Azioni Preventive sui Cardellini

Ciao ragazzi, il questito è il solito ossia la prevenzione della coccidiosi per i cardellini.
Da quando ho iniziato ad allevare questi animaletti graziosi, non faccio altro che chidedere consigli sull'utilizzo dei farmaci in allevamento, in special modo l'ESB3. Ho notato, che non esiste un'uniformità nelle risposte, pochissimi affermano l'inutilità di tale farmaco, altri affermano che è fondamentale e si dividono solo per la loro ricetta personale di applicazione, in ultimo alcuni allevatori dichiarano (ma........) che lo utilizzano in caso di necessità.
E' possibile trovare una sorta di equilibrio tra tutte queste ricette?.
Credo soprattutto che la questione sia di importanza fondamentale per chi si avvicini all'ellavamento dei cardellini senza alcuna esperienza visto il loro costo.

Ciao Marco Tomei

Normalmente i cardellini, come tutti gli uccelli che possono essere colpiti da questa patologia, acquisiscono durante il primo anno di vita una resistenza ad un determinato coccidio che è maggiormente presente nel suo ambiente, tale resistenza significa che il nostro uccello riesce a combattere da solo la presenza di questo parassita(infatti quando si fanno analizzare le feci di un soggetto la presenza di coccidi non giustifica un trattamento farmacologico, ma solo una concentrazione elevata di parassiti porta alla patologia conclamata e quindi alla terapia).
Il problema sopraggiunge nel momento in cui ci troviamo di fronte ad un soggetto che pur avendo acquisito tale resistenza si trovi in uno stato di stress generale e quindi le sue difese immunitarie si vanno ad abbassare ed i coccidi prendono il sopravvento, una causa di stress per gli uccelli, per esempio, è un trattamento farmacologico....quindi se noi utilizziamo un antibiotico a largo spettro per debbellare un'infezione, allo stesso tempo andremmo a distruggere anche una flora batterica normalmente presente negli uccelli che comporterà(se non ripristinata)notevoli danni al soggetto(per esempio alcuni di questi batteri"buoni" sono deputati alla formazione di vitamine del gruppo B per questo motivo dopo ogni trattamento antibiotico c'è la necessità di fornire vitamine del gruppo B).
Quindi gli uccelli vivono in questo equilibrio e nel momento in cui si ha una situazione che sconvolga tale equilibrio si ha il sopraggiungere della patologia.
Per questi motivi io vedo inutile e controproducente l'utilizzo costante di anticoccidi, questo perchè noi andiamo a distruggere sia una resistenza acquisita del soggetto verso quel determinato coccidio sia perchè a lungo andare puo' portare a seri problemi di gestione dell'allevamento.
Non dimentichiamoci che cure periodiche anticoccidiche vengono fatte ad animali da reddito tipo galline e conigli, ma questi animali hanno un'aspettativa di vita molto basso(per una gallina circa tre mesi e poi finisce nei nostri piatti)quindi non si conoscono i reali effetti collaterali che queste cure possono portare ad i nostri soggetti di allevamento.
Infine a proposito dell'ESB3, dobbiamo dire che si tratta di un sulfamidico e quindi come tutti i sulfamidici porta ad una deplezione di Vitamina K all'interno dell'organismo, quindi alla fine della terapia oltre al complesso vitaminico del gruppo B bisogna fornire Vitamina K, questo perchè la Vitamina K è un cofattore che è presente nella coagulazione del sangue quindi se non è presente porta alla morte del soggetto per emorragie interne.
Vi è mai capitato che dopo la cura con ESB3, o un altro sulfamidico, il soggetto dopo circa una settimana dalla cura sia morto e nella sintomatologia presente prima della sua morte avevate feci di colore nero?le feci di questo colore sono un sintomo di presenza massiccia di sangue a livello intestinale.
Spero di non avervi "ammorbato"......!
ciao alla prossima
Luca