Il Gualdi è una figura di alchimista molto misteriosa appartenente al 17° secolo. Alcune leggende lo vogliono una sorta di Saint-Germain ante-litteram, munito di Pietra e di una straordinaria longevità. Ma esistono anche dati storici ( poichè il personaggio in questione, al di là delle attribuzioni, è esistito davvero ), pochi, per la verità. Come per Cagliostro ci si divise tra chi lo definì un cialtrone e chi un Adepto. Il dotto Mino Gabriele e la dotta A.M. Partini ne accennano nelle loro introduzioni storiche ai due testi del Santinelli ( "Androgenes Hermeticus" ) e del Crasellame-Santinelli ( "Lux Obnubilata" ). Pare che quest'ultimo ne fosse addirittura allievo.
Altri accenni ve ne sono negli straordinari e pregiati volumi del Centro DI, di Firenze " Magia, Alchimia e Scienza dal 1400 al 1700 ", nati dalla collaborazione tra la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia e la strepitosa ( è il caso di dirlo ) Biblioteca Philosophica Hermetica di Amsterdam. In essi si legge "..Intorno alla figura di Gualdi si erano creato un alone leggendario, dovuto alla mancanza quasi totale di dati attendibili circa la sua biografia : si riteneva infatti che il misterioso adepto e alchimista veneziano avesse raggiunto l'età di 400 anni grazie ad una speciale medicina. Con il passare del tempo a Gualdi venne ascritto un numero sempre crescente di opere a carattere alchemico ecc. ecc. "
Sempre nella medesima opera si evince che fra i verbali del Santo Uffizio è presente un fascicolo intestato a Federico Gualdi, inquisito per magia. Da questi verbali ( con decine di testimonianze ) emerge il fitto tessuto di relazioni del misterioso alchimista con alti e nobli esponenti della nobiltà veneziana settecentesca ( e di personaggi come appunto il Santinelli ).
I racconti dei testimoni evidenziano un personaggio conducente vita sobria e schiva, di cui non si sa nulla, non frequenta donne, veste sempre di scuro ed esce pochissimo di casa, dove riceve molte visite ( Santinelli in primis e il Dott. Vincenzo Pezzi ). Appare inoltre quale capo di una setta i cui adepti , oltre al vincolo del segreto, nutrono profondo interesse per i segreti naturali e per gli esperimenti "chimici". Il nome di tale "setta" è "Fraternitas Aureae Crucis" , al punto da far sospettare a più di uno studioso ( tra cui uno dei massimi esperti mondiali di storia ed ermetismo Rosacroce, Carlos Gilly ) l'incredibile radice italico-veneziana della mitica Gold-und-Rosenkreutz tedesca ( da non confondere con l'omonimo ordine massonico, che era di livello decisamente inferiore ).
Perchè scrivo ciò ? Ebbene, fino ad oggi era accessibile solo l'opera del Gualdi " Critica della Morte, ovvero racconto intorno ai successi del sig. Federico Gualdi " ed. Sear ( Casalgrande, Reggio Emilia ). Da qualche giorno , però, per le edizioni Archè è uscito un TOMONE di 700 pagine interamente dedicato alla figura del misterioso alchimista , con annesse altre sue opere sia in tedesco, sia in latino, italiano e francese.
Il titolo è " Un Rose-Coix meconnu, Federico Gualdi ou Auguste Melech Hultazob, Prince d'Achem", con numerosi testi e documenti rari e inediti utili alla storia della Rosa-Croce D'Oro", autore Alexandre De Danann, pseudonimo di un signore che in passato ha scritto altri libri interessanti per i dati forniti ma molto discutibili per le opinioni espresse. Anche qui, fra l'altro, al di là dei tanti e rari dati storici, la cosa più interessante sono le opere del Gualdi, più che i ricami del curatore. Ma nei prossimi giorni, leggendo, ne saprò di più.
Sperando di aver fatto cosa gradita dandone notizie
auguro buona notte.
Domenicano Gerard Heym, pronipote del Prevosto di Ternan