Corriere del Ticino del 25.01.2007.
RENATO CARETTONI
OH, LAS VEGAS: DALLA BOXE AL BASKET !
Ci avviciniamo al grande evento NBA dell’ All Star Weekend che quest’anno sarà veramente magico e diverso dal solito. Si consumerà per la prima volta nella storia in una città senza franchigie NBA, ma nel contempo forse la più adatta per una manifestazione del genere: Las Vegas!
È la città del divertimento e numero uno al mondo dello spettacolo. Per quanto riguarda lo sport è stata spesso la capitale della boxe. Questo basta e avanza per rendere magico un avvenimento che da qualche anno, specie in quanto previsto al di fuori dall’ All Star Game principale della domenica, era un pochino scaduto, con gara delle schiacciate senza i migliori e con una partita tra rookies e sophomores alquanto stucchevole. Quest’anno sarà diverso, perché saranno pochi quelli che snobberanno l’avvenimento e poi il contorno è importante, per tutti, protagonisti, spettatori sul posto e davanti alla tv, addetti ai lavori, media e quant’altro. Sarà insomma uno degli eventi che non può mancare nei rispettivi curriculum personali. Il campionato NBA si fermerà per questo avvenimento nel weekend del 18 febbraio e, come sempre, sarà l’occasione per fare il punto alla situazione ed essere un po’ più chiari nelle previsioni in vista dei playoff. Ma questa è una stagione per certi versi strana e particolare: si sta facendo sul serio già da diverso tempo e l’intensità di certe partite è al livello di quella che si riscontra nei playoff. La lotta per le prime posizioni nelle rispettive griglie è accesa e il vantaggio di una partita in più in casa non sarà da sottovalutare al momento del dunque. Rispetto alla scorsa stagione riscontriamo un grande salto di qualità nel gioco dei Lakers che stanno giocando al livello delle migliori compagini e che hanno un Kobe Bryant in certe partite veramente incontenibile ma che nello stesso tempo coinvolge i compagni aumentandone il rendimento: che abbia raggiunto la maturità? Se fosse veramente così la squadra di coach Phil Jackson sarebbe un osso veramente duro per tutte. Dallas e Phoenix sembrano però essere un gradino sopra ogni altra squadra, sembrano avere veramente qualcosa in più, sia a livello individuale che a livello di squadra. Ma c’è qualcosa che dice a noi e a tutti che anche gli Spurs ci saranno, proprio perché è una squadra quadrata e che riesplode al vertice un anno sì e un anno no, e lo scorso anno era l’anno no! Squadre sorpresa? I Jazz dell’eterno coach Jerry Sloan giocano il miglior basket, il più bello da vedere a livello di squadra, ma basterà? Sul piano individuale sono certamente un gradino sotto le altre, mentre i Rockets della torre cinese Yao Ming, tranquillamente e senza dar molto nell’occhio, hanno numeri al livello delle migliori. A Est il livello è quest’anno veramente inferiore e anche di molto: basta guardare i numeri e riscontriamo che la squadra con il miglior record, che attualmente è Cleveland con 23-15, a Ovest sarebbe preceduta da ben 6 squadre e dovrebbe lottare fino alla fine per accedere ai playoff, riscontriamo anche che nell’ Atlantic Division abbiamo in testa i Nets con un record negativo di 19-20: questo dice tutto! Credo però che alla fine i Pistons, che hanno preso Chris Webber, potrebbero avere qualcosa in più. I Sixers, dopo la partenza di Allen Iverson, hanno definitivamente abdicato e stanno trasformando la loro stagione da negativa ad allucinante. I Bulls, che ci interessano chiaramente di più perché c’è Thabo Sefolosha, sono in linea di galleggiamento e alla fine potranno arrivare primi nella Conference come pure sesti o settimi. Intanto l’altro ieri hanno vinto contro gli Hawcks di Atlanta per 94-86, giocando con soli 8 uomini, fra i quali c’era Thabo che è rimasto in campo 23 minuti, realizzando 5 punti, prendendo 6 rimbalzi e distribuendo 3 assists. Il suo contributo è sempre importante e cifre di questo genere, per un rookie, sono indicative, di rilievo e non banali, anche perché costruite sempre in momenti topici e decisivi delle partite: un conto è mettere a segno il canestro del sorpasso, un’altra cosa è segnarne 10 con la squadra avanti di 25 punti! Le cifre di Sefolosha sono messe assieme in gran parte in momenti di equilibrio nelle partite e sempre di più anche i minuti in cui è in campo sono quelli decisivi.
In Svizzera? Peccato per il Lugano che è fuori dalla Coppa Svizzera, ma bravissimi i Tigers a rimontare domenica lo scarto subito sabato a Sion: non era facile ed è stata un’impresa del collettivo oltre che di Draughan. Un giocatore che il club bianconero è riuscito a tenersi per il secondo anno, quello della vera esplosione e delle conferme. Certo si tratta del miglior giocatore in assoluto del campionato, uno che fa sempre piacere vedere all’opera. Con lui, per i Tigers non ci sono limiti: ogni successo è alla portata, nonostante la concorrenza agguerrita. La finale di Coppa della Lega contro il Friburgo (10 febbraio a Ginevra) sarà, insomma, tutta da gustare.
RENATO CARETTONI
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Modificato da !maro! 29/03/2007 15.53