sono neppure fondati su dati empirici: se è il passato ad insegnare, mi pare certamente vero che la metropolitana sia andata lenta come un lombrico, ma ad esempio (solo per prendere un sistema alternativo) non mi pare che la filovia anche lei abbia scherzato!

Ma se anche, per assurdo, gli assunti dei metroscettici fossero fondati solidamente sul precedente, non capisco per quale motivo ciò che è stato deve continuare ad essere in futuro.

NB: in questo topic non si prende in consderazione il problema dei costi, né quello strettamente tecnico, né quello della opportunità in relazione alla domanda di trasporto; si esamina solo la "filosofia" dei ragionamenti.

Voi che cosa ne pensate?

[Modificato da euge1893 28/02/2007 11.07]

em66
00mercoledì 28 febbraio 2007 14:12
I metroscettici possono portare l'esempio della linea filobus Foce-WTC, che e' stata realizzata in un tempo molto piu' breve della metropolitana.
E' anche vero che poi ha avuto qualche "piccolo" problema. [SM=g27987]
cliobini
00mercoledì 28 febbraio 2007 14:18
Secondo me dimentichi una terza categoria, che non rientra nelle precedenti e alla quale mi sento di appartenere.

Metroscettici che cercano di capire come stanno le cose. Non mi bastano i discorsi la metro serve, la metro non serve, il tram rimane imbottigliato nel traffico, la metropolitana va come una scheggia, facciamo solo tram o facciamo solo metropolitane, la priorità è per questa direttrice o per quell'altra.
Guardo a quello che è stato realizzato negli ultimi venti anni e guardo chi potrebbe condurci nei prossimi.
Guardo anche ci chi governa e vedo che ci sono molte idee raffazzonate, ma non un disegno integrato e completo per tutta la città.
Ascolto cosa pensa la gente sul tema della mobilità e cerco di capire di cosa ha bisogno e cosa vuole.
So bene quali sono le potenzialità dei sistemi di trasporto e cerco di trovare quelli che, integrandosi tra di loro, possono dare una risposta alle esigenze della cittadinanza, senza usare a sproposito i suoi soldi.
In più aggiungo che, in quanto utente quotidiano di bus e treno, sono abbastanza stufo di sperare che le cose migliorino e soprattutto sono stufo di sentirmi dire da quelli che non usano i mezzi pubblici, che se ci fosse la metro la userebbero.

E invece cosa mi dici dei MetroFiduciosi? Perchè sono così fiduciosi? Lo sanno che con la filosofia non si costruisce una metropolitana?
Trammax
00mercoledì 28 febbraio 2007 14:37

Come metroscettico (o meglio "metrotiepido") non posso esimermi dal replicare...
Euge, io credo che non si possa parlare di una "filosofia" di fondo senza considerare il contesto. In tal senso non credo che nessuno dei forumisti sia pregiudizialmente contrario ad un particolare modo di trasporto. Tutto dipende, ripeto, dal contesto: anche i famigerati people-mover possono avere un senso in particolari situazioni (penso ai collegamenti all'interno degli aeroporti) dove possono svolgere egregiamente i loro compiti. Gli impianti a fune sospesa hanno un senso in aree sciistiche, ma sono sicuramente fuori luogo in città (escludendo, naturalmente, gli impianti turistici).
La metropolitana è un infrastruttura di grandissima e riconosciuta importanza nel trasporto pubblico urbano: naturalmente ha un'onerosità che ne rende giustificata la messa in opera soltanto in città di dimensioni e rango tali da garantirne un certo ritorno in termini di passeggeri trasportati. Oggigiorno, gli indirizzi trasportistici ritengono che, per una metropolitana tradizionale, valga la soglia del milione di abitanti nell'area metropolitana. Si può anche scendere sotto questa soglia in presenza di soluzioni progettuali che consentano il riutilizzo di infrastrutture presistenti (Porto, Valencia, Bilbao)con risultati spesso di rilievo: Cose già dette, ma repetita juvant.
Mi ripeto anche in merito alla necessità, emersa negli ultimi anni, di riqualificare la superficie, limitando drasticamente il traffico automobilistico che è cresciuto enormemente appropriandosi di spazi non suoi [SM=g27996] : il consolidamento della mobilità di superficie non rappresenta un'alternativa alla metro, ma è comunque una necessità assolutamente inderogabile.
Per quanto riguarda specificatamente Genova, mi prendo pure gli strali del caso affermando che questa metro è nata male e cresciuta peggio, in regime progettuale/escutivo/gestionale monocratico, senza una ragionevole pianificazione e con limiti strutturali che ne condizionaranno pesantemente l'efficienza negli anni a venire. E questo, in considerazione delle aspettative che avrebbero dovuto controbilanciarne gli oneri, non è cosa da poco.
P.S Per dissipare ogni equivoco, ritengo che anche l'idea di pensare di fare la rivoluzione con una sfiatata linea di filobus (che rimane, giova ricordarlo, un autobus a trazione elettrica) sia un'altra emerita cappella.
Spero di non aver portato OT la discussione [SM=g27995]
euge1893
00mercoledì 28 febbraio 2007 14:39
Rispondo a Trammax: sono d'accordo con le tue considerazioni salvo su quella che limita la opportunità di costruzione di una metropolitana al mero dato complessivo degli abitanti di una città; mi sembrano invece meno astratti gli orientamenti che legano l'infrastruttura di questo tipo alla domanda di mobilità, anche in considerazioni delle caratteristiche del territorio.

Rispondo a Cliobini: Il punto è che la posizione dei "metroscettici che cercano di capire come stanno le cose" io la comprendo molto bene, mi sembra una posizione intelligente e ragionevole.
Sono le altre che mi paiono fondate sul pregiudizio e che trovo "filosoficamente" inaccettabili.

[Modificato da euge1893 28/02/2007 14.44]

Trammax
00mercoledì 28 febbraio 2007 14:50
ancora una cosa...
Il post di Cliobini (che condivido) che precede il mio mi spinge a ribadire un punto fermo, che dovremmo tenere sempre presente: anche in presenza del sistema di trasporto più efficiente del mondo, ci saranno sempre quelli che, in mancanza di adeguati paletti, vorranno continuare a fari i propri porci comodi imponendone le conseguenze a tutti gli altri: a me non interessa la possibilità di avere la metro e poi assistere al consueto caos viabilistico anarchico ed irriducibile in superficie. Forse l'idea di limitare, controllare ,e reprimere quando necessario, potrà far storcere il naso ai cultori di un malinteso concetto di libertà individuale, ma detesto come non mai i "piacioni" che cercano di accattivarsi le simpatie ed il consenso elettorale, di chi ha torto marcio (vedi il nostro caro Arcangelo in primis, e anche le inopportune leccate di Musso e Vincenzi alla manifeatazione degli scooteristi [SM=g27996] [SM=g27996]
cliobini
00mercoledì 28 febbraio 2007 15:04

Sono le altre che mi paiono fondate sul pregiudizio e che trovo "filosoficamente" inaccettabili

Allora non capisco: perchè ti sei posto la domanda se è una posizione saggia o un pregiudizio?
chicc0zz0
00mercoledì 28 febbraio 2007 15:22
Io non mi inserisco tra nessuna delle due categorie, forse tra quella dei "metrotiepidi"?
Secondo me ogni mezzo di trasporto ha la sua ragion d'essere, bisogna valutare la richiesta di mobilità delle singole zone.
Sparo cifre a caso: ho una domanda di mobilità superioro a 20.000 persone/h per senso di marcia? OK, mi serve il metrò, che è veloce, non è intasato dal traffico, capiente.
Ho 10.000 persone/h? (sono sempre cifre a caso) OK, non è necessario il metrò, possiamo fare un tram parte in sede propria (dove ci sono problemi di traffico), parte in promiscuo, magari con più fermate rispetto al metrò.
Ho 6-7.000 persone/h? Mi basta anche semplicemente un autobus/filobus, che ha capienza inferiore rispetto a quella del tram e deve sottostare ai semafori e alla viabilità urbana.
Ho visto che il S. Raffaele a Milano è collegato con una metrò automatica, che in realtà mi sembra piuttosto un people mover. Che un sistema del genere possa essere utile per collegare anche il S. Martino (che mi pare sia il più grande ospedale d'Europa)? Non lo so, ma ci si può studiare sulla base della domanda di mobilità e delle soluzioni tecnicamente attuabili a prezzi non esagerati.
Per ultimo: devo collegare zone molto distanti dal centro (per esempio Voltri), ho un'infrastruttura che fa già adesso un lavoro discreto. Bene, la potenzio e faccio in modo che anche chi abita così distante abbia un treno ogni 10 minuti e in 30/35 minuti sia in città.

Insomma, ci si dovrebbe studiare sopra, e prima di dire facciamo una filovia lì, allunghiamo il metrò là, facciamo il tram oppure no, corsie gialle ecc., bisognerebbe capire veramente quanta è la gente che si deve spostare, dove deve andarde...insomma quali sono le sue esigenze. Secondo me analisi volte in questo senso non sono sicuramente soldi buttati via, anzi, forse risparmiati per le opere future.
cliobini
00mercoledì 28 febbraio 2007 15:31
Però Eugenio era stato chiaro:

NB: in questo topic non si prende in consderazione il problema dei costi, né quello strettamente tecnico, né quello della opportunità in relazione alla domanda di trasporto; si esamina solo la "filosofia" dei ragionamenti.

chicc0zz0
00mercoledì 28 febbraio 2007 15:40
ecco allora l'ho sbagliata in pieno.
Più tardi, alla peggio in serata, farò un intervento.

[Modificato da chicc0zz0 28/02/2007 15.40]

Münchner.Fax
00mercoledì 28 febbraio 2007 15:42
Beh, allora se «in questo topic non si prende in consderazione il problema dei costi, né quello strettamente tecnico, né quello della opportunità in relazione alla domanda di trasporto; si esamina solo la "filosofia" dei ragionamenti.», trovo che qualunque posizione si basi solo su una filosofia sia sbagliata a prescindere.
metrosur
00mercoledì 28 febbraio 2007 15:59
Re:

Scritto da: Münchner.Fax 28/02/2007 15.42
Beh, allora se «in questo topic non si prende in consderazione il problema dei costi, né quello strettamente tecnico, né quello della opportunità in relazione alla domanda di trasporto; si esamina solo la "filosofia" dei ragionamenti.», trovo che qualunque posizione si basi solo su una filosofia sia sbagliata a prescindere.


Concordo, di filosofia nei trasporti non si può parlare. Non credo che si sia nulla si spirituale o filosofico nello stabilire di fare una linea di bus o di tram, bensì dei ragionamenti in base alla domanda/costi/benefici. Se uno fa bene il suo lavoro non sceglierà mai di fare una metropolitana solo perché gli piace o filosoficamente la trova una buona soluzione!
euge1893
00mercoledì 28 febbraio 2007 16:01
Re:

Scritto da: cliobini 28/02/2007 15.04

Sono le altre che mi paiono fondate sul pregiudizio e che trovo "filosoficamente" inaccettabili

Allora non capisco: perchè ti sei posto la domanda se è una posizione saggia o un pregiudizio?



Perché non penso di avere la verità in tasca, anche quando ho delle forzti convinzioni.
Io sono convinto che l'assunto esposto nel mio primo post si fondi su un pregiudizio, ma se uscisse fuori qualcuno che mi spiega perché non trattasi di pregiudizio ma di posizione saggia o ragionevole, non escludo di eventualmente modificare il mio convincimento.

Per tutti: evidentemente questo topic è una provocazione.
A me le posizioni immotivate non piacciono mai e ancora meno piacciono i pregiudizi o chi "fa il tifo" a prescindere (lo capisco solo nello sport e, molto meno, in politica).

E' ovvio che quando si discute di traporti sono moltissimi gli aspetti da tenere in considerazione (ne abbiamo parlato fino alla nausea e ne riparleremo), a me però interessava focalizzare l'attenzione sull'assunto e/o sugli assunti ricordati nel primo post. Da qui il N.B. del primo post.

Dette affermazioni/postulati/pregiudizi non me li invento purtroppo io; quasi quotidianamente li leggo sui giornali (si veda la risposta demenziale pubblicata da Il Giornale e ripresa anche qua sul forum nel topic freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=93523&idd=696 )), li odo dal Parodi di turno e - quel che è più grave dagli amministratori della cosa pubblica.
Dimenticavo: gli assunti indimostrati (=pregiudizi)che proprio non riesco a mandare giù li leggo quasi quotidianamente su questo forum [SM=g27994]

[Modificato da euge1893 28/02/2007 16.13]

[Modificato da euge1893 28/02/2007 17.15]

cliobini
00mercoledì 28 febbraio 2007 16:10
Mi sembra che le argomentazioni portate dai metroindecisi facciano venire il dubbio che la loro posizione non sia poi così pregiudiziale.
Prova prima a spiegare tu a noi perchè la tua posizione di metroconvinto è saggia. Magari potresti convincere qualche metroindeciso...

[Modificato da cliobini 28/02/2007 16.11]

GenoaJackson
00mercoledì 28 febbraio 2007 16:12
Io condivido il lungo intervento di Cliobini e gli intermezzi di Eugenio a cui personalemnte sento di aggiungere qualcosina.
Io sono "metrofiducioso" perchè sono ottimista di carattere, ma non per questo mi sento un illuso. Io apprezzo le metropolitane da ancora prima che l'aprissero a Genova, credo che la scelta di una metro leggera sia ottima per la nostra città e se mi aspico il suo sviluppo è perchè ragiono da cittadino medio che vorrebbe un sistema di trasporto rapido, ecologico e moderno.
Il discorso soldi spesso taglia le gambe ai progetti (quando ci sono i progetti...), ma non per questo voglio smetterwe di confidare che prima o poi arrivi qualcuno in gamba che con un po di abilità riesca a realizzare più rapidamente la metro. Forse è un discorso sempliciotto, ma è quello che più sento tra la gente comune che usa la metro occasionalmente.

euge1893
00mercoledì 28 febbraio 2007 16:24
Cliobini attento a non andare OT [SM=g27988] .

Il tema della discussione è ben delimitato dal primo post. Io vorrei che il forum aiutasse me e altri interessati a questa questione a capire se quelle posizioni sono pregiudizi (come personalmente penso) oppure sono posizioni sagge (potrebbero esserlo, ma non saprei dire perché).

Mi pare d'altronde inutile discutere qui sulle posizioni portate avanti da Metroscettici che cercano di capire come stanno le cose, come te o, dai Metroindecisi (come Trammax e Chiccozzo, ad esempio) o dai Mentroentusiasti ma realisti come penso di essere (forse con Alex e Claudio), visto che è dall'inizio di Luglio che lo stiamo facendo su questo forum [SM=g27987]
cliobini
00mercoledì 28 febbraio 2007 16:24
Purtroppo non servono dissertazioni filosofiche o tecniche.
Ci vogliono solo buona volontà e soldi. Una delle due non basta. E in giro non si vede nè una nè l'altra.
cliobini
00mercoledì 28 febbraio 2007 16:28
Ribadisco. A me sembra che abbiano posto delle argomentazioni che non sono pregiudizi. Potranno essere discutibili, ma non pregiudizi. Mi sembra invece che quello che non vuol capire sulla base di pregiudizi sia tu
euge1893
00mercoledì 28 febbraio 2007 17:02
Claudio, devo dirti che sono un po' sorpreso dal tenore della tua risposta e dal fatto che ti innervosisca così. Guarda che stiamo solo chiacchierando! Ritorno in tema.

Vorrei capire per quale motivo per te questi postulati (il tema di questo topic):
1)la costruzione di una metropolitana a Genova è andata avanti a rilento per venticinque anni, ergo continuerà ad andare lenta anche in futuro;
2) a differenza della metropolitana, la costruzione di qualunque altra infrastruttura procederà con celerità e nel rispetto dei tempi
non sarebbero pregiudizi.

Poi se mi dici quali, a tuo giudizio, sarebbero i miei pregiudizi, ti rispondo volentieri. Ciao [SM=g27985]
cliobini
00mercoledì 28 febbraio 2007 17:23
Ma io non sono per niente nervoso.
Ho solo detto che mi sembra che Trammax e Chiccozzo abbiano espresso le loro argomentazioni, che mi sembrano ragionevoli.

Per quanto riguarda i due postulati ecco le risposte.

1)la costruzione di una metropolitana a Genova è andata avanti a rilento per venticinque anni, ergo continuerà ad andare lenta anche in futuro;

Forse andrà avanti un po' più velocemente, facciamo anche 5 km ogni 10 anni. Ma sarà sempre lenta perchè l'apparato che deve prendere le decisioni, trovare i soldi e mettere in pratica le azioni è sempre lo stesso. Al momento non vedo segnali significativi di cambiamento che vadano al di là del lato estetico.


2) a differenza della metropolitana, la costruzione di qualunque altra infrastruttura procederà con celerità e nel rispetto dei tempi.

Riporto quanto ho già scritto nella discussione sui tram.
Supponiamo di ragionare a parità di lentezza, che per me essenzialmente vuol dire lentezza di erogazione dei finanziamenti.
Visto che il tram ha un costo inferiore a chilometro, se tutti gli anni venisse erogata la stessa quantità di soldini, la rete tramviaria realizzabile sarebbe più lunga e (forse) più equamente distribuita su tutta la città (Val Bisagno in primis che non ha mezzi di trasporto in sede propria).
A questa lentezza di erogazione delle palanche si potrebbe aggiungere anche una "lentezza costruttiva", nel senso che per una metropolitana i tempi di realizzazione sono oggettivamente più alti (in termini di km realizzati all'anno).

Questo è il mio parere. Se ti sembra un pregiudizio, ti invito a farmi capire perchè dovrei cambiare idea.

[Modificato da cliobini 28/02/2007 17.24]

cliobini
00mercoledì 28 febbraio 2007 17:26
Aggiungo anche che il mio pensiero parte da una posizione abbastanza diversa dal cittadino comune, poichè sono abbastanza dentro l'argomento. Non so se la posizione possa essere privilegiata o meno: forse vedo le cose peggio di come sono realmente, forse le capisco meglio e sono più realista. Non so
metrosur
00mercoledì 28 febbraio 2007 17:44
Concordo con Cliobini ragionando secondo quanto è avvenuto fin'ora.
Ciò non vuol dire che l'Italia non si svegli e capisca quanto è diventata arretrata rispetto al resto d'Europa per quanto riguarda i finanziamenti e i tempi di realizzazione ma questa è una partita che si deve vedere su scala nazionale. Sarò come Alex un ottimista ma credo che i tempi siano maturi perché qualcosa cambi a livello di leggi, procedure d'approvazione e specialmente finanziamenti. Leggo di diverse proposte, che ho riportato anche su metroitaliane, di nuove formule per portare finanziamenti per il TPL, prima non mi risulta se ne fossero interessati molti se non per prendersi qualche tangente o facendo la sciagurata legge obiettivo. Sembra solo a me ma ultimamente giornali, politici e cittadini parlano moltissimo dei trasporti? forse perché siamo giunti alla famosa goccia che fa traboccare il vaso?
euge1893
00mercoledì 28 febbraio 2007 17:45
Oh, che belle risposte, articolate... alla Cliobini! [SM=g27987]

Sulle risposte di Trammax e Chiccozzo, forse nello scrivereo nel leggere c'è stato un equivoco, perché mi sembra di avere già detto che le trovo ragionevoli e in grandissima parte condivisibili.

Ma quello che mi interessava era capire se quelle due asserzioni erano solo basate su pregiudizi oppure potevano anche avere un qualche fondamento.
chicc0zz0
00mercoledì 28 febbraio 2007 17:47
Re:

Scritto da: euge1893 28/02/2007 17.02
Vorrei capire per quale motivo per te questi postulati (il tema di questo topic):
1)la costruzione di una metropolitana a Genova è andata avanti a rilento per venticinque anni, ergo continuerà ad andare lenta anche in futuro;
2) a differenza della metropolitana, la costruzione di qualunque altra infrastruttura procederà con celerità e nel rispetto dei tempi




Faccio un intervento breve perché ad essere sincero non ho afferrato pienamente quello di cui si deve discutere qui.
Non condivido per niente il punto 1. Se è andata a rilento negli ultimi 25 anni, potrebbe essere che ci siano stati dei fattori di qualsiasi tipo, politici, economici, problemi nel sottosuolo imprevisti, ritrovamenti, ecc.

Non condivido parzialmente il punto 2. La filovia, sebbene si tratti soltanto di cavi, non mi sembra che sia andata molto velocemente, né tantomeno sono sicuro che lo sarebbe la posa di binari e cavi per un tram. Credo che sarebbe un pò più veloce (ed ecco qui il parzialmente) rispetto ad una metropolitana, per il semplice fatto che non bisogna scavare. "Basta" (come se fosse cosa da poco, che invece non è) aprire la strada e posare i binari, ma se permettere non c'è da fare gallerie, stazioni, pesanti studi idrogeologici... Vorrei però capire se quello che sto dicendo, basato su quel poco che ho letto in giro e su un pò di logica, è realtà oppure se sto sparando delle grandi fesserie. Purtroppo non ho fatto studi specifici per poter dire: "Questa è la verità".
Il mio punto di vista, per sintetizzare, sul punto 2. è che le altre opere probabilmente, secondo me, andrebbero un pò più veloci, e con meno spese di denario, rispetto al metrò. Poi ovviamente ci sono altri mille lati negativi ai mezzi di trasporto che non siano metrò, ma credo che non sia qui il caso di parlarne.

Per il discorso pregiudizi, il primo sicuramente lo è, anche se secondo me è comprensibile: un cittadino comune che guarda come è andata avanti la faccenda metrò a genova, soprattutto se paragonato ad altre città italiane, rimane basito e capisco lo scetticismo. A mio avviso, invece, non è detto che se una cosa è andata avanti per 25 anni in un certo modo, debba per sempre andare avanti così.

Il secondo, se lo si prende come "sicuramente la costruzione procederà con celerità", beh, anche quello è un pregiudizio. Io rimarrei più cauto e direi che è probabile che prosegua più velocemente rispetto al metrò.

Se sono andato OT, vi chiedo di non mazzuolarmi, forse non ho capito qual'è il "fuoco" della questione.
em66
00giovedì 1 marzo 2007 09:25
C'e' anche da considerare il fatto che la metropolitana, una volta costruita, non ha problemi di interferenza con lavori stradali ecc.
Con il filobus si e' visto come sono andate le cose e per un eventuale tram penso che potrebbe andare anche peggio!
sandro.raso
00giovedì 1 marzo 2007 11:09
Non sono d'accordo che con il tram potrebbe anche andare peggio.
Infatti se parliamo oggi di "tram" dovremmo parlare di una linea quanto più possibile, più che in sede propria, in sede stradale riservata e protetta (ad es. le due corsie al centro di Corso Europa).
Quindi: le interferenze con il traffico ordinario ci sarebbero (se non ci fossero sarebbe una metropolitana, anche se di superficie) ma ridotte al minimo indispensabile e protette con adeguate segnalazioni.
Inoltre sarebbe decisamente scoraggiato, se non reso del tutto impossibile, il parcheggio selvaggio abusivo sulla sede (che è la vera piaga dei bus e dei filobus) con evidente vantaggio per la velocità commerciale.
euge1893
00giovedì 1 marzo 2007 11:25
Re:

Scritto da: cliobini 28/02/2007 14.18
(omissis)
E invece cosa mi dici dei MetroFiduciosi? Perchè sono così fiduciosi? Lo sanno che con la filosofia non si costruisce una metropolitana?



I Metrofiduciosi credo siano semplicemente degli ottimisti, che ritengono che in futuro sia possibile evitare gli errori del passato, imparando dagli stessi.

E' ovvio che con la filosofia non si costruisce una metropolitana... Claudio non fare l'ingegnere [SM=g27985] , abbandoniamoci alle disquisizioni un po' astratte ogni tanto [SM=g27985]
metrosur
00giovedì 1 marzo 2007 12:28
Ehh, ehh io sono una via di mezzo, come ragionamento, tra un razionale ingegnere e un fantasioso ottimista, quindi a seconda delle volte posso andare un po' più da una parte o dall'altra. Di solito metto insieme le due posizioni che a volte, mi rendo conto, si scontrano un po' anche se credo che in questo ambiente un ingegnere ottimista e fantasioso ma serio e rigoroso sia la figura ideale (peccato però che io non sia ingegnere...). Mi rendo però anche conto che la dura realtà può mettere alla prova l'ottimista più incallito!
chicc0zz0
00giovedì 1 marzo 2007 13:58
Re:

Scritto da: em66 01/03/2007 9.25
C'e' anche da considerare il fatto che la metropolitana, una volta costruita, non ha problemi di interferenza con lavori stradali ecc.
Con il filobus si e' visto come sono andate le cose e per un eventuale tram penso che potrebbe andare anche peggio!



mah, se lo facciamo costruire a gente come si deve, tecnologie all'avanguardia, non dovrebbero esserci problemi.
Il tram è una tecnologia che esiste da 100 anni, forse anche di più? Mi dirai, anche il filobus esiste da moltissimi anni...
Ad ogni modo non vedo perché a Milano e Torino girano tranquillamente tram e qui non dovremmo riuscire a farli andare, soprattutto su un'infrastruttura nuova di zecca e (si spera) dotata delle ultime tecnologie.
Certo, magari nel periodo di pre-esercizio potrebbero esserci dei blocchi, ma quello sarebbe normale. Certo è anche che un tram fermo che non si muove più ad un incrocio sarebbe proprio un bel casino, vista anche la lunghezza e la difficoltà a farlo ripartire se, magari, ci sono problemi con la linea aerea che non ne permettono il movimento
em66
00giovedì 1 marzo 2007 14:19
Credo che il significato del mio messaggio sia stato frainteso.
Per i filobus non ci sono stati problemi ai mezzi o alla linea problemi dei filobus ma sono rimasti bloccati per anni per cause esterne.
Una linea tramviaria da questo punto di vista potrebbe avere problemi ancora maggiori.
In Corso Europa probabilmente ci sarebbe lo spazio per "raddoppiare" e spostare lontano dai binari tutti i servizi (luce, gas, acqua potabile, acque bianche e nere) ma questo farebbe aumentare parecchio i costi.
Nella maggior parte delle altre strade non ci sarebbe lo spazio per fare un lavoro simile quindi potrebbe bastare un piccolo scavo di cui oggi non ci accorgiamo neppure per effettuare lavori ai servizi citati prima per bloccare una linea tranviaria per giorni.
Il paragone con Milano e Torino da questo punto di vista non e' proponibile.

[Modificato da em66 01/03/2007 14.21]

[Modificato da em66 01/03/2007 14.38]

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