Moggi: "Inter, tieniti Stankovic"
Il d.g. Juve avvisa Moratti: "Aveva firmato con noi, poi ha giocato al rialzo. Uno così non ci interessa". E il club bianconero chiederà la squalifica del serbo.
TORINO, 5 gennaio 2004 - La Juve non si ferma davanti a nulla. E su Stankovic sembra proprio determinata ad andare sino in fondo. Tutta colpa di quel pasticciaccio di Dejan, accusato di aver detto sì sia ai bianconeri che ai nerazzurri. Proprio alla vigilia di Natale il direttore generale bianconero ha fatto visita a Massimo Moratti per prospettargli tutte le conseguenze legate alla spinosa vicenda del serbo. E a questo punto appare davvero ineluttabile che nei prossimi giorni i dirigenti bianconeri depositino la scottante documentazione che, fatalmente, dovrà passare al vaglio degli organi disciplinari. Con i relativi rischi per i protagonisti di questa storia. La Juve vuole la squalifica di Stankovic.
Moggi non scende in particolari, ma è chiaro che la Juve vuol dare un esempio, dimostrare che non paga accontentare i giocatori e i loro procuratori. Peraltro, nel depositare l’accordo con Stankovic e la Lazio, la Juve è sicura di poter dimostrare che, la trattativa con Stankovic era stata condotta con il benestare della Lazio. I bianconeri porteranno a sostegno un accordo parallelo (con tanto di cifre e giocatori in cambio) stipulato con la società romana. Accordo magari sottoscritto da un dirigente che non lavora più per la Lazio.
- Insomma, la Juve è convinta di aver operato nel rispetto delle regole.
«Ho parlato tanto di questa storia — attacca il d.g. bianconero — e non è il caso d’aggiungere nulla. Del resto le mie considerazioni le ho già fatte di persona a Massimo Moratti».
— Allora conferma l’incontro con l’Inter?
«E che c’è di male? Abbiamo incontrato il presidente nerazzurro con i suoi collaboratori più stretti. Mancava solo Branca. Certo, ciascuno fa i propri interessi, ma vogliamo migliorare i rapporti con i nerazzurri. E ci tenevamo a far sapere all’Inter che Stankovic non c’interessa più dopo lo scherzo che ci ha fatto».
— Quale scherzo?
«Beh, prima ha firmato con noi. Poi, è andato all’Inter per chiedere il doppio di quel che prende alla Lazio. Non aggiungo altro sul comportamento del giocatore e del suo procuratore, ma per il bene dell’Inter ora non vorrei che Moratti spendesse soldi a casaccio».
— Una preoccupazione insolita la sua.
«No, credo che le società debbano aiutarsi in situazioni del genere. Non scopro certo io la delicatezza del momento. E noi dirigenti dobbiamo dare il buon esempio per evitare certi sperperi. Spero che questa storia funga da monito per tutti».
— Intanto l’Inter si sta rafforzando per la prossima stagione: ha riscattato Adriano ed ha in mano Stankovic e Davids.
Una risata fa da sottofondo alla replica.
«Allora vorrà dire che arriveranno secondi o terzi. Moratti in questi anni non ha lesinato investimenti. All’Inter non sono sono mai mancati i talenti. E Adriano giocherà in coppia con Vieri?».
— Ah, mette già nel conto che l’Inter venda Vieri? Che fa, se lo riprende?
«Piano, non entro nelle questioni di casa altrui».
— Beh, ci aveva già provato due anni fa.
«Il discorso s’arenò perché chiesero in cambio Trezeguet. E noi al francese non rinunciamo. A maggior ragione ora».
— Sì, ma Trezeguet non prolunga. Tutti pensano che a luglio partirà.
«E io dico il contrario. Trezeguet firmerà alle nostre condizioni».
— Non finirà come con Davids?
«C’è una differenza. Con l’olandese non ci siamo impegnati più di tanto. Badate, la Juve non fa mai nulla per caso».
— Davids vuole andar via subito. L’accontenta?
«Se c’è un’offerta dall’estero vada via subito. Ho letto del Barcellona, ma nessuno m’ha detto nulla».
— Se l’olandese parte a gennaio, lo sostituirete?
«Non ci pensiamo nemmeno. Ci sono Conte, Appiah e Maresca. Quest’ultimo, piace a tanti, ma serve a noi».
— Non parte neanche Zalayeta?
«Ce l’hanno chiesto in tanti, ma serve a Lippi. Non si sposta».
— Per questa gestione s’avvicina il traguardo del decimo anno.
«La Juve ha la sua credibilità. E sono arrivati anche i risultati. Ciò ci motiva a continuare su questa strada. Per pagare gli stipendi con puntualità occorre fare attenzione ai bilanci. La Juve vuole essere un’azienda gelosa della propria autonomia».
— Anche per questo avete rinunciato a Cissé che sta per andare al Liverpool per 20 milioni di euro?
«Evidentemente non l’avevamo seguito con particolare attenzione. A parte le battute una spesa del genere è spropositata. Qui bisogna far calare ancora i prezzi».
— Si riparte. Ha fatto qualche sogno preveggente per questa seconda parte della stagione?
«A dicembre per tre settimane ho perso il sonno e non ho potuto fare sogni: nel frattempo la Roma è scappata. Ma non demordiamo. L’anno scorso, a questo punto, eravamo messi peggio. In realtà la lotta è ancora a quattro. La Roma sta giocando bene, ha un qualcosa in più. Ma tutto è aperto per noi, il Milan e l’Inter: Zaccheroni sta lavorando bene».
— E domani c’è Roma-Milan. La seguirà con interesse, ovvio.
«L’importante è che non vinca la Roma. Ma se perdessero tutte e due...»
— Senza dimenticare la Champions.
«Siamo in corsa dappertutto. E ci teniamo a non lasciare nulla a metà».
da Gazzetta.it
Spero che Stankovic si concentri sul calcio e non al contratto, da quando ha intrapreso questa guerra contro la Lazio l'unico che ci sta perdendo è proprio lui!