Ti ricordo Meani: sono riusciti a farlo passare come pazzo che agiva da solo, altrimenti ci andava di mezzo anche il Milan.
Io sono dell'opinione che Calciopoli (questo il suo vero nome che ricorda altre vicende dello stesso sport accadute nello stesso paese) sia nato da una guerra che si sono fatte le "sorelle", ossia quelle squadre che voi chiamate "grandi" a dispetto delle "piccole" o "provinciali".
Tuttavia ti invito a fare molta attenzione nel giudicare male la vicenda e nel vedere la Juventus quasi come una parte lesa: ho seguito alcune partite dal 2002 in poi "causa Chievo" e vi era assolutamente permesso tutto.
Guarda il ritorno al Bentegodi fra il Chievo e la Juventus proprio del 2002 e osserva bene le entrare non fischiate.
A un certo punto Del Piero ne fa una rugbistica con spalla su femore alzando da terra l'avversario di almeno un metro, una cosa allucinante.
Ma questo non dovrebbe stupire: contro le "grandi" non era quasi permesso passare la tre quarti... c'era un sistema fischi/fuorigioco/ammonizioni/espulsioni provato e comprovato.
Dopo l'ennesimo rigore rigore fischiato contro, il portiere Lupatelli, schifato, voleva uscire dal campo.
E già se n'erano viste di cotte e di crude in Milan-Chievo a causa dell'arbitraggio di Cesari, diventato poi star di Mediaset.
Io, francamente, penso che le "sorelle" siano tutte le stesse e che gli scandali arrivino quando non riescono a trovare accordi su come prendere per il culo l'Italia.
A questo aggiungo che poco prima che scoppiasse lo scandalo molti media avevano additato le "piccole", è giusto dire queste cose in internet perché dalle carte risultano implicati alcuni giornalisti, gli stessi che mettevano in testa il giocare per le "big" ai calciatori delle "provinciali" che provavano a vincere qualcosa.
Teniamoci stretti il basket, censurato in tutti i modi dagli anni '90 in poi.