Gravina:resti compatibili con data scomparsa fratellini

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00martedì 26 febbraio 2008 09:57


BARI (Reuters) - Sarebbero compatibili con la data della scomparsa dei due fratellini Pappalardi le condizioni dei resti umani trovati per caso dai soccorritori oggi nel pozzo da cui è stato tratto in salvo un ragazzino, nel centro di Gravina in Puglia.
dirlo in serata un funzionario della polizia, precisando che i resti umani, soprattutto ossa, da una prima seppur superficiale analisi, sarebbero compatibili con la data della scomparsa di Francesco e Salvatore Pappalardi, spariti il 5 giugno 2006.

Per il pubblico ministero Antonio Lupo, titolare dell'inchiesta sulla scomparsa dei due bambini, è però "prematuro dire che i resti umani appartengano a loro".

"Dobbiamo fare indagini", ha detto il magistrato a Reuters.

Ma per il prefetto di Bari Carlo Schiladri, i resti di abiti ritrovati nella cavità, tra cui un maglioncino arancione, sarebbero un indizio importante.

"Sull'ipotesi che siano loro decisivo è anche il ritrovamento di resti di un maglioncino arancione che indossava uno dei due fratellini il giorno della scomparsa. Almeno così sembrerebbe dalle foto, seppur fatte in condizioni particolari, a 20 metri di profondità", ha detto il prefetto.

"I resti di alcuni capi di abbigliamento lascerebbero pensare a loro, anche se la certezza arriverà solo all'accertamento dei fatti".

"LE INDAGINI RIPARTANO DA CAPO"

Intanto il legale del padre dei due fratellini -- Filippo Pappalardi, in carcere dallo scorso novembre con l'accusa di sequestro di persona, duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere -- ha detto: "Mi auguro che non siano loro, ma se si tratta dei due ragazzini, ritengo che le indagini devono ripartire da capo".

Secondo l'accusa, Pappalardi, 41anni, definito un uomo severo e irascibile, avrebbe ucciso i due figli -- che all'epoca della scomparsa avevano 13 e 11 anni -- mentre li puniva perché nei giorni precedenti erano rientrati a casa tardi.

Intanto non sembrerebbe in pericolo di vita il ragazzo caduto nel pozzo, il cui salvataggio ha consentito di scoprire l'esistenza dei corpi.

"(Il ragazzo) E' codice rosso perché è caduto da (un'altezza di) oltre cinque metri ma non è gravissimo", hanno detto i medici del 118 aggiungendo che l'11enne ha fratture agli arti inferiori ma non dovrebbe aver riportato un trauma cranico.

Il ragazzino era caduto nel tardo pomeriggio in un pozzo profondo una ventina di metri.

Alle operazioni di soccorso hanno preso parte anche gli speleologi dei nuclei Saf (Speleo alpinistica e fluviale) di Bari e di Matera, oltre ai vigili del fuoco e ai carabinieri di Bari.



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