Cteniza sauvagesi, la mia futura tesi di laurea triennale

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scorpio_86
00martedì 22 settembre 2009 23:46
Ecco qualche foto scattata per la mia tesi, il ragno in questione appartiene alla specie Cteniza sauvagesi (ragno botola). E' un'animale splendido...

img443.imageshack.us/img443/1402/dscf1172.jpg

img12.imageshack.us/img12/4417/dscf1188i.jpg

img508.imageshack.us/img508/9391/sling.jpg

che ne pensate?

Lyvius
00mercoledì 23 settembre 2009 01:14
Ho letto qualcosa (causa tuo post ...): interessante!
IgorOp
00mercoledì 23 settembre 2009 08:41
Ne penso tutto il bene possibile... [SM=x1221921]

Perchè non ci dici qualcosa di più su questa bellissima creatura (invece di obbligarci tutti a "googlare"... [SM=x1221917] )?



scorpio_86
00mercoledì 23 settembre 2009 10:46
[SM=x1221916] avete ragione [SM=x1221916] allora:


Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Subphylum: Chelicerata
Classe: Arachnida
Ordine: Araneae
Sottordine: Mygalomorphae
Famiglia: Ctenizidae
Genere: Cteniza
Specie: Cteniza sauvagesi


La specie in questione è italiana, originaria delle regioni più a sud (sardegna, calabria, sicilia). Sicuramente non è un ragno che si vede spesso in giro, la femmina (nelle foto) non abbandona mai la propria tana, il maschio è errante nel periodo di ottobre-dicembre, quando avviene la riproduzione di questi bellissimi esseri. Le dimensioni come si può notare dalle foto sono notevoli, si parla di 2-3 cm, il corpo della femmina è tozzo, il maschio, leggermente più piccolo, è slanciato con pedipalpi vistosamente più lunghi (che portano terminalmente i bulbi copulatori) e opistosoma meno sviluppato. La femmina a mio parere scava una tana molto più elaborata del maschio, dopo i mie numerosi campionamenti ho qualche dubbio sul fatto che il maschio se ne scavi una, non ne ho mai trovato uno! La tana può essere lunga dai 20 ai 30 cm, scavata solitamente in terreni argillosi, dove la consistenza del substrato ne permette la costruzione. Come si vede nelle foto è interamente ricoperta da seta con all'entrata una sorta di "porta" chiamata opercolo. Il metodo di caccia di questo ragno è singolare, è un predatore notturno, fa la posta alla preda, nascosto sotto l'opercolo leggermente socchiuso fino a quando questa non si trova ad una giusta distanza per essere afferrata, a quel punto, il ragno con uno scatto afferra il pasto e lo trascina dentro la tana, dove finirà di consumarlo. Una zampa resta sempre nella tana, così impedisce la chiusura del coperchio che potrebbe impedire il rientro nella tana. Questi artropodi non sopportano il caldo, soffrono molto la disidratazione ed un ragno adulto lasciato fuori dalla tana, ha poche ore di vita (parte il maschio che comunque muore dopo la riproduzione), "IO" penso che durante l'esate vadano in una sorta d'estivazione. Gli adulti non riescono a ricostruirsi una tana in tal caso se questa venisse distrutta, finirebbero quindi per morire. I giovani grazie al rastellum (struttura atta allo scavo, situata alla punta dei cheliceri), scavano più tane, in proporzione alla crescita e alle mute successive.Gli adulti sono incapaci di servissi del rastellum. La riproduzione come dicevo avviene nel periodo di ottobre-dicembre, specialmente durante le prime piogge autunnali, il maschio errante va in cerca della femmina che lo aspetta a casa [SM=x1221916] trovatane una, inizia a tamburellare con i pedipalpi sull'opercolo per farsi riconoscere dalla fututa consorte, se la femmina non vuole "approfondire il rapporto" il maschio farebbe meglio a non insistere... nel caso contrario la femmina apre leggermente l'opercolo e lascia introdurre al maschio solo i pedipalpi, avviene quindi la fecondazione. Il maschio muore da li a poco. La deposizione ha luogo in fondo al tubo, tra aprile e giugno, in un semplice bozzolo. I giovani restano molto tempo con la loro madre, da 4 a 8 mesi circa. Successivamente si ha la sciamatura a poca distanza dalla mamma. La durata di vita supera 5 anni per le femmine, il morso non è pericoloso.
scorpio_86
00mercoledì 23 settembre 2009 13:01
ALLEVAMENTO:

Il ragno passa gran parte della vita nella tana sotterranea (specialmente la femmina), quindi non lo vedrete quasi mai abbandonare la propria dimora. Per l'allevamento si necessita di un terrario o un contenitore sviluppato in altezza con adeguato ricambio d'aria, possono andar bene le seguenti misure: 10x10x30, non di meno; come substrato si potrebbe utilizzare un mix di terreno argilloso misto a della torba, per circa 20-30 cm di altezza, penso vada bene anche del solo terreno argilloso. Per quanto riguarda le temperature, (visto che si tratta di una specie autoctona) dovrebbero essere quelle tipiche delle regioni del sud. Comunque penso che 18-25 gradi vadano bene (bisogna alzarle o abbassarle a seconda della stagione) all'intermo della tana non devono scendere sotto i 16-18°C, l'umidità è ben accetta dal ragno, non tanto in superficie quando al fondo (in modo da ricreare una sorta di gradiente) 70-80% (serve molto per la muta) dovrebbe bastare. Per creare un terrario secco in superficie e leggermente umido in profondita, si potrebbe inserire un tubicino nel terrario che arrivi fino al fondo e almeno una volta a settimana o quando si rende necessario, versargli dentro un bicchierino d'acqua. Prima d’inserire il ragno, bisognerebbe praticare un foro nel substrato al centro del terrario, dalle dimensioni adeguate al ragno, per facilitarlo nella costruzione del tunnel. Gli adulti non scavano la tana per i motivi che ho già spiegato, quindi dovrete farlo voi per loro. Come alimento si possono utilizzare blatte, camole, grilli (mangiano tutto ciò che è alla loro portata).

se dovessero esserci aggiornamenti sull'allevamnto, vi farò sapere...
stevemagno
00mercoledì 23 settembre 2009 15:16
davvero interessante,in Grecia ne trovai parecchi nei pressi degli ulivi...mi pare un ottima tesi!!


per farsi riconoscere dalla fututa consorte


avevo letto qualcos'altro [SM=x1221916]
scorpio_86
00mercoledì 23 settembre 2009 15:57
Re:
stevemagno, 23/09/2009 15.16:

davvero interessante,in Grecia ne trovai parecchi nei pressi degli ulivi...mi pare un ottima tesi!!


per farsi riconoscere dalla fututa consorte


avevo letto qualcos'altro [SM=x1221916]




[SM=x1221916] [SM=x1221916] [SM=x1221916] errorino mio... comunque penso di aver capito a cosa ti riferivi [SM=x1221916] [SM=x1221916] [SM=x1221916]


El Ragno
00mercoledì 23 settembre 2009 18:21
Secondo me è il ragno italiano più bello in assoluto.
La perfezione del tunnel (è sempre un cerchio perfetto! E' assurdo!) e la mimetizzazione dell'opercolo sono stupefacenti.
Pagherei oro per vederne uno in natura dal vivo mentre fa scattare la trappola!
Toglimi una curiosità, ma la femmina è di tuo allevamento?
mantide94
00mercoledì 23 settembre 2009 18:34
potrei sapere che funzione ha la botola? [SM=g27985]
campateo
00mercoledì 23 settembre 2009 18:49
Molto interessante, complimenti scorpio... [SM=g28002]
scorpio_86
00mercoledì 23 settembre 2009 18:54
Re:
mantide94, 23/09/2009 18.34:

potrei sapere che funzione ha la botola? [SM=g27985]




la botola è praticamente la porta del tunnel, ha un ruolo importante sia per la difesa che per la caccia. Serve a mimetizzarli con la natura circostante in modo da raggirare anche i predatori di questi ragni (alcune specie di imenotteri).

Le foto sono state scattate in natura... [SM=g27985]
yurgen72
00mercoledì 23 settembre 2009 18:58
[SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Complimenti!Stupendo ragno, peccato che qui al nord non ci siano. Mi piacerebbe un sacco osservarne qualcuno. [SM=x1221920]

Yurgen.
Bestiazza
00giovedì 24 settembre 2009 12:06
Bella scelta.....osì a naso direi che stai facendo venir voglia a piu di qualcuno....
Cupienrigus
00domenica 27 settembre 2009 05:07
Complimenti per l'articolo :)

Una cosa che mi incuriosice.. mi pare davvero strano che gli adulti non utilizzino più il rastrellum. La cosa l'hai verificata in natura o in cattivtà?
+Tommy+L
00domenica 27 settembre 2009 10:20
Re:
Interessantissimo!! Ho una proposta da farti: perchè non trascrivi il tutto in una scheda di allevamento specifica per questa specie? [SM=g27990] Inoltre avrei un paio di domande da farti:

scorpio_86, 23/09/2009 13.01:

ALLEVAMENTO:

Il ragno passa gran parte della vita nella tana sotterranea (specialmente la femmina), quindi non lo vedrete quasi mai abbandonare la propria dimora. Per l'allevamento si necessita di un terrario o un contenitore sviluppato in altezza con adeguato ricambio d'aria, possono andar bene le seguenti misure: 10x10x30, non di meno; come substrato si potrebbe utilizzare un mix di terreno argilloso misto a della torba, per circa 20-30 cm di altezza, penso vada bene anche del solo terreno argilloso. Per quanto riguarda le temperature, (visto che si tratta di una specie autoctona) dovrebbero essere quelle tipiche delle regioni del sud. Comunque penso che 18-25 gradi vadano bene (bisogna alzarle o abbassarle a seconda della stagione)




Visto che come puoi ben vedere vivo in Sicilia, prov. di Catania, mi solletica moltissimo l'idea di catturarne ed allevarne qualcuno. E' possibile? Dove potrei trovarne, di preciso? A che altitudine? Con l'altitudine, non so se da voi è così, ma visto che qui è pieno di montagne (Etna, Nebrodi & Co.) la temperatura può variare moltissimo: sulla Piana le temperature oscillano dai 7-10°C d'inverno pieno, ai 50-55°C d'estate. La temperatura è sensibilmente più stabile invece sulle alture.. [SM=x1221920]
Pensi che a casa mia potrei tenerli senza curarmi della temperatura?
Hai detto che il terrario deve essere sviluppato in altezza: ma in effetti, visto che il ragno non si muove mai da là, questa altezza servirà tutta per il substrato, di spazio aereo ne rimarrà ben poco...
Se ne catturassi, come substrato potrei usare lo stesso in cui l'ho trovato, oppure sarebbe necessario un altro?
Ultima domanda: visto che non si muove mai dalla tana, mi chiedevo se avesse bisogno del classico contenitore con l'acqua; inoltre, più esemplari in una stessa teca si rompono le scatole tra di loro?

Grazie della pazienza! [SM=x1221911]
El Ragno
00domenica 27 settembre 2009 10:21

inizia a tamburellare con i pedipalpi sull'opercolo per farsi riconoscere


Le vespe Pepsis sp. usano la stessa tecnica per farsi aprire e poi pungere il malcapitato ragno [SM=g27994] .
Anche a me incuriosisce la cosa del rastrellum. Questo significa che in cattività un adulto non scava più? Meglio! Un motivo in più per lasciarli in natura. Però cavolo quanto sono belli... [SM=x1221911]
scorpio_86
00lunedì 28 settembre 2009 17:32
Re:
Cupienrigus, 27/09/2009 5.07:

Complimenti per l'articolo :)

Una cosa che mi incuriosice.. mi pare davvero strano che gli adulti non utilizzino più il rastrellum. La cosa l'hai verificata in natura o in cattivtà?



La cosa non l'ho verificata io... [SM=g27985] io mi sono semplicemente documentato per via della mia tesi (che riguarderà almeno per la triennale solo l'aspetto ecologico)... comunque penso che dopo l'ultima muta, questo regredisca a tal punto da diventare inutilizzabile. La cosa non sarebbe poi così strana visto che raggiunta l'età adutlta il ragno non cresce più, quindi non ha bisogno di scavarsi tane più larghe...
scorpio_86
00lunedì 28 settembre 2009 17:45
Re: Re:
+Tommy+L, 27/09/2009 10.20:

Interessantissimo!! Ho una proposta da farti: perchè non trascrivi il tutto in una scheda di allevamento specifica per questa specie? [SM=g27990] Inoltre avrei un paio di domande da farti:




Visto che come puoi ben vedere vivo in Sicilia, prov. di Catania, mi solletica moltissimo l'idea di catturarne ed allevarne qualcuno. E' possibile? Dove potrei trovarne, di preciso? A che altitudine? Con l'altitudine, non so se da voi è così, ma visto che qui è pieno di montagne (Etna, Nebrodi & Co.) la temperatura può variare moltissimo: sulla Piana le temperature oscillano dai 7-10°C d'inverno pieno, ai 50-55°C d'estate. La temperatura è sensibilmente più stabile invece sulle alture.. [SM=x1221920]
Pensi che a casa mia potrei tenerli senza curarmi della temperatura?
Hai detto che il terrario deve essere sviluppato in altezza: ma in effetti, visto che il ragno non si muove mai da là, questa altezza servirà tutta per il substrato, di spazio aereo ne rimarrà ben poco...
Se ne catturassi, come substrato potrei usare lo stesso in cui l'ho trovato, oppure sarebbe necessario un altro?
Ultima domanda: visto che non si muove mai dalla tana, mi chiedevo se avesse bisogno del classico contenitore con l'acqua; inoltre, più esemplari in una stessa teca si rompono le scatole tra di loro?

Grazie della pazienza! [SM=x1221911]



Farò una scheda specifica più in là, adesso devo finire di "conoscerlo" [SM=g27988] . Io li trovo nel mio paese (300 m di altezza) in prossimità di scarpate terrose, vecchi muri di tufo (specialmente alla base), solitamente si trovano li dove il terreno non viene mosso di continuo. Per quanto riguarda il substrato che hai proposto, sicuramente andrebbe bene [SM=x1221916]. Dell'acqua non c'è bisogno, non abbandonano mai la loro tana (parte il maschio) quindi non servirebbe. Se il terrarrio è abbastanza grande possono convivere più esemplari, importante è che ognuno abbia la propria tana...
+Tommy+L
00giovedì 1 ottobre 2009 20:39
Re: Re: Re:
scorpio_86, 28/09/2009 17.45:

Io li trovo nel mio paese (300 m di altezza) in prossimità di scarpate terrose, vecchi muri di tufo (specialmente alla base), solitamente si trovano li dove il terreno non viene mosso di continuo.



Allora la vedo dura.. Non ce n'è quasi per niente di posti così, da queste parti.. Tutta la piana è invasa, i posti liberi sono molto più in alto, sull'Etna, stessa cosa vale per la gran parte di tutto il resto della costa dell'isola.. forse nell'entroterra qualcosa si potrebbe anche trovare, però... In tal caso, in che periodo dell'anno è meglio andarli a cercare?
scorpio_86
00venerdì 2 ottobre 2009 16:40
Dovrebbe essere attivo in autunno ed in primavera... [SM=g27988] ma secondo me, è meglio lasciarli in natura.. [SM=x1221918]
Cupienrigus
00lunedì 5 ottobre 2009 17:13
Re: Re:
scorpio_86, 28/09/2009 17.32:



La cosa non l'ho verificata io... [SM=g27985] io mi sono semplicemente documentato per via della mia tesi (che riguarderà almeno per la triennale solo l'aspetto ecologico)... comunque penso che dopo l'ultima muta, questo regredisca a tal punto da diventare inutilizzabile. La cosa non sarebbe poi così strana visto che raggiunta l'età adutlta il ragno non cresce più, quindi non ha bisogno di scavarsi tane più larghe...




Interessante [SM=g27985]

Mi indicheresti la fonte?
scorpio_86
00lunedì 5 ottobre 2009 23:06
eccone la fonte principale:

pagesperso-orange.fr/eresus/e_ctesau.html

Per l'anatomia, penso ci si possa rifare ad un esemplare "tipo" appartenente all'infraordine "Mygalomorphae".
scorpio_86
00mercoledì 5 maggio 2010 12:29
Re:
El Ragno, 23/09/2009 18.21:


Pagherei oro per vederne uno in natura dal vivo mentre fa scattare la trappola!



Eccoti accontentato [SM=g27987]. Non sarà dal vivo, non sarà in natura ma la trappola scatta lo stesso!! [SM=x1221916] [SM=x1221916] [SM=g27988] la qualità del video non è delle migliori (mi rifarò la prossima volta); in ogni caso l'azione di predazione si vede bene, spero vi piaccia [SM=g27988] CLICCA QUI


Senseye
00giovedì 13 maggio 2010 00:25
Interessante! Foto magnifiche, il video è una figata!! Complimenti Scorpio! [SM=g28002] [SM=x1221919]

Tentai svariate volte l'allevamento di femmine adulte di questa specie, purtroppo non ottenni mai dei risultati positivi. Questo accadeva molto tempo fa...Quando ancora le uniche fonti d'informazione che potevo trovare erano quelle fornite dalle biblioteche, per cui fondamentalmente dovevo cavarmela da solo. Solitamente inserivo un singolo esemplare all'interno di un contenitore sviluppato in altezza, con un profondo substrato umido e compatto, notavo che il ragno non riusciva ad alimentarsi autonomamente, così cercavo di alimentarlo forzatamente ma ogni volta azzannava la preda solo a causa dell'eccessivo nervosismo e dopo alcuni istanti l'abbandonava. Neanche un solo esemplare ha mai scavato per costruirsi la botola, quindi anch'io sono dell'idea che gli adulti perdano la capacità di utilizzare il rastellum. E' una teoria che sembra quadrare, finalmente si spiega il motivo! Mi ero rassegnato all'idea di allevarlo credendo che non tollerasse la cattività! [SM=x1221916]

Ancora complimenti per l'ottima scelta.
scorpio_86
00giovedì 13 maggio 2010 13:25
Ti ringrazio dei complimenti [SM=g27995]; riguardo la costruzione della tana da parte degli adulti mi sono dovuto ricredere, questi infatti scavano benissimo (nelle giuste condizioni). La femmina che hai visto nel video si è costruita da sola il tunnel, io non ho fatto nulla..

guarda le foto;





gio(1)
00giovedì 13 maggio 2010 18:31
che bel ragno.... ricrodo che un periodo lo avevo allevato anche io...
Senseye
00giovedì 13 maggio 2010 23:54
Grandiose le foto rivelatrici! [SM=g27988] Guardando il video per la prima volta, infatti, mi chiesi perché la tana fosse al lato del contenitore e non al centro, ora è chiaro il motivo. Come substrato utilizzavo quello prelevato dal luogo di cattura, quindi escluderei che avessero difficoltà di scavo. Le condizioni di allevamento erano corrette, però ora che ci penso, forse non scavavano mai poiché li disturbavo troppo spesso per cercare di nutrirli, probabilmente mi preoccupavo troppo che non riuscissero ad alimentarsi indipendentemente e così gli impedivo di impegnarsi per fabbricare la trappola.

Interessante comunque, quanto tempo ha impiegato quell'esemplare per costruire completamente la tana? Quanto è profondo il tunnel che ha scavato?
Si può aprire l'opercolo, ogni tanto, per osservare il ragno e controllare il suo stato di salute?
scorpio_86
00venerdì 14 maggio 2010 01:42
Re:
Senseye, 13/05/2010 23.54:


Interessante comunque, quanto tempo ha impiegato quell'esemplare per costruire completamente la tana? Quanto è profondo il tunnel che ha scavato?
Si può aprire l'opercolo, ogni tanto, per osservare il ragno e controllare il suo stato di salute?



Ha impiegato circa un giorno, anche meno, per scavare e costruire la parte superiore della tana, in modo da potersi rifuggiare prima possibile; nei giorni a seguire ha completato il tunnel; La tana è circa 10cm (non l'ho misurata) nei dati raccolti in natura per la tesi, la profondità media è di circa 135,00 ± 36,43 mm ad essere precisi [SM=g27990]. Ti sconsiglio di sollevare spesso l'opercolo, per loro sarebbe solo una fonte di stress; sono animali molto delicati, potrebbero non adattarsi alla cattività e di conseguenza lasciarsi morire di fame...


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