2`di Campionato 2010/11 : SAV Vacallo - GE Lions : 68 - 72.

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!maro!
00mercoledì 13 ottobre 2010 15:49


09.10.2010.








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Corrige TELETEXT

Ginevra Lions:

Polyblank (23), Touré (3), Kouguere (4), Jaunin, Maruotto.
Sloan (15), Kenny Thomas (10), Ross (9), Edeki- Agbavwe (8).






Immagini di SAV Vacallo - GE Lions...........Immagini di Lugano . Boncourt.

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Cronaca e interviste. by RSI - 09.10.2010





!maro!
00mercoledì 13 ottobre 2010 15:50


09.10.2010.



Finn (Lugano) in entrata.
(Tipress)



Vincono Lugano e Riva.


Massagno e Vacallo sconfitte.




Alterne fortune per le ticinesi del basket nella seconda giornata (terza fra le donne) del massimo campionato: il Lugano e il Riva hanno festeggiato due successi, mentre SAM e SAV hanno perso i rispettivi incontri.

I Tigers non hanno avuto problemi per sbarazzarsi del Boncourt, trascinati dai 27 punti di Abukar, imponendosi per 91-66.
Battuta d'arresto casalinga, invece, per la SAV, fermata dai Ginevra Lions. I gialloverdi hanno pagato una brutta partenza ed hanno chiuso sotto di 4 punti 72-68.

Dal canto suo la SAM torna da Monthey con 100 punti sul groppone, contro i 70 rifilati ai padroni di casa.

In campo femminile, infine, il Riva ha avuto la meglio in trasferta sull'UNI Basilea: 59-77 il punteggio a favore delle ticinesi, che anno avuto nelle americane Edwards (22punti) e Bowman (27) le grandi protagoniste.


by Teleticino



!maro!
00mercoledì 13 ottobre 2010 15:54


09.10.2010.



Green-Popovic in entrata.
( Ti-Press/Francesca Agosta)



SAV sfortunata contro il Ginevra,
Lugano facile sul Boncourt,
Seccamente sconfitta la SAM .


Una vittoria e due sconfitte, questo il bilancio delle
ticinesi nel massimo campionato maschile di basket.



Alterne fortune per le ticinesi del basket nella seconda giornata (terza fra le donne) del massimo campionato: il Lugano e il Riva hanno festeggiato due successi, mentre SAM e SAV hanno perso i rispettivi incontri.

I Tigers non hanno avuto problemi per sbarazzarsi del Boncourt, trascinati dai 27 punti di Abukar, imponendosi per 91-66.
Battuta d'arresto casalinga, invece, per la SAV, fermata dai Ginevra Lions. I gialloverdi hanno pagato una brutta partenza ed hanno chiuso sotto di 4 punti 72-68.

Dal canto suo la SAM torna da Monthey con 100 punti sul groppone, contro i 70 rifilati ai padroni di casa.

In campo femminile, infine, il Riva ha avuto la meglio in trasferta sull'UNI Basilea: 59-77 il punteggio a favore delle ticinesi, che anno avuto nelle americane Edwards (22punti) e Bowman (27) le grandi protagoniste.


by RSI



!maro!
00mercoledì 13 ottobre 2010 15:55


11.10.2010.



Smiljanic tra due leoni.
(Foto Maffi)




SAV generosa ma sfortunata contro il Ginevra.



Il pasticcio del cronometro... galeotto impedisce il tentativo di rientro dei momò.




di GF

La SAV Vacallo c’è, anche se incerottata all’inverosimile. Seppur con gli effettivi contati, la formazione diretta da Rodrigo Pastore ha fatto tremare fino all’ultimo il Ginevra, che ha praticamente ratificato il punteggio solo a un secondo dalla fine con una “bomba” di Edeki-Agbavwe. C’è purtroppo stato l’inghippo del... tavolo a rovinare la festa. Il responsabile del cronometro ha infatti consentito alla squadra del Lemano di sfruttare un secondo possesso palla quando al contrario il medesimo doveva andare al Vacallo. A metà del campo Rickey Gibson era riuscito a intercettare ma non a impossessarsi del pallone e di conseguenza il tempo a disposizione dei romandi era terminato. La SAV aveva pertanto l’opportunità dell’ultima azione per tentare di agguantare la vittoria. Purtroppo così non è stato. La svista è stata poi confermata dal commissario di campo su esplicita richiesta degli arbitri. Il Ginevra ha così terminato in attacco la partita, materializzando il risultato finale con il citato Edeki-Agbavwe.

Tanta frustrazione in casa vacallese per l’occasione persa, al termine di una prestazione non esaltante dal profilo tecnico (questo lo si poteva prevedere visto che coach Pastore poteva impiegare solo 5 “big”), ma densa di contenuti agonistici. I momò non si sono mai arresi e anche quando sono andati sotto di 13 punti (massimo vantaggio per gli ospiti), hanno continuato a pressare, riuscendo a rifare superficie spinti soprattutto dal solito incredibile Dacevic. Dopo due “triple” di Mihajlovic, nell’ultimo quarto è stato proprio il buon Nikola, con un “1+2”, a portare a -1 i suoi. A quel punto tutti ci credevano, pubblico in delirio, il miracolo sembrava possibile. Poi il... cronometro birichino del tavolo (ma non era possibile l’intervento del commissario al tavolo dopo una simile svista?) e il finale dei romandi con il citato Edeki-Agbavwe.

Nonostante tutto la SAV ha dimostrato di essere presente con il cuore e con il carattere, purtroppo la stanchezza ha preso anche il sopravvento visto che i momò non potevano contare su dei ricambi di valore, pur con tutto il rispetto di giovani interessanti come Kovac e Koludrovic (chiamato addirittura a sostituire i lunghi). Alla fine il pubblico di casa non ha mancato di applaudire i propri beniamini, più di così francamente non potevano fare.

Coach Pastore a fine gara: « La persona che doveva gestire il cronometro ha riconosciuto l’errore. Gibson non aveva il controllo della palla perché l’ha solo intercettata. Peccato perché in quel momento avevamo ancora dieci secondi ed un time-out a nostra disposizione. Devo oltretutto ammettere che non mi è piaciuto nemmeno l’arbitraggio. Il Ginevra ha comunque dimostrato di avere una squadra d’alto livello contro la quale i miei ragazzi hanno lottato con grande determinazione, anche se hanno commesso degli errori, in particolare contro i cambi sistematici dei romandi con le loro guardie molto atletiche. Sono pure contento per il fatto che siamo riusciti a tenere in vita la partita fino alla fine ».

Dacevic è apparso pure deluso « soprattutto perché, al di là delle assenze, abbiamo lottato e retto il passo a un avversario indubbiamente valido. C’è mancato un qualcosina in più per fare la differenza, peccato per quell’“incidente” capitato nel finale ». Soddisfatto per contro l’allenatore del Ginevra Perrin: « Contro il Lugano, nel nostro esordio, ci siamo visti sfuggire un successo che sembrava alla nostra portata, stavolta i miei ragazzi sono stati capaci di imporsi sul campo della SAV, molto ostico ».

Dal canto suo la SAM torna da Monthey con 100 punti sul groppone, contro i 70 rifilati ai padroni di casa.

In campo femminile, infine, il Riva ha avuto la meglio in trasferta sull'UNI Basilea: 59-77 il punteggio a favore delle ticinesi, che anno avuto nelle americane Edwards (22punti) e Bowman (27) le grandi protagoniste.


by La Regione Ticino




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Basket Finale scoppiettante ma SAV battuta .



Ginevra ha espugnato il Palapenz anche grazie a un errore del «tavolo».



di VALENTINA FORMENTI.

Ci sono volte in cui è be­ne incominciare dalla fine. È il caso della partita tra SAV Vacallo e Gine­vra Lions, che hanno regalato un fi­nale di partita scoppiettante e im­prevedibile. A 3'' dal 40' il risultato era fermo sul 68-69 con la palla nel­le mani del Ginevra. Sullo scadere dei 24'' di azione Gibson intercetta un passaggio di Koguere a Ross ma senza prendere il possesso della pal­la. Il cronometro avrebbe dovuto az­zerarsi e la palla passare alla SAV, a cui rimanevano ancora 10'' per spe­rare di ribaltare la situazione. Il ta­volo ha fatto invece ripartire il cro­nometro, Edeki riceve palla e mette la tripla del definitivo 68-72. Questo è stato l'episodio chiave dell'incon­tro, con tutta la panchina giallover­de a protestare per quello che è sta­to effettivamente un errore. Se si guarda però l'intera partita bisogna anche dire che il Ginevra (che pro­prio sette giorni fa è stato sconfitto dal Lugano per un solo punto) ha sempre condotto nel punteggio, di­mostrandosi anche nei fatti la squa­dra da battere, come si prevedeva ad inizio campionato. Per contro il Va­callo ha dovuto schierare diversi gio­vani a referto per colmare l'assenza di Lukovic e Crnogorac, che per di­versi mesi resteranno lontani dal par­quet. Palla a due ed è il Vacallo con Dacevic a segnare il primo canestro del Palapenz, ma poi uno straordi­nario Polyblank mette 7 punti in tre minuti (saranno 12 al 10') e si crea così il primo allungo degli avversa­ri, che sarà di +5, 15-20, dopo il pri­mo periodo di gioco. L'inizio del se­condo quarto è caratterizzato da di­verse palle perse per la SAV. Con Po­lyblank in panchina a riprendere fia­to i gialloverdi riescono a piazzare un 8-0 grazie a Dacevic, Smiljanic e Green, ma che verrà nuovamente ri­baltato dagli ospiti, e si va così alla pausa principale sul 26-34. La SAV non riesce a incidere molto sui rim­balzi offensivi e vi è poca precisione al tiro, solo 2/6 da tre punti e addi­rittura 1/7 da due. Al rientro dagli spogliatoi sono sempre i Lions a con­durre, segnando il vantaggio massi­mo dell'incontro, +12, al 24', momen­to che dà però anche il via alla ri­monta dei momò, che con un altro 8-0 si portano a -5. L'ultimo quarto è quello meglio giocato dalla SAV, che sfodera grinta e tenacia, e vede risvegliarsi un Mihajlovic, sinora po­co incisivo sotto canestro, che piaz­za due triple infuocando tutta la pa­lestra. Caricati da un pubblico sem­pre caloroso, gli uomini di Pastore recuperano lo scarto anche grazie ai 9 punti di Dacevic (il migliore dei suoi) e a Green che regala qualche conclusione notevole.


by CdT




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!maro!
00mercoledì 13 ottobre 2010 15:57


11.10.2010.




I Tigers ‘graffiano’ il Boncourt .



Riuscito il ritorno sulla scena nazionale del Lugano dopo il colpaccio europeo in Russia.



di Dario Bernasconi.

Festosa accoglienza del pubblico per i bianconeri, reduci dalla grande vittoria a Mosca che li consegna ai gironi che contano dell’ Euro Challenge. Una festa che ne annuncia un’altra, considerato che il Boncourt non arrivava a Lugano con l’immagine di una squadra dirompente.

E così, complice un certo rilassamento in fase d’impostazione (8 palle perse nel primo quarto) i bianconeri hanno concesso agli ospiti molti contropiedi nati appunto da palle perse. « Non è mai facile motivare i giocatori dopo un successo come quello ottenuto sul Triumph – spiega a fine gara Whelton – . Il nostro compito è comunque quello di giocare sempre al meglio, e quindi ho insistito su questo aspetto, proprio perché la mentalità la si costruisce in questi momenti» .

Nonostante ciò, il Lugano trova punti da tutti nel primo quarto, proponendo pure ottimi giochi, e scappa avanti di 6 alla prima pausa. Il secondo quarto vede i bianconeri portarsi avanti di 9 al 5’, 40-31, con Schneidermann, Mladjan e Sanders a trovare canestri utili al primo vero allungo, il +15 alla pausa.

Al rientro in campo le parole di Whelton devono avere avuto effetto: un 7-0 in 2’, chiude di fatto la gara: 58-37 e via libera. Il Boncourt riduce il disavanzo a 10 punti col folletto Glover, abile nell’uno contro uno ma anche a trovare diversi rimbalzi offensivi sulle distrazioni bianconere. Il vantaggio sale a +24, 71-47 al 28’.

L’infortunio a una caviglia occorso a Efevberha è l’unica fonte di preoccupazione per i padroni di casa (si teme una slogatura). I cambi da entrambe le parti si fanno regolari e tutti arrivano a dare il loro contributo. Il +26 è il massimo vantaggio per i Tigers, 84-58 al 4’ e poi tutto fila via fino alla sirena.

I Tigers hanno giocato a tratti in modo spettacolare ma, ovviamente, questo Boncourt non era motivante per chiedere una prova di grande determinazione. Ci sono stati quelli che si sono sacrificati di più per la squadra, come Stockalper e Finn, e chi ha ritrovato continuità come Mladjan e Schneidermann e bene anche Basso in regia. I bianconeri hanno chiuso con 5 uomini in doppia cifra, hanno avuto 33 punti dalla panchina contro i 6 dei giurassiani. Da queste statistiche appare evidente la differente qualità delle due contendenti.

Comunque soddisfatto a fine gara il coach del Boncourt Petitjean: « Sapevamo cosa ci attendeva, ma io sono molto contento per i progressi rispetto alla gara col Vacallo. Siamo stati più determinati e abbiamo saputo tenere il campo per almeno metà gara, poi, la forza del Lugano ci ha annichiliti, ma abbiamo lottato sino alla fine e anche i giovani hanno fatto una buona esperienza. Abbiamo molto da lavorare, ma sono molto fiducioso per il futuro ».

In chiusura ancora Whelton: « Abbiamo cercato di migliorare il gioco d’assieme e anche questo è positivo. Ci vuole tempo e i giocatori non sempre sono ricettivi, in certe partite. Dovremo crescere anche in questi momenti ». Problemi opposti per percorsi opposti, ma che ci stanno tutti.


by La Tegione Ticino


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Basket Il Boncourt regge soltanto dieci minuti .



Lugano in scioltezza, ma preoccupa la caviglia di Efevberha.



di GIONA CARCANO.

Nonostante una settimana memo­rabile quanto impegnativa, con la vit­toriosa campagna di Russia, il Lugano non ha fallito l'esordio casalingo in cam­pionato. Impegnati sabato sera contro il Boncourt, i bianconeri hanno impie­gato qualche minuto prima di ritrova­re se stessi. Minuti nei quali i giurassia­ni si sono forse illusi di poter compiere il colpaccio: sbancare l'Elvetico. Inve­ce, la squadra di Joe Whelton ha presto ripreso il comando delle operazioni, iniziando a macinare l'abituale gioco. E per il Boncourt il sogno si è presto tra­sformato in un incubo: se dopo il pri­mo quarto il vantaggio dei Tigers era piuttosto limitato, alla pausa principa­le la formazione di casa aveva già sca­vato un abisso quasi insuperabile: 51-37. Trascinati da un Abukar formato cecchino (27 punti) e da un Efevberha fresco come una rosa, il Lugano ha schiacciato gli ospiti e nemmeno il buon Showron Glover (180 cm di pura ener­gia) ha potuto fare qualcosa. E forse la chiave della partita sta tutta qui: il Bon­court non aveva i mezzi fisici per riusci­re a far dubitare la corazzata luganese. Più volte i ragazzi della squadra di Pe­titjean sono stati scaraventati a terra nei contrasti, vinti quasi sempre dai bian­coneri. Per non parlare dei rimbalzi, preda facile degli uomini di Whelton. E così i luganesi hanno controllato age­volmente gli ultimi due quarti, conqui­stando altri due punti che valgono la vetta della classfifica di LNA, condivisa con l'Olympic Friburgo.
Non tutto è però filato per il verso giu­sto. Sì, perché al capitolo palloni persi i bianconeri hanno davvero poco da ri­dere: più di venti, infatti, quelli banal­mente consegnati nelle mani dell'av­versario. Il secondo motivo di preoccu­pazione riguarda Efevberha. Lo statu­nitense nella seconda metà dell'incon­tro si è accasciato al suolo, toccandosi la caviglia. Il giocatore-faro del Lugano è riuscito a lasciare il parquet sulle sue gambe, ma si sospetta una seria distor­sione. Per il resto, i bianconeri hanno mostrato ancora una volta di quanto ta­lento ed energie dispongono. Anche senza Efevberha, i Tigers hanno domi­nato in lungo e in largo, riuscendo an­che a inserire qualche giovane interes­sante, come Ludovico Basso che, a 17 anni, ha già dimostrato di avere perso­nalità ed efficacia. «È stato difficile ri­confermarsi dopo una settimana tanto impegnativa», ha dichiarato al termine del match Ludovico Basso, che ha ag­giunto: «Una volta entrati in partita ab­biamo nuovamente dimostrato di es­sere i più forti». Dello stesso avviso co­ach Whelton: «Non sono sorpreso dal­l'atteggiamento avuto dai miei ragazzi durante la partita. Abbiamo perso un'infinità di palloni e commesso qual­che errore di troppo. Però credo sia nor­male dopo l'exploit di Mosca, ci è man­cata solo un po' di concentrazione. Pe­rò voglio cercare di far capire alla mia squadra che bisogna imparare a gioca­re bene anche il sabato, dopo le partite europee. Ho un gruppo solido e di va­lore. Pur non giocando benissimo sia­mo riusciti comunque a portare a casa due punti. Efevberha? Un vero pecca­to. La sua caviglia si è gonfiata subito parecchio, sono preoccupato» ha com­mentato Whelton.
L'ultima parola spetta a Petitjean, alle­natore del Boncourt: «Sapevamo che vincere a Lugano sarebbe stata una mis­sione quasi impossibile. Infatti non sia­mo riusciti a tenere il loro ritmo. In più hanno giocatori di gran classe, che fan­no sempre la differenza. Personalmen­te sono comunque contento perché ri­spetto alla prima partita di campiona­to (contro la SAV Vacallo, ndr) abbiamo fatto dei passi avanti».
Prossimo impegno per i Tigers merco­ledì, quando affronteranno in Coppa i «cugini» del DDV Lugano


by CdT



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!maro!
00mercoledì 13 ottobre 2010 15:57


11.10.2010.




Trasferta da incubo per la SAM travolta in Vallese.



A Monthey.



di JJ



Trasferta vallesana amara per la SAM Massagno. I ticinesi sono usciti dal campo battuti addirittura di 30 punti da un Monthey tutt’altro che insuperabile, ma indubbiamente più pratico nelle fasi decisive, trascinato da un play, Sharp (uno che la palla la sa mettere dentro, non per nulla è stato il miglior realizzatore del campionato cipriota), capace di infilare canestri da tutte le posizioni.

La formazione di Facchinetti ha pagato caro il passaggio a vuoto accusato tra il 5’ ed il 15’ (break di 24-9), dopo il quale è stato difficile risalire la china, anche perché a controbilanciare la generosità di Farokhmanesh e Ofoegbu sono arrivate le brutte prestazioni offerte da Johnson e Hawkins. Ben sapendo quanto peso hanno gli stranieri nelle file massagnesi, allora si può comprendere alla fine una simile pesante sconfitta. Nelle file romande invece, oltre al “funambolico” Sharper, in evidenza Moris e Aw.

Per il presidente Luigi Bruschetti « una brutta serata, da dimenticare, non è questa la squadra capace di reggere i migliori confronti. E nemmeno possiamo permetterci il lusso di concedere due dei nostri 4 stranieri. Il Monthey è buona squadra e lo ha confermato sul campo ». Tra i migliori, oltre a Farokhmanesh e Ofoegbu, pure Rokitzky, Fridel e Balletta.



by La Regione Ticino


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Una pesante sconfitta in Vallese.



SAM MASSAGNO .



di C.C.

La SAM Massagno è tornata dal Vallese con le pive nel sac­co, soprattutto per com'è matu­rata la sconfitta contro il Mon­they, desideroso di riscattare l'opaca prestazione del turno precedente.
La differenza tecnica tra le due squadre non è così elevata da giustificare uno scarto pesante come i 30 punti conclusivi stan­no ad indicare. «Purtroppo, pe­rò» ha sottolineato il tecnico dei massagnesi Franco Facchinetti «siamo una squadra che non può permettersi di «concedere» all'avversario due giocatori im­portanti come sono per noi gli stranieri ».
Infatti, due di essi, dei quattro presenti sul parquet della Repo­sieux sabato, non hanno dispu­tato il loro miglior incontro. «Con questo» continua Facchinetti «non intendo assolutamente col­pevolizzare i miei giocatori; una serata storta può capitare a tut­ti. Sono comunque riuscito a tro­vare nell'incontro aspetti positi­vi, come la risposta ottenuta dai giocatori svizzeri.
Siamo un gruppo giovane e so­no cosciente che gli stranieri fan­no la differenza». Siamo certi che, meticoloso com'è, Facchinetti già da oggi si rimboccherà le mani­che per apportare i correttivi ad un assetto difensivo che neces­sita di una correzione


by CdT




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!maro!
00mercoledì 13 ottobre 2010 16:00


tifoso, 09/10/2010 22.29.


Un Ginevra pasticcione non é riuscita ad asfaltare una SAV in emergenza. I nostri avrebbero potuto avere nelle mani addirittura la palla della vittoria se un madornale errore del nostro tavolo non avesse azzerato il cronometro permettendo ai ginevrini di andare a canestro dopo i 24 sec a pochi secondi dalla fine. Peccato. Sarebbe stata una vittoria inaspettata! Qualcuno dica urgentemente a Green di fare lo straniero. Ha i numeri per farlo.



!maro!
00mercoledì 13 ottobre 2010 16:04
Re: con 5 profi e 5 ragazzi in panchina non si poteva fare di più.
tifoso, 09.10.2010 22:29:

Un Ginevra pasticcione non é riuscita ad asfaltare una SAV in emergenza. I nostri avrebbero potuto avere nelle mani addirittura la palla della vittoria se un madornale errore del nostro tavolo non avesse azzerato il cronometro permettendo ai ginevrini di andare a canestro dopo i 24 sec a pochi secondi dalla fine. Peccato. Sarebbe stata una vittoria inaspettata! Qualcuno dica urgentemente a Green di fare lo straniero. Ha i numeri per farlo.




tifoso vecchio, 09/10/2010 23.05.

Sì...devo quotare appieno quanto detto da tifoso.
Ribadisco cmq che il tavolo ha fatto una ca**ata madornale!!
Per quanto riguarda Green, beh devo dire che ha velocità e qualità per fare bene, anche se in questa partita si è visto solo a sprazzi.
Rimango un po' perplesso sulla reale necessità di un giocatore con queste caratteristiche ad un Vacallo come questo. A mio modo di vedere non è altro che un doppione di un Gibson, senza però avere qualità, caratteristiche e stazza DEL giocatore che a Vacallo manca ed è sempre mancato. Non può essere di certo considerato il sostituto di Matt (non ci siamo proprio come stazza nè come caratteristiche), nè il sostituto di Erwin...
Mah...
Il Martin è tornato con tutti i suoi limiti, anche se bisogna dirlo, nel Vacallo riesce a esprimersi sicuramente meglio che nel Lugano.
Se devo essere sincero, pur con la scusante di essere in situazione d'emergenza, la squadra, l'ambiente ecc. non mi ha entusiasmato....direi che mi ha lasciato abbastanza indifferente.
Vostre impressioni?






!maro!
00mercoledì 13 ottobre 2010 16:10


10.10.2010.



La sconfitta era da mettere in conto.

La SAV Vacallo attuale non è in grado di competere con squadre
che aspirano alle zone alte delle classifica.
La mancanza per infortunio di due professionisti la tengono per
forza lontana dall’ essere una squadra competitiva.

Tutto questo sulla carta, ma ieri sul parquet questo concetto
poteva essere sfatato, perché nel finale stava arrivando lo
sgambetto che tutti i tifosi speravano.
Stava per battere su filo di lana una squadra ben piu’ folta
nell’organico come il GE Lions.

La tenacia e la forza d’animo possono portare a questi risultati
e la SAV lo ha dimostrato durante tutto l’arco dell’incontro.
Se non ci fosse stato quell’errore al tavolo, probabilmente
saremmo qui ad esaltarla all’inverosimile.
Pero’ con i “se” ed i “ma” non si va lontano e quest’anno è
fuori di dubbio che con il roster attuale, anche con l’arrivo di
Dcra e Pape, tanto lontano non si andrà.

Quindi é nata una grande occasione e diciamo anche forzata
per poter dare spazio ai giovani che in questo contesto potranno
fare le dovute e sbandierate esperienze, ma mai attuate.

Anche ieri, solo parzialmente con Kovac, non se ne è approfittato,
dimostrando poco coraggio.
Kovac ci è piaciuto, sia per la grinta sull’uomo che nella
organizzazione e distribuzione dei palloni. La chicca è stata
quell’assist sotto canestro e ci dispiace che dall’angolo, sul tiro
da tre, la palla abbia ballato sul ferro per poi uscire.
La sua presenza non è stato molto lunga sul terreno, sebbene
profiqua, cosi’ da non poter descrivere altro.
Koludrovic ha fatto una piccolissima apparizione e gli altri sono
stati tenuti in panchina.

Il Ge Lions, che giostra col “vecchio” ma sempre verde Polyblank
è formato da buoni giocatori, veloci e ben dotati al tiro.
Gioca molto d' istinto e per questo in certe fasi dimostra di
essere arruffona.
Anche con tutti i professionisti possibili é capace di mettere sul
parquet Jaunin e Manuotto nati nel 1991,
Non è ancora una squadra e quando lo diventerà farà veder i sorci
verdi a molte contendenti.
Sarà da tener d’occhio.

Inaspettata e brutta prova della SAM Massagno a Monthey, che
perde l’occasione di essere considerata tra le grandi.

Il Lugano passeggia contro il Boncourt, come la SAV settimana scorsa
(quest'anno saranno molte le passeggiate) e a detta di molti é
stata una brutta partita. E' difficile mantenere la concentrazione
dopo una grande impresa e quando sai che l'avversario e molto debole.

Ci ha colpito la diminuzione di spettatori al Palapenz.
Sono stati indicati in sala in 485 ( anche se il teletext ne da’ 555),
ma sempre pochi per una 1`di Campionato.
Speriamo che sia solo un sintomo casuale.

ciao

maro



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